BENE LA SOLA GERMANIA - Anche in aprile c’è stato un calo delle immatricolazioni in Europa: le 1.089.118 auto registrate rappresentano il 4,1% in meno rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. E il bilancio dei primi quattro mesi del 2011 parla di 4.674.457 auto immatricolate, ossia il 2,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2010. In controtendenza la Germania, primo paese per volume di vendite, dove le immatricolazioni sono cresciute del 2,6% (+4,1% da inizio anno). Un risultato ben diverso da quello degli altri principali mercati europei: ad esempio, in aprile in Italia si è registrato un calo del 2,2% (leggi qui per saperne di più), seguito dal -7,4% dell'Inghilterra, dal -11,1% della Francia e il -23,3% della Spagna.
L'ALFA VA A GONFIE VELE - Spostando l'attenzione ai costruttori, anche in aprile continua il periodo d'oro dell'Alfa Romeo: grazie al successo della Giulietta, in Europa sono state immatricolate 12.238 auto, il 63,2% in più rispetto allo scorso anno. Dall’inizio dell’anno il conto sale a 51.007 unità (+52,8%). Se l'Alfa Romeo continua a registrare progressioni, sempre in calo le vendite degli altri due principali marchi del gruppo torinese: -14,5% la Fiat, e -11,6% la Lancia.
FRANCESI IN CRISI - Tutti gli altri cosiddetti costruttori generalisti (quelli, cioè, che producono soprattutto auto di grande diffusione) appaiono in crisi, se si escludono le forti crescite di Mitsubishi (+47,2%), Hyundai (+28,4%) e Nissan (+14,5%), quelle meno marcate di Volkswagen (+3,5%), Skoda (+1,5%), Opel (+1,3%), e il sostanziale pareggio di Seat e Kia (entrambe mettono a segno un -0,2%). Peggio di tutti fanno le giapponesi Honda (-34,3%) e Mazda (-25,2%), seguite dalle francesi Peugeot (-19,1%), Citroën (-17,3%) e Renault (-16,1%); ma perdono clienti anche Suzuki (-7,7%), Toyota (-3,7%), Ford (-3,4%) e Chevrolet (-2,9%).
IL LUSSO TIRA (QUASI) SEMPRE - Come nei mesi precedenti, i costruttori di auto “di prestigio” continuano a registrare incrementi nelle immatricolazioni. In aprile, su tutti, svetta la Lexus che registra un +101,5%. Il suo exploit, dovuto in larga misura alle consegne della nuova berlina a cinque porte CT 200h, è seguito da quello di Mini (+13,8%), Audi (+4,5%), BMW (+2,6%) e Volvo (+1,9%). In leggero calo la Mercedes (-1,2%), mentre crollano le immatricolazioni della Jaguar (-45,1%) e sono in flessione quella della Land Rover (-7,6%).