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Normative Euro 7: si va verso un alleggerimento

Pubblicato 19 aprile 2021

Le regole che indicheranno quanto potranno emettere le future automobili potrebbero essere meno restrittive rispetto a quanto inizialmente ipotizzato.

Normative Euro 7: si va verso un alleggerimento

CONTRASTO EVIDENTE - La contrapposizione fra industria dell’automobile e l’Unione Europea, complici le difficoltà dovute alla pandemia, ha raggiunto un nuovo picco in merito alle normative Euro 7 che dovrebbero entrare in vigore nel 2025. Il tutto nasce dalla proposta dell’European Advisory Group on Vehicle Emissions (AGVES), così restrittiva da equivalere, in pratica, a un veto sui motori a combustione (qui per saperne di più). Dal quel fatidico novembre 2020 le reazioni contrarie a quell’ipotesi, a livello sia politico sia industriale, si sono susseguite vivacemente. Questa levata di scudi ha forse sortito un effetto, dato che la stessa AGVES ipotizza un certo ammorbidimento dei limiti ipotizzati.

CONTRO LE LEGGI DELLA FISICA - Il limite per gli ossidi d’azoto NOx, per esempio, potrebbe essere di 30 milligrammi/km - per le automobili e i commerciali leggeri - invece dei paventati 10 mg/km. Altri “ammorbidimenti” sono stati la conservazione di tolleranze per le emissioni in condizioni particolari, come i veicoli più pesanti o la presenza di rimorchi. La proposta originaria prevedeva infatti che i limiti fossero gli stessi in ogni condizione. Un’altra retromarcia è stata sulle fasi transitorie, come le partenze a freddo o i tragitti brevi: ora vengono valutate non da sole, come nella proposta originaria, ma inserite in un ciclo. Le voci contrarie dei costruttori sono state unanimi: per esempio il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha detto che “allo stato attuale, lo standard Euro 7 va oltre le regole della fisica”. Anche il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, non si è nascosto dietro alle parole quando ha detto a Le Figaro: “Gli standard ambientali europei devono rimanere un fattore di incentivo, non distruttivo per la nostra industria. Ci sono trattative sull’Euro 7 e alcune delle proposte che circolano sono eccessive. I nostri costruttori non saranno in grado di tenere il passo”.

INDUSTRIA A RISCHIO - Sulla stessa linea il Ministro dei trasporti tedesco Andreas Scheuer: “vogliamo standard anche audaci ma raggiungibili. Si rischia di perdere l'industria automobilistica europea perché potrebbe emigrare altrove”. Il presidente dell’associazione dell’automotive tedesco VDA, Hildegard Müller, ha rilanciato dicendo che “la Commissione Europea si è resa conto che certi limiti erano tecnicamente irraggiungibili. Il problema per il clima sono i carburanti fossili più dei motori. I carburanti sintetici (e-Fuel) potrebbero dare un grande contributo ad una mobilità neutra verso il clima”.

LE ESIGENZE DELL’AMBIENTE - In realtà esiste un certo numero di paesi comunitari (Olanda, Austria, Belgio, Danimarca, Grecia, Malta, Lituania, Lussemburgo e Irlanda) che premono perché la Commissione Europea decida una data di fine per produzione e vendita, in Europa, delle auto con motori a combustione. Il settore dei trasporti è infatti responsabile del 25% delle emissioni di gas serra europee. Anche se le automobili moderne sono molto più pulite, l’aria nelle grandi città è ancora inquinata. Uno studio del 2020 della European Environmental Agency attribuisce infatti all’inquinamento atmosferico 379.000 morti premature nell’Unione Europea. Si suggerisce inoltre di raggiungere le zero emissioni entro il 2035 per le auto e i furgoni ed entro il 2040 per i camion, con le norme Euro 7 viste come transitorie verso questo traguardo. Anche gli e-Fuel, per quanto neutri dal punto di vista delle emissioni di gas serra, sono poco efficienti dal punto di vista energetico.

