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Negli ultimi 10 anni dimezzata la produzione di auto in Italia

07 novembre 2018

Uno studio dell'Anfia fotografa la situazione della produzione nazionale di auto rispetto al passato.

Negli ultimi 10 anni dimezzata la produzione di auto in Italia

LA CRISI NEI NUMERI - L'Italia è considerata il secondo Paese manufatturiero in Europa, ma il peso della crisi e di alcune scelte industriali hanno lasciato profonde cicatrici su questo fondamentale ramo dell'economica. Più di altri ne ha risentito la produzione di automobili, dove oggi l'Italia è al sesto posto in Europa, lontanissima dei numeri di fine anni 90 e dei primi '00: fra il 2008 e il 2017, la produzione di veicoli nel nostro Paese si è ridotta del 48% rispetto al decennio 1998-2007. Lo dicono i numeri di uno studio effettuato dall’Anfia, l'associazione che raggruppa le aziende nel settore delle auto, secondo cui il 2018 si prospetta un anno negativo: è previsto sia un calo delle vendite (-3%) che della produzione (-6%).

IN ITALIA C'È ANCHE LA PSA - Nel 2017 in Italia sono stati costruiti 1.142.210 veicoli: 742.642 erano automobili (418.324 hanno raggiunto l'estero), mentre i restanti 339.568 erano furgoncini, tir e autobus (324.568 sono stati esportati). La maggior parte di queste vetture è stata realizzata dalla Fiat, che l'anno scorso ha prodotto 530.928 fra Panda, Punto e 500X. A queste si sono aggiunte 179.883 Jeep Renegade e 147.245 fra Alfa Romeo 4C, Giulietta, MiTo, Giulia e Stelvio, oltre ai 128.588 furgoni della francese PSA, che in provincia di Chieti assembla i Citroën Jumper, Fiat Ducato e Peugeot Boxer. L'anno scorso nel nostro Paese sono stati costruiti anche 85.621 fra veicoli da lavoro e autobus della Iveco, 53.125 auto della Maserati, 8.956 auto della Ferrari, 3.934 auto della Lamborghini, 3.753 furgoncini della Piaggio e 177 autobus della BredaMenarinibus.

I FURGONI HANNO TENUTO - Il momento più difficile per l'industria italiana degli autoveicoli è stato dal 2010 al 2013, in piena crisi economica, quando la produzione di sole automobili è passata dai 573.169 esemplari del 2010 ai 388.465 del 2013. Nel 2008 si costruivano 659.221 auto, un risultato avvicinato solamente nel 2015 (663.139 auto). La produzione è aumentata ancora nel 2016 e 2017, toccando prima i 712.971 esemplari e poi i 742.642, ma l'uscita di scena della Fiat Punto (non viene più costruita da agosto) e il momento negativo della Maserati sono alla base del calo stimato per il 2018. Furgoni, tir e autobus hanno perso terreno nel 2009, quando la produzione è crollata dai 364.553 esemplari del 2008 ai 182.139, ma ad eccezione del 2010 e del periodo 2012-2014 è sempre stata al di sopra dei 300.000 esemplari.

VENDITE AL RALLENTATORE - Il calo della produzione è andato di pari passo con il calo delle vendite di auto nuove, passate dai 2.162.702 esemplari del 2008 ai 1.971.590 del 2017. L'anno peggiore è stato il 2013, con 1.403.842 immatricolazioni. Dal 2008 al 2017 la Fiat ha visto crollare le sue vendite all'anno da 600.747 a 402.457 esemplari, mentre la FCA è passata da 790.108 a 557.734 automobili. La situazione è analoga per molti altri costruttori: fra il 2008 e il 2017 la Citroën ad esempio è scivolata da 131.349 a 80.887 auto, la Ford da 199.414 a 134.141 auto e la Opel da 175.738 a 98.989 auto. In dieci anni però sono cresciute molto le Dacia (da 5.314 a 58.021 auto), le Nissan (40.795 a 64.561 auto) e le Renault (da 119.600 a 133.744).



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Ritratto di marian123
7 novembre 2018 - 12:34
Voglio sentire le voci dei fenomeni che sostenevano il contrario :)
Ritratto di VEIIDS
7 novembre 2018 - 12:35
Poi ci si chiede come mai FCA punta poco sull'Italia. È un paese morto...
Ritratto di lucios
7 novembre 2018 - 15:23
4
Chissà perché poi girano tanto Fiesta, Polo, Clio in luogo della ormai defunta Punto.
Ritratto di impala
7 novembre 2018 - 16:23
quando si vede comè le renault sono macchine poco affidabile, una fortuna ancora che vendono in francia, perche e quasi un miracolo.
Ritratto di 82BOB
7 novembre 2018 - 18:19
2
Mi sembra che vendano molto, ma molto bene anche dalle mie parti... e io non vivo in Francia!
Ritratto di zero
7 novembre 2018 - 19:37
Confermo. La (lenta) morte della Punto ha dato il via definitivo alle B d'oltralpe e non solo. Dappertutto, mica solo in Francia.
Ritratto di impala
8 novembre 2018 - 04:58
....e quello che non capisco. la renault ha venduto il suo diesel DCI "fuso bronzine" per piu di dieci anni, migliaia di francesi sono stati "rubati" con questo scandalo. l'affidabilita delle renault oggi, e ancora molto debole, non sono capaci, comè da sempre di fare un cambio velocita, sia meccanici che automatico affidabile, per non parlare dell' ellettronica. sicuramente meglio una Fiat che una Renault
Ritratto di lucios
7 novembre 2018 - 22:20
4
Gruppo Renault-Nissan 10 milioni di auto nel mondo e non vendono? DOCUMENTARSI PRIMA NO, EH?
Ritratto di impala
8 novembre 2018 - 04:59
....e quello che non capisco. la renault ha venduto il suo diesel DCI "fuso bronzine" per piu di dieci anni, migliaia di francesi sono stati "rubati" con questo scandalo. l'affidabilita delle renault oggi, e ancora molto debole, non sono capaci, comè da sempre di fare un cambio velocita, sia meccanico che automatico affidabile, per non parlare dell' ellettronica. sicuramente meglio una Fiat che una Renault
Ritratto di lucios
9 novembre 2018 - 06:57
4
Ci saranno stati diersi casi ma l'attuale 1.5 DCI della Renault credo sia uno di milgliori diesel sulla piazza. Per montarlo anche Mercedes! E poi, è pur vero che gli interni fanno piangere ancora oggi, ma una Kadjar la porti a casa anche con 20 mila euro. Prova con una Compass!
Ritratto di Livio1952
8 novembre 2018 - 14:05
Ne ho avute due di recente e sono state le migliori auto che ho posseduto e con un' organizzazione di assistenza veramente efficiente e presente ( almeno dalle mie parti). Lo modus diesel è stata un' auto che in 4 anni ho solo davvero messo gasolio e tagliandi. Con la Captur diesel quasi la stessa cosa, salvo un problema alla frizione, risolto brillantemente in garanzia . Adesso son passato a Suzuki e mi sto trovando abbastanza bene, salvo che mentre Renault era sempre a scrivere e telefonare , Suzuki non ti cerca, salvo che per eventuali aggiornamenti del software o simili.
