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Mercato auto: un bilancio dei primi 6 mesi del 2012

02 luglio 2012

Non poteva che essere negativo, come ormai di consueto. Rispetto allo stesso periodo del 2011 siamo e -19,7%, mentre giugno vede un calo del 24,4%.

IL GRANDE FREDDO - Come ogni mese anche giugno 2012 è tristemente negativo per il comparto automobile in Italia. La discesa continua inesorabile: -24,4% rispetto al giugno 2011, il che significa 128.388 auto targate in meno. I primi sei mesi dell'anno fanno segnare 814.179 immatricolazioni: ne mancano 200.000 immatricolazioni. Secondo quanto sottolinea l'Unrae, l’Associazione delle case automobilistiche estere in Italia, questo significa un notevole mancato introito da parte delle Stato. Di chi è la colpa? Secondo l'Unrae, in gran parte delle manovre economiche varate dal governo Monti.

MANCATI INTROITI - A fronte, infatti, di 8,7 miliardi di euro di maggior introito fiscale previsto dalle due manovre (Estate 2011 e Salva Italia), lo Stato ha in realtà perso 1,25 miliardi di minor gettito Iva nei primi 6 mesi, che dovrebbero salire a 2,3 miliardi a fine anno, l’equivalente di una piccola manovra. Ci sono anche 65 milioni di euro di minor incasso IPT (l'imposta provinciale) in 6 mesi, con una previsione di mancato introito a fine anno pari a 100 milioni di euro, rispetto allo scorso anno. Questione “superbollo”: dei 168 milioni di euro previsti, lo Stato ne perderà più di 100.

COSA CI ASPETTA? - La raccolta ordini, segna nel mese una flessione di oltre il 32% e circa 103.000 contratti, in calo del 22% rispetto al gennaio-giugno 2011. Il peggioramento di alcuni importanti indicatori congiunturali, ancora 2 tranche di Imu da pagare per le famiglie, l’Iva che potrebbe aumentare a ottobre, fanno pensare a un mercato che a fine anno dovrebbe essere attorno a 1,4 milioni di vetture. Per Jacques Bousquet, presidente dell’Unrae, “sarà veramente difficile portare avanti il mercato dell’auto e quindi essere capaci di contribuire alla ripresa dell’economia nazionale e dell’occupazione; il Governo ne è consapevole, è tempo di risposte”.

CALA IL LUSSO - Sul fronte delle alimentazioni, le vetture a Gpl e metano raggiungono nel complesso l’11% di quota di mercato, crescendo di oltre 6 punti rispetto al primo semestre 2011. Tutto ciò a scapito della benzina, che flette nel semestre del 29,5%, fermandosi al 34,7% e - in misura decisamente minore - del diesel, al 53,9% di quota. Da evidenziare, inoltre, la robusta flessione delle vetture di lusso (i cosiddetti segmenti E ed F) che, a causa di una fiscalità fortemente penalizzante, hanno registrato nel semestre un calo rispettivamente del 28,6% e del 38%.

IN DIFFICOLTÀ ANCHE L'USATO - Anche il mercato delle auto usate, riflette le difficoltà legate alla situazione economica e alla contrazione dei consumi delle famiglie, evidenziando nel semestre un calo dell’11,7% e 2.121.377 trasferimenti di proprietà, a fronte dei 2.403.479 del gennaio-giugno 2011.



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Ritratto di mustang54
2 luglio 2012 - 19:48
2
basta poco per risollevare il problema: basta togliere le tasse assurde e abbassare la benzina, così gira più denaro perché l'italiano medio SPENDE e SPANDE...
Ritratto di mjmarvin95
2 luglio 2012 - 20:04
ESATTOOOOOOOOOOOOOOOO Spero proprio che Monti non aumenti ancora l'IVA sarebbe la fine dell'Italia
Ritratto di supermax63
4 luglio 2012 - 03:17
L'attuale aumento dell'Iva è stato attuato dal Governo di chi sosteneva come un mantra di non avere messo le mani nelle tasche degli Italiani" alias SILVIO BERLUSCONI.Per il momento l'aumento IVA di 2 punti ovvero 23% è solo ventialto e prospettato per Ottobre 2012
Ritratto di Tecnofolle88
2 luglio 2012 - 21:50
Bè dire che l'italiano medio spende e spande non è proprio corretto,l'Italia sin dal 1950 registra un tasso di risparmio tra i piu' elevati dei Paesi Ocse: abbiamo un debito privato molto basso ma un elevato debito pubblico.Le manovre correttive di Monti tendono a omogeneizzare i due livelli di debito: piu' tasse erodono il patrimonio delle famiglie ma stabilizzano il debito pubblico. Puo' sembrare odioso come ragionamento, ma il nostro problema è che abbiamo vissuto per molti decenni con una pressione fiscale non adeguata alle spese folli dei nostri politici.Il risultato è che se non si prendono dei provvedimenti forti e seri a livello europeo,il baratro sarà inevitabile.Quanto alle tasse sull'auto dubito fortemente che si ridurranno nel breve periodo,mettiamoci l'anima in pace.Il mercato dell'auto solitamente rispecchia la situazione di un sistema economico e questo dato ne è la dimostrazione.La crisi c’è, morde e fa male.In questo scenario è chiaro che Marchionne non investe,quando dice che l’Europa non è produttiva ,che ci sono troppi stabilimenti e che è meglio puntare su Americhe e Cina non è che lo dice perché a lui piace fare la parte dell’uomo cattivo. Un’azienda puo’ seguire diverse strategie,Psa o Gm ad esempio hanno pensato che sarebbe stato piu’ opportuno investire in un momento di crisi ma finora non si sono visti i risultati sperati.Quanto all’aumento dell’Iva concordo con mjmarvin95…sarebbe il colpo di grazia :(
Ritratto di mjmarvin95
4 luglio 2012 - 10:50
Sì, hai ragione, ma secondo me avresti dovuto aggiungere, riguardo il fatto che abbiamo vissuto per anni senza una pressione fiscale adeguata alle spese folli dello Stato, che non si è fatto niente negli ultimi anni (...grazie, grazie Silvio...) per impedire che si arrivasse a questo punto. Il governo ha sempre negato l'esistenza di una crisi (ma diceva anche che se ne stava uscendo, prendendosi tutti i meriti...) e continuava la sua politica di difesa del Presidente, proponendo leggi utili solo a lui. Adesso dovrebbe pagarla Berlusconi la crisi!!! Se avessero agito prima, invece di rassicurare tutti, di sicuro tutto sarebbe stato meno impegnativo e più sopportabile! Ma grazie a tutta la gente che è cascata nella trappola del cavaliere mascherato ora siamo qui, in queste condizioni, con gente che non trova lavoro o non sa come arrivare alla fine del mese con 500 euro di pensione... Ringraziamo Silvio, dunque!