EFFICIENZA CONTROVERSA - La realizzazione dei carburanti sintetici prevede infatti di catturare anidride carbonica atmosferica, estrarne il carbonio e combinarlo con idrogeno (ottenuto a sua volta dall’elettrolisi dell’acqua) per ottenere idrocarburi. Essi, bruciando, restituiranno quindi l’anidride carbonica usata per produrli. Come puntualizzato dall’International Council on Clean Transportation, è vero che questo meccanismo reimmette nell’aria composti del carbonio che erano già presenti nell’aria stessa, ma si tratta di un processo che spreca molta energia. Anche partendo da energie rinnovabili occorre catturare CO2, estrarne il carbonio, combinarlo con idrogeno a sua volta estratto dall’acqua e bruciare il carburante così ottenuto in un motore già di suo non molto efficiente. Il rendimento complessivo è di circa il 16% contro il 72% ottenuto dalla stessa energia verde utilizzata per caricare un ben più efficiente veicolo elettrico. Il calcolo non tiene conto delle perdite - circa il 6% - nel trasporto/distribuzione dell’elettricità, considerate simili a quelle del trasporto dell’e-Fuel. Se pensiamo che ogni spreco di energia equivale ad emissioni di CO2, anche i carburanti sintetici appaiono quindi non molto risolutivi. Le voci a favore e contro delle varie soluzioni sono quindi diverse. Se le prime ipotesi per le norme Euro 7 erano irrealistiche, l’aria delle città ha comunque bisogno di una terapia d’urto per migliorare in maniera sostanziale.



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Ritratto di otttoz
19 aprile 2021 - 12:28
euro 8 elettriche o idrogeno
Ritratto di desmo3
19 aprile 2021 - 12:41
6
Quelle sono a emissioni locali zero, quindi non rientrano a prescindere. Si parla piuttosto di introdurre il parametro delle emissioni nell'intero ciclo vita, allora sì che ci sarà da divertirsi anche a parità di powertrain elettrico.
Ritratto di Mbutu
19 aprile 2021 - 15:43
desmo3, quello delle emissioni sul ciclo di vita la trovo un'idea intrigante. Anche perchè così in fase di produzione anzichè delocalizzare dove semplicemente costa meno ci sarebbe un valore anche nell'andare dove si produce meglio. Il problema è che il sistema diventerebbe estremamente variabile. Oggi si prende in considerazione un valore che è costante. Col ciclo di vita dovresti riomologare il modello ogni vota che cambia il mix energetico (sperando che almeno si usi il mix europeo, pensa se si dovesse usare quello dei singoli stati), se sposti uno stabilimento, se cambi il fornitore di un componente importante, ecc.
Ritratto di Check_mate
19 aprile 2021 - 12:31
"[...] l’aria delle città ha comunque bisogno di una terapia d’urto per migliorare in maniera sostanziale." E a conferma di ciò, prego a chi ne dubita di farsi un giro nella pianura padana in autunno con l'alta pressione. Ne vedranno delle belle.
Ritratto di desmo3
19 aprile 2021 - 12:36
6
Penso che solo pochissimi costruttori investiranno ancora altri miliardi sui motori a combustione per portarli allo standard Euro 7, con la prospettiva di vedere volumi di vendita in costante decrescita. Giusto chi imho non può farne a meno, tipo Daimler.
Ritratto di mondoka
19 aprile 2021 - 14:10
La soluzione già l'hanno trovata ed è non sviluppare oltre la parte termica ma limitarsi a aumentare la parte elettrica come contributo all'ibrido. Con le plug-in credo che ci staranno ancora dentro per tanto tempo, almeno se non rivoluzionano i test per il controllo emissivo.
Ritratto di desmo3
19 aprile 2021 - 16:04
6
Allora non si spiega l’ostruzionismo dei costruttori...
Ritratto di Al Volant
19 aprile 2021 - 18:12
Tu metteresti la mano sul fuoco sui bilanci di quelle grandi aziende ? Tu metteresti la mano sul fuoco che la voce ricerca e sviluppo, sia realmente tutta destinata a R&S ? Ecco, io no. L'ostruzionismo è spiegato.
