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La Mercedes taglia 10.000 posti di lavoro

Pubblicato 30 novembre 2019

La Daimler annuncia un piano di ridimensionamento della forza lavoro, da qui alla fine del 2022, per risparmiare oltre 1 miliardo.

La Mercedes taglia 10.000 posti di lavoro

L’ULTIMA DI UNA SERIE - Ormai è un’epidemia. Dopo i tagli annunciati in questi mesi da colossi come GM, Nissan, Jaguar, BMW, Audi, l’ultima drastica “sforbiciata” arriva dal gruppo Daimler che prevede di fare a meno di migliaia di posti di lavoro in tutto il mondo entro la fine del 2022. Un’operazione che verrà avviata non appena avranno un accordo sui suoi piani industriali con i sindacati. La Daimler, che realizza le automobili Mercedes e grandi veicoli commerciali, non ha specificato quanti dipendenti verranno ”sacrificati”, ma fonti di stampa stimano che possano essere oltre 10.000. Secondo quanto si legge nel comunicato ufficiale, in Germania, dove si trovano ovviamente il maggior numero di dipendenti (che sono oltre 300.000 globalmente), ai lavoratori verranno offerte indennità di licenziamento e prepensionamento. 

SACRIFICI OCCUPAZIONALI - Anche in questo caso, stando a quanto dichiara la Daimler, le ragioni della cura dimagrante sono da imputare alla necessità di liberare risorse da investire per far crescere e gestire nel migliore dei modi il passaggio alle auto ibride e elettriche. Una fase storica che sta richiedendo sacrifici enormi in termini occupazionali. Questi tagli di posti di lavoro permetteranno di risparmiare oltre 1 miliardo di euro entro la fine del 2022 e includeranno anche la soppressione di 1.100 posizioni dirigenziali in tutto il mondo, ovvero circa il 10% del suo management. Oltre ai tagli dell’occupazione, ai dipendenti sarà offerta la possibilità di lavorare meno ore e ci sarà una stretta sull’utilizzo dei lavoratori temporanei.



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Ritratto di HomerSimpson
30 novembre 2019 - 19:37
11.000 posizioni dirigenziali???? E stai c**** non lo scriviamo????
Ritratto di HomerSimpson
1 dicembre 2019 - 11:11
STI, NO STAI.
Ritratto di Ale767
1 dicembre 2019 - 08:45
1
Far fare alle macchine lavori che prima dovevano fare le persone si chiama progresso... Una macchina in 10 minuti fa quello che 100 umani fanno in un intera giornata. Se Mercedes taglierà 10.000 posti di lavoro significa che ci sono 10.000 persone di troppo che non servono più, mica Mercedes è babbo natale che regala stipendi a gente diventata superflua....
Ritratto di bear666
1 dicembre 2019 - 20:32
si ma tra quei 10000 c'erano sicuramente tanti clienti che non acquisteranno più mercedes
Ritratto di Cancello92
2 dicembre 2019 - 09:55
Bene vorrà dire che ci saranno più utili per gli azionisti, quindi più tasse pagate sugli stessi e costi più bassi per comprare il prodotto..ah no aspetta
Ritratto di stefbule
30 novembre 2019 - 21:40
12
Con 35 modelli le cose non vanno proprio bene. Forse devono dare una sforbiciata anche lì. Sono un po' troppi.
Ritratto di Alfiere
1 dicembre 2019 - 13:13
2
l'avrebbero già fatto se fossero meno remunerativi dell'investimento profuso
Ritratto di otttoz
30 novembre 2019 - 21:59
ma non dovrebbero trasferire le maestranze dalla produzione termica a quella elettrica? la cosa mi puzza...
Ritratto di stefbule
30 novembre 2019 - 22:19
12
Per fare un auto elettrica ci vogliono 25 operai, per una termica quasi il triplo. Saranno razzi amari....
Ritratto di Giuliopedrali
2 dicembre 2019 - 19:29
Ma dove l'hai letto, non credo proprio, a parte un pò il motore, per il resto attualmente le elettriche sono più sofisticate delle termiche.