Ritratto di Sepp0
8 novembre 2018 - 10:47
Infatti è un paese morto perchè le poche auto nuove che girano sono tutte medio-piccole, segmenti praticamente senza margine a meno di non venderne a carrettate in 3-4 paesi diversi minimo. Vai a vedere la top 10 in Germania e guarda quante segmento A/B ci sono. E non ricominciamo con la str0nz4ata "in Italia vendono le piccole perchè strade e parcheggi sono piccoli", in Italia vendono le piccole perchè abbiamo le pezze al cu|o e quasi nessuna famiglia può permettersi una prima auto da 35-40k.
Ritratto di Sepp0
8 novembre 2018 - 14:39
Vatti a vedere cosa compravi allora con 70-80 milioni: altro che segmento D entry level o C superaccessoriato con motorizzazione folle 250+ cavalli. In realtà i prezzi delle segmento B sono rimasti grossomodo invariati nel tempo, chi è andato fuori scala sono le auto dal C in su. Nel dicembre 2001 i prezzi delle stesse auto erano i seguenti: 29.000.000 Lire per la Golf (15 mila euro), 50.150.000 Lire per la Serie 3 (26 mila euro), 66.000.000 Lire per la Classe E (34 mila euro), 101.900.000 Lire per la A8 (53 mila euro), 147.400.000 Lire per la 911 (77 mila euro) e 248.000.000 Lire per la Ferrari 360 Modena (128 mila euro). Vedi tu.
Ritratto di lucios
9 novembre 2018 - 06:59
4
In Germania gli stipendi sono mediamente il doppio dei nostri e le auto costano pressappoco lo stesso prezzo. Li una Golf è considerata quasi come una Panda da noi.
Ritratto di VEIIDS
7 novembre 2018 - 12:39
Un altro articolo pieno di errori. Nel 2008 si costruivano all'incirca le stesse auto del 2017, come fanno ad essersi dimezzate? Possibile che si vadano a pubblicare articoli così approssimativi?
Ritratto di anarchico2
7 novembre 2018 - 12:42
Leggi bene.
Ritratto di gjgg
7 novembre 2018 - 12:42
1
Detto così non serve a farsi più di tanto un'idea. Bisognerebbe sapere nello stesso arco temporale ad esempio in Germania o UK o Francia come sono andate le cose: presumibilmente meglio visto che a fronte di molta delocalizzazione hanno comunque visto spesso aumentare in modo spropositato i listini di molti marchi, ma comunque un riferimento estero sarebbe utile
Ritratto di ForzaItalia
7 novembre 2018 - 14:51
Strano commento, sono sicuro di averti letto più volte in commenti in cui sostenevi non fosse rilevante il confronto con l'estero, su dati di vendita, apprezzamento auto ecc ecc... ??? Qua invece ti sbattono in faccia come "mamma" FCA se ne freghi altamente di dare lavoro agli italiani (gli operai maserati cassaintegrati 8 mesi all'anno sono un joke) e all'improvviso il confronto con l'estero è un riferimento... mmmh!?
Ritratto di gjgg
7 novembre 2018 - 15:47
1
"""SIGNORI PER PIACERE, PER PIACERE E PER PIACERE ANCORA. Maserati cercherebbe di proporsi al pari delle tedesche, ma non ci riesce per ovvie lacune di motori (sia i più potenti che i meno potenti), sia di tecnologie, sia di rete vendita e assistenza. State vivendo di ricordi sogni e speranze... Se ti sembra che Maserati sia più vicina ad aston che ad una A6 / Serie 5 sei solo un fanboy/hater, accettate la verità, non fate i tifosi di calcio..""" --- No comment
Ritratto di ForzaItalia
7 novembre 2018 - 17:46
Beh qua mi trovi d'accordo, Maserati è a stento paragonabile alla triade tedesca (che comunque ha un'offerta più completa e variegata), non ad Aston Martin che fa V12 da 200.000€....
Ritratto di Giuliopedrali
8 novembre 2018 - 09:25
Be se guardate Maserati vende esattamente un centesimo di Audi, c'è da aggiungere altro...
Ritratto di ForzaItalia
8 novembre 2018 - 09:57
Sì Giulio certo, ma il discorso era sul paragone tra i due marchi a livello di blasone.. anzi il discorso era su gjgg che considera i paragoni con l'estero solo quando gli fa comodo! XD
Ritratto di pierfra.delsignore
8 novembre 2018 - 14:45
4
Maserati ha costi e motorizzazioni inacessibili per la media itlaiana, sono Marchi non paragonabili, perché Maserati parte dall'A6 ed ha la A8 ed il Q8 punto, per ovvi problemi di sovrapposizione di marchio andrebbe fatto un confronto con l'Alfa Romeo e Maserati, ma non esiste una corrispondente Audi A3 o A4 o piccolo SUV Maserati. Nel suo segmento vende eccome e fa ottime auto.
Ritratto di ForzaItalia
8 novembre 2018 - 14:52
Confronta vendite seri 5 e ghibli, oppure classe S e quattroporte, oppure (e qua c'è da ridere a bocca aperta) Levante e Range Rover Sport (la levante viene uccisa, resuscitata e uccisa di nuovo)... infatti anche il valore dell'usato parla chiaro. Poi torna a dirmi che in quei segmenti Maserati vende eccome lol
Ritratto di Giuliopedrali
8 novembre 2018 - 15:47
Dai più o meno un Audi A6 non dico un A8 o una R8 corrisponde, ovviamente non in versione base, ad una Ghibli. Una Q8 a una Levante sul fronte dei prezzi, l'auto di Zwickau ex DDR, che dico di Ingolstadt credete che la regalano...
Ritratto di ForzaItalia
7 novembre 2018 - 14:51
ESATTO
Ritratto di verdebiancorosso
7 novembre 2018 - 13:12
infatti le iperboli della gestione di Marchionne hanno fatto felici proprietari ed azionisti della oggi FCA ma impoverito la Nazione, sia sul piano dell'impiego nazionale sia su quello fiscale. Colpa della politica non si sa se corrotta o poco lungimirante e dei sindacati che si sono trasformati e venduti alla proprietà, non solo FCA
Ritratto di money82
7 novembre 2018 - 14:12
1
Quindi che c'è di strano? Si sapeva benissimo quali fossero le politiche dei dirigenti, in molti hanno creduto nell' italianità del progetto ma bastava solo aprire gli occhi. Ma poi la concorrenza da anni proponi prodotti migliori e a cifre più convenienti, a parte appunto il 50% dei clienti "affezionati", l' altro 50% ha detto ciaone.
Ritratto di Blueyes
7 novembre 2018 - 14:44
1
Io veramente sapevo che la produzione in Italia fosse aumentata. Magari bisognerebbe prendere in considerazione periodi diversi (ad es. dal 2004 al 2018, gestione Marchionne) più che il 2008 ad oggi (la crisi).