Ritratto di mondoka
20 aprile 2021 - 08:50
Per me si spiega benissimo. Il motore termico progettato-rinnovato per esempio nel 2015, relativamente alla sola parte termica se le norme sono più stringenti nel 2030 lo dovrebbero forse comunque abbandonare, mentre se meno restrittive va a finire nel 2035 lo possono ancora utilizzare opportunamente ibridizzato, e sono bei soldi risparmiati allungare di 5 anni la vita utile. Non va dimenticato che non è che se l'Europa farà certe scelte poi nel resto del mondo, quello un po' più indietro tecnologicamente, non si useranno ancora tanti ma tanti motori solo benzina o diesel e per ancora molto tempo, quindi i costruttori che si muovono spesso su base globale non avranno alcun interesse ad abbandonarli perché non potranno comunque dismettere i termici per fare solo elettrici.
Ritratto di Ferrari V12 6-5L
19 aprile 2021 - 12:48
O agiscono così o danno 400/500 miliardi ai produttori. Se no sarebbe insostenibile per i produttori.
Ritratto di Mbutu
19 aprile 2021 - 14:14
E alla fine tanto hanno frignato che sono riusciti ad ottenere quello che volevano anche questa volta.
Ritratto di Rimbambutu
19 aprile 2021 - 14:25
Per violazione della policy del sito.
Ritratto di Roomy79
19 aprile 2021 - 14:33
1
Fosse così facile, dal 2025 solo auto elettriche e vediamo come reagisce il mercato e a seguire la popolazione...
Ritratto di Mbutu
19 aprile 2021 - 16:18
E chi dice che sia facile? Di sicuro se non ci si prova neppure non ci si può riuscire. Chiarito questo, visto che per convincerci di quanto fossero già puliti i loro motori le case ci dicevano cose tipo " emettiamo meno di 13g/km" (questa è di Mecedes e Bosh) mi stupisce che oggi dicano che sia impossibile. L'idea è che o prima od ora ci prendano in giro. Se a te va bene, a me no. Va da se che l'EU debba dare dei limiti stringenti ma raggiungibili. Che tutto sommato il problema non è probabilmente se il limite vada posto a 10 piuttosto che a 20 (o 30). Il problema è che la quadra non può essere trovata attraverso la collaborazione ed il confronto con questi soggetti che sono sistematicamente in malafede.
Ritratto di Roomy79
19 aprile 2021 - 18:44
1
Il problema è che i costruttori sono interessati al profitto e stop (e siamo d'accordo sulla malafede) e dall'altra parte ci sono lobbisti e burocrati non eletti e noti a nessuno che non decidono per il bene della popolazione europea ma indirizzano solo scelte in base alle corporation che rappresentano. La Germania è in ritardo sull'elettrico... E allora ecco ammorbidito l'euro 7. Chi di dovere farà miliardi? Allora ogni forzatura e lecita. Io non sono contro l'elettrico, dico che questa transizione è arrivata come uno tsunami, quando poteva essere gestita partendo molti anni fa è sarebbe ben accetta se accompagnata da un cambio culturale complessivo legato a consumi, vincoli economici, orari di lavoro, globalizzazione selvaggia. Invece nulla cambia per il resto e si vuole imporre in 2-3 anni un cambio epocale sulle tasche delle persone non 1 ma 2 volte, perché le elettriche hanno, prezzi spropositati (idem l'energia per ricaricare se non si hanno i pannelli) e gli incentivi con cui renderli abbordabili sono una farsa perché sempre sul nostro debito peseranno. Penso a quanto inquinano ogni giorno i furgoni di Amazon che sfrecciano ovunque per consegnare magari pacchi da 3€ e mi chiedo se non sia il caso di ragionare come un unico corpo per il bene del pianeta, anziché sperperare miliardi e miliardi per spingere un tipo di alimentazione (l'ecologia e il vero scopo? Dubuto) e lasciare invariato tutto il resto. Pensa incentivando i mercati rionali e aumentando il tempo libero delle persone rispetto alle ammucchiate domenicali presso i i centri commerciali come ridurremo le emissioni. Ma quello non fa comodo a qualcuno...
