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La posizione della Michelin sui pneumatici usurati

15 maggio 2017

La Michelin dice la sua su alcune convinzioni circa la profondità del battistrada. E invita a sfruttare le proprie gomme fino a 1,6 millimetri.

La posizione della Michelin sui pneumatici usurati

UNA NUOVA STRATEGIA - La regola fondamentale prima di sostituire i pneumatici usurati è controllare la profondità delle scanalature sul battistrada, ovvero le incisioni che servono per smaltire l'acqua e garantire direzionalità anche se l'asfalto è molto bagnato. In Italia e negli altri paesi europei esiste un limite di legge che impone di cambiare le gomme quando il battistrada raggiunge 1,6 mm (su un pneumatico nuovo è di 7-8 mm), ma è abbastanza diffuso il suggerimento di cambiare pneumatici quando le scanalature scendono sotto i 3 mm. In maniera un po' sorprendente oggi la Michelin sostiene che le prestazioni globali di una gomma rimangono valide anche se la profondità del battistrada è vicina a quella limite. In sintesi il ragionamento della Michelin, che certamente coglierà di sorpresa molte aziende rivali, è questo: con il cliente vogliamo avere un rapporto il più corretto possibile, non gli diciamo di cambiare in anticipo le gomme, primo perché non è necessario visto che le performance e l'efficacia del pneumatico estivo dipendono poco dallo spessore del battistrada, secondo perché provoca un danno ambientale, terzo perché porta a costi ingiustificati per i consumatori. Cambiare le gomme troppo presto, secondo i dati forniti dalla casa francese, porterebbe a ulteriori 128 milioni di pneumatici utilizzati in Europa e quindi 9 milioni di tonnellate di CO2 in più emesse nell'atmosfera con ulteriori e ingiustificati costi per i consumatori di 6 miliardi di euro l'anno. 

AFFERMAZIONI PROVATE SUL CAMPO -  La Michelin ha dimostrato la validità della sua tesi nel corso di una prova organizzata presso il centro di ricerca e sviluppo a Ladoux, vicino al suo quartier generale di Clermont-Ferrand (Francia). Nel corso di alcuni test (nelle foto e nel video qui sotto) gli ingegneri dell'azienda ci hanno dimostrato che il comportamento dei pneumatici non varia in maniera significativa quando il battistrada è più usurato, a patto che la pressione di gonfiaggio sia corretta e le condizioni generali del pneumatico buone. La Michelin ha organizzato prove di tenuta laterale in curva e di frenata su asfalto asciutto e bagnato. I pneumatici dei test erano suddivisi in due gruppi a seconda del prezzo e delle caratteristiche: quelli “budget”, ovvero i più economici e meno evoluti, e quelli “premium”, più costosi e raffinati sotto il profilo delle tecnologie. I tecnici hanno scelto gomme Michelin e della concorrenza (sempre mascherate per non essere riconoscibili), con l'obiettivo di mostrare che la teoria si applica in maniera generale e senza eccezioni di sorta. Nel test di frenata su bagnato da 60 km/h, ad esempio, i pneumatici usati hanno offerto prestazioni che la Michelin reputa in linea con quelli nuovi: una Citroën C4 con quelli budget si è fermata rispettivamente in 32,7 e 26,4 metri, con quelli premium in 23,7 e 19,6 metri. Lo stesso nella prova di tenuta laterale su asfalto bagnato: quelli budget e quelli premium hanno perso aderenza a circa 57-58 km/h nell’anello di prova.

NUOVI TEST - La Michelin conferisce il merito di questi risultati ai materiali e alle tecnologie impiegati per fabbricare i nuovi pneumatici, capaci di mantenere gli standard elevati anche quando le incisioni sul battistrada non sono della misura ottimale. La teoria della Michelin è basata anche sui risultati di alcuni studi, che smentiscono l’esistenza di una correlazione fra il numero degli incidenti e la profondità degli intagli, purché questi siano di una misura superiore agli 1,6 mm di legge. Da qui la richiesta dell’azienda, che suggerisce nuovi test di valutazione per migliorare i criteri di giudizio disponibili per il cliente: oggi l’etichetta di un pneumatico contiene informazioni sul rumore prodotto in marcia, sul livello di resistenza all’avanzamento e sulla frenata su bagnato, ma secondo la Michelin dovrebbero esserci anche i risultati in condizioni di usura.