Ritratto di Blueyes
7 novembre 2018 - 16:52
1
sfigato
Ritratto di Giuliopedrali
7 novembre 2018 - 15:02
Quando tanto per mettere qualcosa che mi sta a cuore le Alfa erano Alfa, guardate quanto si produceva quando in Italia si vendevano Alfa col motore boxer.
Ritratto di Magnificus
7 novembre 2018 - 17:48
E dai con sto boxer...datti pace...compra una 33 d ‘epoca così stai tranquillo
Ritratto di Livio1952
8 novembre 2018 - 14:09
O una Subaru....
Ritratto di zero
7 novembre 2018 - 15:05
La gestione Marchionne (2005-2018) ha sicuramente portato a grandi risultati per gli azionisti (oltre che per le sue personali tasche), che è poi ciò per cui un amministratore è pagato. Per il resto, alcuni segmenti interamente abbandonati, una Lancia sparita, una fabbrica chiusa, una Maserati che ancora non realizza le sue potenzialità, un'Alfa Romeo che dallo stesso Marchionne è stata prima enormemente ridimensionata ai soli segmenti B e C (tra l'altro senza neanche curarne un costante aggiornamento nei modelli) e poi lentamente rilanciata con due prodotti eccellenti come Giulia e Stelvio che però non si sa ancora quando realmente saranno affiancati da altri modelli. Ad oggi, solo Jeep naviga in acque relativamente tranquille. Alla luce di tutto questo, considero un miracolo che ancora si producano automobili in questo paese... Per cui, sono ottimista, a patto però di non mollare adesso buttando alle ortiche quei timidi bagliori di luce in fondo al tunnel rappresentati d a alcuni modelli oggettivamente riusciti.
Ritratto di Roomy79
7 novembre 2018 - 22:37
1
Eppure tutti a dargli contro LANDINI, disfattista, signor no, bla bla, invece ci aveva azzeccato in pieno, a Mirafiori sono in cassa integrazione (pagati da noi) da lustri, e FCA, presenta trimestrali record con utili miliardari. Come se uno di noi prendesse la disoccupazione dall’inps e nel mentre investisse milioni di euro in borsa...
Ritratto di zero
8 novembre 2018 - 08:28
D'accordissimo. Però Landini e C. mica pure loro scendono dalla Luna: a suo tempo, accettarono passivamenta la dismissione di Termini proprio facendo finta di credere alla solenne fesseria proferita da Marchionne ("una Ypsilon prodotta a Termini ci costa 1000 euro più che prodotta altrove"), sperando così di salvare proprio Mirafiori che già allora si sapeva che era potenzialmente a rischio. La verità era invece che in Italia vi era una sovracapacità produttiva e che uno stabilimento bisognava chiuderlo: i sindacati nazionali decisero che Termini poteva pure essere sacrificato, mostrando apertamente tutta la loro miopia. Anziché notare che se vi era sovracapacità all'indomani della nascita di FCA, era solo per via di investimenti e piani industriali poveri e inadeguati, preferirono tapparsi gli occhi e fregarsene di Termini... Alle manifestazioni sindacali su Termini, NESSUN esponente sindacale naziinale si è mai fatto vedere. L'importante era non toccare gli altri impianti.
Ritratto di Roomy79
8 novembre 2018 - 08:54
1
Concordo termini e stata usata come agnello sacrificale da tutti. Da dire anche che la si sono messi di impegno con assenteismo record, improduttività che nessuna grossa fabbrica automotive al mondo avrebbe retto.
Ritratto di Giuliopedrali
8 novembre 2018 - 09:28
Io purtroppo quando è avvenuta la santificazione di Marchionne avevo per caso guardato i numeri, le vendite, e va be da mettersi le mani nei capelli a dir poco!
Ritratto di zero
8 novembre 2018 - 11:33
Guarda che quello dell'assenteismo è una bufala pazzesca! Si confonde lo stabilimento di Termini Imerese con quello di Pomigliano d'Arco (dove in effetti questo problema c'era stato). Era l'esatto contrario: la stessa FIAT dichiarava in quei mesi che Termini era, tra quelli FIAT, lo stabilimento col più basso indice di difettosità su produzione e con tassi di assenteismo e astensioni dai turni pari a zero: pensa che - dati FIAT di quegli anni - Termini era allo stesso livello dello stabilimento polacco di Tychy, noto appunto per la sua efficienza produttiva. Ed era cosa nota che le Punto 3 porte che uscivano da Termini erano assemblate con maggiore cura delle 3 e 5 porte assemblate a Melfi. Queste cose, in quegli anni, lo scrivevano e lo ammettevano tutti, FIAT compresa. E, alla faccia dell'assenteismo, gli operai hanno continuato ad assicurare il movimento periodico delle linee anche fino a tre anni dalla cessata produzione, per evitare il deterioramento delle macchine di linea, sperando nel miracolo di un qualche riavvio e dimostrando una dedizione indiscutibile a quell'impianto, che... tra parentesi... era pure un bell'impianto, ampio, luminoso, con spazi interni ed esterni curatissimi e confortevoli e anche inserito in un contesto ambientale piacevole: insomma, è stato un vero peccato farlo finire così. Questa storia dell'assenteismo, nata nell'Alfasud di Pomigliano degli anni Settanta, quanto tempo ancora dovremo sentirla?
Ritratto di stefbule
7 novembre 2018 - 15:12
12
Dacia e Renault hanno praticamente riempito il vuoto Fiat, visto che fanno anche loro auto economiche per tutte le tasche. E più passa il tempo più Fiat sparirà se non cambia la politica sui modelli.
Ritratto di AyrtonTheMagic
8 novembre 2018 - 10:21
1
e aggiungiamoci Hyundai/Kia..
Ritratto di Stefano allterrain
7 novembre 2018 - 15:43
Se non ricordo male, nei primi anni 70 ante crisi petrolifera le Fiat 127 e 128 erano rispettivamente prima e seconda nel mercato europeo, allora evidentemente ristretto. Di passi indietro ne abbiamo quindi fatti una infinità. Sembra evidente che scivoleremo ancora. Marchionne ha pensato al profitto degli azionisti godendo della CIG e dei benefici pubblici alla più non posso. Delle maestranze e delle esperienze motoristiche italiane non gliene ha mai fregato granché
Ritratto di otttoz
7 novembre 2018 - 16:16
complimenti ai manager FCA ed a chi li ha tanto complimentati...però poi vogliono che compriamo le loro auto:con che soldi se non danno lavoro?
Ritratto di lovedrive
8 novembre 2018 - 21:46
beh se neanche gli operai della fiat se le comprano. in ogni fabbrica di altra marca verrebbero cacciati non dai proprietari ma dai colleghi di lavoro
Ritratto di herm52
7 novembre 2018 - 16:47
Per ritornare ai primi posti manufatturieri in Europa, la politica italiana e l'industria automobilistica italiana dovrebbero coinvolgere tutte le loro risorse nella ricerca di fattibilità e industrializzazione del trasporto con l'uso di idrogeno, questo per surclassare ed essere la prima a produrre veicoli con il nuovo e inesauribile propellente.
