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Multa Antitrust a Mazda e Toyota: la questione autocarro

28 aprile 2011

Le due case giapponesi sono state sanzionate per aver lasciato intendere, sui loro siti, che i pick-up BT-50 e Hilux fossero idonei al trasporto di passeggeri nel tempo libero. Ma il problema autocarro è complesso. Mazda e Toyota faranno ricorso al Tar.

IL PROVVEDIMENTO DEL GARANTE - Sul bollettino numero 12 dell’11 aprile 2011, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha multato Mazda e Toyota (vedi qui). Stando all’Antitrust, le due case hanno scritto sui loro siti internet e dépliant informazioni ingannevoli ai danni dei consumatori, lasciando intendere che i pick-up Mazda BT-50 e Toyota Hilux siano idonei al trasporto dei passeggeri nel tempo libero. Pratica commerciale che il Garante ha ritenuto scorretta. Per Mazda, una multa di 70.000 euro; oltre il doppio (155.000 euro) per Toyota. Le sanzioni sono di importo diverso per via del maggior fatturato di Toyota (1,4 miliardi di euro nel 2010) rispetto all’altra giapponese (l’anno scorso 220 milioni). L’Autorità ha inoltre tenuto conto della gravità della violazione, che varia in relazione al grado di diffusione della pratica, e alla capacità di penetrazione del messaggio.

 

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MAZDA E TOYOTA RICORRONO - Gran parte della questione ruota attorno all’articolo 54 del Codice della strada: “Autocarri: veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all’uso o al trasporto delle cose stesse”. Secondo l’Antitrust, gli autocarri non possono trasportare persone, tranne gli addetti al carico e scarico delle merci. Invece, stando ai due costruttori (e ad alcuni esperti di norme della circolazione), il codice non conterrebbe alcuna disposizione che vieti il trasporto di passeggeri per il tempo libero o di cose proprie, anche per saltuarie attività ricreative (almeno per gli autocarri con massa inferiore a 60 quintali). Alvolante.it ha contattato Mazda e Toyota: sono decise a fare ricorso (contro il provvedimento Antitrust) al Tribunale amministrativo regionale.

SE NE DISCUTE DA UNA VITA - È vero: nel 1999 e nel 2004, il ministero dell’Interno (in due pareri) ha ribadito che gli autocarri non possono trasportare persone, tranne gli addetti al carico e scarico delle merci. Tuttavia, nel 2006, l’Agenzia delle entrate, tentando di definire i criteri per individuare i falsi autocarri, ha reso la questione ancora più controversa.

COSA SI RISCHIA - Chi usa un autocarro per trasportare persone nel tempo libero rischia (se “colto in flagrante” dalle forze dell’ordine) una multa di 80 euro, la sospensione della carta di circolazione da uno a sei mesi, e una sanzione, da parte dell’Agenzia delle entrate, per evasione fiscale (gli autocarri “pagano” meno tasse).



