È SEMPRE LEI - Guardando di primo acchito le foto spia della
Mini provenienti dal sito
Carscoops, sembra quasi che sotto le camuffatture giallo-nere si celi l’attuale seconda generazione dell’inglesina naturalizzata tedesca. In realtà, i tecnici bavaresi sono impegnati nei collaudi stradali della Mini atto terzo, che presumibilmente esordirà a settembre al prossimo salone di Francoforte. D’altronde, rivoluzionare le forme fortemente radicate nell’immaginario collettivo può essere un rischio che non vale la pena di correre. Soprattutto su auto “storiche” come il Maggiolino, la Porsche 911 o, appunto, la Mini. Ecco dunque le classiche proporzioni con le principali modifiche riservate alle luci anteriori e posteriori.
PIANALE CONDIVISO - In un certo senso, decisamente più rivoluzionario (termine da prendere con le molle) sarà l’abitacolo della
Mini, caratterizzato dall’abbandono del classico tachimetro centrale, che, sacrificato sull’altare dell’ergonomia, troverà posto davanti agli occhi del conducente (vedi
qui). Da un punto di vista tecnico, la nuova Mini condividerà con la futura BMW Serie 1 GT l’inedita piattaforma denominata UKL1, che dovrebbe portare con sé anche un'abitabilità decisamente migliorata rispetto alla serie attuale, grazie anche alle dimensioni esterne un po' superiori. La gamma motori sarà invece costituita dai nuovi 1.5 tre cilindri diesel e benzina abbinati ad un cambio manuale a sei rapporti o a un automatico a otto marce.