ANCORA GIÙ - Prosegue il periodo nero del mercato dell’auto. Dopo il -14% registrato a gennaio, anche febbraio 2021 fa segnare un calo consistente. Nel secondo mese dell’anno le immatricolazioni di autovetture sono state 142.998, con una riduzione del 12,3% rispetto alle 163.124 del febbraio 2020 (mese ancora non coinvolto dal pieno della crisi pandemica) Nel complesso, il primo bimestre archivia un calo del 13,1% a 277.145 unità.
BENE I PRIVATI MALE IL NOLEGGIO - Nello specifico, la flessione risulta generalizzata risparmiando solo i privati, i quali, grazie agli incentivi governativi, archiviano il mese in crescita dell’11,4%. La quota di mercato dei privati sale di quasi 14 punti, raggiungendo il 65,3% del totale. Pesante flessione per il noleggio a breve termine che, con un crollo del 75,1%, perde oltre 10%, fermandosi a una quota di appena il 4%. Calo più contenuto quello del noleggio a lungo termine, che si ferma al -16,7%.
SEMPRE PIÙ IBRIDE - Sotto il profilo delle alimentazioni, nel mese di febbraio 2021 salgono al secondo posto le vetture ibride, che sorpassano le diesel, raggiungendo il 28,8% di quota (dal 10,3% di un anno fa). Prosegue la flessione dei motori tradizionali: benzina -35,8%, con una quota che scende al 32,8% cedendo il 12%, diesel in calo del 37,1% al 25% del totale (-10%). Flessione anche per gpl e metano, che perdono rispettivamente il 15,3% (con una quota del 5,2%) e il 5,4% (2,4% del mercato). Crescita a tripla cifra per le vetture plug-in, che passano dallo 0,7% al 3,4%, grazie anche al contributo del noleggio, così come le auto elettriche, che salgono al 2,4% di share, rispetto all’1,5% dello stesso mese 2020.
TIRANO QUELLE INCENTIVATE - La tendenza all’acquisto di auto “verdi” risulta ancora più evidente dall’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2, che evidenzia una forte accelerazione per quella da 21 a 60 g/km (ibride ricaricabili) e una crescita a doppia cifra per la 0-20 (elettriche) e 61-135 g/km (diesel euro 6 e ibride), tutte fasce incentivate.
PER TIPOLOGIA - Fra i segmenti segnano perdite contenute, le city car (al 18,1% del totale), le utilitarie (al 39,3%) e le grandi (al 12,3%). Perde un quarto delle immatricolazioni anche il segmento delle medie, che scende di 5 punti, al 28,3%. L’unico segmento in crescita risulta quello delle auto di lusso, all’1,8% del totale. Per quanto riguarda la tipologia di carrozzeria, segnano un incremento le sole auto sportive; crossover e fuoristrada salgono al 46,8% di quota in febbraio, registrando quindi cali contenuti.
L’USATO - Il mercato dell’usato evidenzia un andamento in linea con quello del nuovo, segnando in febbraio una flessione del 10% a 303.046 passaggi di proprietà, contro i 336.634 del febbraio 2020. I primi due mesi dell’anno chiudono in calo del 16,8% con 562.290 unità contro le 675.388 dello stesso periodo dello scorso anno.
STELLANTIS NUMERO UNO - Per quanto riguarda i costruttori, al primo posto troviamo Stellantis, con 59.153 unità vendute (-13,02 rispetto allo scorso anno), al secondo il Gruppo Volkswagen, con 21.348 auto vendute (-23,19%), e al terzo il Gruppo Renault a quota 11.085 (-21,74 %). In crescita la Toyota, che fa segnare un +4,44%, grazie a 8.461 unità. Per quanto riguarda i marchi, al primo posto troviamo la Fiat, con 22.769 unità (-18,16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), Volkswagen, con 10.969 unità (-32,35%) e Peugeot grazie a 10.671 immatricolazioni (-1,4%).