Ritratto di Andre_a
30 novembre 2019 - 22:51
Probabilmente licenziare il personale in esubero e riassumerne di qualificato nelle nuove tecnologie gli costa meno.
Ritratto di pierfra.delsignore
3 dicembre 2019 - 18:20
4
L'auto elettrica ha meno componentistica, quella ibrida no, la realtà è che con l'automazione e siamo solo all'inizio e la robotizzazione spinta, tantissimi operai-e generici non serviranno più, è un pochino così in tutti i settori, le decrescita demografica poi non è una cosa così negativa, perché di posti di lavoro in futuro ce ne saranno di meno e solo per persone con maggior tasso di competenza specifica.
Ritratto di Thresher3253
30 novembre 2019 - 22:27
Giustamente bisogna celebrare in qualche modo il traguardo del mezzo milione di Classe S vendute.
Ritratto di zero
1 dicembre 2019 - 02:52
Pauroso. Semplicemente pauroso. Gli annunci di tagli e licenziamenti spuntano ormai come funghi. Quella dell'elettrificazione selvaggia è destinata a trasformarsi in un autentico bagno di sangue per bilanci aziendali e familiari, il tutto in nome di non si sa che cosa o di un ambientalismo partorito e attuato più con la pancia che con la testa. Povera industria automobilistica!
Ritratto di bellaguida
1 dicembre 2019 - 08:24
Infatti...meno pezzi,meno operai.
Ritratto di studio75
1 dicembre 2019 - 08:33
5
meno indotto
Ritratto di ArkLey
1 dicembre 2019 - 16:06
Purtroppo però in UE (Italia compresa), chimica = "Inquina!1!!!!!111", e quindi chiudiamo le fabbriche per importare la m***a dei paesi asiatici
Ritratto di ArkLey
1 dicembre 2019 - 16:04
Sono meno posti di lavoro nella metalmeccanica, ma più posti di lavoro nell'elettronica e nella chimica degli accumulatori, purtroppo l'UE è latitante sotto questo aspetto industriale
Ritratto di Ale767
1 dicembre 2019 - 08:48
1
L'unica cosa paurosa e che mentre Mercedes propone opere d'arte come AMG-GT 4 door, S 63 AMG, ecc... c'è ancora gente che gira con la Mito... Con questa gente povera industria automobilistica si, cosa serve costruire auto da oltre 300 km/h, silenziosissime, velocissime ed efficienti se poi tanto il siciliano medio compra un bidone super inquinante e lentissimo con una tecnologia di 20 anni fa. Con gente come te in giro bisognerebbe fare i complimenti a Mercedes x non essere fallita, altro che solo 10.000 posti di lavoro in meno.
Ritratto di GinoMo
2 dicembre 2019 - 14:59
"AMG-GT 4 door, S 63 AMG, ecc... c'è ancora gente che gira con la Mito" ma che ca**o di paragone è? non credo che un ragazzo che compra una mito possa permettersi una AMG GT o una S63
Ritratto di zero
2 dicembre 2019 - 19:20
Restando fermo il fatto che alla Mito 1.4 Turbobenzina (come anche alle altre mie Alfa) erigerei una statua per quanto ne sono soddisfatto, posso dire che, in ogni caso, potendomela permettere, questo siciliano sceglierebbe naturalmente una Giulia Quadrifoglio. ;-) Altre considerazioni sulla idiozia dei messaggi di certi utenti in piena tempesta adolescenziale sono superflue.
Ritratto di Giuliopedrali
3 dicembre 2019 - 17:28
Le Alfa sono morte nel 1987.
Ritratto di Thresher3253
3 dicembre 2019 - 09:54
Effettivamente il siciliano medio dispone tranquillamente di 100.000 euro per comprare una S63. Poi in italia il superbollo é una fesseria da pagare e la benzina si compra a pochi spicci. L'altro giorno ne ho ordinate quattro, dovrebbero consegnarmele venerdì.