Ritratto di SaverioS
4 luglio 2012 - 11:25
Perchè, pensi, che se governavano "quegli altri" le cose sarebbero andate meglio???? c'e un detto popolare che dice " era meglio quando andava peggio...! ". Dal n° 95 finale potrei azzardare che hai la stessa età di mio figlio... Anche se non fosse vorrei dirti che chi và al governo in Italia ci và solo esclusivamente per farsi i c***i suoi!!!! destra,centro,sinistra ed ora di finirla di pensare che un partito e più bravo dell'altro...... o una persona sia più onesta dell'altra ( questa vale solo per quelli che aspirano a governare ). Fai un piacere all'Italia ( io faccio così ) alle prossime votazioni NON ANDARE A VOTARE !!! lascia che non abbiano il consenso popolare, l'unione fà la forza..... l'astensionismo farebbe cambiare molte cose, e l'unica arma pacifica che abbiamo, sfruttiamola ad oltranza.... peggio di così non possiamo andare. ciao
Ritratto di mjmarvin95
4 luglio 2012 - 16:00
Così potremmo cacciàre tutti senza troppa fatica a controllare chi è serio, ricominciando tutto da capo... ma io non mi azzardo a dire che sono tutti uguali. Secondo me ci sono persone che sono serie indipendentemente dalla bandiera politica, anche perché si è visto. Ma non è giusto dire che sono tutti uguali. Comunque c'hai azzeccato riguardo il 95... E poi alle persone disoneste non è che importi tanto se vincono o no, basta che si prendano i soldi... Poi ci sono quelli che ambiscono solo alla poltrona più comoda... e allora quelli sì che sono da cacciàre perché lo si può fiutare che sono corròtti... e poi basta vedere che persone frequentano, quali grossi problemi (secondo loro) hanno la precedenza sulla mancata crescita o sulla ricerca di lavoro... non so, per esempio il legittimo impedimento... L'astensionismo potrebbe cambiare molte cose, ma anche cambiarle in peggio. Tanto pensa un po': tutti sanno che tutti non vanno a votare, quindi alcuni di questi tutti dicono: "Ma sì, che ce ne frèga a noi?!?! Entriamo un politica e pigliamoci per un po' dei bei stipendi..." Le cose quasi peggiorano perché a quel punto più nessuno governa e ognuno può fare il càvolo che gli pare!
Ritratto di SaverioS
4 luglio 2012 - 11:08
Che non si lamentino quando scoprono grosse evasioni dell'iva !!!! Per quella gente già ( giustamente anche per noi gente normale! ) era alta al 20% FIGURIAMOCI AL 23% e poi inevitabile 25% ...... 30% ( 2014 ?? ). PER FAR SI CHE TUTTI PAGHINO L'IVA DOVREBBERO RIDURLA AL 10% FISSO E POI FAR LAVORARE A TAPPETO GLI ORGANI STATALI PER CONTROLLARE, APPENA VIENE SCOPERTO QUALCUNO, DEVE ESSERE RECUPERATA PER LA SUA TOTALITA E POI, IN GALERA!!!!! Per il resto sono pienamente d'accordo con il tuo discorso.
Ritratto di mjmarvin95
4 luglio 2012 - 16:08
Invece su questo concordo! Senti un po', ma secondo te sarebbe possibile introdurre una specie di federalismo fiscale, però con queste caratteristiche: ogni comune (o magari, se si potesse fare, ogni quartiere o qualcosa del genere, ma penso che sarebbe davvero molto difficile...) gestisce le sue finanze, applica la sua pressione fiscale, elimina l'evasione fiscale ecc. indipendentemente dallo Stato. Quando tutta l'evasione fiscale e i conti tornano a posto, piano piano si torna alla "normalità", ovvero governo centrale... Secondo me per fare le cose in grande, bisogna prima saperle fare bene nel piccolo... Adesso te l'ho buttata lì, ma non si sa mai... magari funzionerebbe (in teoria, un po' come tutti i miei progetti...) Ciao
Ritratto di fafner
4 luglio 2012 - 16:31
Sei "grande"! In "tre" semplici righe hai messo a nudo il problema. Altro che i "bocconiani"... che ci girano attorno da mesi, come tanti cani intorno all'osso, continuando, nel frattempo, a mungerci come delle vacche! Ti saluto amico! Wilhelm.
Ritratto di Foofighter
2 luglio 2012 - 19:48
Per i soldi che ci sono in giro di auto se ne vendono ancora fin troppe….ormai le priorità sono altre, tra le quali il riuscire ad arrivare a fine mese! E chi ha la fortuna di avere un auto ancora ben funzionante se la tiene stretta, altro che cambiarla. Altro discorso x le auto di lusso….in Italia con un’evasione fiscale al 55% é chiaro sia che la maggior parte di possessori di auto di lusso siano degli evasori fiscali sia che la corsa alla (s)vendita delle stesse sia determinata solo dal fatto di non farsi scoprire! Non avessero nulla da nascondere non avrebbero alcun motivo di agire in tal senso.
