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La Cassazione dà torto al Comune di Milano sulle multe

23 marzo 2018

Palazzo Marino sosteneva che i 90 giorni per notificare le multe partissero da quando viene presa in carico la pratica, non dall'infrazione.

La Cassazione dà torto al Comune di Milano sulle multe

BATTAGLIA FINITA - La Corte di cassazione ha messo fine due giorni fa ad una vicenda legale portata avanti dal Comune di Milano, che sosteneva di poter recapitare le multe anche ben al di là dei 90 giorni previsti dalla legge. Il Comune si è rivolto in ultima istanza ad uno studio legale romano specializzato in sentenze della Corte di Cassazione, il tribunale di più alto livello nel sistema giurisdizionale italiano, ma i giudici hanno emesso una sentenza sfavorevole al Comune e bocciato il ricordo per la terza volta. La vicenda ruota intorno ai tempi di notifica delle multe: secondo il Codice della Strada una contravvenzione può essere recapitata fino a 90 giorni dopo la violazione, come ricorda Il Corriere della Sera, mentre il Comune di Milano sosteneva che il periodo di 90 giorni iniziasse quando un addetto comunale prende in carico la pratica.

TROPPE MULTE - Il Comune di Milano è finito in tribunale dopo il ricorso presentato da un automobilista, che ha ricevuto una multa per eccesso di velocità il 1 dicembre 2014 nonostante avesse commesso l’infrazione il 25 maggio (più di 180 giorni prima). Questo episodio, però, è soltanto la punta dell’iceberg. Palazzo Marino si è “impuntato” sulla vicenda perché rischia di veder sfumare una quantità enorme di denaro, entrato in cassa dopo che Milano ha installato sette nuovi misuratori di velocità fissi nella primavera 2014, che secondo Il Corriere hanno “fruttato” 300.000 multe in più nel 2014 rispetto all’anno prima. Il Comune però non aveva abbastanza personale per gestire le multe in più e le pratiche hanno iniziato così ad accumularsi. Molte persone hanno ricevuto le cartelle esattoriali fuori tempo massimo, ma il Comune ha “lottato” in tre gradi di giudizio per ottenere comunque i soldi delle multe.



