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Nuove regioni in zona gialla: le regole previste per chi viaggia

Pubblicato 19 dicembre 2021

In vista delle festività natalizie 2021 facciamo un ripasso delle regole per gli spostamenti, dal Super Green Pass alle nuove regioni entrate in zona gialla.

Nuove regioni in zona gialla: le regole previste per chi viaggia

REGIONI IN ZONA GIALLA - Natale 2021 è ormai alle porte e diventa importante sapere cosa sarà consentito fare negli spostamenti in tutto il periodo festivo se si ha in programma di raggiungere amici o parenti in modo tale da non incorrere in sanzioni. Le feste in arrivo saranno certamente diverse rispetto a quelle di un anno fa in cui era in vigore il coprifuoco e gran parte dell’Italia era stata collocata in zona rossa, ma resta importante agire con il massimo della cautela se si vorrà evitare che i casi di positività al Covid possano salire ulteriormente. Alcune Regioni, infatti, sono già state collocate in zona gialla, misura che è stata ritenuta inevitabile a causa della crescita dei contagi registrata. Il provvedimento riguarda a partire da lunedì 20 dicembre Friuli-Venezia Giulia, Calabria e provincia di Bolzano, Veneto, Liguria, Marche e provincia di Trento, tutte con un tasso di occupazione tra intensive e reparti in area medica al di sopra della soglia di rischio intermedio. Non è escluso però che il numero possa crescere ulteriormente a partire da lunedì 27 dicembre. 

COSA CAMBIA DALLA ZONA BIANCA A QUELLA GIALLA - Chi si trova a vivere in una Regione della Penisola che è stata collocata in zona gialla, quella ritenuta di rischio intermedio, sarà tenuto a indossare sempre la mascherina anche all’aperto, non solo nei momenti in cui si verificano gli assembramenti. Alcuni sindaci, però, si sono già mossi in questa direzione anche se il proprio Comune è in zona bianca in vista dello shopping natalizio che coinvolge un numero maggiore di persone rispetto al resto dell’anno. Nei locali pubblici (bar e ristoranti), oltre che nelle strutture sportive, luoghi in cui si svolgono attività ed eventi culturali, sportivi, congressuali, fiere, convegni ecc.. diventa inoltre obbligatorio essere in possesso del Super Green Pass. Questo viene concesso esclusivamente a chi si è sottoposto alla vaccinazione anti-Covid e non più anche a chi ha effettuato un tampone. L’accesso ai bar resta comunque possibile anche a chi non è vaccinato, ma prevede esclusivamente la consumazione al banco. 

LA DIFFERENZA TRA GREEN PASS E SUPER GREEN PASS - Dal 6 dicembre, come detto, è entrato in vigore il Super Green Pass, che diventa indispensabile per lo svolgimento di determinate attività. Il Green Pass “base” è quello che viene concesso a chi decide di sottoporsi a un tampone molecolare che ha dato esito negativo nelle 72 ore precedenti. Questo può essere sufficiente per chi deve recarsi sul proprio posto di lavoro, deve mangiare nelle mense aziendali salire sui mezzi di trasporto (in zona bianca o gialla), accedere a palestre e piscine, sciare, entrare in un museo e partecipare a fiere e convegni. Il Super Green Pass diventa invece sempre indispensabile per chi vive nelle zone gialle o arancioni, mentre nelle bianche serve solo nel periodo compreso tra il 6 dicembre e il 15 gennaio. Questo tipo di certificazione è riservata alle persone vaccinate o guarite. Non è necessario compiere alcuna operazione se si è già in possesso di un Green Pass; questo viene aggiornato direttamente dal sistema. 

LE REGOLE PER I VIAGGI ALL’ESTERO - Chi ha in programma di trascorrere le festività al di fuori dall'Italia (per vacanza o per raggiungere amici e parenti) dovrebbe informarsi su quali siano le normative in vigore nella meta prescelta. Ogni dubbio può essere risolto consultando il sito del Ministero degli Esteri, che precisa: “dal 16 dicembre e fino alla cessazione dello stato di emergenza e comunque non oltre il 31 gennaio 2022, con questa Ordinanza del Ministro della Salute è stato disposto che chi fa ingresso in Italia provenendo dai Paesi inclusi nell’Elenco C dell’Allegato 20 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021 deve: compilare il Passenger Locator Form, presentare la certificazione verde Covid-19 di vaccinazione o guarigione (o certificazione equipollente) ed effettuare un test (molecolare nelle 48 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale, oppure antigenico nelle 24 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale) con esito negativo. In caso di mancata presentazione della certificazione verde Covid-19 di vaccinazione o guarigione, e fermo restando l’obbligo del test sopra citato, è obbligatorio sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario di 5 giorni, al termine del quale è obbligatorio sottoporsi a tampone (molecolare o antigenico)”. Su navi e traghetti, invece, valgono gli stessi principi previsti per i mezzi di trasporto pubblico o privato di linea. Anche in questo caso è indispensabile essere in possesso del Green Pass, base o rafforzato. Un principio che è valido anche per i treni, regionali o a lunga percorrenza, autobus e metropolitane.



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Ritratto di Miti
23 dicembre 2021 - 12:46
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Ho le balle piene di questi articoli. Ma veramente piene. Giuro che se viene mia suocera anche quest'anno le chiedo alla porta il green pass , il terzo vaccino e le faccio il tampone sia in entrata che in uscita. Tutto ovviamente a pagamento. In più deve mangiare con la maschera.