Ritratto di stelor
3 luglio 2012 - 09:16
che chi evade, avrà anche "svenduto" il macchinone, ma il giorno stesso se nè è preso uno piu' grande a noleggio con targa tedesca , alla faccia del governo tecnici : così non si paga neanche le multe !
Ritratto di Paolo_1973
2 luglio 2012 - 20:00
A forza di cercare di far fàllire Fiat, gli italiani stanno riuscendo a far fàllire l'Italia. Praticamente gli italiani si stanno tagliando i còglioni, e non fanno nemmeno un gran dispetto alla moglie. Chi per decenni è vissuto con il mito dell'italiano più furbo degli altri (ricordate le barzellette anni Settanta..."ci sono un inglese, un tedesco ed un italiano"???), credo dovrà leggermente rivedere i propri schemi mentali. Il popolo italiano si sta mostrando un popolo davvero stùpido, al limite del ridicolo. Per chiarire: non dico che comprando più Fiat l'Italia sarebbe automaticamente salva, tutt'altro. Fiat non è la causa della crisi, e probabilmente non ne sarebbe la soluzione. Ma certamente un aiutino (forse nemmeno tanto piccolo) lo darebbe. E di questi tempi, con questi numeri devastanti, mi sembra che non si dovrebbe buttar via nulla. Paesi che stanno molto meglio di noi danno ai produttori nazionali il 70 per cento del mercato. Noi siamo virtualmente falliti, ma ci concediamo il lusso di dare il 70 per cento del mercato a costruttori stranieri. Fate un po' voi, scrivete e pensate quello che volete, io le mie conclusioni le ho già tirate da tempo, credo siano in gran parte giuste, visto che queste cose le scrivevo già due-tre anni fa, quando una situazione simile sembrava inimmaginabile.
Ritratto di Tecnofolle88
2 luglio 2012 - 21:59
No non sono d'accordo.Se gli Italiani non comprano Fiat non è un problema degli italiani ma di Fiat.Mario Rossi esce di casa per acquistare una nuova auto fa un giro per le concessionarie, valuta piu' proposte e sceglie la piu' conveniente.Questa è una cosa bellissima che si chiama CONCORRENZA.
Ritratto di Paolo_1973
3 luglio 2012 - 07:47
Bellissima cosa la CONCORRENZA, davvero bella. Non vedo però perché non dovrebbe valere per Fiat quando deve scegliere tra Paesi CONCORRENTI dove è meglio investire. Che ti piaccia o no, le vendite italiane di Fiat (circa 40.000 al mese) sono ancora importanti, ma non più decisive per la sua sopravvivenza. Si dice tanto che Marchionne ricatta l’Italia. La verità è un’altra: fino ad ieri, l’Italia ricattava la Fiat (se vuoi che ti compriamo le macchine, devi tenere aperti gli stabilimenti e non battere ciglio se facciamo gli scioperi durante le partite), oggi l’Italia non ha più “il fisico” per ricattare la Fiat. L’Italia oggi è in CONCORRENZA con altri Paesi, esattamente come la Fiat è in CONCORRENZA con altre automobili. E Marchionne ci sta ancora andando leggero, semplicemente perché può ancora permettersi di perdere decine di milioni al mese in italia, grazie ai profitti nordamericani e sudamericani. Ma non durerà molto il “Bonus nazionale”, e se le cose non cambieranno, cambieranno le decisioni di Marchionne. Bello mio, questa è la CONCORRENZA. Se la CONCORRENZA vale, vale per tutti. E l’Italia, da ormai diversi anni, non è in grado di reggere la CONCORRENZA non solo di Cina e Brasile, ma di nessun Paese industrializzato. Nessuno, a parte Fiat, negli ultimi dieci anni è venuto ad investire in Italia, nemmeno per aprirci un chiosco di banane, mentre Germania, Francia e Inghilterra e Spagna hanno avuto importanti investimenti di aziende nazionali ed estere. Siamo agli ultimi posti in Europa come investimenti esteri. In più di due anni di tempo, Termini non è riuscita a trovare uno straccio di investitore che venisse ad investirci, nulla di nulla. Nessuno se l’è presa, nemmeno gratis nemmeno con i soldi della Regione Sicilia. Qualche ragione dovrà pur esserci, o no??? Investire in Italia non conviene a nessuno, tantomeno a Fiat. E allora Fiat fa non bene, ma benissimo a investire non solo in Italia, ma anche dove ha ritorni economici adeguati, che le permettono di sopravvivere nonostante le perdite italiane. Così funziona la CONCORRENZA, la cosa che ti piace tanto. Altrimenti, se si tira fuori l'“interesse nazionale” (come fanno moltissimi Paesi, anzi tutti i Paesi degni di questo nome), allora bisogna farlo non solo quando si pretende che Marchionne tenga aperti stabilimenti sfruttati al 50%, in un Paese che gli dà del “negriero” nonostante abbia letteralmente salvato la Fiat da morte certa, e dove FIOM, Sindacato protetto e riverito dalla Giustizia italiana, da decenni proclama scioperi in concomitanza con le partite della nazionale, ma anche quando si va a comprare la macchinina.
Ritratto di Tecnofolle88
3 luglio 2012 - 07:59
No forse non mi sono spiegato.Io sono il primo a sostenere le scelte di Marchionne(Fiat non è una onlus,ma un'azienda che deve generare profitti e fa bene spostare l'asse degli investimenti perchè il mercato europeo è in apnea ),a criticare i vari sindacati (cosi strutturati sono inutili,retrogadi e irresponsabili),a dire che l'Italia(ma non solo) non è competitiva e che se non si prendono decisioni importanti a Bruxelles l'Europa entro il 2020 verrà sbranata dai Brics.Quello che non condividevo nel tuo primo post è quando dicevi che il popolo italiano è stupido solo perchè non compra Fiat.