Ritratto di 82BOB
7 novembre 2018 - 18:24
2
E dire che a suo tempo FIAT era all'avanguardia sull'idrogeno! BMW da una parte e FIAT dall'altra avevano studiato due sistemi differenti per sfruttare questo "carburante"!
Ritratto di Claus90
7 novembre 2018 - 17:58
Il calo di produzione credo sia dovuto perché in Italia non esiste concorrenza fra i vari Brand in quanto li detiene tutti FCA, in Germania invece c'è la gara per chi fa meglio vista la triade Premium, poi si aggiunge Opel e smart, comunque le case tedesche sono piu' agevolate dal punto di vista legislativo in quanto la Germania detiene potere in Europa, in Francia invece lo stato può acquistare azioni come accade per Renault, poi l'italiano medio disprezza il prodotto della sua nazione e acquista anche di peggio, insomma il tedesco compra tedesco il francese compra francese e l'italiano non è cosi.
Ritratto di 82BOB
7 novembre 2018 - 18:34
2
C'è stato un periodo, ma si parla di tanti anni fa, in cui l'italiano era veramente esterofilo, ma le produzioni italiane tenevano, comunque, botta. Ora non è che l'italiano è esterofilo, proprio non ha alternative all'essere esterofilo! Negli anni '80 c'erano le utilitarie FIAT, Autobianchi e Innocenti e gli altri segmenti erano abbondantemente coperti, oltre che dalla casa torinese, da Lancia e Alfa Romeo. Adesso le utilitarie si sono praticamente ridotte a tre (Panda, 500 e Ypsilon), ci sono le medie Tipo e Giulietta, e una variegata gamma SUV (500X e Jeep), cross-over, MPV (Qubo, Doblò)... Ma berline medie e grandi, familiari, monovolume, ecc. dove sono? C'è la Tipo 4p che è economica, c'è la Giulia, che è costosa, c'è la Tipo SW e c'è la 500L (e Living), troppo poco per poter competere con la concorrenza straniera che può contare su berline e SW per tutte le taglie e su monovolume e cross-over di varie dimensioni!
Ritratto di Xadren
8 novembre 2018 - 12:15
1
Aggiungo che nei modelli in cui il gruppo FCA è presente bisognerebbe anche cambiare strategia: la Tipo è una rivale della León, della Golf, della 308, della Mégane, della Focus, ma a parer mio gli interni sono molto più tristi di quelli delle altre auto suddette; capisco che si sia privilegiata l'economia ai materiali e al disegno, ma - la miseria! - la base tecnica è buona e l'estetica esterna altrettanto, perché puntare al ribasso quando la concorrenza è agguerrita e tra sconti, KM0 e usato è facilissimo trovare qualcosa di più bello allo stesso prezzo? Che poi la Tipo la fanno in Turchia, quindi il ritorno economico di una scelta che ha a cuore un marchio italiano è (quasi) nullo. La Giulietta stessa cosa, quando ho dovuto cambiare auto l'avevo scelta come prima opzione, ma a livello di tecnologia e di finiture non è all'altezza delle rivali pur costando praticamente la stessa cifra e ho preferito puntare su altro. Mi è dispiaciuto, ma è FCA che deve cambiare strategia.
Ritratto di 82BOB
7 novembre 2018 - 18:17
2
La produzione auto in Italia è in gran parte del gruppo FIAT, credo sia ovvio che, diminuendo i modelli, diminuiscano anche i dati di produzione! Prima c'erano diverse fabbriche nel belpaese che producevano auto a marchio FIAT, Lancia, Alfa Romeo, oltre a Ferrari, Maserati, ai veicoli commerciali ed alle Lambo. Ora, i modelli in vendita sono molti meno e in più diversi di questi, come Ypsilon, Tipo, ecc. vengono prodotti in altri paesi. Non sono dati sorprendenti, ma mettono tristezza.
Ritratto di probus78
7 novembre 2018 - 19:23
Il problema Dell 'Italia è che ci costruisce praticamente solo la fca. Germania Regno Unito Francia e Paesi Est Europa sono tappezzate di stabilimenti stranieri americani giapponesi e di recente anche coreani. Il sistema Italia non attira investimenti stranieri, chissà perché... Mistero!
Ritratto di stefbule
7 novembre 2018 - 22:03
12
Non è un mistero, è una sola parola:Tasse.
Ritratto di herm52
8 novembre 2018 - 09:58
Le tasse sono la linfa di ogni sistema amministrativo e sarebbero anche pagate volentieri se fossero investite nell'ottica di una crescita economica come ad esempio servizi, logistica e sicurezza sociale anziché privilegiare l'assistenzialismo sociale e industriale. Siamo un popolo dove prevale la saccenza e non la sapienza.
Ritratto di Gianlupo
7 novembre 2018 - 22:31
Quando GM comprò Daewoo Automotive per 400 mln di USD quando invece ne valeva 6 mld lo fece, come tante altre corporation americane, dopo che la tempesta finanziaria artificiale scatenata dal tesoro statunitense (da cui l'FMI prende diligentemente ordini) sulle Tigri Asiatiche aveva ridotto nazioni come la Corea del Sud, siamo alla fine dei '90, a svendere le proprie aziende agli americani. Noi abbiamo già ceduto alla Chrysler (vabbè FCA...) la Fiat, ossia l'ex "Gruppo Fiat", attraverso un'operazione un po' più complessa, ma che nella sostanza ricalca logiche analoghe. Abbiamo privatizzato l'impossibile, abbiamo smantellato il welfare, abbiamo precarizzato perfino gli stessi precari (vedasi la tragedia umana dei ciclisti/scooteristi con zaini di plastica variopinti a forma di cubo, che sono de facto i sotto-schiavi degli schiavi moderni). Non dimentichiamoci una cosa: adesso che i piddini-forzini (gli utili idioti prezzolati dalla Troika e/o che grazie alla Troika "lavorano") sono fuori gioco (solo temporaneamente temo), se ci toccano, se ci fanno male, se speculano sull'Italia, seconda potenza industriale d'Europa, noi a quel punto si tira giù tutto: asse franco-tedesco in primis. Dobbiamo nazionalizzare, almeno in parte e fregandocene dei dogmi dei neoliberisti (del resto, è così da sempre in Francia e Germania), le aziende del settore automotive, fal saltare il monopolio Chrysler/FCA che opprime gli stabilimenti italiani (DR, Lambo e Sevel, joint venture di FCA e PSA, li lascerei magari perdere...) e rendere nuovamente competitivo/possibile produrre auto e relativi componenti in Italia, anche coi dazi se del caso. La situazione attuale è insostenibile. Io non sono certo un socialista, tant'è che quando vedo una Maserati o una Mito per strada (non c'è premium che tenga...) penso che fino ai 3/4 del suo costo produttivo l'hanno sostenuto i contribuenti italiani. Di cosa stiamo parlando allora? Eddai!