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Ritratto di Mister Grr
28 aprile 2011 - 19:40
in italia si fanno cose semplici? A questo punto o date una definizione seria all'autocarro, o eliminate qualsiasi agevolazione fiscale agli stessi...vedi te, come crollano le immatricolazioni di autocarri!
Ritratto di apm
28 aprile 2011 - 21:23
Ma veramente la cosa è più semplice di quanto si pensi: lo Stato agevola i lavoratori esentandogli le tasse sull'acquisto di un mezzo usato esclusivamente per lavorare, immatricolandolo quindi come autocarro. Se uno vuole usare lo stesso veicolo come auto di famiglia o per il tempo libero, senza comprarne un secondo, immatricola il veicolo come autovettura destinata quindi anche a scopi extra lavorativi. La cosa non è complicata, solo che quando c'è un "salto di euro" (euro4 > euro5) le case immatricolano quisti veicoli esclusivamente come autocarro per continuare a venderle con motori della precedente classe euro. Se ad un tizio serve un pickup nuovo, sia per lavoro che per il resto, o ne cerca uno già euro5 da immatricolare come autovettura o aspetta che la casa che gli interessi adegui il veicolo alle normative anti inquinamento più recenti. Ora so perfettamente che per chi lavora non può aspettare un anno per comprare il mezzo da lavoro, ma se vuole usarlo tutti i giorni per andare a giocare a calcetto è l'unica. Oh sto discorso vale per le persone serie e rispettose della legge, non per i furbacchioni col Cayenne citati nel precedente articolo
Ritratto di Mister Grr
29 aprile 2011 - 18:46
il problema è che la legge è sì semplicissima (la capirebbe pure un asino), ma è altrettanto "volatile" però la gente semplicemente se ne approfitta, immatricola le macchine come autocarri (c'è un parente di mio papà che lo ha fatto con delle OPEL MERIVA!) e poi le usa solo come autovetture...a sto punto, niente agevolazioni e stop...mi dispiace ma è così! E anche alle case, con la storia delle normative antinquinamento, va bene eccome sta storia!
Ritratto di fogliato giancarlo
29 aprile 2011 - 04:06
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Ritratto di prinz4ever
29 aprile 2011 - 06:00
3
se ne e' gia' parlato..., ma per ribadire il concetto, e' l' ennesima prova dell' incompetenza di chi ci governa ed amministra, tutti chiusi a guardare i loro interessi, nelle loro belle auto blu. Cosa vuoi che ci capiscano delle esigenze di chi lavora ed ha famiglia.
Ritratto di fogliato giancarlo
29 aprile 2011 - 14:25
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Ritratto di apm
29 aprile 2011 - 16:48
E invece non è assolutamente vero, se io voglio usare il pickup per la famiglia, lo immatricolo come autovettura (quando le case lo permettono, vedi mia risposta precedente), la pago al prezzo pieno ma non devo comprarne una seconda, diminuendo così anche i costi di gestione, pagre un'assicurazione e un bollo invece che due non è mica poco
Ritratto di fogliato giancarlo
29 aprile 2011 - 23:57
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Ritratto di Facip
29 aprile 2011 - 09:47
Di solito sono critico con la burocrazia. In questo caso mi sembra che si voglia vedere una norma poco chiara soltanto per comodità. Giusto o sbagliato che sia il principio, la legge ritiene di tassare meno veicoli utilizzati ESCLUSIVAMENTE per lavorare. Visto che il risparmio è notevole, i "soliti furbi" intestano l'autocarro all'attività (così lo scaricano anche come costo) e poi lo utilizzano nel tempo libero (a volte soltanto nel tempo libero !). Una volta questa prassi interassava anche i SUV che di autocarro non hanno nulla , poi la legge ha fissato parametri più precisi. Resta il fatto che se si vuole un pick-up da usare nel tempo libero, le tasse da pagare sono quelle di una normale automobile. Il resto sono chiacchiere. Mi viene in mente un paragone: il software dei computer. Molti programmi professionali hanno prezzi diversi in base all'utilizzo che se ne fa. Es. Office per famiglie e studenti costa 99,00 Euro, mentre per usi professionali non si trova a meno di 400,00 Euro. Stessa cosa per i programmi Adobe come Photoshop. La la lista è lunga: alcuni sw sono gratis per uso personale a pagamento per uso professionale. Nessuno può controllare a priori se viene rispettata la licenza e viene (verrebbe) facile comprare a 99,00 Euro un Office (peraltro ha tre licenze) è installarlo sui PC in ufficio. In caso di controlli però è come avere sw piratato.
Ritratto di beppe81
29 aprile 2011 - 14:15