Ritratto di Mbutu
20 aprile 2021 - 00:22
Siamo alle solite. Prendete cose buone e giuste (i mezzi pubblici, la filiera corta, il wellfare, ecc) e le utilizzate come alibi per non cominciare mai da nessuna parte. C'è sempre qualcos'altro da fare prima. Avessero cominciato dai centri commerciali ti lamenteresti che "insomma, io non posso andare in un unico negozio a comprare tutto quello che mi serve, però Tizio e Caio girano ancora col diesel di 20 anni fa". Che noia.
Ritratto di Blueyes
20 aprile 2021 - 09:50
1
esatto, si chiama "benaltrismo" oppure buttarla in caciara. Quando non si vuole fare qualcosa allora invece di dire onestamente NO si fa il contrario, ri rilancia all'infinito così che non si comincia mai a fare nulla.
Ritratto di Roomy79
20 aprile 2021 - 13:21
1
No si chiama pensiero critico e ormai fra social, disinformazione di massa, regime del terrore manca al 95 % del cosiddetto mondo Occidentale in cui le priorità sono l'ultimo modello di iPhone (rigorosamente a rate) o ricevere un pacco in 1 giorno anziché 3. Poi per pulirsi la coscienza e sentirsi cool l'unica soluzione è girare con la Tesla altrimenti sei brutto e cattivo. Vallo a chiedere ai bambini del Congo che estraggono cobalto se le auto elettriche sono più ecosostenibili del petrolio o a loro non è chiaro nulla. A me da in testa l'assolutismo per cui una cosa all'improvviso è il male del mondo (il termico) e l'altra la salvezza senza fare analisi oggettive su benefici e costi. Saluti
Ritratto di Roomy79
19 aprile 2021 - 18:44
1
Il problema è che i costruttori sono interessati al profitto e stop (e siamo d'accordo sulla malafede) e dall'altra parte ci sono lobbisti e burocrati non eletti e noti a nessuno che non decidono per il bene della popolazione europea ma indirizzano solo scelte in base alle corporation che rappresentano. La Germania è in ritardo sull'elettrico... E allora ecco ammorbidito l'euro 7. Chi di dovere farà miliardi? Allora ogni forzatura e lecita. Io non sono contro l'elettrico, dico che questa transizione è arrivata come uno tsunami, quando poteva essere gestita partendo molti anni fa è sarebbe ben accetta se accompagnata da un cambio culturale complessivo legato a consumi, vincoli economici, orari di lavoro, globalizzazione selvaggia. Invece nulla cambia per il resto e si vuole imporre in 2-3 anni un cambio epocale sulle tasche delle persone non 1 ma 2 volte, perché le elettriche hanno, prezzi spropositati (idem l'energia per ricaricare se non si hanno i pannelli) e gli incentivi con cui renderli abbordabili sono una farsa perché sempre sul nostro debito peseranno. Penso a quanto inquinano ogni giorno i furgoni di Amazon che sfrecciano ovunque per consegnare magari pacchi da 3€ e mi chiedo se non sia il caso di ragionare come un unico corpo per il bene del pianeta, anziché sperperare miliardi e miliardi per spingere un tipo di alimentazione (l'ecologia e il vero scopo? Dubuto) e lasciare invariato tutto il resto. Pensa incentivando i mercati rionali e aumentando il tempo libero delle persone rispetto alle ammucchiate domenicali presso i i centri commerciali come ridurremo le emissioni. Ma quello non fa comodo a qualcuno...