Ritratto di Giuliopedrali
1 dicembre 2019 - 09:20
zero Figurati se centra qualcosa l'elettrificazione, diciamo che Mercedes come Ford, FCA, PSA o qualunque multinazionale dell'auto ormai ha raggiunto una forma talmente elefantiaca che qualunque pretesto è buono, BMW ad esempio anni fa si è resa conto che produceva almeno 100 volanti diversi per i suoi modelli. Avete presente il commercio che purtroppo oggi si sta trasferendo on-line, ecco anche la grande industria purtroppo si trasformerà così, con la delocalizzazione, il taglio di tante competenze, mi sembra impossibile in un epoca dove perfino nel Pubblico, nel lavoro pubblico la P.A. si taglia indiscriminatamente l'auto invece...
Ritratto di zero
1 dicembre 2019 - 14:22
Sì Giulio, sicuramente tutto questo è anche frutto di una crescita sconsiderata in termini di gamma modelli e allestimenti: alcuni listini sono effettivamente elefantiaci e ridondanti e spesso i costruttori hanno raggiunto un tale portafoglio di marchi che gestirli e coordinarne l'offerta diventa problematico. Tuttavia, per anni si è riusciti ad andare avanti... Ora, all'improvviso, il sistema sta collassando. Io credo che i costi da sostenere l'elettrificazione non siano la causa di queste ristrutturazioni, ma forse la principle concausa. Intendo dire che la necessità (relativamente improvvisa) di sopportare questi investimenti si è innestata su un'industria automobilistica non preparata e attrezzata per sostenerla, proprio a causa del tipo di offerta costruito negli ultimi vent'anni. Probabilmente, e ripeto probabilmente, senza la necessità di ibridizzare ed elettrificare in modo massiccio la gamma, costruttori come Mercedes, Volkswagen e altri sarebbero ancora riusciti a bluffare continuando ad agire nello stesso modo in cui hanno agito negli ultimi quattro lustri, invece di razionalizzare la produzione e tagliare modelli. La questione dovrà affrontarla ovviamente anche FCA/PSA: probabilmente, gli impianti Vauxhall in UK e l'impianto serbo di FCA saranno i primi a vacillare, ma poi sarà il turno di alcuni impianti di componentistica italiani e dell'eterno moribondo: Mirafiori.
Ritratto di v8sound
1 dicembre 2019 - 15:15
Le auto elettriche di diverso dalle vere auto hanno sostanzialmente 2 cose: il motore elettrico al posto del tetmico e le batterie invece del serbatoio. Tutto il resto è analogo. Punto.
Ritratto di zero
1 dicembre 2019 - 15:43
Certo, però le batterie richiedono pianali specifici da progettare ex novo e motori elettrici non richiedono né la componentistica interna tipica di un termico né tutti gli accessori esterni che col termico interagiscono né tutta la sensoristica e gli attuatori che lo governano. Da parte sua, le elettriche stanno sviluppando cabine e plance sempre più virtuali che pongono e porranno esigenze e problemi di memoria, capacità e trasmissione dati sempre più complessi, la cui risoluzione non necessariamente sarà più semplice ma di certo richiederà un minor numero di professionalità.
Ritratto di Giuliopedrali
1 dicembre 2019 - 18:22
Anzi penso che le auto elettriche siano pure più complesse o almeno creino molte più aspettative, come le auto V8 o V12 mica uno si accontenta della Skoda Citygo elettrica (magari ottima) nel senso che uno la vuole allora equipaggiata e confortevole almeno come una Golf, le elettriche per un pò per aver successo dovranno essere le top car, quello che hanno in meno in pistoni e alberi a camme lo devono tramutare in altre tecnologie, design, modernità.
Ritratto di studio75
1 dicembre 2019 - 08:35
5
Immagino che tutti questi esuberi vengano "accompagnati" alla pensione e non si ritrovino esodati come qui in Italia.