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Ritratto di Fr4ncesco
15 maggio 2017 - 12:59
2
Mah, una volta a lavoro avevamo un'auto con il battistrada all'incirca come quello a sx nella foto e sembrava di scivolare. La Michelin è un'azienda seria e sicuramente avrebbe più vantaggio se la gente cambiasse prima le gomme, però non sono tanto convinto di questa cosa, soprattutto leggendo le finalità ecologiste.
Ritratto di giuliog02
17 maggio 2017 - 00:56
Francamente l' affermazione della Michelin non mi convince affatto. A parte il fatto che con uno pneumatico estivo nelle condizioni di quello di sinistra nella foto non ho MAI circolato in vita mia. Ma l'acquaplaning quando piove abbondantemente su asfalto non drenante non lo considerano? Io l'ho vissuto tre volte a distanza di pochi giorni con un equipaggiamento Michelin su una Austin 1800 , due volte con una Alfa 2000 V6T nella stessa giornata sull'autostrada della Val d'Aosta, 1 volta su un'altra vettura. In tutti e tre i casi ho subito cambiato gli pneumatici con quelli di una nota concorrente e non ho più avuto questi problemi di acquaplanning.
Ritratto di diablonex
15 maggio 2017 - 13:01
Mi sono venuti i brividi nel leggere questo articolo. Nel 2017 esiste ancora qualcuno che bada al cliente e non solo ed esclusivamente ai profitti. Brava Michelin!!!
Ritratto di sfides
15 maggio 2017 - 13:14
Si può anche notare che un pneumatico premium al limite di legge ti permette di frenare in meno spazio rispetto ad un pneumatico budget nuovo. Questo é sicuramente a favore di Michelin e dell ecologia. Io dal canto mio ho sempre optato per pneumatici premium (anche se ci sono marche meno conosciute altrettanto valide) e ho sempre cambiato gli pnematici quasi al limite.
Ritratto di ogiad
15 maggio 2017 - 15:06
una domanda.... ma un pneumatico michelin è sicuramente premium, ma un kumho, un gt radial, Firestone, Uniroyal, Sava (e tutta una serie di altri pneumatici coreani ed europei ) che costano molto di più che ad esempio un rotalla o di un maxxis nankang ma molto di meno dei michelin, brigestone, haankook, Goodyear, pirelli ecc... rientrano in questa categoria o rientrano in quelli budget ?!?
Ritratto di Fr4ncesco
15 maggio 2017 - 15:27
2
Firestone e Kumho anche solo per il marchio imho li vedo più a livello di Hankook, Michelin, Pirelli ecc che di quelli low cost.
Ritratto di Claus90
15 maggio 2017 - 15:33
IL Michelin Brigeston,Haankook,Goodyear, Pirelli sono premium costano di più magari sono migliori,però queste aziende investono miliardi e miliardi in pubblicità in tv, giornali chi più ne ha più ne metta, ecco tutto questo va a svantaggio del consumatore che paga anche questo.
Ritratto di NeroneLanzi
15 maggio 2017 - 17:44
Più che altro c'è anche da uscire un po' dalla logica del solo brand e valutare il singolo prodotto. Ci sono produttori che offrono prodotti d'eccellenza in determinate nicchia senza essere tra i produttori considerati premium. Al tempo stesso i produttori premium hanno in gamma anche gomme prodotte in cina che sono del tutto equivalenti ai prodotti cinesi generici. Ancora, ci sono produttori cinesi che accanto al grosso della produzione a basso costo offrono gomme eccellenti (spesso a costi meno impegnativi rispetto a marchio più rinomati)
Ritratto di MAXTONE
15 maggio 2017 - 21:16
Posso dire per esperienza personale, di avere 4 Hankook sotto la mia IS200, che erano al 70% quando l'ho presa due anni fa ma adesso somigliano a 4 caciotte eppure, non so se per merito dell'auto (4 sospensioni a doppi triangoli, TP, differenziale a slittamento limitato) ma ancora rendono un botto persino sul bagnato ovviamente nei limiti di 4 pneumatici lisci come caciotte. In ogni caso nelle rotonde prese allegramente dove la superficie di asfalto è più consumata, il controllo della stabilità fa letteralmente gli straordinari.