Ritratto di deutsch
19 aprile 2021 - 15:27
4
va a tutto vantaggio degli acquirenti, norme meno rigide macchine meno complesse e quindi meno costose
Ritratto di rebullo
19 aprile 2021 - 14:24
1
Forse si sono resi conto che molti di passare all'elettrico puro (figuriamoci Plug-in..) non gli passa neanche per l'anticamera del cervello... ci sono talmente tante auto termiche a giro, che usate ne troverai per i prossimi 100 anni, già adesso noi in famiglia solo la prima auto la teniamo "nuova" (max 7/8 anni) la seconda e la terza hanno rispettivamente 15 e 22 anni e finché vanno bene (perché trattate bene e coccolate...) di cambiarle manco con le cannonate....
Ritratto di Giuliano Della Rovere
19 aprile 2021 - 14:40
Oggi è così, le seconde auto sono delle youngtimer (nel mio caso di nessun valore, però). Se però vorremo raggiungere le zero emissioni entro il 2035, credo che si dovrà intervenire con restrizioni progressiva alla vendita e, infine, alla circolazione. Per allora, prezzi e percorrenze dovrebbero essere equiparati ai modelli ICE.
Ritratto di rebullo
19 aprile 2021 - 15:53
1
Bhe, allora rottamiamo tutte le auto storiche, tanto con il superbollo quelle di un certo pregio hanno già preso il volo verso l'estero, con somma gioia degli estimatori stranieri. P.s. e che le mie sono valore?? Na golf e na micra..
Ritratto di fabrizio GT
20 aprile 2021 - 22:42
@rebullo....parole sante! io l'anno scorso ho venduto una 2004 con 200000km e ho acquistato una 2009 con 24000km....come seconda auto ho una 2006 con 45000km. La prima fa 12000/15000 km l'anno la seconda 5000km all'anno a stò ritmo la prima la cambierò tra una dozzina di anni la seconda mai più.....
Ritratto di ziobell0
19 aprile 2021 - 14:33
auto euro 10 in garage e caminetto a legna in sala...pensiamo di risolvere il problema smog solo con le regole per le auto?
Ritratto di deutsch
19 aprile 2021 - 15:29
4
ci son già oggi limitazioni anche per i caminetti
Ritratto di rebullo
19 aprile 2021 - 15:56
1
E i giapponesi versano l'acqua radioattiva in mare... ah la tauromachia...
Ritratto di Andre_a
19 aprile 2021 - 21:11
Quindi, siccome i giapponesi versano acqua radioattiva in mare e chi non ha altri tipi di riscaldamento può usare un camino a legna (se ricordo bene, la legge è questa, correggetemi se sbaglio), anche noi possiamo fare quel che ci pare?
Ritratto di deutsch
20 aprile 2021 - 09:22
4
mi sembra che i camini a camera aperta non siano più in regola e spesso anche bloccati per legge, che poi la gente se ne freghi e li usi lo stesso è un altro paio di maniche, d'altronde è pieno di gente che rimuove il fap, egr e adblue.... cosa vuoi pretendere da gente con tale senso civico
Ritratto di Spock66
19 aprile 2021 - 14:40
Ogni tanto un barlume di buon senso appare..anche il blocco della produzione delle termiche nel 2035 si dimostrerà come l'ennesima fuffa propagandistica destinata a svanire davanti alla realtà di un mercato che di EV non ne vuole sentir parlare, almeno a questi prezzi e con i costi dell'energia che continueranno a salire..tra l'altro una buona fetta di Asia (alcuni miliardozzi di persone contando India, Cina non urbana, Iran, Pakistan, ecc), Sud America e Africa (che nei prossimi anni potrà avere un boom economico) resteranno fuori da questi discorsi per decenni, non per anni...
Ritratto di deutsch
19 aprile 2021 - 15:30
4
non mi sembra che il costante e perenne incremento dei carburanti fossili abbia ai scoraggiato l'acquisto di auto termiche
Ritratto di rebullo
19 aprile 2021 - 15:59
1
io auto in vendita che vanno ad acqua o ad aria fritta non ne ho mica trovate in commercio....