Ritratto di treassi
1 dicembre 2019 - 08:56
Dopo il dieselgate le case sfruttano i Gretini con la scusa dell'ambientalismo, visto che poi alla fine si sposterà un'altra parte l'inquinamento... Hanno fiutato gli enormi ricavi e stanno facendo cartello pure tagliando gli operai, visto che 10.000 stipendi in meno nell'arco di 10 anni vuol dire 5 miliardi di costi da far passare come investimenti... Stiamo uscendo dalla truffa dei diesel venduti come caramelle, in cui almeno le case dovevano investire su progettazione e sviluppo, alla truffa di una tecnologia vecchia spacciata per nuova in cui gli unici costi saranno le batterie e la loro gestione, che poi pagheranno i clienti... L'unica speranza è che almeno ci sarà bisogno di una rete e una serie di servizi a contorno che per forza di cosa avrà bisogno di forza lavoro... Nel mio piccolo io ho già guadagnato, vendendo a peso d'oro un piazzale ad una società che aprirà una stazione di ricarica elettrica...
Ritratto di v8sound
1 dicembre 2019 - 14:54
Dei geni proprio. Investimento sicuro come un bond sudamericano.
Ritratto di treassi
1 dicembre 2019 - 16:32
Geni no.. ma come farti spendere i soldi quello si!
Ritratto di Giuliopedrali
1 dicembre 2019 - 09:38
Secondo me invece con l'elettrico ci saranno grandi opportunità, però più ripartite, cioè non solo delle major automobilistiche che in parte si ridimensioneranno, ma di molti.
Ritratto di remor
1 dicembre 2019 - 09:46
Certo 10 mila in assoluto sono tanti ma rapportati ai 300 mila totali fanno circa il 3%. Come se in una azienda di 30 persone ci si accorgesse/decidesse che una è di troppo. Certo non è bello ma comunque mi sembra lontano, guardando il quadro nel complesso, da una situazione di declino vertiginoso. Almeno in questo frangente.
Ritratto di Mbutu
1 dicembre 2019 - 09:58
Fermo restando che io ho l'impressione che le case ci stiano decisamente marciando, le rivoluzioni tecnologiche sono sempre dolorose. Compito di un'industria "etica" sarebbe quello di accompagnare queste transizioni. Quindi sui tagli la differenza più che il quanti la fa il come. Purtroppo sappiamo che questa grandi industrie l'etica non sappiano neppure dove stia di casa e gli stati non abbiamo ne il coraggio ne la forza ne l'interesse di imporla.
Ritratto di Magnificus
1 dicembre 2019 - 12:24
Commento che più corretto non può essere
Ritratto di Andre_a
2 dicembre 2019 - 09:19
Se Mercedes decidesse di tenere tutti i suoi dipendenti per motivi caritatevoli potrebbe trovarsi a non essere piú competitiva sul mercato, fallire, e quindi lasciare a casa tutti i suoi dipendenti, invece che "solo" 10.000. D'accordissimo quando parli degli stati, ma non credo sia giusto incolpare l'industria che pensa, giustamente, ai suoi interessi.
Ritratto di Mbutu
2 dicembre 2019 - 10:35
Andre_a, non parlo di tenere gli operai per motivi caritatevoli. Se noti non ho scritto di non tagliare, ho solo affermato che il punto focale è come tagli. E, già che ci sono aggiungo, cosa fai degli "spazi" e delle risorse che liberi con questi tagli.
Ritratto di MS85
2 dicembre 2019 - 11:08
Cosa ci fai con questi tagli? Ci paghi la transizione post 2020. Sia chiaro, stiamo anche cercando la pentola d'oro al fondo dell'arcobaleno, ma come fase transitoria, finché la pentola non si trova, da qualche parte bisogna operare. E magari poi smettiamola con la storia degli stati impotenti. Quando c'è stato da definire i target '20, '25 e '30 non mi sono sembrati così impotenti. Incompetenti magari sì, impotenti non direi. Ora ci stupiamo? Sono ormai anni che si vanno ripetendo le stesse previsioni, adesso le previsioni si stanno semplicemente trasformando in realtà.
Ritratto di Andre_a
2 dicembre 2019 - 12:06
Mbutu: per quanto riguarda il cosa fanno coi risparmi, in Mercedes hanno deciso di investire sull'elettrico, che abbiano ragione oppure no ce lo dirá solo il tempo. Sul come tagli sinceramente non capisco quali possano essere i metodi accettabili in un'industria etica: un licenziamento é un licenziamento, si avvisa, si rispetta il tempo di preavviso stabilito dal contratto e poi a casa.