Ritratto di Roomy79
7 novembre 2018 - 22:41
1
Standing ovation
Ritratto di Gordo88
7 novembre 2018 - 23:54
1
Scusa ma c è qualcosa che non torna.. vorresti nazionalizzare fiat scorporandola da chrysler e poi ti fa orrore se per fare una mito i 3/4 l ha pagata la collettività??
Ritratto di probus78
8 novembre 2018 - 00:03
Se in Italia gli stranieri non investono non è solo colpa delle tasse ma di tutti gli italiani, me. Compreso. Chi investe (mette i soldi) vuole un ritorno economico. Ma noi non siamo competitivi vista la inefficienza della pubblica amministrazione e della giustizia, la burocrazia, le tasse, la mancanza di infrastrutture moderne. Inutile dare la colpa ai politici o alla Fiat perché la colpa è degli italiani tutti che pensano solo al tornaconto personale e non hanno il minimo rispetto della Collettività che li circonda.
Ritratto di Gianlupo
8 novembre 2018 - 00:30
@Gordo88 Fare il bail-out di Chrysler non è forse stato un drenare dalle casse, dagli uffici tecnici, dai centri di R&D e dalle risorse gestionali del Gruppo Fiat tutto il drenabile? Fiat Group ha salvato Chrysler, ma in nome di chi? Il Financial Times, non per niente, ha parlato dell'operazione, in termini di "Fiat cure for Chrysler". Il primo presidente di FCA dopo "l'acquisizione inversa" è stato, non a caso, l'italianissimo Robert Kidder. La nostra azienda automobilistica nazionale, alla quale l'Italia ha dato veramente tanto, anzi decisamente troppo, è stata usata come "cura" per un'azienda americana in difficoltà. Qual'è la differenza rispetto all'acquisizione di un gruppo automobilistico a prezzo stracciato? Alla fine, terapia a parte, il risultato è lo stesso. GM ha tratto enorme beneficio dall'acquisizione di Daewoo (allora potentissima, nonostante quanto possa capitare di leggere o di sentir dire), così come Chrysler ha tratto beneficio dall'acquisizione da parte di Fiat. Daewoo, in seguito alle "attenzioni" statunitensi, non ha esattamente seguito lo stesso corso del Gruppo Hyundai, ad esempio, colpito solo di striscio per il tramite d'una serie di partecipazioni americane forzose. Analogamente, la componente "ex Gruppo Fiat" di FCA non sta certo attraversando un momento florido, come invece potrebbe se i suoi interessi fossero tutelati da stakeholder italiani. La nazionalizzazione, totale o meglio parziale, alla fine non solo garantirebbe, in assenza di potenziali investitori italiani, la permanenza dei centri decisionali e di R&D in patria, ma alla fine eviterebbe che ulteriori risorse vengano drenate per poi finire negli States, in Polonia, in Serbia, ecc. Se fai due conti salvare il salvabile ci conviene... per quanto paradossale possa sembrare. Altrimenti facciamo costruire le macchine agli altri e chiudiamola questa partita, in perdita, una volta per tutte.
Ritratto di AyrtonTheMagic
8 novembre 2018 - 10:32
1
Preciso., e corretto. Nulla da aggiungere
Ritratto di Gordo88
8 novembre 2018 - 10:58
1
La faccio più breve ricordando che Marchionne ci aveva visto lungo.. a fronte di un vantaggio iniziale di chrysler nell acquisizione poi l economia americana è cresciuta a vista d occhio e con essa le vendite dei veicoli. Vero che fiat ha messa a disposizione la tecnologia ma quanto ha venduto jeep in italia negli ultimi anni!! Ormai si vedono solo renegade in giro.. e fidati che gli stabilimenti in Sernia e polonia turchia ecc. ci sarebbero anche con una fiat nazionalizzata
Ritratto di Gianlupo
8 novembre 2018 - 13:24
@Gordo88 Bah, io tutti questi italiani/europei a bordo di fiammanti Renegade (che gli americani peraltro chiamano "Jeep Fiat"...) sinceramente non li vedo. La delocalizzazione non sarebbe di certo stata così spregiudicata. I nuovi FireFly della tua amata Renegade sono stati progettati e costruiti in Brasile e quindi ora prodotti anche in Polonia (peraltro il 1.3 150 cv ha il doppia frizione dct con controlli Magneti Marelli, da poco venduta ai giapponesi); dimmi tu in tutto questo l'Italia cosa ci guadagna. Per non parlare del massiccio e sistematico ricorso agli ammortizzatori sociali, che gridano vendetta in relazione alle promesse fatte urbi et orbi circa la piena occupazione garantita entro il 2018. Promesse fatte, evidentemente, in tempi in cui gli aiuti di stato facevano molto comodo, nonostante al governo ci fossero i lacché dell'ultraliberista triade UE-BCE-FMI (si ricordi, in merito, la visita a Cassino di SM con l'allora presidente del consiglio). Guarda, a me non viene in tasca niente e le soluzioni potrebbero anche essere altre; io sono un tecnico e vedo solo quello che mi passa sotto gli occhi, punto. Per me al limite potrebbe valere anche la logica del tanto peggio tanto meglio; però poi non si faccia la anime belle tacciando di barbarie la gente che, giustamente, a un certo punto s'incazza...
Ritratto di Gordo88
8 novembre 2018 - 14:40
1
I nuovi firefly saranno anche prodotti all estero, ma stando ai dati dell articolo nel 2017 in Italia si sono prodotte più renegade che l intera gamma alfa romeo quindi un contributo agli stabilimenti produttivi italiani ne ha dato eccome.. P.s. la renegade non è un auto che amo, tuttaltro, però ne riconosco il successo commerciale
Ritratto di Giuliopedrali
8 novembre 2018 - 15:50
In ogni caso le Renegade le vendono si in Italia, ma avete mai consultato bestselligcars.blog (per esempio) all'estero praticamente zero.
Ritratto di lovedrive
8 novembre 2018 - 21:55
cosi dici. delle 180,000 renegade prodotte a melfi oltre 100.000 vanno in america. in italia ne hanno venduto solo 37.000 nel 2017
Ritratto di IloveDR
8 novembre 2018 - 09:00
3
un mago da tastiera, non c'è che dire!!!