Ritratto di deutsch
19 aprile 2021 - 16:11
4
nemmeno io, però adesso ci sono quelle elettriche se uno vuole, ma se preferisce può liberamente continuare a comprarsi una benzina o diesel. oggi c'è la scelta. basta poi non lamentarsi se le bloccano
Ritratto di rebullo
19 aprile 2021 - 16:39
1
Con la mia terza auto euro2 di 22 anni a benzina entro ancora nel mio centro storico... e pure le euro1 ancora... sveglia...
Ritratto di deutsch
19 aprile 2021 - 17:32
4
anch'io nel millennio scorso usavo auto a benzina
Ritratto di rebullo
19 aprile 2021 - 17:47
1
Peggio per te che hai cambiato.. poi se compri una plug-in ci torni... sta tranquillo che fin quando paghi bollo e assicurazione al max non ti fanno entrare in centro e se ti fanno la domenica "ecologica" inizia sempre dalle 9 alle 18 perché altrimenti sarebbe sequestro di persona e non ti possono non fare rientrare a casa... sveglia
Ritratto di deutsch
19 aprile 2021 - 17:52
4
certo vai a spiegarlo al nord dove stanno già limitando il diesel euro 4, solo in lombardia sono 209 comuni, altro che la sola città di Milano. e vorrei rassicurarti che gli euro 3 diesel ed inferiori non sono esentati dal pagamento del bollo ed assicurazione
Ritratto di rebullo
19 aprile 2021 - 18:15
1
Si dormi tranquillamente che non ti disturba nessuno, manco capisci quello che leggi...
Ritratto di deutsch
19 aprile 2021 - 18:52
4
avrei dovuto sospettare qualcosa dopo la citazione del sequestro di persona. buona continuazione
Ritratto di deutsch
19 aprile 2021 - 18:02
4
evidentemente abiti in zona non soggette a blocchi, altrove non potrebbe circolare un'auto benzina euro 1
Ritratto di rebullo
19 aprile 2021 - 18:12
1
Sto in collina e in 40 anni mai comprata una diesel, se te li cerchi i problemi li trovi...
Ritratto di deutsch
19 aprile 2021 - 18:19
4
fai un discorso molto personale mentre il mio è più collettivo dato che fino al 2019 la quota diesel sul venduto era superiore al 50%. le benzina hanno maggior vita utile, ma spesso su auto da famiglia sono ma soprattutto erano poco diffuse, ma anche per quelle i blocchi stanno avanzando. esistono ampie zone d'italia prive di blocchi ma in molte altre soprattutto al nord una benzina euro 1 già non potrebbe circolare. goditi il fatto che dalle tue parti evidentemente ci sono pochi problemi
Ritratto di rebullo
19 aprile 2021 - 19:47
1
Vai a fare il finto moralista da un'altra parte.. avete comprato per 20 anni puzzo diesel solo perché consumava poco e perché vi dicevano che era pulito, come se non vedeste cosa usciva dal retro e cosa respiravate. Dalle mie parti si dice: se è troppo bello per essere vero, allora È troppo bello... Adesso cercate una verginità ecologica con una tecnologia finta ecologica... cosa c'è più inquinante delle batterie? senza contare che per trovare i metalli pesanti per farle stanno distruggendo ecosistemi interi. Chi le smaltirà, come? E l'energia come la produci, con il fossile e il nucleare.. tanto fra 20 anni vi propinano una nuova storiella e voi abboccate... ma andate a resettare il cervello che vi si è bloccato...
Ritratto di deutsch
20 aprile 2021 - 09:17
4
ah ecco sei contro l'elettrico ed il cambiamento, finalmente lo hai detto
Ritratto di rebullo
20 aprile 2021 - 11:27
1
Fatta la legge, trovato l'inganno... vai comprate le elettriche così poi trovo posto meglio e senza pagare... AHAHAHAH AHAHAHAH
Ritratto di Andre_a
19 aprile 2021 - 21:14
@rebullo: nel "mio" centro storico già non ci puoi entrare con la €2
Ritratto di rebullo
20 aprile 2021 - 06:36
1
E chissene.. farò come quelli che hanno un diesel euro3, che girano in tondo per altri 10/15 minuti alla ricerca un parcheggio al limite della ZTL, così il centro è sgombro ma le zone limitrofe sono ancora più inquinate...
