LA FINE DEL DIESEL - Hanno emissioni zero alla scarico, trazione elettrica e alimentazione a idrogeno. Il pieno si fa in 15 minuti e consente autonomie tra i 1.200 e i 2.000 km, nonché una capacità di traino notevole considerato il motore da 1000 CV con coppia di 2.712 Nm. È quanto promettono il Nikola One e Two, primi camion sviluppati dalla Nikola Motor Company di Salt Lake City, Utah, e attesi sul mercato per il 2021. Motrici che negli intenti di Trevor Milton, fondatore e amministratore delegato della società statunitense, dovrebbe segnare “la fine del motore diesel”, almeno per il trasporto merci.
EFFICIENZA OLTRE IL 66% - A dare credito, almeno teorico, alle dichiarazioni di Milton sarebbero i numeri. Secondo i dirigenti della Nikola, infatti, questi camion garantirebbero costi di esercizio dimezzati rispetto ai rivali a gasolio grazie al peso inferiore, alla minore manutenzione e alla maggiore efficienza della propulsione, attestata intorno al 66% contro il 40-45% delle unità diesel. Il motore elettrico, infatti, ha un efficienza prossima al 95%, che in combinazione al 70% dell’efficienza delle celle a combustibile, consentirebbe di trasformare in trazione fino al 66,5% dell’energia utilizzata. Nel complesso, dunque, gli ingegneri Nikola stimano un raddoppio della percorrenza a parità di energia utilizzata.
Il CUORE È BOSCH - I vantaggi apportati dei Nikola One e Two, che differiscono solo per la configurazione della cabina. riguarderebbero anche le prestazioni. Il cuore del propulsore è l’evoluzione del sistema elettrico Bosch eAxle, la piattaforma modulare con motore elettrico, elettronica di potenza e cambio riuniti in un'unità compatta. Una tecnologia rivisitata insieme agli ingegneri di Nikola Motor per la trazione dei veicoli commerciali e industriali che impiega un motore da 800 Volt e batterie da 320 kWh e fornisce all’One i numeri citati: 1000 CV di potenza e coppia di 2.712 Nm, rispettivamente il 100% e il 40% in più rispetto ai tradizionali camion diesel. A favore della soluzione Nikola-Bosch ci sarebbero pure la trazione su quattro ruote (la motrice è un 6x4), il baricentro più basso, i minori spazi d’arresto grazie alla frenata rigenerativa (che contribuisce a ridurre l’usura dei freni) e la maggiore accelerazione e trazione garantita dalla tecnologia elettrica. Inoltre, secondo i tecnici americani, dovrebbe raddoppiare anche la durata del mezzo, passando da mezzo milione di miglia a oltre un milioni (più di 1,6 milioni di km). Ad alimentare le batterie che spingono il motore elettrico c'è un'enorme fuel cell, cioè una pila a combustibile che prende la sua energia dall'idrogeno stoccato in uno speciale serbatoio. Dunque il rifornimento avviene da un distributore che eroga idrogeno.
ATTESI NEL 2021 - “I primi autocarri a lunga percorrenza elettrici”, come sono stati definiti i Nikola One e Two dagli uomini di Salt Lake City, dovrebbero avere una visuale a 360 gradi grazie a una serie di telecamere e a sistemi radar e sonar. Non solo. Dal display touchscreen da 21” nella cabina dovrebbe essere possibile avere una visualizzazione aerea virtuale in tempo reale dell'area attorno al camion e al rimorchio per evitare urti e problemi durante le manovre. Il Nikola One è annunciato per il 2021 a un prezzo dichiarato “concorrenziale” e sarà seguito a breve distanza dal Two, “trattore” con caratteristiche similari, ma con cabina più compatta. In programma anche la realizzazione della Nikola Zero, una sorta di dune buggy a quattro posti con 555 CV.