Ritratto di Claus90
15 maggio 2017 - 22:19
al 70% due anni fa sarà l'azoto a 2.5 bar
Ritratto di Damien
16 maggio 2017 - 01:03
5
Quindi hai preso una IS200 di decima mano sulla quale non hai fatto il tagliando per 50.000 km e per risparmiare carburante l'hai trasformata a GPL rendendola un super chiodo lento ancora maggiore rispetto a prima. Oltretutto giri con i pneumatici lisci da buttare e li gonfi a 3 bar invece di 2,5 per risparmiare carburante rovinando pure il confort oltre alle prestazioni di questa povera Lexus. E ancora hai la faccia tosta di venir qua ad elogiare un vecchio rottame di decima mano a GPL con le gomme lisce che le prende pure da una BMW 318d, non hai davvero dignità...
Ritratto di MAXTONE
16 maggio 2017 - 02:31
Il GPL era già stato installato dal proprietario che l'aveva acquistata nel 2010. Perfetto, tutto integrato Landi, del tutto inavvertibile il passaggio da benzina a gas e viceversa (merito del vellutata sei in linea o del cambio automatico?). In ogni caso, stavolta grazie alla presenza del cambio automatico,lo ammetto, il quale dimezza letteralmente i tempi in ripresa, posso dire di aver mostrato comodamente i fari posteriori della mia IS a diversi proprietari di 320d E46 e a3/a4 2.0 Tdi senza contare le golf 5-6 con l'asmatico tdi 140 cv (era quello che pur essendo un chiodo, quello si lo era, neppure riusciva ad ottemperare alle normative euro 5?).
Ritratto di NightDriver
16 maggio 2017 - 09:50
si, immagino Max a quanti ultrasettantenni abbia dato via con la sua Lexus...e via a comandare facendo le rotonde in derapata con il GPL!
Ritratto di autolog
16 maggio 2017 - 10:39
Trovo commenti come quello di Damien assolutamente stupidi, volgarmente provocatori e privi di qualsiasi interesse. Mettono in mostra solo l'immaturità da adolescente mai cresciuto di chi li scrive.
Ritratto di MAXTONE
16 maggio 2017 - 12:57
Autolog, quoto e non avrei neanche dovuto perdere tempo a rispondergli ma la precisazione sul fatto che abbia acquistato l'auto già con l'impianto montato era doverosa. Impianto che, vorrei ricordare a Nightdriver, fa perdere pochissimi decimi di secondo in ripresa e accelerazione e praticamente nulla in velocità massima: proprio di recente ho riletto con grande piacere un test effettuato da 4r nel giugno 1982 su una 131 Supermirafiori 2000 (gran bella macchina tra l'altro) il quale con l'utilizzo di strumenti già molto precisi all'epoca, metteva in risalto come il calo di prestazioni fosse talmente limitato da risultare del tutto inavvertibile su strada. Inoltre, le auto risultate perdenti in ripresa contro la mia IS erano coeve di essa o solo di qualche anno più giovani... se all'epoca una 320d poteva essere brillante, oggi mostrano prestazioni molto più normali e superati da moderne segmento C, complice anche il fatto che i diesel spinti nati negli anni 90 (2.5 tds di Bmw, i tdi vag) già dopo 6-7 anni si sbidonano lamentando cali di prestazioni e aumento dei consumi oltre a un infinita serie di problemi di Affidabilità ed io ne so qualcosa purtroppo, figuriamoci nel 2017, dopo quasi vent'anni cosa possono più esprimere ormai se non uno sferragliante "rattle-rattle" che la mia IS non sa proprio cosa sia dal momento che dispone del migliore 6 cilindri in linea dell'epoca, derivato direttamente dal leggendario 3 litri 2jz montato sulla Supra.
Ritratto di NightDriver
16 maggio 2017 - 14:59
miglior 6 cilindri in linea forse lo dirà lei....mi piacerebbe proprio vedere in confronto al mio 6 cilindri in linea bmw aspirato cosa ne verrebbe fuori
Ritratto di Claus90
16 maggio 2017 - 23:21
Una cooper D gliele suona di brutto anche una mito 1.4 turbo gpl gliele da
Ritratto di Giuss
15 maggio 2017 - 15:23
Redazione.... "gli pneumatici" correggere grazie.
Ritratto di Chapman
15 maggio 2017 - 16:44
Anche "uno pneumatico"...
Ritratto di littlesea
15 maggio 2017 - 17:21
1
Se proprio sicuro Giuss? Guarda che si può scrivere e dire indistintamente GLI o I pneumatici...