Ritratto di Andre_a
20 aprile 2021 - 07:05
Per ora sì, poi la parcheggerai sempre più lontano finché non potrai neanche farla uscire dal garage
Ritratto di deutsch
20 aprile 2021 - 09:28
4
dipende sempre dove si circola, in lombardia gli euro 3 diesel non possono circolare in 570 comuni dalle 0730 alle 1930, altro che ztl, in piemonte è simile così come in fruili ed emilia. l'unica possibilità è aderire al progetto move-in
Ritratto di rebullo
20 aprile 2021 - 10:08
1
Se per questo metto la targa di prova sulla SAAB 99 del 1980 di mio nonno, così una volta al mese la muovo... nel salone attira sempre parecchi appassionati...
Ritratto di Mbutu
20 aprile 2021 - 10:26
Quanta energie per eludere una legge quando, con molta meno fatica, basterebbe far diventare elettrica almeno una di tre auto per non avere problemi. Che poi è buffo perchè "le elettriche sono poco pratiche e non permettono di viaggiare liberamente" mentre parcheggiare fuori dalle ztl, entrare od uscire solo a determinati orari, mettere targhe di prova, non andare in certe città o regioni, ecc sono tutte cose accettabilissime...
Ritratto di Andre_a
20 aprile 2021 - 10:37
@Mbutu: esatto, è quello che dico. Se chi può passasse all'elettrico (o a mezzi di trasporto alternativi), non ci sarebbe bisogno di inasprire i blocchi. Ma visto che la mentalità è questa, ho sempre più paura che si arriverà, prima o poi, a un divieto di circolazione delle termiche su tutto il territorio italiano o europeo.
Ritratto di Mbutu
20 aprile 2021 - 15:15
Andre_a: ma devono dimostrare che loro pensano fuori dal coro e non si piegano alle imposizioni.
Ritratto di RubenC
19 aprile 2021 - 14:53
2
Notare la presenza di Stellantis nelle notizie di questo genere (cioè quelle negative).
Ritratto di -katayama-
19 aprile 2021 - 14:54
Modern Grand Solar Minimum.
Ritratto di john_doe
19 aprile 2021 - 16:16
Peccato. Di città rumorose e puzzolenti sarei anche stanco, indipendentemente dall'inquinamento globale.
Ritratto di -katayama-
19 aprile 2021 - 19:34
@john_doe Ecco, questo è il modo di ragionare. Per le città, con le dovute infrastrutture, le auto elettriche ci saranno. Già ci sono. È come nei processi di nucleazione, in natura. Devono esserci dei centri, e in questo caso sono quelli urbani. Per me che abito in mezzo alle montagne... Ho aria buona e silenzio, tutta la vita, e guido pure l'auto che voglio, e che vorrò. Ogni scelta è una rinuncia. E la città, come la montagna, è una scelta.
Ritratto di Andre_a
20 aprile 2021 - 07:08
@-katayama-: anch'io abito in mezzo alle montagne, non per questo penso che il resto del mondo possa crepare di cancro. Senza contare il fatto che, se continuiamo ad emettere inquinanti indiscriminatamente, gli effetti li sentiamo anche noi: dopo e meno degli altri, ma li sentiamo
Ritratto di -katayama-
20 aprile 2021 - 09:59
@Andre_a Sfondi un finestrino aperto... Quando vado in città per lavoro, spesso, non posso non osservare la coltre beige scuro che ricopre la pianura. E a fine giornata recupero l'auto che è coperta da una polvere che prima non c'era, e che non è "normale". Però, in linea generale (lo si è detto mille volte), la progressività non può che aiutare. La ricerca dell'impossibile rende impossibile l'attuabile.