Ritratto di Mbutu
2 dicembre 2019 - 15:46
Andre_a: sul cosa fare, non era una critica specifica a mercedes. Se con i risparmi dei tagli si procede ad innovazione e riqualificazione, va benissimo. Perchè si creano i presupposti per continuità aziendale e quindi lavoro (magari ad altre maestranze diversamente qualificate) e si rientra nella normalità delle cose. Diverso se i tagli servono ad ingrassare le tasche dei soliti. Abbiamo presente il modello a cui mi riferisco. Anche sui licenziamenti il discorso è simile. Un conto è licenziare in maniera indiscriminata con una politica di "calci in cu...". Diverso è accompagnare con scivoli ed ammortizzatori il personale più anziano e prossimo al pensionamento e riqualificare il personale più giovane.
Ritratto di Andre_a
2 dicembre 2019 - 16:08
@Mbutu: partiamo dal presupposto che lo scopo di un'azienda, soprattutto di una grande azienda é guadagnare, altrimenti parleremmo di Mercedes Onlus. Sono quindi d'accordo con la prima parte del tuo commento: i soldi guadagnati e risparmiati (o almeno la stragrande maggioranza di essi) devono essere reinvestiti, altrimenti si perdono i guadagni a medio e lungo termine. Nella seconda parte, invece, direi che dipende: l'azienda deve procedere con ammortizzatori e riqualifiche se le conviene, altrimenti fa benissimo a dare i "calci in cu...". Lo Stato dovrebbe o far si che le politiche etiche convengano all'azienda oppure occuparsi direttamente dell'assistenza e riqualifica di chi il calcione lo ha ricevuto.
Ritratto di Giuliopedrali
1 dicembre 2019 - 10:43
In ogni caso a parte quelli che producevano carburatori che magari oggi non esistono più, comunque tutto si trasforma, non credo che con l'elettrico si perderà più di tanto a parte dove si costriuscono proprio i blocchi motore, le testate, cose superate da 100 anni, si ricupererà in altri settori. Comunque mi sembra che a livello dirigenziale ci siano strutture a dir poco elefantiache che poi spesso portano alle non decisioni sul futuro. Nel Film: Le Mans 66 la grande sfida si vede anche come la microscopica Ferrari di Maranello vinceva sulla titanica Ford Motor Company anche perchè le descisioni le prendeva il buon Enzo davanti ad un bicchiere di Lambrusco...
Ritratto di v8sound
1 dicembre 2019 - 14:38
Cose superate da 100 anni? Non capisco se sei ebete, idiot@ o entrambe le cose.
Ritratto di Giuliopedrali
1 dicembre 2019 - 18:24
Ma dai figurati una Casa automobilistica se oggi innova sugli alberi a camme, mi sembra che capisci veramente tra il niente ed il nulla.
Ritratto di v8sound
1 dicembre 2019 - 19:26
Allora sei la terza opzione.
Ritratto di zero
1 dicembre 2019 - 15:02
A parte il fatto che le testate sono vive e vegete e resteranno sempre al loro posto, a convivere coi magneti dei motorini elettrici... Ma, perdonami, non riesco a capire quali saranno questi settori che riusciranno ad assorbire gli esuberi derivanti da una inevitabile contrazione della produzione di motori a combustione interna. Cioè... Motorini elettrici a parte, le auto elettriche funzionaneranno essenzialmente attraverso sistemi immateriali fatti di hardware elementari e soprattutto software complessi, da cui deriveranno un domani tutte le noie e le avarie che oggi ci fanno discretamente impazzire quando abbiamo a che fare con i più diffusi prodotto di elettronica di consumo. Ma, a livello produttivo, i costruttori avranno certamente bisogno di minor manodopera, soprattutto dedicata alla produzione e progettazione delle macchine vere, cioè quelle con motore termico. Tutto il resto, lo si perde e non capisco come lo si potrebbe recuperare.
