LOTTA SERRATA - Efficienza, sicurezza e comfort di bordo. Sono queste le aree in cui la Mercedes è intervenuta per aumentare la sostanza della
Mercedes E, berlina presente in questi giorni al Salone di Detroit: la Classe E raggiunge il traguardo della generazione numero dieci e porta all’esordio una serie di tecnologie d’avanguardia, utili per riconquistare una posizione di vantaggio nei confronti delle berline a quattro porte di prestigio di lunghezza appena sotto ai cinque metri. La Mercedes E del
2016 va a sfidare automobili blasonate, molto ricche sotto il profilo tecnico o della sicurezza: avversarie di lungo corso sono le Audi A6 e BMW Serie 5, ma nella stessa fascia di mercato vi sono anche le Maserati Ghibli e Volvo S90.
PIÙ SPORTIVA - La nuova Mercedes Classe E si rivela più lunga nel paragone con la vettura uscente, ma i centimetri supplementari vengono mascherati da un profilo quasi del tutto inedito: gli stilisti hanno allungato il cofano motore e ridisegnato la linea del tetto, ora più arcuata e di aspetto simile ad una coupé. La Mercedes dichiara 6,5 cm in più nella misura del passo (294 cm) e 4,3 cm in più nel valore complessivo, che ora si attesta a 492 cm. Lo stile esterno richiama le C e S, modelli che hanno ispirato tutta la più recente produzione della casa tedesca. L’estetica può comunque variare in relazione alla variante scelta: gli allestimenti base ed Exclusive adottano una griglia radiatore meno elaborata, mentre le Avantgarde e AMG Line si riconoscono per il logo montato al centro della griglia stessa (e non sul cofano).
STRUMENTI DIGITALI - L’abitacolo della Mercedes Classe E viene rinnovato in maniera parimenti significativa, grazie al deciso cambio di filosofia in tema di strumentazione. Quest’ultima può essere completamente digitale, privilegio riservato però alle versioni più ricche: i due monitor hanno ciascuno una diagonale di 12,3 pollici e forniscono informazioni di vario tipo, dalla velocità alla traccia del navigatore satellitare. Il conducente può scegliere fra gli stili Classic, Sport e Progressive, ognuno con colori specifici e differenti informazioni tenute in primo piano. La Mercedes E porta all’esordio i comandi touch sul volante, da abbinare ai comandi vocali o al touchpad sulla plancia: quest’ultimo legge quali lettere disegniamo su un’apposita superficie e si relaziona con il sistema multimediale. Le versioni meno ricche contano invece su un quadro strumenti di aspetto tradizionale. Nell’abitacolo si trovano materiali di qualità superiore ed un impianto di illuminazione con 64 sfumature, a LED, che ravviva anche l’incavo delle maniglie interne, i vani portaoggetti nelle portiere e l’alloggiamento dei tweeter (quando presenti).
NUOVO 2.0 DIESEL - La Mercedes ha confermato per il momento la disponibilità di soli due motori, ma in futuro arriveranno un diesel da 150 CV e unità benzina con potenza massima di 333 CV. Quasi certamente verrà lanciata anche la variante AMG, spinta da un motore con almeno 500 CV. Al momento del lancio vi saranno le E 200 ed E 220 d. La Mercedes E 220 d impiega un nuovo quattro cilindri a gasolio, di 1.950 cc, che manda in pensione il 2.200 montato oggi su numerose vetture del gruppo. Il 220 d sviluppa 195 CV, eroga 400 Nm e vanta buone prestazioni velocistiche (0-100 km/h in 7,7 secondi), pur limitando consumi ed emissioni: la Mercedes dichiara 25,6 km/l e 102 grammi al chilometro di CO2. L’unico motore benzina disponibile al lancio è il due litri della E 200, a quattro cilindri, per cui vengono dichiarati 184 CV e 300 Nm. Lo 0-100 km/h viene portato a termine in 7,7 secondi, mentre consumi (17 km/l) ed emissioni (132 g/km) rimangono entro valori accettabili per una vettura di queste dimensioni.
ANCHE IBRIDA - A seguire verranno lanciate anche le Mercedes E 350 d ed E 350 e. La prima è l’unica ad utilizzare un motore a sei cilindri, tipologia in voga su automobili votate al lusso ed al massimo confort di bordo: è alimentato a gasolio, sviluppa 258 CV e ha 620 Nm di coppia, ma sviluppa comunque prestazioni di rilievo (0-100 km/h in 5,9 secondi). L’alternativa è una versione ibrida, con batterie ricaricabili anche dalla presa elettrica (plug-in), capace di viaggiare per un massimo di 30 chilometri senza emettere sostanze inquinanti. Elemento chiave è il due litri benzina (205 CV), abbinato ad un motore elettrico da 82 CV: la Mercedes dichiara una potenza complessiva di 279 CV e una coppia di 600 Nm, a cui corrispondono un consumo di 47,6 km/l ed un’accelerazione 0-100 km/h pari a 6,2 secondi. Ogni chilometro vengono emessi 49 grammi di CO2. Per tutti è disponibile il cambio automatico a 9 rapporti, che assicura tempi di cambiata molto contenuti ed una bassa rumorosità.
SICUREZZA AI VERTICI - Sulla Mercedes E di serie vengono offerte sospensioni di tipo tradizionale, seppur dalla risposta variabile: quelle sportive, ad esempio, ribassano l’assetto di 15 mm ed offrono il controllo adattivo del molleggio. In opzione sono invece fornite le sospensioni con ammortizzatori ad aria, che mantengono l’automobile piatta anche quando percorre strade accidentate. Il conducente può selezionare quatto modalità di funzionamento: Comfort, ECO, Sport e Sport+. La lista di accessori è lunghissima ed include svariate tecnologie di assistenza alla guida, come ad esempio l’ausilio evoluto alla frenata d’emergenza (scongiura incidenti fino alla velocità di 100 km/h) ed il sistema che aiuta il conducente in una manovra d’emergenza: l’Evasive Steering Assist applica una forza supplementare sul volante e suggerisce la traiettoria migliore per evitare impatti più gravi. E’ presente anche il Remote Parking Pilot, utile per guidare la Classe E verso un parcheggio anche senza trovarsi nell’abitacolo (basta un’app).
GUIDA SEMI-AUTONOMA - La principale novità è comunque il sistema Drive Pilot. Va considerato un preambolo alla guida autonoma, perché mantiene il controllo dell’automobile quando viaggia in colonna e fino alla velocità di 210 km/h. Il conducente non deve più controllare i pedali ed in parte anche il volante, ma solo quando le curve hanno poco raggio. Il controllo sulla Mercedes E rimane attivo fino a 30 secondi dopo l’arresto, quindi la vettura può seguire l’evoluzione del traffico anche dopo essersi fermata per una breve coda. Parte del sistema Drive Pilot è la funzione Speed Limit Pilot. Grazie ad essa il regolatore di velocità subentra in automatico quando legge un cartello stradale, impostando una velocità di crociera opportuna senza che il conducente debba premere il freno o cambiare marcia.