Ritratto di Chapman
15 maggio 2017 - 18:23
@littlesea nel linguaggio comune sì (quando parli con un tuo amico) ma nello scritto e nel linguaggio formale si usa GLI e non I e UNO e non UN.
Ritratto di Dirk
15 maggio 2017 - 22:15
Esatto: uno pneumatico, gli pneumatici e sia scritto che parlato. le altre forme sono sbagliate se ci si riferisce agli pneumatici e non ai pneumatici.
Ritratto di Vincenzo1973
16 maggio 2017 - 12:47
tempo fa Beppe Severgnini disse che ormai le due forme si equivalgono sia nello scritto che nel parlato
Ritratto di Chapman
16 maggio 2017 - 15:07
Il parere di Beppe Severgnini non conta. È solo un giornalista/opinionista con la puzza sotto il naso che denigra le persone che la pensano diversamente da lui.
Ritratto di Dirk
16 maggio 2017 - 15:12
Infatti. Che conta è il parere dell'Accademia della Crusca. Altra correzione anche al mio post precedente: si scrive sia... sia e non sia... che... Chiedo venia per il mio errore ma il correttore da smartphone è implacabile.
Ritratto di Vincenzo1973
16 maggio 2017 - 16:16
Beppe Severgnini, per chi non lo sapesse, e' un importante linguista italiano
Ritratto di Vincenzo1973
16 maggio 2017 - 16:17
@chapman "È solo un giornalista/opinionista con la puzza sotto il naso che denigra le persone che la pensano diversamente da lui." non lo ha mai fatto, o ti stai confondendo o non hai capito
Ritratto di Vincenzo1973
16 maggio 2017 - 16:20
oltre l'accademia della Crusca anche la Treccani dice che entrambe le formule sono corrette http://www.treccani.it/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_034.html
Ritratto di Chapman
16 maggio 2017 - 17:14
Appunto "Nello scritto e negli usi più formali si ritiene che siano più indicate le forme lo pneumatico, uno pneumatico, gli pneumatici, degli pneumatici." Si tratta di un articolo di una rivista. @Vincenzo mica Beppe Severgnini aveva detto che quelli che abitano nelle periferie e nelle province del Regno Unito e degli USA sono delle persone ignoranti perché hanno votato in favore della Brexit e di Trump?
Ritratto di Cedromasterj
16 maggio 2017 - 15:14
5
Sebbene si possa definire piu' corretto entrambe le situazione sono ammesse. http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/pneumatico-pneumatico
Ritratto di littlesea
16 maggio 2017 - 23:09
1
http://dizionaripiu.zanichelli.it/la-posta-del-professore/2011/05/05/pneumatico/ Saluti.
Ritratto di Petimame
15 maggio 2017 - 19:14
Buona sera, personalmente concordo con quello che dice Michelin. Personalmente le ho montate sempre sulla mia auto e l'ultimo treno di gomme che ho cambiato a febbraio aveva percorso 76.000 km ma devo comunque mettere in chiaro che sono km fatti tutti in autostrada e ho una guida abbastanza tranquilla .Gomme eccezionali modello energy Premetto che verso i 50.000 le gomme si erano cristallizzate e il battistrada non si è più consumato rimanendo sempre con uno spessore conforme al regolamento della strada
Ritratto di mirko.10
15 maggio 2017 - 20:18
3
Vero Petiname, le michelin energy offrono una gran durata. Personalmente mi sono trovato male, la tenuta laterale non è male ma quando piove iniziano le note dolenti, sembra di guidare sul ghiaccio portando la vettura ad un elevato sottosterzo ed allargamento della traiettoria.....in condizioni normali e forse a causa della troppa densità lamellare e la simmetria mi danno l'impressione che la vettura galleggi. Non usandole più gia'la"sensazione" di volar sul tappeto magico è sparita! Da una grossa sw che possedevo ad una tranquillissima new sandero e per entrambe la stessa percezione. Il mio dato di fatto è che non si tratta di una esperienza sensibile ma di una veridicità sul progetto del pneumaticoche deve, appunto, scivolare con poco attrito per durare e far risparmiare, saluti.
Ritratto di mirko.10
15 maggio 2017 - 20:43
3
Marca continental, sembrano niente male.....ma sono prodotti dagli sturmtruppen. Buon comportamento e consumo regolare, ma essendo loro forse scoppieranno!