Ritratto di Paolo_1973
3 luglio 2012 - 09:22
Grazie della risposta civile:=) Resto però della mia opinione: Mario Rossi è sostanzialmente un còglione. Io baratterei volentieri una plastichina del cruscotto (dato e non concesso che gli interni della Bravo siano peggiori di quelli della Golf...il che sarebbe tutto da dimostrare) per contribuire a dare un presente e un futuro ai miei figli. Se fino ad ora Mario Rossi non l'ha fatto, è perché non ha ancora capito che aria tira. In questo non capire, Mario Rossi, IMHO, è davvero un còglione.
Ritratto di superblood
3 luglio 2012 - 09:56
Quante belle cose hai scritto, parli di Concorrenza, di investire dove c'è ritorno economico, parli di "Bonus Nazionale" manco Marchionne mi stesse regalando qualcosa e si che se sei del 73 però, dovresti un attimo ricordarti perchè FIAT è ancora in piedi. Quanti soldi hanno buttato dentro FIAT i poveri Italiani nel passato (anche piuttosto recente)? Sono stati restituiti quei soldi? Quante volte è stata sull'orlo del fallimento e salvata da soldi pubblici? Vogliamo parlarne? Vogliamo parlare del superbollo sui diesel inserito per rinnovare il parco auto? Vogliamo parlare degli incentivi rottamazione del '97 per comprare FIAT? Vogliamo parlare dei vari stabilimenti e gli incentivi da essi assorbiti? Tipo i 40 e più Milioni di Euro del 2007 da termini Imerese? O vogliamo parlare di Pomigliano d'Arco coi suoi 20 e più Milioni? Vogliamo parlare di come è stata svenduta l'Alfa Romeo al Lingotto, e che la Ford aveva offerto molto più di FIAT, tipo 4 volte di più? E ce ne sarebbero tante da dire, ma proprio tante, c'è chi infatti stima in 100 miliardi di euro gli incentivi elargiti a Fiat nel corso degli anni. Possono girare i maroni se un'azienda dopo essere stata trattata coi guanti d'oro delocalizza? Magari gli impianti nel sud Italia non sono il massimo della comodità e della strategia aziendale (sono stati voluti per lo sviluppo del sud e finanziati con la cassa per il mezzogiorno), quindi andrebbe n'attimo rivista la localizzazione degli impianti. sarebbe perciò da mettersi a tavolino e vedere di rientrare di quei soldi pubblici regalati ad un'azienda privata. Sto governo di tecnici comunque dovrebbe rendere disponibile il mercato del lavoro e permettere una certa evoluzione, mentre qui ci sono tutti i requisiti per parlare di un collasso, più tassi e meno le persone spendono perchè tendono a far cassa, è così e lo diceva Winston Churchill 100 anni fa "Tassare il popolo per far risollevare la nazione, è come stare in piedi dentro un secchio e tirare il manico per sollevarsi" Io comunque sono d'accordo con quello che scrivi, e penso che in questo momento di crisi per salvare noi stessi si dovrebbe investire su noi stessi, ci vorrebbe un po' di patriottismo, però preferiamo far prendere 8000 euro di bonus aziendale ai dipendenti VW. Quelli poi che auspicano il fallimento di Fiat, forse non hanno nemmeno idea di cosa significherebbe per l'Italia.
Ritratto di Paolo_1973
3 luglio 2012 - 12:04
No fammi capire…delocalizza cosa??????? Fiat ha chiuso Termini, che in 40 anni non è stato capace di mettere un porto e una seconda rotaia. Due piccoli dettagli eh…prendiamocela con calma. Dopodiché ha riportato in italia la Panda, ossia la spina dorsale della produzione Fiat, rimettendo a nuovo (top mondo come tutti riconoscono) un impianto che sotto la mitttticcca Alfa Romeo faceva letteralmente péna, e che in questi 20 anni Fiat ha gestito maluccio, non certo causa marchionne. Poi ha preso Grugliasco, dove arriveranno le nuove maserati. Poi ha preso il 50% di VM, per i Diesel. Se poi ci va di lusso, porterà le Jeep a mirafiori e le Mazda a melfi. Scusate se è poco, in un Paese che ad oggi gli investitori trattano come la peste bubbonica. Il tutto, in mezzo a scioperi ad minkiam, trasmissioni fatte apposta per sputtanare la Fiat, articoli di giornali fatti col déretano, e una popolazione fatta (per il 70%) di padri disposti a vendere le figlie per potersi pagare l’ultima rata di una Audi A3 allestimento pezzent. Non sto esagerando, i termini sono appropriati. Fiat in passato ha preso dall’Italia molto (come peraltro tantissimi altri costruttori in altri Paesi), in cambio di stabilimenti messi in mezzo al nulla (a differenza di altri Paesi – VW e Renault, quando prendevano i soldi da Francia e Germania, non dovevano mettere stabilimenti in zone a alta concentrazione mafiosa), nella classica politica assistenziale italica che ha portato lo Stato Italiano alla bancarotta. Marchionne con questo passato non c’entra nulla. Lui è stato chiamato proprio per cambiare questo passato, che ha portato sia Fiat che l’Italia al disastro. Ora che per la prima volta un imprenditore cerca di far stare Fiat in piedi sulle proprie gambe, senza chiedere soldi allo Stato italiano, la gente lo tratta a pesci in faccia, mentre fino all’altro ieri si càgava nei pantaloni ad ogni erre moscia dell’Avvocato. Quello che ha mandato via Ghidella e ci ha messo Romiti, il quale ha raso al suolo Arese, chiuso Lancia Rally, svenduto il Common Rail per due soldi e smesso di investire nel core business, creando i presupposti della quasi-bancarotta di Fiat 10 anni fa. Ma Romiti viene ancora trattato da Fazio come un Signore. E tu cosa vuoi venirmi a raccontare…storie che sanno tutti a memoria e che ripetono tutti come un peana da 2 anni e mezzo?? Chiediti invece perché un Paese tratta bene i suoi carnefici, e fatti delle domande serie. Quindi non venire qui a dirmi cosa ha fatto Fiat negli anni Ottanta, perché lo so a memoria. Fiat non passerà alla storia certamente come la azienda più virtuosa della Via Lattea, Marchionne certamente non è un genio della diplomazia, ma qui c’è gente (giornalisti, politici, sindacalisti e quant'altro) che vuole dare lezioni senza averne i requisiti minimi. PS: ho letto ora le tue ultime righe, che rendono il mio commento un po' fuori luogo come toni, ma lo lascio così. Sul fatto di cercare di rientrare di quei soldi sono d'accordo. Ma guarda che in quel do ut des, ci hanno smenato entrambi, sia lo Stato che Fiat. È stato un pessimo affare per entrambi, tanto è vero che Fiat Termini la vende per un dollaro.