bravissimo! la legge, in questo caso, è chiarissima! se poi uno vuole interpretarla a proprio favore diventa un po' meno logica... se proprio vogliamo accontentare tutti si potrebbe fare come si fa per altre categorie di lavoratori che usano l'auto: i rappresentanti ad esempio "scaricano" l'80% dei costi e non il 100%, perchè è previsto che l'auto non sia ad uso esclusivo per lavoro. chi intesta un'auto alla propria ditta ne scarica il 40%, perchè è stimato che circa il 40% dei costi vengono sostenuti per motivi di lavoro... intendo dire che se uno vuole usare l'autocarro anche nella vita privata bisognerebbe prevedere che lo immatricoli come mezzo aziendale ad uso non esclusivo, e di conseguenza che ne possa scaricare solo una parte e non il 100%. poi se chi si lamenta vuole la botte piena e la moglie ubriaca........
Ritratto di antonellof
29 aprile 2011 - 16:23
come hanno fatto i tassisti che possono usare la stessa vettura anche per la famiglia togliendo qualche agevolazione fiscale. Ed ad esempio per quanto riguarda le scuole guida è la stessa cosa
Ritratto di gianobiwan
29 aprile 2011 - 20:29
E' VERO, MOLTI FANNO I FURBI E IMMATRICOLANO LE AUTOVETTURE E FUORISTRADA AUTOCARRI PER RISPARMIARE IL BOLLO, PECCATO CHE POI L'ASSICURAZIONE E' MOLTO PIU' ALTA DELLE AUTO E POI SI PERDE ANCHE IL BONUS/MALUS.
Ritratto di Gaetano Di Guida
30 aprile 2011 - 14:31
SE COMPRO UN AUTOCARRO PER USO PRIVATO NON POSSO SCARICARE NULLA QUINDI NON EVADO, BASTEREBBE DIFFERENZIARE ANCHE IL BOLLO ED IL PROBLEMA SAREBBE RISOLTO FERMO RESTANDO CHE PER QUANTO RIGUARDA LE DITTE LA LEGGE VA BENE COSI' .
Ritratto di Wagner67
17 agosto 2011 - 15:24
Scusate se aggiungo ora un mio commento ma solo ora ho trovato questa discussione. Premetto che sono interessato in modo quasi diretto alla questione pickup/autocarro/famiglia/Toyota/ecc... Si dovrebbe scindere la parte fiscale della normativa a quella del cds. Sono, infatti, due punti di vista diversi della stessa normativa i quali, però, vengono mal interpretati spesso anche dalle forze dell'ordine. Il fatto di utilizzare un autocarro per trasportare persone e famigliari non viola alcun articolo del cds. Tanto meno il fatto di utilizzare un autocarro ad uso privato viola il cds. La violazione (o meglio truffa) si verifica quando si immatricola un autocarro intestandolo ad un'attività lavorativa e poi lo si usa per scopi privati. In quest'ultimo caso l'intestatario gode delle agevolazioni fiscali previste dalla legge e poi dedica il mezzo ad una destinazione d'uso diversa da quella prevista dalla legge stessa. Se io (privato) acquisto un autocarro (questa non è una violazione della legge) e non godo delle agevolazioni fiscali, posso utilizzare il mezzo sempre e per soddisfare qualsiasi necessità io abbia come privato. Il problema è che quando si viene controllati durante un posto di blocco delle forze dell'ordine, questi non hanno gli strumenti (e la documentazione) per risalire alle eventuali (o meno) agevolazioni fiscali godute dall'intestatario del mezzo. Ecco che a questo punto vien loro facile sostenere che un autocarro non può esser utilizzato per usi personali e privati. La semplificazione del caso, tornando alla multa a Toyota e Mazda, la si otterrebbe semplicemente dando la possibilità alle due case costruttrici di poter omologare lo stesso mezzo sia come autovettura sia come autocarro...come si fa già normalmente con i vari SUV e quindi se l'acquirente decide di immatricolare il mezzo come strumento di lavoro lo si immatricola come autocarro, in alternativa sarà un autovettura...indipendentemente dal peso (fino a 35ql) e dalla portata. Io sono in possesso di un ottimo HiLux LN105 del '92 (e me lo tengo stretto) ed il problema autocarro/autovettura non me lo sono mai posto: il mio mezzo è immatricolato come autovettura ad uso promisquo. Questa categoria è stata eliminata dalle tipologie da utilizzare in fase d'omologazione dei mezzi. Questo è stato un bellissimo errore da parte dei nostri (di allora) legislatori!
Ritratto di Wagner67
17 agosto 2011 - 15:27
mi viene invece facile pensare che a qualcuno dia fastidio che Toyota e Mazda possano mettere sul mercato i loro ottimi pickup con estrema facilità...ed allora si impone a loro l'omologazione come solo autocarro. E' citato sulla carta di circolazione: "Si vieta l'immatricolazione come autovettura".
Ritratto di Peter15
10 maggio 2016 - 01:57
La questione autocarro è un argomento delicato che merita un'attenzione particolare. Una vettura è autocarro solo se effettivamente utilizzata per un uso esclusivo dell'attività commerciale/lavorativa. Vi segnalo questo link dove è spiegato bene come muoversi! https://www.alvolante.it/news/multa_antitrust_mazda_toyota_autocarro-456246