Ritratto di RIKKER
16 maggio 2017 - 09:23
le michelin energy avute anni fa sulla C3 di mia moglie, a metà vita sul sul bagnato erano diventate pietose, anzi pericolose! le peggiori avute, cambiate anche se il battistrada era ancora discreto
Ritratto di Vincenzo1973
16 maggio 2017 - 12:49
concordo sul pessimo risultato delle michelin energy. sulla mia cmax sono durate poco poco e sul bagnato niente di che
Ritratto di giuliog02
17 maggio 2017 - 00:37
xRikker. Stesso fenomeno avuto con una Austin 1800. Dopo un certo chilometraggio ( e circa 3 anni di vita ) gli pneumatici Michelin hanno cessato di consumarsi e sono diventati scivolosissimi sul bagnato. Personalmente non mi interessa che uno pneumatico duri 75-80.000 Km se presenta questo inconveniente. Ne preferisco uno che ne fa 60-65.000 in piena sicurezza ed affidabilità anche sul bagnato fino al momento di cambiarlo ( circa 3 mm di spessore residuo )
Ritratto di QuattrO
15 maggio 2017 - 21:46
Michelin sempre n.1
Ritratto di SUKOI-37
15 maggio 2017 - 22:07
MICHELIN : NUMERO UNO AL MONDO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! AEREI,MOTO,AUTO ,CAMION ECC.. UNICA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! se comprasse la dunlop..... sarei molto contento.. cmq.. anche i Giapp. non scherzano..
Ritratto di gilrabbit
16 maggio 2017 - 14:41
Chissà se erano Michelin anche le gomme del Concord caduto a Parigi? A proposito molte gomme montate sui 747 sono Uniroyal ma questo non ha nulla a che vedere essendo tipologie di gomme speciali prodotte in poche unità e su precise indicazioni tecniche dei costruttori. Quindi diciamo che Michelin è uno dei più grossi produttori al mondo ma fare il prodotto n.1 è altra cosa. Se così fosse la pasta Barilla sarebbe meravigliosa e invece è un ciofega!!
Ritratto di Dirk
15 maggio 2017 - 22:16
Concordo con SUKOI-37 mentre negli invernali la migliore è la Nokian.
Ritratto di briedes
15 maggio 2017 - 23:02
riguardo le marche di pneumatici di primo equipaggiamento è vero che non tutti i produttori sono certificati per il primo equipaggiamento da parte delle case automobilistiche? se è vero vorrei sapere perché è quali sono queste marche di pneumatici. grazie saluti
Ritratto di NeroneLanzi
16 maggio 2017 - 09:15
Più che di certificazione parliamo di validazione. Ma si tratta in ogni caso di logiche interne al costruttore. Ogni costruttore ha i propri criteri per validare un fornitore, che si tratti di guarnizioni porta, di gomme o di candele. Per ogni modello in genere vengono validate due o tre gomme differenti, anche di costruttori diversi. Ovviamente non si spende per validare decine di modelli diversi di gomma. Ma questo non ha naturalmente nessun impatto per quanto riguarda la circolazione nel caso in cui si scegliesse di cambiare modello di gomma. C'è in effetti chi ci tiene a cambiare sempre con la stessa identica gomma con la quale la vettura è uscita di fabbrica. In realtà è una scelta un po' miope perchè ci sarebbero magari alternative molto più performanti sul mercato.
Ritratto di gilrabbit
16 maggio 2017 - 14:48
infatti: nella mia bravo acquistata nel 2010 ho trovato sotto le Goodyear Efficentgrip che sono le più care della categoria: A 30 mila km i bordi si erano rovinati. Da allora ho fatto 2 cambi con le classiche Pirelli Cinturato P7 (205/55/16)che vanno che è un amore. Ho anche una vecchia Mercedes 280D di 12 anni e su consiglio del gommista ho montato le Barum pagate 2 lire che vanno alla grande...sarà merito della macchina!
Ritratto di Rikolas
15 maggio 2017 - 23:42
Scoperte dell'acqua calda, come i famosi pneumatici invernali che non servono a una mazza se non ad arricchire le multinazionali e lo stato che incassa sull'IVA di quelli venduti. Gente, ci pigliano in giro da una vita, altro che stare li a cambiare pneumatici ogni mese! Son tutt balle, sperimentato di persona! Questi cercano do fare terrorismo psicologico per costringerci a spendere, ma se avete gli occhi aperti vi accorgete che è solo un fattore di SOLDI, la sicurezza è solo una scusa...
