Mercedes: lunga vita al motore a combustione interna

Pubblicato 17 gennaio 2018

L’amministratore delegato del gruppo Daimler, Dieter Zetsche, ha confermato l’impegno di Mercedes nello sviluppo di motori tradizionali. E risponde a Marchionne sulla guida autonoma.

Mercedes: lunga vita al motore a combustione interna

ALTRO CHE FINITO… - Al Salone di Detroit abbiamo avuto modo di incontrare l’amministratore delegato del gruppo Daimler, Dieter Zetsche (nella foto sopra), che ha illustrato la sua visione della Mercedes di domani. La prima domanda riguarda la possibilità che la casa abbracci del tutto la via dell’elettrificazione, abbandonando i motori a combustione interna. La risposta è del tutto negativa: “Abbiamo in mente di elettrificare praticamente ogni nostro modello”, ma ciò non significa renderli elettrici puri, dato che questa definizione comprende anche le ibride. “Il nostro core business è ancora il motore a combustione interna, sul quale continuiamo a investire e che crediamo continuerà a vivere per lungo tempo. E noi vogliamo essere quelli che producono i migliori motori di questi tipo”. 

E L’ELETTRICO… - Se i motori a benzina e a gasolio hanno quindi una lunga vita davanti a sé, ciò non vuol dire per la Mercedes trascurare la mobilità elettrica: “La nostra strategia si regge su due pilastri: continuare a produrre i modelli che oggi ci rendono una casa così di successo. Ma al contempo vogliamo guardare al futuro, costruendo un’offerta aggiuntiva di veicoli elettrici e a guida autonoma”.

PRONTI PER IL FUTURO - Al salone di Detroit, il numero uno della FCA, Sergio Marchionne, ha espresso più di un dubbio su questi ultime due frontiere della mobilità (qui la news). La domanda su che cosa ne pensi Zetsche è quindi inevitabile. Per lui, Marchionne “ha ragione su un punto: la tecnologia fine a sé stessa non ha senso, dal punto di vista del business. Dall’altra parte, però, a volte non è possibile vedere le opportunità di guadagno fin dall’inizio. E quando diventano evidenti, può essere troppo tardi: è compito della dirigenza trovare un giusto equilibrio fra questi due aspetti, allocando le giuste risorse. Per quanto riguarda la Mercedes, solo per ricerca e sviluppo siamo passati da un investimento di poco più di 8 miliardi di euro di 5-6 anni fa agli oltre 14 di quest’anno; dobbiamo fare delle scelte e sappiamo che non tutti i cavalli sui quali scommettiamo saranno vincenti”.

SOLO PARTNER - Parlando di fusioni e possibili acquisizioni, Zetsche ha confermato che l’assetto attuale (indipendenti, ma con forti accordi con altre case per realizzare progetti comuni) non cambierà in futuro: “Continueremo ad appoggiarci a partner, come Bosch o il gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi: per motivi di competenza o di riduzione dei costi di produzione”. E ancora, “sono otto anni che gli accordi con il gruppo franco-giapponese sono in essere, ma rimaniamo entità separate e così sarà anche in futuro. Ci confrontiamo spesso su possibili progetti comuni ma non c’è mai un obbligo su fare le cose assieme: procediamo caso per caso, valutando su basi razionali”.

DOMANI, NOVE COMPATTE - Pochi giorni fa, al CES (la “fiera dell’elettronica” di Las Vegas), la Mercedes ha mostrato gli interni della nuova Classe A (che verrà svelata al Salone di Ginevra di marzo). Quale sarà quindi il futuro delle “piccole” auto della casa? “L’attuale famiglia di compatte (quelle basate sulla A, come CLA, B e GLA, ndr) sta avendo successo ed è composta da 6 modelli. La nuova generazione arriverà a nove. E, avendo modelli sia più sportivi sia più fuoristradistici in altri segmenti, potremmo fare qualcosa del genere anche con la famiglia delle vetture compatte”.

IL MOTORE ELETTRICO È SEMPLICE - Un altro tema toccato dall’amministratore delegato riguarda la possibilità che alcune compagnie tecnologiche, come Google o Amazon, possano avere successo nel costruire vetture. “Credo che ci saranno nuovi concorrenti in futuro, di varie provenienze. Se non si deve sviluppare un motore a combustione interna, che è un prodotto molto complesso, ma ci si limita ai motori elettrici, che sono piuttosto semplici, la soglia di competenze per l’ingresso nel mercato si abbassa”.

