IN AUTOSTRADA LIMITE A 150 KM/H - La Commissione Trasporti alla Camera è in procinto di esaminare il testo unificato che raggruppa le numerose proposte di legge presentate negli ultimi mesi, con cui le forze politiche (perlopiù esponenti della maggioranza) intendono riformare la disciplina del Codice della Strada. Per quanto riguarda gli automobilisti, una delle principali novità è rappresentata dall’innalzamento del limite di velocità sulle autostrade a tre corsie, fissato a 150 km/h. Il testo prevede anche il divieto di fumo alla guida (già in vigore ma solo in presenza di minori o donne incinte), l’inasprimento delle sanzioni per l’utilizzo del telefono cellulare e la previsione di parcheggi riservati alle donne incinte. Si discute anche sull’opportunità di prevedere l’obbligo a carico dei motociclisti di dotarsi di un abbigliamento tecnico di sicurezza (le tute). Con la nuova disciplina, i motoveicoli dotati di propulsori elettrici di potenza superiore agli 11 kW sarebbero autorizzati alla circolazione nelle autostrade.
NOVITÀ PER I CICLISTI - Per quanto riguarda la circolazione delle biciclette, il testo prevede che ai ciclisti sarà consentito transitare su strade e corsie riservate ai veicoli adibiti a servizi pubblici di trasporto, come taxi e bus. Nelle intersezioni dotate di impianto semaforico, lungo le strade in cui vige il limite di velocità di 50 km/h, la linea di arresto per le biciclette potrà essere realizzata in posizione avanzata rispetto a quella destinata ai veicoli (almeno a tre metri di distanza); si tratta di una misura già adottata in diversi paesi europei. Inoltre, nei centri abitati in cui il limite di velocità è fissato a 30 km/h, le biciclette potranno transitare in senso opposto rispetto al traffico veicolare, indipendentemente dalla larghezza della carreggiata e dalla massa dei veicoli autorizzati alla circolazione. Diversi emendamenti presentati in Commissione prevedono l'obbligatorietà dell'utilizzo del casco e lo stanziamento di incentivi per l'acquisto. Tutte le nuove misure relative alla circolazione delle biciclette necessiteranno di una apposita ordinanza delle amministrazioni locali, previa valutazione delle condizioni di sicurezza che ne permettano l’adozione.