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Ritratto di studio75
23 marzo 2018 - 16:26
5
Sarei curioso di sapere quanto gli è costato il contenzioso.
Ritratto di alex_rm
23 marzo 2018 - 20:11
Tanto paga sempre pantalone.
Ritratto di Agl75
23 marzo 2018 - 22:18
Personalmente ho trovato fin dall’inizio, che questo fosse in vero abuso di potere e pura arroganza anche se non sono stato “vittima” di tale sistema. Buon segno: multe sì se giuste e notificate nei tempi previsti legalmente, senza soprusi e forzatura del sistema.
Ritratto di Ivan92
24 marzo 2018 - 10:35
12
Sembra una commedia, il comune investe (tanto) denaro per comprare gli autovelox, li mette in funzione per punire i trasgressori. Ma poi quando deve sanzionarli è il primo a trasgredire la legge. È ovvio che i 90 giorni iniziano dal momento dell'infrazione, cosa c'entra quando prendono in carico la pratica :-) In questo modo avranno un notevole mancato incasso. Tuttavia con i nuovi autovelox messi a fine 2017 avranno fatto milioni, le stesse persone sistematicamente ogni giorno passano davanti agli stessi autovelox superando il limite consentito, nonostante siano segnalati benissimo (segno che la distrazione fra i conducenti regna). La cosa più comica però è che chi va davvero veloce (anche 120 km/h-130 km/h sul 50 km/h arriva vicino all'autovelox, rallenta e poi riaccelera senza prendere nessuna multa, mentre quelli che collezionano multe ogni giorno sono i distratti che invece di 50 km/h vanno a 60-65 km/h ogni giorno senza accorgersi dell'esistenza dell'autovelox), arrivando pure a fare gruppi di protesta perchè in un mese gli sono arrivate 20 multe. Tempo sprecato, visto che (almeno a Milano) i cartelli per segnalare questi autovelox sono ben visibili e ripetitivi. Quindi se non te ne sei accorto sei pericoloso almeno quanto quelli che guidano al doppio della velocità consentita in città.
Ritratto di gilrabbit
26 marzo 2018 - 13:48
....hai detto bene. Gli impianti fissi beccano solo i distratti e sprovveduti che magari viaggiano a 60 all'ora chiacchierando col vicino. Chi va un pò più forte lo fa con consapevolezza, conoscenza della strada e usando i mezzi di informazione che segnalano gli autovelox. Anche i mobili poi devono essere segnalati nei 400 mt antecedenti la postazione quindi basta guardare avanti e guidare con attenzione. Personalmente sono convinto che chi guida ad andature più sostenute pone maggiore attenzione ed ha sicuramente una guida più sicura di colui che si piazza in mezzo alla strada specie nelle corsie centrali delle autostrade a 80 all'ora. In germania uno così lo carcerano!!!!!
Ritratto di lucios
24 marzo 2018 - 19:18
4
SENTENZA GIUSTISSIMA! Il cittadino non può pagare la lentezza burocratica! Il comune di Milano, se vuole incassare, assume gente e manda le multe in TEMPOOOOOOO!
Ritratto di rebatour
26 marzo 2018 - 09:50
Visto che ci sono le apparecchiature che verificano se uno è in regola col bollo e l'assicurazione, ci dovrebbe essere anche un sistema che, in automatico, stampa il verbale e lo spedisce.
Ritratto di lucios
26 marzo 2018 - 12:03
4
Sono d'accordo. Automazione a metà!
Ritratto di gilrabbit
26 marzo 2018 - 13:51
Per fare questo vanno cambiate le leggi. Oggi le foto dei velox vengono visionate da un agente il quale deve verificare e stilare il verbale come se fosse stato lui sul posto a farlo e firmarlo. E' evidente che un comune che fa 300.000 verbali dovrebeb avere uno stuolo di vigili bel oltre gli attuali numeri.
Ritratto di lucios
26 marzo 2018 - 14:13
4
Beh, basterebbe rovesciare il concetto, snellendo la cosa: prevedendo (a livello normativo) l'automatica elaborazione e invio del verbale e la possibilità di ricorrere e/o conciliare entro un determinato termine direttamente con l'autorità che ha elargito la multa.
Ritratto di gilrabbit
26 marzo 2018 - 14:18
Solo cambiando le leggi in generale sulle infrazioni si può automatizzare anche se un controllo finale dell'uomo ci vuole.Con la attuale legge solo un agente di polizia giudiziaria può elevare multe e questa è una garanzi per tutti. Se così non fosse i comuni darebbero un appalto ad un privato, e in molti ci hanno provato, mettendo un pico pallo ad un incrocio a sparare multe dandogli magari una percentuale sugli incassi.
Ritratto di otttoz
25 marzo 2018 - 18:48
la cassazione può intervenire per punire i responsabili del dissesto delle nostre strade?
Ritratto di gilrabbit
26 marzo 2018 - 13:56
Il dissesto delle strade e di tutto il resto dipende dalal mancanza di controllo sui capitolati di appalto. Stendere anche un solo centimetro in meno di asfalto per kilometri significa rubare metri cubi di asfalto che andranno in tasca a qualcuno. Più che la cassazione o la solita giustizia d'accatto occorrerebbero metodi di controllo e il più semplice è la contrapposizione di interessi. Il pubblico da un appalto e una compagnia di assicurazione è il controllore. E' evidente che la compagnia, che sarà chiamata a pagare i danni, farà si che l'appalto venga eseguito come da capitolato e se ne farà garante. In molti paesi stranieri funziona così.
Ritratto di Raffaelorenz
26 marzo 2018 - 14:03
i "pornovelox" servono per fare cassa, e questo atto arrogante di potere ne è la testimonianza (oltre alle modalità e le ultime norme sul loro utilizzo). Tutti in cerca di soldi e basta.
Ritratto di Nikky
26 marzo 2018 - 15:08
I limiti di velocità sono spesso " truffaldini"... Prefissati senza nessun parametro logico e solo per fare cassa .Gli eccessi veri vengano pure perseguiti ma fregare tutti come capita ora è tipico del sistema "dittatoriale". Se la stessa solerzia fosse impiegata con i delinquenti saremo tutti contenti . E' un sistema che si muove solo per denaro. Siamo il paese che in Europa spende meno per la sicurezza stradale stradale e quando lo fà non è detto che lo faccia nel modo migliore. Ci stanno fregando da tutte le parti e l'informazione non è mai obiettiva su questo argomento come per molti altri.