PREVEDIAMO PIÙ “G” - Dato che al Salone di Detroit ha debuttato la nuova generazione della fuoristrada Mercedes Classe G (qui e qui i dettagli), una domanda su come andranno le vendite di questo modello era d’obbligo. “Per molti anni, la Classe G è stata un modello di nicchia. L’anno scorso abbiamo visto un 20% di incremento nelle vendite, che hanno raggiunto le 22.000 unità, con un alto margine di guadagno su ciascuna. Non posso fare previsione di vendita, ma posso dire che la produzione della nuova generazione è tarata su numeri maggiori di quelli raggiunti l’anno scorso”.



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Ritratto di Prodotto Teutonico
17 gennaio 2018 - 11:50
Non è che melchiorre abbia scoperto l'acqua calda eh...
Ritratto di GranNational87
17 gennaio 2018 - 14:45
3
NO, gio, hanno detto due cose simili, non uguali, ma sono affermazioni a posteriori di due storie molto diverse, uno si trova nella cacchina e indietro anniluce rispetto al mercato, e sceglie di dire che non è la strada giusta quella dell'ibrido (guardacaso?! ma va?! non mi dire!), l'altro dice che è una possibilità come altre se unita ad una funzionalità... o a meno io ho interpretato così, poi c'è da tenere conto che due CEO non diranno mai cosa pensano veramente ma solo quello che credono giovi alla loro compagnia...!
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
17 gennaio 2018 - 16:27
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Ritratto di GranNational87
18 gennaio 2018 - 09:31
3
Sì ma comunque BMW ha venduto di più, mi dispiace per te cucciolino...
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
18 gennaio 2018 - 11:42
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Ritratto di LOL25
17 gennaio 2018 - 12:24
Se lo dice Gino Paoli allora mi fido
Ritratto di Prrrrr
17 gennaio 2018 - 15:18
Ahahahahahahahah... è uguale!
Ritratto di tramsi
17 gennaio 2018 - 12:58
Alla faccia di chi qui ha fatto morire, tout court e senza funerali, i "naftoni". Giusto ieri scrivevo testualmente sul topic dedicato alle affermazioni di Marchionne: "Oltre a saper curare i conti - e lì Marchione è forse il CEO più capace di tutti - devi anche essere lungimirante, devi saper anticipare una tendenza, intravedere le opportunità, fiutare il futuro". Esattamente quello che FCA non fa, limitandosi a seguire una direzione quando è oramai oltremodo evidente, giungendo tra gli ultimi.
Ritratto di Fr4ncesco
17 gennaio 2018 - 14:28
2
Pensare che da qui a breve ci sarà una rivoluzione elettrica e di guida autonoma è come quando nel 1985 pensavano che nel 2015 ci sarebbero state le auto volanti. Qualche modello elettrico, magari una gamma parellala sì, ibride sì, ma con ponderazione magari con i benefici di entrambe le alimentazioni. Quando sarà poi una soluzione più commerciale ci sono già aziende specializzate solo in motori elettrici e batterie e li sta poco una casa a fornirsi di tutto il know-how necessario o il tipo smanettone a convertire la sua Uno Turbo.
Ritratto di Prrrrr
17 gennaio 2018 - 15:18
Ancora con il motore a combustione? Annamo bene.....
Ritratto di otttoz
17 gennaio 2018 - 18:03
ma esiste la CIG per gli AD?
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
18 gennaio 2018 - 11:43
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Ritratto di Jumputer
18 gennaio 2018 - 22:00
"E noi vogliamo essere quelli che producono i migliori motori di questi tipo" anche Nokia aveva detto "E noi vogliamo essere quelli che producono i migliori telefonini con Symbian". Il mondo sta cambiano velocemente... non veloce come per gli smartphone ma se vogliono vendere in CINA (saranno MILIONI MILIONI di auto elettriche) i motori termici solo in Europa come per i diesel.....
Ritratto di nenel
19 gennaio 2018 - 10:15
Evidentemente,i tedeschi in fatto di innovazione e tecnologia sono veramente all'età della pietra,se il presidente ragiona cosi!Con tutti i Suw che hanno prodotto per forza di cose devono puntare sui motori termici Disel.Rimarranno sempre li e non si muoveranno di un millimetro.