Ritratto di superblood
3 luglio 2012 - 12:43
Ma infatti, alla prima lettura del tuo messaggio non capivo, anche perchè alla fine ho solo aggiunto che FIAT dovrebbe restituire dei soldi al popolo Italiano e basta e che dovrebbe esser grata al popolo Italiano. Per quanto riguarda la delocalizzazione, per quale motivo non la chiameresti tale? 6 modelli su 10 (FIAT) vengon prodotti all'estero, io ho capito benissimo che non è una scelta voluta ma obbligata per la sopravvivenza del gruppo, ma è comunque delocalizzazione. P.S. Prima che mi dai del Mario Rossi ... io compro solo usato :-)
Ritratto di Paolo_1973
3 luglio 2012 - 13:40
Si...ma la gestione Marchionne non ha delocalizzato particolarmente. Panda credo fosse già stata decisa, l'unica cosa che ha fatto Marchionne è stato mettere la 500 in Polonia. Su quello forse c'era da incàzzarsi. Ma allora nessuno disse nulla, perché Marchionne non aveva ancora toccato i mammasantissima sindacalisti. POi c'è la questione Serbia vs Termini...ma anche lì ci sono altre variabili (Serbia ha free tax agreements con quasi tutti i mercati). E ripeto, per una 500L che se ne va, c'è una Panda che torna. E la Panda fa volumi che non fa nessun altro modello. Fare il conto dei modelli è un po' miope, bisogna vedere i volumi. Il ritorno della Panda in italia è un avvenimento enorme, a partire dal rilancio dello stabilimento. Diciamoci la verità...la delocalizzazione non c'entra, e non è dovuta a Marchionne, che peraltro ha messo tre prodotti a Cassino, ha ridato vita a Pomigliano e sta cercando di portare Jeep e Mazda in Italia (roba che fino a 3 anni fa sarebbe sembrata fantascienza). Il vero problema è che Marchionne ha toccato certi poteri, certi equilibri, che in italia sono intoccabili da almeno 50 anni. Questo è il vero problema. Ed è un problema per l'Italia, non per marchionne. Perché quei poteri, quegli equilibri, sono ormai insostenibili. Se non li eliminerà marchionne con le buone, li eliminerà la Merkel con le cattive. Ripeto: chiediti perché la Fiom (e tutto il Sistema Italia) tuttora preferisce Romiti a Marchionne, datti una risposta di buon senso, e poi capirai tante altre cose. Riguardo al debito con gli italiani: se vuoi vai avanti a ripeterlo, ma è una cantilena che prima o poi non funzionerà più. Tutti i gruppi automobilistici hanno preso e tuttora prendono soldi dagli stati nei quali mettono stabilimenti. Tutti, chi più chi meno, in particolare in Europa.
Ritratto di Giuss
3 luglio 2012 - 21:52
d'accordo con paolo.
Ritratto di IloveDR
3 luglio 2012 - 12:30
3
che annata!!! Quelli nati in quell'anno siete tutti venuti male!!!
Ritratto di Paolo_1973
3 luglio 2012 - 12:33
In realtà è un numero a caso. Ma è servito a qualcosa. Abbiamo scoperto il tuo nome: Mario Rossi.
Ritratto di IloveDR
3 luglio 2012 - 12:36
3
sei del 1973, non vergognarti!!!
Ritratto di Paolo_1973
3 luglio 2012 - 12:54
Se hai parenti a Termini, mi dispiace, lo dico sinceramente. Avere un futuro incerto è certamente brutto. D'altronde ci sono diversi milioni di italiani che non hanno un futuro, né certo né incerto, e nessuno se li càga nemmeno di striscio, solo perché non sono ex-dipendenti Fiat. Comunque non devi prendertela con Marchionne. Se hai parenti a Termini tu sai meglio di me con chi bisogna prendersela. Marchionne ha dato a Termini oltre due anni, tantissimo tempo, e nulla di concreto è stato fatto. Prima Rossignolo, su cui stendiamo un velo pietoso, E ora Di Risio, che per ora, ha fatto la figura del cioccolataio (davvero...cambia nick...ti consiglio un bel Mario_Rossi_forever). In Congo credo che i politici locali si sarebbero mossi meglio.