Ritratto di Damien
16 maggio 2017 - 01:08
5
Nel tuo caso sarebbe invece meglio cambiare pneumatici alla svelta https://www.youtube.com/watch?v=6jqS6kp6zdM prima di ritrovarti contro un albero alla prima curva..
Ritratto di RIKKER
16 maggio 2017 - 09:24
gli invernali servono eccome, o forse sei convinto che sulla neve gli estivi e invernali si equivalgono?
Ritratto di gilrabbit
16 maggio 2017 - 14:53
Servono a chi servono ma se passi su una statale dove nevica una volta ogni 10 anni e dove in gennaio puoi trovare un pò di ghiaccio, comunque riusaputo da chi la percorre sempre, perchè mi piazzano cartelli (al confine di provincia) con l'obbligo di pneumatici da neve? Ho risolto tenendo un vecchio paio di catene a bordo anche eprchè se vado sulla neve vera metto le catene!!! (a parte il fatto che soffro il freddo e preferisco stare a casa sul divano perchè come diceva Califano "le passeggiate in salita e sulla neve sò facoltative.)
Ritratto di NightDriver
16 maggio 2017 - 09:37
Rikolas ti assicuro che ho appena montato i Michelin Pilot Sport 4S e la differenza dai seppur ottimi Bridgestone di prima si sente parecchio. Secondo te perchè Bugatti monta speciali pneumetici prodotti solo dalla Michelin? ovviamnte perchè è stata l'unica ad avere le competenze necessarie per sviluppare uno pneumatico del genere. Dopo che in molti casi sia un fattore di soldi tra una marca e l'altra ti posso anche dare ragione ma su alcune marche la differenza si sente fidati! Conta molto anche la dimensione della gomma, con delle 195 troverai molte marche che si equivalgono come prestazioni, ma per misure serie i distacchi prestazionali si evidenziano.
Ritratto di Vrooooom
16 maggio 2017 - 09:44
Ma ho capito male io o con le economiche ti fermi 9 metri (mezzo tir, ti ritrovi Dietro al primo asse) dopole premium?
Ritratto di AlphAtomix
16 maggio 2017 - 09:45
Cioè...si passa da 19 a 32 metri. Questo dovrebbe far capire a molti che è meglio spendere 200 euro un più su gomme decenti che anche a fine vita si fermano in 24 metri. Il problema del battistrada resta comunque, purtroppo non tutti hanno michelin e chi compra le gomme dal carrefur è già un pericolo col battistrada nuovo, figuriamoci quando è finito.
Ritratto di urba
16 maggio 2017 - 14:06
ciao a tutti, percorro circa 85 mila km l'anno e per l'esperienza di ahimè tanti anni consiglio vivamente a tutti pneumatici premium e cambio estate/inverno. a proposito ho letto nei commenti che è lo stesso............forse se con la macchina ci giri la piazzetta del paese a 37 all'ora: in curva o in autostrada, specie sul bagnato, la differenza può essere tornare o no a casa.Sulla mia macchina gomme tipo Barum o ling long non le metterò davvero! Michelin, Continental, Pirelli......tutto il resto è da supermarket
Ritratto di gilrabbit
16 maggio 2017 - 15:02
Ho una Mb 280 E CDI e ho mantato le Barum da 2 anni con le quali ho fatto il giro d'europa (germania, austria repubblica ceca, polonia e ungheria) con 4 persone a bordo e cofano pieno. Ho viaggiato alle classiche media autostradali con una auto che nasce per questo senza pretese sportive ma che comunque sotto il cofano ha sempre un 3000 cc da soli 170 cv. Che dire? Vanno bene e costano meno e comunque si dice siano delle Continental prodotte in repubblica ceca un po come le Skoda che sotto sotto sono VW.
Ritratto di urba
16 maggio 2017 - 15:38
si, ma proprio sotto.........
Ritratto di gilrabbit
17 maggio 2017 - 12:37
Ho i capelli bianchi e per lavoro ho girato l'europa in auto in largo e lungo sia in auto che con pulmann quindi i km percorsi non li conto più. Sulle gomme dico solo che uno deve scegliere in base all'uso e al tipo di auto che ha. A che mi servono gomme premium V fino a 240 km ora se porto un taxi che fa 4 volte al giorno centro / fiumicino a 80 all'ora? Oppure mettere delle Michelin che una volta cristallizzate diventano scivolose come il sapone e dopo 80 mila km sembrano ancora nuove oppure spendere un 20% in più per le Continental? Credo che ognuno debba ragionare sempre sia per l'acquisto dell'auto che per il resto sul miglior rapporto qualità prezzo e esigenze. Domani parto con la bravo per il nord italia e farò 3 mila km in 2 giorni. In autostrada porterò i fatidici 130 e sulle statali occhio ai velox. Sotto ho Pirelli cinturato P7 che è una gomma che nella misura più venduta 205/55/16 costa 70 euro. Ottime e abbondanti.