Ritratto di Livio1952
8 novembre 2018 - 14:22
Vedrai come ci riducono i tuoi governativi. Se sei un fautore delle nazionalizzazioni vuol dire che vivi sulla luna. Non sappiamo nemmeno gestire gli ospedali, nel pubblico si ruba su tutto, nessuno è in grado di controllare nulla ( vedi ponte Morandi) e tu vorresti che lo stato rientrasse in economia? Che si dia da fare per andare gli evasori e buttarne un paio di mila in galera, vedrai che gli altri si mettono paura?pensi all' abusivismo edilizio e rimettere in sesto il territorio e gli edifici pubblici. È che non vuole e non sa da che parte rifarsi. Vecchi e nuovi
Ritratto di Gianlupo
8 novembre 2018 - 23:09
@Livio1952 Capisco le tue perplessità e sono pienamente d'accordo (anche se non bisogna generalizzare; guarda, ad esempio, gli scandali legati ai DRG nella sanità privata). Comunque, io mi riferisco anche a partecipazioni statali (come in Renault e VW, ad esempio, dal 5 al 20% circa). Sono partecipazioni di garanzia rispetto, ad esempio, a delocalizzazioni selvagge ed alla mancata redistribuzione degli utili, oltre a servire da elemento regolatore per tutti gli altri attori sul mercato. Il fatto é che in Italia di altri attori sul mercato automotive, di fatto, non ce n'è, punto. In mancanza di investitori nazionali, quindi, anche la nazionalizzazione in toto è un'opzione da considerare, e certo dando una "regolata" al pubblico. Vedi, le mie opinioni su corruzione, clientelismo, nepotismo, raccomandazioni, ecc. sono troppo estreme per l'Italia, laddove se ne può invece tranquillamente parlare nei paesi del gruppo di Visegrad, nei quali vado spesso per lavoro. Là un "estremista" italiano è considerato al pari d'un "moderato" locale, né più né meno. Le strade sono statali e sono in perfetto ordine e chi sgarra, in generale, non la fa franca; ma le nostre anime belle quei paesi li considerano dittatoriali... Cambiare gli italiani non si può? Forse no, ma prima di farli rimbecillire e strozzare dai leccapiedi della Troika, una seconda chance gliela darei.
Ritratto di IloveDR
8 novembre 2018 - 09:02
3
nel complesso un caloroso GRAZIE a PSA che continua a farsi costruire i furgoni dalla Sevel Sud di Atessa...
Ritratto di Giuliopedrali
8 novembre 2018 - 09:44
La cosa più triste è che era una delle industrie più importanti al mondo la nostra, però uno spiraglio c'è per il futuro, a parte la pessima FCA, a Torino c'è tanto di quel know how automobilistico, soprattutto design ovviamente che tantissime ditte orientali indiane e cinesi stanno investendo sonoramente in aziende specializzate piemontesi con grandi tradizioni, esperienze e gusto, viva il design italiano e viva l'Asia!
Ritratto di AyrtonTheMagic
8 novembre 2018 - 10:53
1
Era ovvio a chi faceva un minimo di esame della situazione e non aveva gli occhi foderati dal velo creato dal marketing. Ma ora lo sanno anche loro. Facciamo un resoconto in ordine sparso della produzione italiana di 10 anni fa fino ai tempi nostri: Mito OFF, Multipla OFF, Idea/Musa OFF, Croma OFF, 159 OFF per troppo tempo, 159SW OFF, Brera/Spider OFF, 166 OFF, Delta OFF, Punto188 OFF, G.Punto OFF, Thesis OFF (sostituita dalla 300C..), Ypsilon OUT, Bravo OFF, 600 OFF. Attualmente abbiamo: Panda, 500X/Renegade, Giulietta, Giulia, Stelvio Elementare Watson... ah già ma c'è Maserati, che però vende una macchia al giorno se va bene...
Ritratto di 82BOB
10 novembre 2018 - 16:29
2
Hai fatto anche la lista di modelli, così si capisce meglio il tutto! Chiarissimo, concordo!
Ritratto di Spock66
8 novembre 2018 - 14:33
Marchionne (RIP) aveva giocato tutto il rilancio della FCA, oltre che su manovre finanziarie (vedi GM e prestito Obama), sul lancio di ciò che il Crozza-Briatore definirebbe il "suogno"..cioè far credere agli italiani (mediamente più poveri degli altri europei) di essere ricchi..ecco allora arrivare la Renegade "finta-Jeep" che si compra con 18mila euro, fa SUV fico e paghi come una Polo, ecco la Giulia, la finta-BMW, che si trova dopo 2 anni a Km0 a meno di 30mila euro, come una Focus ma che ti sembra un'ammiraglia, la 500 finta-Mini, che costa la metà ecc ecc..peccato poi che il finto si dimostra per quello che è, una b.o.iata, un carrozzone non paragonabile a ciò a cui mirerebbe, e allora perdi non solo il cliente che si era illuso, ma perdi anche quello che magari una vera Jeep, una vera Alfa, una vera Maserati l'avrebbe comprata ma è stato schifato dalle altre.. io adoro la mia vera Jeep Wrangler, ma sorry mai più, dato che l'assistenza FCA è al livello delle Panda, mentre LR o Toyota mi trattano con i guanti bianchi...
Ritratto di Livio1952
8 novembre 2018 - 14:45
Un amico più anziano di me, svariati anni fa andò in Germania a lavorare in fabbrica ( non nel settore auto). Dopo un poco di tempo dovette, per motivi familiari, tornare in Italia e ha lavorato per anni sempre in fabbrica ( nel settore vetreria) avendo esperienze in diverse strutture. Ha sempre sostenuto che non si dava ragione di come in Italia le aziende non chiudessero. I modelli organizzativi e la cura per il prodotto che aveva trovato in Germania, ivi compreso il coinvolgimento dell' operaio nel miglioramento del processo produttivo erano incredibili. In Italia un disastro, un' approssimazione senza fine. Forse questo spiega tante cose, non credete? Premetto che non ho mai avuto auto del gruppo Volkswagen o BMW o Mercedes. Se poi pensiamo che in Italia in pratica produciamo pochissimi modelli e ne produrremo ancora meno cosa vi aspettate? Comprare italiano? Se non sbaglio FCA paga le tasse in Olanda? Ha il suo mai control in USA? Ho acquistato la nuova Vitara, la fanno in Ungheria ( se lo sapevo, forse evitavo!!!!). Un mio amico ha acquistato un Fiat Doblò cargo che ha scoperto essere costruito in Turchia. Almeno la mia è fatta in un paese UE. Per non parlare dei prossimi trasferimenti di produzione di Fiat nello stabilimento in Serbia. Da anni produce in Polonia. La Vitara 1,4 top ha tutti i nuovi sistemi di guida assistita. Praticamente manca di clima bi- zona. Ha un costo di 24400 devi solo scegliere in più il ruotino, e il tipo di metallizzato , se lo vuoi. Provate a capire una Fiat che costo possa avere con uguali dotazioni, ammesso che siano a listino. La Ignis 1,2 di mia moglie, oltre a poter avere mild Hybrid o anche all- gruppo. Ha sistemi di guida assistita quasi completo, navigatore, spazio a profusione, fari automatici, sedili e specchietti riscaldati. Provate a capire se Panda, la super venduta panda offra certe cose e con quali costi. Il navigatore Suzuki posso aggiornarlo comprando una semplice scheda dati su eBay al costo di 40 euro ( originale Bosch) e ha la cartografia europea, non solo italiana. Se uno vuole acquistare auto FCA dei segmenti C D e oltre cosa compra, a parte Alfa Romeo o Jeep? Avete provato a confrontare pari dotazioni con auto del gruppo PSA, oppure Ford o Coreane?
