MISURE A LIMITAZIONE - A partire da martedì 23 ottobre 2018, dalle ore 8:30 alle 18:30, i veicoli ad uso privato equipaggiati con motori diesel Euro 4 (con e senza filtro antiparticolato) non potranno circolare. È la misura prevista al primo livello dal “Protocollo Aria”, provvedimento adottato dalla Regione Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. È vietato, inoltre, superare la temperatura di 19 gradi nelle abitazioni e negli esercizi commerciali, così come l’impiego di sistemi di riscaldamento a legna come stufe o caminetti, che non rispettino i canoni di efficienza imposti dal protocollo. Dalle rilevazioni dell’Arpa è emerso un dato allarmante: nell’intero anno 2017, il livello di PM10 è risultato superiore ai limiti per 97 giorni, mentre dall’inizio del 2018 ad oggi si è riscontrato uno sforamento per 45 giorni. Lo stop si protrarrà per un periodo di tempo necessario affinché i valori di inquinamento si riducano, fino a scendere al di sotto del limite massimo. Trascorsi due giorni in cui gli stessi siano rientrati, i vincoli imposti dal protocollo verranno meno, gli Euro 4 potranno tornare a circolare e non vi sarà più la restrizione sulle temperature interne ai locali.
GUIDATI DAL BUONSENSO - "I dati sullo smog sono altalenanti e vanno interpretati, come nel caso del blocco"; sono state le parole dell’Assessore Marco Cattaneo sentito dal Corriere della Sera, il quale non ravvisa gli estremi per l’adozione di tali misure e ritiene essenziale vi sia un minimo di flessibilità interpretativa: "Se avessi gli strumenti avrei impedito questo blocco, ma con i provvedimenti attuali non c’è margine di discrezionalità. Lunedì 22 sono stati registrati da Arpa concentrazioni di Pm10 di 20 microgrammi, oggi è previsto un leggero incremento, ma dopodomani le previsioni sono ancora molto favorevoli alla dispersione degli inquinanti, quindi noi blocchiamo il traffico in tre giorni in cui avremo valori al di sotto dei 50 microgrammi". Cattaneo ha intenzione di presentare alla giunta una delibera che avrà come principale finalità quella di consentire una valutazione più accurata: "Serve uno strumento per cui, in casi come quello di oggi, i dati, se sono altalenanti, possano essere interpretati facendo prevalere il buonsenso, altrimenti si finirà per creare solo difficoltà alle persone", conclude. Il provvedimento dovrebbe approdare al tavolo entro fine mese.