VISIONE FUTURA - Il nome, Vision, non poteva essere più evocativo: è l’interpretazione di casa
Mercedes al Salone di Tokyo di un monovolume a guida autonoma per le future generazioni. Secondo la casa di Stoccarda, le auto del futuro saranno luoghi di relax mentre si viene trasportati a destinazione nel traffico caotico delle megalopoli: un’idea che oggi appare da fumetto di fantascienza ma che domani potrebbe avere un futuro. La
Mercedes Vision Tokyo è dedicata ai giovani nati dal ’95 in poi (la cosiddetta “generazione Z”): un sistema in grado di imparare nozioni, conoscendo i passeggeri e ricordando le preferenze ed i desideri. Abbastanza per pensare a quell’HAL 9000 di kubrickiana memoria, insomma.
ELETTRICA MA ANCHE A IDROGENO - Monovolume da 480 cm di lunghezza, 210 di larghezza e 160 di altezza, la Mercedes Vision Tokyo prevede cerchi di 26” (illuminati): il motore è elettrico, con possibile apertura all’idrogeno grazie all’adozione di serbatoi in plastica rinforzata con fibra di carbonio. L’autonomia potrebbe essere prossima ai 1000 km, quasi 200 dei quali ascrivibili alla modalità solo elettrica.
ALLA BISOGNA, IL VOLANTE - L’abitacolo della Mercedes Vision Tokyo non prevede file di sedili, sostituite da un divano ovale per la conversazione personale vis-à-vis; a rafforzare l’approccio vagamente fantascientifico è il proiettore di ologrammi tridimensionali al centro del divano, che si interfaccia con il sistema di multimediale (ovviamente connesso a Internet). Ricca anche la dotazione di schermi a cristalli liquidi. All’occorrenza, se si preferisce la guida manuale, è possibile estrarre un sedile dal divano e fruire di un volante: di fatto, l’unica interfaccia con il concetto di auto che attualmente conosciamo.