Ritratto di lovedrive
8 novembre 2018 - 22:02
ti sei comprato una suzuki 1.4 per 24.400 euro? mia moglie con 20.000,00 si è comprata una 500x 4x4 automatica 2.0 con 140 cv , 0 km, made in italy. contento tu.
Ritratto di 82BOB
10 novembre 2018 - 16:27
2
Cioè, stai seriamente paragonando una 500X a una Vitara?!? E' come paragonare un hamburger di McDonald's (500X) a una bella fiorentina (Vitara)!!!
Ritratto di Livio1952
10 novembre 2018 - 17:03
Premesso che uno acquista ciò che vuole. Ho letto su 4 ruote i prezzi della 500x 2,0, 4x4 con cambio automatico. A parte che ci sono modelli in esaurimento scorte ( cioè non più prodotti) ed altri due in sostituzione. I prezzi partono da 29000/30000. Ovviamente sistemi di assistenza alla guida, se ho ben letto, di serie, solo mantenimento corsia ( non so se attivo o meno) e cruise controllo adattativo. Altre cose non mi pare nemmeno previste come optional. Direi che il nostro amico ha certamente comprato un' auto di seconda mano ( seppur a km O) e di serie in uscita di produzione. Ovviamente ha fatto bene ad acquistare secondo sua convenienza ma non può fare confronti , tanto più che io ho parlato di prezzo di listino e non di sconti applicati.con auto di nuova immatricolazione. Poi è ovvio che ognuno può acquistare l' auto secondo i suoi modi di concepire l' auto stessa. Un mio amico è contentissimo della sua panda che non ha in pratica acessorti di serie del tipo in uso negli ultimi dieci anni. È una filosofia di vita. Io poi quando leggo sui listini che nelle dotazioni di serie sono compresi i tappetini o ancora il libretto di istruzioni ( jeep un paio di anni fa) . Oppure che mi fanno scegliere le pinze dei freni rosse, gialle , bianche, etc,etc o una marea di altri opzionals, mi piglia male, ognuno è fatto come è. Case come FCA, BMW, Mercedes, Volkswagen è tutto il gruppo, pure Ford e non so quanti altri hanno questo uso, a me non piace, per altri magari sarà il top. Grazie al cielo, almeno in questo abbiamo libera scelta.
Ritratto di Livio1952
10 novembre 2018 - 17:08
Vorrei pure dire al ns amico Cristian che la 500 x da lui acquistata credo sia un diesel. C' è da capire se euro 6 o euro6 temp. Vi siete chiesti perché FCA sta vendendo diesel che costano meno del benzina? Non sarà mica perché sono tutti euro 6 che dal primo gennaio 2020 non sono più vendibili? È ovvio che in questa ottica anche un' auto isolata abbia le sue valutazioni. cordialmente.
Ritratto di lovedrive
10 novembre 2018 - 17:28
bob , vai a farti un giro con la vitara 1,4 e la 500 x 2.0 diesel. magari vedrai che la vitara non è la super macchina che tu credi. per il diesel euro 6 ( non 6 temp) non ci siano problemi per i prossimi 15 anni. adesso stannno forse vietando le euro 3 diesel in qualche città ( non a casa mia) e sono macchine di più di dieci anni fa. poi io sono il primo a dire che per fortuna ognuno acquista quello che gli piace cosi abbiamo una parco macchine variopinto.
Ritratto di Livio1952
10 novembre 2018 - 18:05
Io vado a fare il giro con la mia auto e tu con quella di tua moglie. Ognuno, ovviamente si tiene la sua. Resta il fatto che tu hai esplicato un confronto di prezzo e il prezzo lo portano le caratteristiche Delle auto. Quindi dotazioni, tipi di motore, serie uscita di produzione oppure di nuovo inserimento. Se tu andassi a comprare Kia Sportage nuova, 1,7 diesel, awd, cioè un' auto uscita di produzione perché sostituita, probabilmente la compreresti ad un prezzo quasi simile alla tua. Ogni scarrafone è bello per mamma sua ma la Sportage è certamente un' auto superiore alla Vitara e alla 500 x. Questo, però non significa nulla, ognuno compra secondo proprie convinzioni e possibilità. Resta il fatto che poi era quello che volevo sostenere io ( non so quanto avrei pagato una Vitara diesel o 1,4 all grip con cambio automatico che peraltro a me non piace , modello 2015-2018 a km 0 , ma non credo poi molto lontano dal tuo)che FCA a parità di dotazioni e caratteristiche ha prezzi di listino più alti di molte marche straniere, pardon , non FCA, visto che pure FCA non è italiana
Ritratto di 82BOB
11 novembre 2018 - 01:35
2
Spiego meglio il commento sperando di non offendere... Premetto che concordo con voi che si compra quello che si può, quello che piace e quello che si crede meglio. Noto anche io che i prezzi FCA sono elevati per le dotazioni di serie che offrono (ma giusti guardando a motori e telai che pur anzianotti si difendono). Quello che volevo esprimere è che la Suzuki Vitata è un prodotto che deriva dall'esperienza pliriennale della casa giapponese nel segmento e, pur se oggettivamente troppo suvvizzata, la Vitara al di là degli optional forniti è un'auto che, al pari della fiorentina, ha una grande storia che si traduce in un prodotto che è sicuramente d'eccellenza nel suo segmento per il prezzo a cui è venduto. La 500X, che io trovo orrenda, è sì una vettura valida, ma è una novità per FCA, essendo una evoluzione della Punto in chiave SUV- crossover, e come tutte le novità, nonostante la collaborazione di Jeep, nonostante l'impegno di stile, nonostante la pur soddisfacente qualità, non può ancora porsi a confronto con la giapponese sotto diversi punti di vista, un po' come "l'hamburger di Bastianich" venduto al Mac in confronto con la fiorentina! Poi, ripeto, le lacune di FCA sono tantissime riguardo alle dotazioni, quindi confrontarle diventa ancora più dura...