Ritratto di Giuliopedrali
1 dicembre 2019 - 18:26
Nei servizi, postvendita, marketing, ricerca, fonti rinnovabili, alla fine sono almeno 150 anni che esistono le auto, ora qualcosa cambia non è più solo un pezzo di ferro e plastica, tutto il mondo intorno è ora dominio dei costruttori di auto.
Ritratto di zero
1 dicembre 2019 - 23:59
Mah... Io non credo che l'assistenza post-vendita possa compensare una deindustrializzazione massiccia come quella che sempre più costruttori stanno annunciando. Il marketing c'è sempre stato, le fonti rinnovabili si sostituiscono alle centrali fossili... Insomma, in queste cose, per uno che aggiungi uno ne togli. Ciò che però manca all'appello è l'operaio che viene sottratto alla linea di produzione. Del resto, si può stare qui a ipotizzare di tutto e di più, ma ciò che contiamo oggi e subito sono gli esuberi di personale: tutto il resto è solo una vaga ipoteca.
Ritratto di Giuliopedrali
2 dicembre 2019 - 17:00
L'operaio figurati se viene sottratto alla catena di montaggio per l'elettrificazione, sarà per la robottizzazione, la delocalizzazione, i tagli ecc, in Slovacchia li pagano 500 Euro al mese, poi tutti a parlare male dei cinesi.
Ritratto di zero
2 dicembre 2019 - 19:28
la robotizzazione esiste da decenni. La delocalizzazione pure... E, tra l'altro, qui facciamo un discorso complessivo, non legato a questo o quel paese: se la richiesta di certi prodotti scende, la produzione si riduce OVUNQUE. Giulio, non girarci intorno... E' innegabile che l'elettrificazione ha un ritorno negativo massiccio sulla forza lavoro da impiegare nelle fabbriche. e non mi riferisco solo alle linee di assemblaggio, ma anche a quelle di produzione di una infinità di componenti che sugli EV non esistono, perché una cosa è costruire un motore a benzina o a gasolio aspirati o sovralimentati che siano e ben altra cosa e costruire un elementare motore elettrico con uno statore e quattro magneti. Suvvia... Non capisco perché di ostini a negare l'innegabile.
Ritratto di Giuliopedrali
2 dicembre 2019 - 19:33
hai visto le elettriche che poi costano almeno 40.000 Euro non dando neanche granchè in cambio, credo proprio sia l'opposto. Fino a 100 anni fa ogni auto non era quasi di serie e i carrozzieri carrozzavano ogni esemplare a misura di cliente, eppure oggi lavora 10 volte più gente intorno all'automobile.
Ritratto di zero
2 dicembre 2019 - 21:10
Vabbè, parlo con un sordo. Ma che cosa c'entrano i telai di fabbrica e i carrozzieri di 100 anni fa? Oggi intorno all'automobile lavora più gente perché oggi l'automobile è prodotto fi massa, cento anni fa no. E che c'entrano le elettriche da 40 mila euro? Ma siediti dentro una tesla, apri il cofano motore, guarda il sottoscocca... Impianti e componenti ridotti all'osso e, del resto, proprio su questo puntano i fan dell'elettrico: migliaia di componenti in meno che, non essendoci, non possono rompersi. Mah... Mi sembri fuori da ogni logica.
Ritratto di Giuliopedrali
3 dicembre 2019 - 17:31
Così bisogna produrre oggi, inutile produrre elementi complicati, eppure le auto sono 10 volte più sicure e quasi a guida autonoma, poi che si siano spostati i pesi di alcuni componenti va bene.
Ritratto di otttoz
1 dicembre 2019 - 14:27
audi taglia,mercedes taglia...probabilmente per ricattare il governo tedesco,ma anche l'europa,affinchè caccino i soldi a sostegno delle aziende...
Ritratto di v8sound
1 dicembre 2019 - 14:53
Tagliare posti di lavoro per liberare risorse per una tecnologia dinosaurica come l'elettrico che ogni tanto viene riproposta ma mai ha preso piede, che vende lo 0 virgola oggi. Mah, qualcosa non mu torna.
