COMPROMESSO STORICO - Combinare il divertimento di guida tipico della Mini con una maggiore abitabilità interna. Così, per la prima volta nella storia della Mini, l’iconico modello nato sul finire degli Anni 50 cede alla comodità delle cinque porte. Presentata solo pochi mesi dopo il lancio della nuova generazione della Mini, l’inedita variante con carrozzeria a 5 porte rispetta i tipici stilemi del modello ma con un corpo vettura cresciuto in lunghezza, altezza e passo (invariata invece la larghezza).
BENVENUTI A BORDO - La Mini 5 porte misura 398 cm in lunghezza (400 cm per Cooper S e Cooper SD), ovvero 16 cm in più alla 3 porte, 142 cm in altezza con un passo di 257 cm (+7,2 cm). Ne deriva un sensibile aumento dello spazio per i passeggeri posteriori che possono contare su 7,2 cm in più per le gambe, 1,5 cm per la testa e 6,1 cm per i gomiti. Cresce anche la capienza del bagagliaio, aumentata di 67 litri per un totale di 278 litri. Ribaltato il divanetto posteriore (divisibile nel rapporto 60:40), il volume del bagagliaio raggiunge i 941 litri.
LE ONE SI FARANNO ATTENDERE - Al lancio, la Mini 5 porte potrà essere equipaggiata con due motori a benzina e due diesel. In attesa delle varianti One e One D, previste per l’autunno 2014, alla base dell’offerta si posizionerà il 1.5 tre cilindri da 136 CV della Cooper (0 -100 km/h in 8,1 secondi, velocità massima 207 km/h). La Cooper S potrà contare sul 2.0 quattro cilindri da 192 CV (0-100 km/h in 6,9 s, 232 km/h). Sul fronte diesel, saranno disponibili il 1.5 tre cilindri da 116 CV (0-100 km/h in 9,4 s, 203 km/h) della Cooper D e il 2.0 quattro cilindri da 170 CV (0-100 km/h in 7,4 s, 225 km/h) della Cooper SD. Tutti i motori, dotati di sovralimentazione turbo e dell’iniezione diretta del carburante, sono omologati Euro 6. Di serie per tutte il cambio manuale a sei rapporti, a richiesta l’automatico Steptronic a sei marce.
ASSETTO AD HOC - Per garantire il tipico “go-kart feeling” del modello a 3 porte è stata rivista la geometria delle sospensioni pur conservando lo schema tecnico che prevede l’asse anteriore di tipo MacPherson e il multilink al posteriore. Figurano tra gli optional della Mini 5 porte il Dynamic Damper Control, gli ammortizzatori a controllo elettronico impostabili su due configurazioni votate al comfort o alla sportività, e il Mini Driving Modes che consente di passare dalla configurazione standard Mid Mode a quelle Sport o Green. Cambiano la risposta di sterzo, acceleratore e, qualora sia presente, del cambio Steptronic che prevede anche la funzione Sailing (il “veleggio” mette in folle quando si rilascia l'acceleratore per contenere i consumi).
I SOLITI AIUTINI - Dalla “sorella” minore, la Mini 5 porte riprende la strumentazione sul piantone dello sterzo con display centrale TFT a quattro righe o a colori fino a 8,8 pollici e il nutrito elenco di sistemi di assistenza del guidatore. Tra gli altri figurano l’head-up display, il regolatore di velocità adattativo con frenata automatica, il riconoscimento della segnaletica stradale, la telecamera di retromarcia, il controllo degli abbaglianti (i fari possono essere anche a Led) e il parcheggio automatico.