Ritratto di IloveDR
3 luglio 2012 - 12:58
3
ha chiuso Termini, credo chiuderà anche Cassino...non voglio fare i conti in casa ad altri, anch'io sono un piccolissimo imprenditore, ma il buon Sergio non ama l'Italia...Io amo l'Italia, amo le auto anche le DR!!!! Ciao
Ritratto di jinfizz
3 luglio 2012 - 14:33
hai perfettamente ragione. Benchè oggi Fiat sia in gran parte delocalizzata gran parte dell'economia REALE italiana dipende da lei, pensate solo all'indotto, alla componentistica (quasi tutta interna), alle ditte che producono i materiali primari, alla rete di servizi. Ci si dimentica che la Germania deve gran parte del suo PIL all'auto. Se il gruppo WV, se BMW, Mercedes, Opel o Ford (che è praticamente tedesca) perdessero valore di mercato e smettessero di esportare a questi livelli anche la perfetta Germania si troverebbe in crisi nera. Che piaccia o no ancora TANTA PARTE dell'ECONOMIA dipende da Fiat. Quanto ai modelli credo che, sul medio e piccolo la FIAT (Alfa/Lancia) e sui veicoli industriali non abbia nulla da farsi invidiare dalle marche estere. Anche come prezzi concorrenziali
Ritratto di jinfizz
3 luglio 2012 - 14:37
hai perfettamente ragione. Benchè oggi Fiat sia in gran parte delocalizzata gran parte dell'economia REALE italiana dipende da lei, pensate solo all'indotto, alla componentistica (quasi tutta interna), alle ditte che producono i materiali primari, alla rete di servizi. Ci si dimentica che la Germania deve gran parte del suo PIL all'auto. Se il gruppo WV, se BMW, Mercedes, Opel o Ford (che è praticamente tedesca) perdessero valore di mercato e smettessero di esportare a questi livelli anche la perfetta Germania si troverebbe in crisi nera. Che piaccia o no ancora TANTA PARTE dell'ECONOMIA dipende da Fiat. Quanto ai modelli credo che, sul medio e piccolo la FIAT (Alfa/Lancia) e sui veicoli industriali non abbia nulla da farsi invidiare dalle marche estere. Anche come prezzi concorrenziali
Ritratto di Darkfocus
2 luglio 2012 - 20:00
ma questo vale non solo per l'auto. Compriamo prodotti italiani, così ci aiutiamo e non aiutiamo chi ci sputa addosso come merkel (germania) & c.
Ritratto di toni9357
2 luglio 2012 - 20:52
Darkfocus dici e scrivi di comprare italiano e dici e scrivi bene,ma italiano cosa,quale auto è totalmente e completamente prodotta in italia da italiani?
Ritratto di wiliams
2 luglio 2012 - 21:46
Forse non avete capito che non si comprano nemmeno più le auto straniere,soprattutto quelle tedesche,è crisi profonda.
Ritratto di onlyroma
2 luglio 2012 - 22:02
Ma noi italiani ci piangiamo sempre addosso,senza voler capire il motivo o le soluzioni al problema. Quello che dici è giusto,oramai in Italia si costruiscono 2-3 modelli,ma se in questi anni l'italiano che cambiava auto sceglieva italiano,forse e dico forse,la Fiat sarebbe più florida e magari sarebbe rimasta in Italia. Purtroppo le mie sono supposizioni,non ho una controprova,ma mi sembra logico affermare che se una casa non vende nel proprio paese difficilmente lo farà all'estero. Insomma se in Francia non si comprano le PSA, perchè mai io italiano dovrei acquistarle? Non avrei fiducia,specie se proprio i francesi criticano sempre e comunque il marchio nazionale. Con la Fiat è accaduto proprio questo,poi aggiungiamo tutte le ruberie e gli incompetenti che negli anni si sono susseguiti alla guida del marchio e il gioco è fatto.
Ritratto di Renault90
2 luglio 2012 - 21:23
ovvio che sarebbe stato in calo, concordo con chi dice che chi a la fortuna di avere un auto che funziona se la tiene stretta altro che cambiarla.
Ritratto di MatteFonta92
2 luglio 2012 - 21:31
3
Spero che questo sia davvero il fondo, anche se non ne sono sicuro... almeno, se si tocca il fondo, significa che da lì si può solo risalire... invece si continua ad andare giù... come in un pozzo senza fondo.
Ritratto di wiliams
2 luglio 2012 - 21:43
La situazione è a dir poco drammatica,per tutti quanti ovviamente,operai,dipendenti di concessionarie e tutto l indotto che ci gira attorno,ovviamente di qualsiasi marca automobilistica,non solo FIAT.Sono andato a sbirciare i cali delle singole marche nel sito UNRAE,roba da mettersi le mani nei capelli!!!!!!!!!!!
Ritratto di PEPPER78
2 luglio 2012 - 23:07
anziche mettere tasse a destra e a manca .. questo Governo di plurilaureati bocconiani ... sta solo danneggiando l'italia intera... Per una sana ripresa,è necessario che il popolo possa accedere al credito, imponendo alle banche tassi di interessi bassi del 2-3 max 4%. Accedendo al credito ,molte imprese limiterebbero i licenziamenti, l'operaio sarebbe incentivato a chiedere prestito al tasso agevolato , comincerebbe ad acquistare auto, a ristrutturare casa ecccc , insomma a spendere dando a sua volta lavoro a catena agli altri.. come se fosse un passaparola... Bisogna far girare il denaro, piu gira piu introiti lo stato avrà ...(iva) qui invece si mette solo paura e pressione fiscale al popolo.... SI E' CADUTI NEL RIDICOLO... CARO MONTI
Ritratto di Luke_84
2 luglio 2012 - 23:44
È ovvio! Un quantitativo di tasse troppo elevato soffocano l'economia, e come conseguenza sono minori gli introiti per lo Stato. Esempio; Mario Rossi si ritrova più tasse nel corso dell'anno. Ridurrà quindi i suoi consumi... idem per altre persone. Le aziende vendono meno, e guadagnano pure meno... in vari casi sono costrette a licenziare parte del personale. Personale che senza stipendio, ridurrà a sua volta i propri consumi, alimentando ancor di più la crisi. Insomma! Un circolo vizioso che si auto alimenta. La ricetta non è togliere tutte le tasse, ma alleggerire parte di esse per alcuni tipi di ceti. Solo così indurrai di nuovo la gente a spendere e l'economia ad rialzarsi! Non parliamo poi del mercato automobili, quando la priorità, a metà del 2012, è "scervellarsi" su come arrivare alla terza (e non più quarta) settimana del mese per dare da mangiare alla propria famiglia. Comunque (a mio avviso) la crisi ha avuto UN SOLO ED UNICO EFFETTO POSITIVO; mettere in evidenza i prezzi SPROPOSITATI di molte auto. Basti pensare ai concessionari che hanno un pacco di semestrali, aziendali, dirigenziali e Km 0, da dare via a meno di 20.000 €, contro magari i 25.000 - 27.000 di una nuova a pari livello. E magari occasioni con un annetto e mezzo di vita sulle spalle e pochi Km.