Ritratto di Livio1952
11 novembre 2018 - 07:48
Ma infatti io faccio un discorso di tipo generale che riguarda il posizionamento di FCA nel listino prezzi, in rapporto anche alle dotazioni di serie od optional che offre. Anni fa si diceva, lo so, sono più care, arrugginiscono subito ma che ci vuoi fare? I pezzi di ricambio costano meno, i meccanici tutti le sanno aggiustare e poi, insomma, le fanno in Italia, diamo una mano agli operai italiani. Purtroppo adesso non è più così. Ogni auto è costruita chissà dove, in Italia si produce pochissimo, l' assistenza è capillare per quasi ogni marchio, per cui, credo che ognuno possa acquistare secondo i propri gusti. Detto ciò, non si può nemmeno porre a confronto il prezzo di acquisto di due auto, di cui una nuova e l' altra usata, seppure a km ,0. In più un' auto sottoposta a revisione del modello e l' altra invece di una serie in esaurimento scorte. Poi ovviamente i soldi sono di chi li tira fuori, ognuno da importanza a caratteristiche particolari, non necessariamente identiche agli altri. È certo che comunque, dopo la mia 600 super usata dei miei 18 anni, la nuova 127 verde, ho acquistato Ford Citroen, Renault, Opel e Suzuki. Ogni volta che cambiavo auto, mi avvicinavo a Fiat e ne fuggivo. Ricordo quella volta, nel 2005 che stavo acquistando un' auto per mia moglie. Comprammo una Opel Agila 0,9 fashion line, da poco ristilizzata che per l' epoca e il target era una signora utilitaria che abbiamo dato via lo scorso anno dopo aver fatto solo i tagliandi previsi e che il concessionario rivendere dopo pochi giorni. Ebbene ricordo che andammo in Fiat a vedere la Panda. In pratica per la versione basica si venivano chiesti quasi gli stessi soldi dell' Agila.
Ritratto di lovedrive
12 novembre 2018 - 09:49
certo, ognuno è libero di comprare quel che li pare. lei dice le fiat sono care, ma poi le confronta con suzuki e hyundayi prodotte in ungheria e slovacchia, dove la manodopera costa un terzo e poi magari si lamente che i dipendenti fiat sono in cassaintegrazione o guadagnano troppo poco. ma ormai si sa è cosi. tanto ho capito che per lei ogni macchina è a prescindere migliore di qualsiasi fiat. allo
Ritratto di Livio1952
12 novembre 2018 - 11:35
Guarda che Fiat produce pochissimo in Italia, non è che sono dei benefattori in Fiat. Produce in Turchia, Polonia, Serbia, salvo se in altri paesi. L' articolo è chiaro, noi siamo in vistoso calo nella produzione di auto. Se poi ci mettiamo che FCA non è più italiana, la frittata è fatta. Il fatto che un' auto costi di più perché la manodopera è più cara ha un suo limite perché già scritto in altro articolo che sono tutte le fasi di produzione ad essere più care o meno produttive. I processi decisionali, i rapporti con le maestranze l' organizzazione del lavoro, tutti elementi interni vanno migliorati ma è il sistema paese che non funziona a partire dai costi più alti per l' energia, le infrastrutture di trasporto, digitali, le tasse, la burocrazia e chi più ne ha più ne metta. Tutte le case hanno delocalizzato, per non pensare a fenomeni abnormi di sfruttamento degli operai in cui tutte le case che operano in USA si sono buttati , attraverso città franche in territorio messicano dove si produce schiavizzando poveri cristi tornando su cose più amene possiamo dire se case orientali producono in Europa, vuol dire che almeno un poco di ricchezza rimane nel vecchio continente. Mi vengono in mente le major della moda che producono in Asia e poi ci propinano i loro prodotti a prezzi così alti come fossero fatti in Europa. Ciò che aumenta in questo modo di fare è il profitto non certo la convenienza per il cliente europeo. Non credo che il mio amico comprando il suo Doblò cargo, costruito in Turchia abbia speso meno di un Kangoo con caratteristiche simili costruito chissà dove.Alla fine credo che dovremmo solo acquistare il prodotto che valutiamo più confacente alle ns necessità o aspirazioni. Credo ci siano modelli di auto che non sai nemmeno tu da dove vengono. Si recita auto per auto. Ho letto di un modello Fiat che se proviene da Melfi ha un' accuratezza superiore del medesimo che viene prodotto in altro stabilimento, sempre in Italia. Ma tu quando stacchi l' assegno lo compili diversamente a seconda da dove arriva l' auto che acquisti?
Ritratto di Carlo Bettinelli
8 novembre 2018 - 14:51
Su tutti questi sbalzi di produzione di case automobilistiche di modelli obsoleti e modelli che non riescono a sopperire la produzione, i prezzi non sono stati per niente favorevoli per incrementare le vendite, anzi sono sempre in aumento
Ritratto di Carlo Bettinelli
8 novembre 2018 - 15:02
evviva gli itagliani se così si possono ancora chiamare, pur di criticare certe idee italiane criticate tutta la produzione
Ritratto di Giuliopedrali
8 novembre 2018 - 15:55
Be alla fine dai l'industria italiana era la migliore al mondo, tutto inizio ad essere un incubo il giorno in cui sulle Alfa compatte compatte sostituirono il mitico boxer con un banale 4 cilindri Fiat bbrrrrrr!! E tentarono pure di farlo passare come un progresso!! La caduta degli Dei!
Ritratto di Angi0203
8 novembre 2018 - 16:16
324.568 su 339.568 (96%) commerciali esportati! Bè ... complimenti, questo ha trasferito un bel po' di valore dall'estero in Italia. Se serviva un'ulteriore prova che tutto quello che si può vendere è il rapporto Qualità/Prezzo ...
Ritratto di lovedrive
8 novembre 2018 - 21:44
strano questo articolo, proprio perche anfia ha tutti i dati. gli ultimi tre anni non sono cosi male basta vedere i dati completi di anfia.it https://www.anfia.it/it/automobile-in-cifre/statistiche-italia/produzione-nazionale poi se qualcuno vuole che producano di più le dovrebbe anche comprare.
Ritratto di drummer
8 novembre 2018 - 22:14
Ho sempre criticato l'operato di Marchionne e questa notizia mi da ragione salvare chrysler con finanziamenti massicci da parte di Obama e far morire lentamente fiat con il bene placido del governo
Ritratto di Carlo Bettinelli
9 novembre 2018 - 10:25
Ma non vi siete mai chiesto il perché in Italia è rimasto solo FCA sono (sparite ) scomparse grandi fabbriche di auto e autocarri, e tutti zitti
Ritratto di Fulminebianco
9 novembre 2018 - 17:36
Quindi Fiat e/o FCA hanno dimezzato la produzione in dieci anni. E pensare che con il benestare dei Sindacati di cui dobbiamo andare orgogliosi Fiat ha eliminato l'ultimo bastione di concorrenza interna a spese della Ford che avrebbe fatto carte false per acquistare il marchio. Riguardo invece Renault personalmente ne ho avute diverse e l'ultimo dei problemi che ho avuto è stato quello dell'affidabilità ... anzi averne!
Ritratto di Livio1952
12 novembre 2018 - 11:40
Anche io. Non mi posso lamentare di Renault, sia come qualità che come assistenza. Se dovessi fare una pagella semplificata di auto affidabili o meno fra le prime metto Renault, Opel e Suzuki, fra le seconde Fiat, Ford e Citroen.
Ritratto di Livio1952
12 novembre 2018 - 11:42
Anche se per onore di verità le meno affidabili sono auto avute più in là nel tempo ma d" altra parte si compra anche sulla base dell'esperienza esperienze avute. Unica Ford che ho comprato a distanza di anni ma devo dire che escort fu un modello pieno di difetti e fusion non ne è stata esente, anche con danni consistenti al motore diesel.