Ritratto di treassi
1 dicembre 2019 - 16:41
Basta solo passare dallo 0 virgola al 20% per fare una montagna di ricavi... Il problema erano le batterie (costi e autonomia)... Se tutti le producono e usano il prezzo diminuisce e magari si sviluppano in meglio le autonomie...
Ritratto di v8sound
1 dicembre 2019 - 19:30
Basta passare al 20% certo, una parola, che vuoi che sia... Peccato che già oggi, chi produce solo ev, abbia accumulato solo montagne di debiti.
Ritratto di treassi
2 dicembre 2019 - 07:29
In aggiunta sono sicuro che la triade ha già nel cassetto un piano per entrare come gestore elettrico nel mercato... Così oltre a fidelizzarti con il prodotto ti fidelizzano con la fornitura elettrica anche per casa...
Ritratto di Giuliopedrali
1 dicembre 2019 - 18:30
Solo gli anti gretini o gretini come qualcuno possono credere alla fiaba del taglio dei posti di lavoro per l'elettrico, ovviamente vogliono far passare tagli all'occupazione come in qualunque altro settore odierno, del resto anche i carburatori, le cappotte e i carrozzieri di fiducia per la carrozzeria di ogni auto non ci sono più da tempo eppure mai l'industria automobilistica è stata più enorme di oggi, tra l'altro ora ci saranno un sacco di nuovi paesi da conquistare.
Ritratto di v8sound
1 dicembre 2019 - 19:33
Tu sei il primo a credere alla fiaba dell'elettrificazione.
Ritratto di zero
2 dicembre 2019 - 00:06
Giulio, i carburatori sono stati sostituiti da iniettori, centraline e sensoristica all'interno di sistemi motoristici complessi e sofisticati. Questi vengono invece oggi sostituiti da motorini costituiti da quattro pezzi in croce. Sono scenari completamente diversi. Intendiamoci... Scrivo "sostituiti" SOLO in una certa quota di mercato, perché una sostituzione totale del termico con l'elettrico è impossibile.
Ritratto di Isogrifo70
1 dicembre 2019 - 16:36
2
É ovvio che con la tecnologia elettrica servono meno persone: l' auto elettrica ha un terzo dei componenti meccanici rispetto ad una convenzionale. Quindi si stan portando avanti. Ma é solo l' inizio e la catena dei supplier ne subirá le conseguenze più pesanti
Ritratto di Giuliopedrali
1 dicembre 2019 - 18:31
Si la Byton M-Byte o la Nio Es8 o una Tesla S ha un terzo dei pezzi del mio Maggiolino 1200 ................................................................................................
Ritratto di zero
2 dicembre 2019 - 00:11
Non so se del tuo maggiolino, ma di una pari segmento contemporanea sicuramente sì. Ti potrà sembrare strano... ma è la pura e semplice realtà. Prendi una berlina come la Giulia, smontala e poi fai lo stesso con una Tesla 3... Poi vedi quanti pezzi in più ha una Giulia.
Ritratto di Giuliopedrali
2 dicembre 2019 - 17:02
La Giulia avrà si e no il 5% dei pezzi in più di una Tesla, poi ne vendono talmente poche che non producono molti pezzi...
Ritratto di zero
2 dicembre 2019 - 19:53
Giulio, con te non si può discutere... Ma che dici? Ma tu lo hai mai visto un motore elettrico smontato? Sta tutto dentro una busta della spesa. Smonta invece un quattro cilindri 2.0 della Giulia e non ti basta una stanza per allinearne tutti i pezzi. Poi, che c'entra quante Giulia producono? Qui stiamo parlando della produzione GLOBALE di motori a combustione interna e della produzione GLOBALE dei componenti che servono per assemblarli: tutti i modelli di tutti i costruttori. E' veramente assurdo non rendersi conto di questo fatto che, tra l'altro, pure stampa e osservatori del settore ormai hanno supportato con dati e numeri. Boh...
Ritratto di Giuliopedrali
3 dicembre 2019 - 17:32
Un motore della Giulia, perchè ha un motore?
Ritratto di Alfiere
1 dicembre 2019 - 18:59
2
Un certo Fordha basato la sua fortuna sull'idea che i propri operai potessero comprarsi i prodotti che producevano, ora tutti questi esuberi come si compreranno un auto?