Ritratto di neptun03
3 luglio 2012 - 00:09
..è presto detto: questi vogliono riportare l'economia italiana agli anni '50..tutti più poveri..e mooolto ''flessibili''..insomma i CINESI d'europa..a 250 euro al mese!!..(Marchionne dixit)
Ritratto di Mario85
3 luglio 2012 - 08:04
Svegliare questi ragazzi/e super mega viziati a fare pesanti lavori che ora svolgono i stranieri ora sono tutti mani dorate... Poi mettere il 10% di tasse in più sulle auto straniere 20% di sconto nell'acquisto di auto italiane
Ritratto di maxante
3 luglio 2012 - 08:22
I prezzi delle auto in generale, come ho già commentato più volte a partire da oltre più di un anno, sono totalmente fuori dalla logica del reddito medio di chi lavora. Spendere circa 25-30 mln delle vecchie lire (e sì quelli della mia generazione per capire il valore dei soldi devono ragionare ancora in vecchie lirette) per una buona utilitaria ben accessoriata, appare una follia se non nel caso che quei soldi siano "facili". Ora visto che di soldi facili ce ne sono e ce ne saranno sempre meno di auto a questi prezzi non se vendono più, e allora: meno spot pubblicitari, meno benefit a manager e a tutta la filiera di persone talvolta buffe che esiste nel campo della vendita delle automobili, meno depliant (con relativo risparmio di alberi ed inquinamento) meno recensioni a pagamento, meno gente spesso impreparata in giacca cravatta e gemelli, meno ricevimenti convention e lanci faraonici di modelli del tutto ordinari, più sostanza ed assistenza post vendita. Si passerebbe all'ordine diretto via internet previa configurazione chiara di versioni ed accessori dell'auto al produttore e consegna auto presso concessionari, questo semplice sistema porterebbe (porterà) al taglio dal 20 al 40% a seconda della fascia di mercato del prezzo delle auto con relativa perdita di posti di lavoro probabilmente di quelli inutili di cui sopra. L'attacco al prezzo del carburante è timidamente cominciato vedremo se continuerà anche per l'auto.
Ritratto di stelor
3 luglio 2012 - 09:14
nel 2002 si comprava una Fiat Uno accessoriata per 10.000.000 di lire ( equivalente di 5000 euro ) . E non raccontatemi la storia che la punto o clio o polo di adesso sono piu' accessoriate : chi ve l'ha chiesto di fare solo versioni full optional ????? Nessuno . L'esempio della uno è solo perchè la comprai e mi diede molte soddisfazioni ! Nel 2000-2002 compravi una merceds classe e200 con circa 40.000.000 di lire ( circa 20.000 euro ) : adesso te nè servono almeno 40.000-50.000 euro ( 100.000.000 milioni di lire , dieci anni fà ti compravi una classe S ). IL successo della prima Thema ( classe 1984 ) si basò sul fatto che oltre ad essere una gran macchina , aveva un listino che partiva da 28.000.000 di lire ( 14.000 euro , un ypsilon di oggi ) . Bisogna abbassare i prezzi , lo stipendio medio italiano è 1100-1200 euro : come ci si può aspettare che la gente cambi macchina ogni 2-3 anni se non arriva neanche a fine mese : notizie di tutti i giorni dicono che gli italiani hanno smesso di andare dal dentista, si curano meno , calano i consumi alimentari . Tutto questo perchè non ci saltano piu' fuori : e secondo l'associazione dei concessionari , la gente dovrebbe cambiare macchina ????
Ritratto di maxante
3 luglio 2012 - 09:46
Finalmente, forse per necessità, comincia a vedersi una classe di gente, spesso silenziosa, che ragiona e non porta a spasso il cranio con un chilo di frattaglie dentro.
Ritratto di superblood
3 luglio 2012 - 10:40
Ma che discorso del tubo è? Intanto nel 2002 la Fiat uno NON si comprava nuova, e tanto meno in Lire, visto che era già l'euro la moneta. Ti porto un'esempio io, sul quale puoi anche documentarti tranquillamente. Nel 1995 una Fiat Punto 55 3 porte S (IPER BASE) costava 15.650.000 Lire, uno stipendio per un operaio base per il 1995 era di 1.300.000 Lire quindi per comprare l'auto ci voleva (da listino) circa un anno. Ad oggi lo stipendio medio è di 1.200 euro e la punto 1.2 Pop 3p viene di listino 11.650 euro, per comprare l'auto ci vogliono meno di 10 mesi di stipendio, quindi dai, prima di dire cavolate basate su dati a cacchio ... magari prima documentiamoci n'attimo. Poi che ci sia crisi non c'è dubbio, ma che una volta le auto costassero meno è una gran cacchiata! La Thema nel 1984 costava 25.438.000 Lire (2.0 versione base no optional) e la paga media era di 550.000 Lire, oggi lancia thema nella versione meno costosa viene 41.400 euro. Nel 1984 ci volevano circa 47 mensilità per comprarsi una thema base, ad oggi ci vogliono circa 34,5 mensilità per comprarsi una thema base.
Ritratto di maxante
3 luglio 2012 - 13:58
Non sono abbastanza ferrato come te sui prezzi dell'epoca (ma è facile per ognuno andare a ricercarsi i dati), ma per fare una giusta analisi allora al riferimento ai prezzi storici dovresti allegare status del costo della vita, possibilità di accesso al credito, media dei salari, quantità di addetti per settore, ecc. ecc. infatti lo stipendio medio da te citato in regime di tempo indeterminato oggi lo percepiscono molte meno persone di allora percentualmente alla forza lavoro senza contare che ovviamente il livello economico (anche questo parametro è da valutare in vari modi ma mediamente) in vent'anni è salito di circa il 170%. Un semplice esempio nell'ante guerra allora una auto valeva il costo di una casa e quasi nessun operaio ne possedeva una e quindi il livello economico nazionale era ben diverso ma anche il costo industriale di produzione. Per quanto mi riguarda posso solamente dire e ribadire quanto postato a mio nome e cioè che il costo delle automobili comprensivo di progettazione e produzione ha dei margini d'utile industriale eccessivo assorbito in parte da costi inutili o almeno riducibili di pubblicizzazione e commercializzazione facilmente abbattibili a tutto vantaggio dei costi di vendita al pubblico, tali affermazioni sono incontrovertibili ed attestate dal fatto che le auto vengono vendute ad es ai noleggiatori ed ai dipendenti con notevoli sconti, e ad esempio in alcune nazioni a prezzi profondamente diversi. Vogliamo affermare che le case vendono in remissione in questi casi?
