IL GRANDE FREDDO - Come ogni mese anche giugno 2012 è tristemente negativo per il comparto automobile in Italia. La discesa continua inesorabile: -24,4% rispetto al giugno 2011, il che significa 128.388 auto targate in meno. I primi sei mesi dell'anno fanno segnare 814.179 immatricolazioni: ne mancano 200.000 immatricolazioni. Secondo quanto sottolinea l'Unrae, l’Associazione delle case automobilistiche estere in Italia, questo significa un notevole mancato introito da parte delle Stato. Di chi è la colpa? Secondo l'Unrae, in gran parte delle manovre economiche varate dal governo Monti.
MANCATI INTROITI - A fronte, infatti, di 8,7 miliardi di euro di maggior introito fiscale previsto dalle due manovre (Estate 2011 e Salva Italia), lo Stato ha in realtà perso 1,25 miliardi di minor gettito Iva nei primi 6 mesi, che dovrebbero salire a 2,3 miliardi a fine anno, l’equivalente di una piccola manovra. Ci sono anche 65 milioni di euro di minor incasso IPT (l'imposta provinciale) in 6 mesi, con una previsione di mancato introito a fine anno pari a 100 milioni di euro, rispetto allo scorso anno. Questione “superbollo”: dei 168 milioni di euro previsti, lo Stato ne perderà più di 100.
COSA CI ASPETTA? - La raccolta ordini, segna nel mese una flessione di oltre il 32% e circa 103.000 contratti, in calo del 22% rispetto al gennaio-giugno 2011. Il peggioramento di alcuni importanti indicatori congiunturali, ancora 2 tranche di Imu da pagare per le famiglie, l’Iva che potrebbe aumentare a ottobre, fanno pensare a un mercato che a fine anno dovrebbe essere attorno a 1,4 milioni di vetture. Per Jacques Bousquet, presidente dell’Unrae, “sarà veramente difficile portare avanti il mercato dell’auto e quindi essere capaci di contribuire alla ripresa dell’economia nazionale e dell’occupazione; il Governo ne è consapevole, è tempo di risposte”.
CALA IL LUSSO - Sul fronte delle alimentazioni, le vetture a Gpl e metano raggiungono nel complesso l’11% di quota di mercato, crescendo di oltre 6 punti rispetto al primo semestre 2011. Tutto ciò a scapito della benzina, che flette nel semestre del 29,5%, fermandosi al 34,7% e - in misura decisamente minore - del diesel, al 53,9% di quota. Da evidenziare, inoltre, la robusta flessione delle vetture di lusso (i cosiddetti segmenti E ed F) che, a causa di una fiscalità fortemente penalizzante, hanno registrato nel semestre un calo rispettivamente del 28,6% e del 38%.
IN DIFFICOLTÀ ANCHE L'USATO - Anche il mercato delle auto usate, riflette le difficoltà legate alla situazione economica e alla contrazione dei consumi delle famiglie, evidenziando nel semestre un calo dell’11,7% e 2.121.377 trasferimenti di proprietà, a fronte dei 2.403.479 del gennaio-giugno 2011.