Ritratto di lucios
16 maggio 2017 - 19:15
4
Se avessi dovuto seguire i consigli dei gommisti, avrei speso il doppio di quello che ho speso in termini di pneumatici. Gomme portate sempre fino al limite o quasi. Cambio di due pneumatici alla volta solo sulla trazione. Invernali non di marca eccelsa. Ed ora, con la macchina che si appresta a compiere i 290.000 km e 11 anni di vita, ho lasciato, per l'estate, gli invernali, visto che hanno la stessa misura delle estive. MENOMALE!!! UN PO' DI ETICA IN UN MARE DI IPOCRISIA E STRATEGIE FOTTI-CONSUMATORE!!! BRAVISSIMA MICHELIN!!!
Ritratto di urba
16 maggio 2017 - 19:35
ma davvero pensate che circolare con le gomme "al limite" o "con quattro caciotte" sia un modo di fottere le multinazionali? la mia pelle cerco di preservarla al meglio e magari non ho l'ultimo telefono ma a 60.000 io le gomme le BUTTO. e non sono miliardario, giuro, ma ho capito che la gomma è l'unico componente che tocca la strada. Lucios entro il 15 maggio le gomme invernali le DEVI togliere, vedi CdS. buona strada a tutti
Ritratto di federico p
16 maggio 2017 - 22:57
2
Le gomme secondo me dovrebbero avere una data di scadenza tipo ogni 5 anni le devi cambiare per forza visto che io con un Pirelli cinturato P1 sono arrivato a 115 000 km e ancora hanno molto battistrada (le ho misurato con uno strumento di precisione e stavano a 3.5 mm) ma le ho preferito cambiare perché secondo me si erano ormai vetrificate,il fatto è dovuto ad una guida prettamente in statali e autostrade a velocità da codice
Ritratto di albertosimo
27 maggio 2017 - 21:59
Scusate,dal mio gommista di fiducia da qualche anno si trovano gomme usate. Per fartele sostituire dicono che sono usurate,poi le rivendono dicendo che sono al 50 %. Come al solito l'Italia e' il paese dei furbi,e' meglio non avere piu' riferimenti(meccanici,gommisti,elettrauto ecc.) di fiducia,ma ogni volta cambiare,la prima volta nessuno ti vuole fregare,ma una volta che sei cliente.....Ovviamente non sono tutti cosi'.
Ritratto di handrew
11 dicembre 2017 - 16:22
leggendo i vari post si sottolinea sempre più che l'italiano ha molta fantasia ;) purtroppo la gomma, e le mescole derivate per la costruzione degli (o "dei") pneumatici, nel tempo tende ad indurire: questo fenomeno fa si che il contatto con il manto stradale sia sempre meno performante. l'indagine eco-sostenibile della Michelin è probabilmente stata interpretata in modo fuorviante: si possono percorrere moltissimi Km, in sicurezza, ma in tempi relativamente brevi; 60.000 Km per uno pneumatico è veramente molta strada, affrontata in tutta sicurezza con 20.000 Km all'anno. Dopo il 4° anno le prestazioni tendono a diminuire in modo abbastanza consistente: non servono prove da scienziati ad attestarlo. Pneumatici invernali: chi sostiene che non servono è probabile guidi con temperature elevate ... in Sicilia è difficile vederne ;) Circa 15 anni fa, tornando da una gita in montagna, trovai del ghiaccio per strada ma fortunatamente il guard-rail fece il suo lavoro: evitammo di finire in una scarpata ma mi trovai con 2.500 euro di carrozziere e 400 euro di meccanico, spesa, disguido e spavento che non avrei affrontato se avessi fatto montare delle invernali ;) Ogni stile di guida/vita richiede il pneumatico giusto, sta a noi capire o cercare consiglio quale strada perseguire :) Ricordate che la gomma più "nuova" va sempre montata al posteriore: l'aderenza deve essere migliore dove l'asse è più leggero (sia in TP che TA). Saluti.