Ritratto di STEVEBACK
4 luglio 2012 - 11:45
scusa amico ma tu di dove sei? scrivi che nel 2002 compravi la uno a 10.000.000????????? 1° nel 2002 era gia' in vogore l'euro 2° la fiat uno e' uscita di produzione nel 1994 3° IO ho comprato una fiat Uno (TD) nel 1987 e' l'ho pagata 14.500.000 lire!! dopo le castronerie che hai scritto come faccio a continuare a leggere il tuo post ..... cmq caro mio smettiamo di pensare che tutto giri intorno a noi italiani...se gli italiani non ce la faranno piu' a permettersi l'auto...e mi sa che manca veramente poco.... perfetto...non se ne compreranno piu'...hai mai provato a mettere il naso nell'est europa?? quanto pensi che guadagni un salariato medio in ...Polonia, Ucraina, rep. ceka, Bulgaria, ecc. ecc....? e ti assicuro che le auto nuove hanno gli stessi prezzi che da noi, quindi?...facile non se le comprano! ma si comprano gli usati che importano dai paesi come l'italia che nessuno vuole +..quindi probabilmente andremo ad ingrossare le fila di questo mercato!! non credere che ci siano altre soluzioni!!!!
Ritratto di Joeilpilota
3 luglio 2012 - 09:27
Non più di dieci minuti fa ho letto un quotidiano ON LINE che riporta questa notizia: "altro che tagli, aumento della IVA inevitabile". Sta bene, aumentiamola allora questa IVA. Ma non di uno o due punti, che la si porti al 30%. Così potremo comperare con uno stipendio solo il grano crudo (da bollire e mangiare), dei pezzi di stoffa da confezionare tute e tuniche e il chinino di Stato per le malattie. Spero che avanzi qualche euro per l'acquisto di corda da passare attorno al collo a qualcuno. Per quanto attiene poi il mondo dell'auto, la politica ha dimostrato tutti i suoi limiti. Dapprima, per oltre cinquanta anni, hanno basato l'economia del Paese sull'auto e sulle varie industrie dell'indotto. Poi hanno penalizzano il settore con provvedimenti impopolari (aumento di benzina in testa) che finiscono con l'apportare poche risorse aggiuntive all'Erario di Stato, proprio perchè i consumi sono stati ridotti. Cosa dire di più?
Ritratto di IloveDR
3 luglio 2012 - 10:33
3
numeri che si possono confrontare con Macedonia e Montenegro...vedo molte Panda 2003 (Classic) di recentissima immatricolazione...qualcuno sa quante sono le Classic e quante le New Panda????????
Ritratto di francesco alfista
3 luglio 2012 - 12:25
sono ampiamente d accordo con te..!!il mercato e' al colasso e il governo nn fa un tubo....invece di incentivare gli acquisti li deprime.....(nn solo quello delle auto)...!!
Ritratto di SaverioS
4 luglio 2012 - 10:33
E scenderà ancora..............prima hanno "ubriacato" il mercato con gli incentivi alla rottamazione che hanno spinto anche i cani a cambiare l'automobile...... poi come era logico pensare hanno cominciato ( i nostri beneamati governanti ) a tassare a più non posso il settore !!! PER RIPORTARE IL SETTORE AD UNA PARVENZA NORMALE IN ITALIA DEVONO TOGLIERE TUTTE LE TASSE TASSETTE BALZELLI VARI ( IPT,BOLLO,SUPERBOLLO, ECC ) E PORTARE IL COSTO DEI CARBURANTI, SOPRATUTTO IL GASOLIO SOTTO LA SOGLIA PSICOLOGICA DI 1 EURO. E logico pensare che quando si compera un auto, almeno almeno deve durare 7/8 anni prima di cambiarla.... ma di questo passo la si fà durare almeno 10/12 anni ad oltranza... Le categorie di lavoratori che con l'auto ci viaggia dalla mattina alla sera ( agenti di commercio ) che sono sempre stati gli stabilizzatori di mercato ( cambio auto 3/4 anni ) hanno inevitabilmente alzato il cambio a 6/7 anni per ora..... e sinceramente non e chiaro quale alimentazione scegliere ( oramai il diesel non e più conveniente ). NON OCCORRE FARE NESSUN INCENTIVO. ORA, ADESSO E VELOCEMENTE BISOGNA ABBASSARE DI MOLTO IL COSTO DEI CARBURANTI E TOGLIERE TUTTE LE TASSE CHE GRAVANO SOPRA L'AUTOMOBILE COMPRESO L'ODIATA TASSA DI POSSESSO. SOLO IN QUESTA MANIERA SIAMO ANCORA IN TEMPO A RISOLLEVARE LA NOSTRA STORIA AUTOMOBILISTICA, ( senza fiat però, sono andati all'estero, BUTTIAMO le chiavi di casa Italia e non facciamoli più rientrare, diamo gli stabilimenti in Italia ad altri costruttori e facciamo abbassare il costo del lavoro che và allo stato a favore degli stipendi di tutti i lavoratori Italiani che sono ben al di sotto della media Europea..................
Ritratto di roccovitale73
9 luglio 2012 - 21:13
ringraziamo a tutti i politici del ca........ io mi compro una bella bici elettrica e glielo metto nel cu...........