Ritratto di probus78
1 dicembre 2019 - 23:37
Inutile scandalizzarsi. Elettrificazione significa meno maestranze nei colossi Dell auto e più maestranze in aziende che producono batterie. A meno che qualcuno, dopo Tesla, inizi a farsele in house. Prima o poi penso tutti lo faranno perché, in caso contrario, i margini diventeranno molto, troppo risicati..
Ritratto di Dr.Torque
2 dicembre 2019 - 09:45
La pacchia delle auto è terminata. Ora siete nell'industria dell'elettrodomestico e qui chi non è efficiente muore.
Ritratto di Davz
2 dicembre 2019 - 12:37
L'elettrico è un disastro per l'occupazione....chi sostiene il contrario nn ha la minima conoscenza tecnica su quanto sia semplice ed ECONOMICO un motore elettrico. Le difficoltà stanno altrove, anzi la difficoltà..la batteria; ed il relativo sistema di controllo. Cioè la assoluta stupidità di alimentare un motore elettrico di grande potenza con una enorme batteria, scattano una serie di problemi che spetta all'inverter (riduttivo chiamarlo così) risolvere. Se invece per ipotesi si alimentasse il motore elettrico con fili ad alta tensione...be', nn ce n'è per nessuno, il motore elettrico è imbattibile. Ma le batterie sono un disastro, anche ecologicamente parlando; nn solo lo smaltimento come leggo in ogni dove, anche la produzione è difficilissima e costosissima. Insomma i danni per il tessuto sociale saranno ingenti, i benefici per gli utenti bassissimi, per l'ambiente..be' per l'ambiente mi vien da ridere, visto che orde di ignoranti mettono in discussione i Rubbia o i Prodi (fratello). E migliaia di giovani vanno in piazza a dire stop fossili con in tasca un I-Phone e vestiti con abiti prodotti in Bangladesh ed in fabbriche senza alcuna norma. Forse pensando che la plastica, il silicio, i coloranti vengano da un altro pianeta.
Ritratto di Giuliopedrali
3 dicembre 2019 - 17:34
Figurati, è solo che siamo all'inizio con l'elettrico, anche coi benzina, le Fiat di inizio secolo 1906-1908 per dire avevano un 12.000 di cilindrata per avere si e no 50 cv. era uno spreco enorme, ma poi...
Ritratto di andi9
2 dicembre 2019 - 13:09
Complimenti ai governi che seguono i diktat talebano ambientalisti e le varie gretine di turno; la buffonata elettrica toglierà migliaia di posti di lavoro per le fandonie sulla CO2 messe in giro dalle lobby ambientaliste
Ritratto di palazzello
2 dicembre 2019 - 13:22
L'elettrico del futuro!!!! lacrime e sangue altro che progresso!!!!
Ritratto di sergioxxyy
2 dicembre 2019 - 16:52
sempre meno lavoro e vogliono sempre aumentare i volumi di vendita.... se la gente non lavora non puo' spendere punto!
Ritratto di Giuliopedrali
2 dicembre 2019 - 17:04
Le auto diventano sempre più complesse e anche se quella roba che non vediamo mai dentro al cofano motore avrà qualche pezzo in meno...
Ritratto di Pablo
2 dicembre 2019 - 17:20
Come vedete la crisi è ancor più dura e seria di prima. noi con Arcelor , ma in Germania le cose non stanno bene e il futuro dell’Europa lo vedo nero...sono davvero preoccupato per i giovani di 20 anni, che fine faranno?
Ritratto di Il_Pirata
2 dicembre 2019 - 21:56
Ed in Germania apre Gigafactory 4.....
Ritratto di marcoluga
11 dicembre 2019 - 07:42
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I fanatici dell’elettrico sono serviti. Grazie ai politici lungimiranti che non volevano credere alle affermazioni del manager dell’auto. Ora che gestiscano loro la nascita dei posti di lavoro. A proposito come sta frau merkel che ha fatto entrare centinaia di migliaia di profughi con la scusa che c’era penuria di manodopera?