Ritratto di NITRO75
19 aprile 2021 - 17:33
L'aria delle città è irrespirabile? Presto fatto. Stop a tutti i veicoli privati di qualunque classe euro siano, utilizzo massivo dei mezzi pubblici che devono essere puliti di partenza e chi entra in città in auto....semplicemente la lascia in parcheggi satellite esterni. Poi però bisogna che anche gli impianti di riscaldamento siano adeguati. Ma quanto detto fino ad ora è pura utopia.
Ritratto di -katayama-
19 aprile 2021 - 19:35
@NITRO75 Eccezionale, è così.
Ritratto di Andre_a
19 aprile 2021 - 21:17
@NITRO75: quella sarebbe la soluzione ideale anche secondo me, ma siccome dubito che la implementeranno mai, meglio avere auto a batteria che a gasolio
Ritratto di Al Volant
19 aprile 2021 - 18:24
Premesso che i gas serra sono uno cosa, le emissioni nocive per l'uomo sono tutt'altra cosa, quindi non si capisce perchè venga mischiato il tutto..Comunque.. L'errore principale sta nel come è concepita l'UE, con queste direttive che impongono ( il possibile o l'impossibile è difficile da dire ) senza avere un sostegno nelle leggi nazionali ed ancora peggio in quelle regionali, comunali. un cittadino europeo deve avere garantito il diritto di circolare su suolo europeo, se acquista oggi una euro 6d final, per lasso di tempo fisso ed uguale per tutti, senza ingerenze di nessuno. Dal 1 gennaio 21 è obbligatorio vendere euro 6d..Bene, deve essere garantito universalmente in europa la possibilità di circolare , ad esempio, fino al 31.12.31
Ritratto di -katayama-
19 aprile 2021 - 19:39
@Al Volant Mi ricordano le direttive governative di Atlas Shrugged: puramente ideologiche, e che nella visione distopica della Rand hanno condotto un intero paese, gli USA, alla rovina.
Ritratto di Pintun
20 aprile 2021 - 09:30
Al Volant concordo: si deve stabilire che un auto in vendita oggi deve poter circolare per dieci anni senza subire alcuna limitazione
Ritratto di AngeloM29
19 aprile 2021 - 20:48
La cosa più urgente non è quella di fare entrare in vigore Euro 7 ma è quella di incentivare la rottamazione dei veicoli più inquinanti.
Ritratto di Dario 61
20 aprile 2021 - 08:21
Certamente! Sento parlare di euro 2, euro 3... ma avete idea di quanti anni abbiano auto del genere? E quanti km avranno? Si vogliono vietare le città alle euro 4 che sono già vecchie, hanno circa 15 anni. Non vedo poi tutte queste restrizioni. Allora pensiamo seriamente di svecchiare il parco auto circolante con delle ottime euro 6, benzina o Diesel, tanto è lo stesso, e con i guadagni dalle vendite di auto nuove, le case automobilistiche realizzeranno motori sempre meno inquinanti, elettriche o chissà cos’altro.
Ritratto di Blueyes
20 aprile 2021 - 10:00
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le poche auto euro 2 e 3 che ci sono sono auto che hanno fatto poca strada per essere ancora in circolazione, io ho una fiat barchetta euro 3 con 102k km, è una seconda auto e adesso ci faccio meno di 2000 km all'anno. Direi che inquino pochissimo.
Ritratto di Dface
20 aprile 2021 - 10:01
Ci risiamo, il Dio denaro esercita di nuovo la sua influenza. Sono decine d'anni che le case automobilistiche piangono di non avere le possibilità di veicoli ecologici, rimandando continuamente variazioni o aggiornamenti. Intanto imbrogliano sulle emissioni (es. Dieselgate) e programmato sin dall'inizio, sfruttano le inefficienze del sistema giuridico per non pagare le multe o pagarle molto inferiori tra decine d'anni. Siamo chiari, non "esiste" un gruppo industriale disposto a cambiare di sua volontà: perchè "perdere" soldi, quando con molto meno si va per le vie giudiziarie, ricattando di spostare le aziende, con pressioni politiche, corruzioni, ecc... Siamo alle solite, per arricchire pochi, ci devono rimettere tutti e non solo in salute.