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Velleitari gli obiettivi europei in materia di auto elettriche?

09 luglio 2018

Secondo l’ACEA un taglio del 50% delle emissioni di CO2 significherebbe moltiplicare per 20 l’attuale numero di punti di ricarica dei veicoli elettrici.

Velleitari gli obiettivi europei in materia di auto elettriche?

NUOVI PROGRAMMI IN VISTA - Domani, 10 luglio, il parlamento europeo dovrebbe varare i nuovi obiettivi in materia di limiti alle emissioni di CO2 di auto e veicoli commerciali leggeri. Sul tappeto ci sono proposte di standard molto ambiziosi. Troppo ambiziosi, secondo l’ACEA, l’associazione dei costruttori automobilistici europei, che li definisce semplicemente irrealizzabili. Il nodo della questione è il numero delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici.

L’IMPORTANZA DELL’ELETTRICO - Nella strategia di riduzione delle emissioni di CO2 un ruolo chiave lo svolge la diffusione della mobilità elettrica, sia con veicoli funzionanti esclusivamente con motori elettrici, che con quelli ibridi plug-in. Ma è chiaro a tutti che affinché questa maggiore diffusione si verifichi deve esserci una adeguata rete di punti di rifornimento. Senza di quest’ultima è inesorabile che ci siano forti resistenze a passare dalle auto a benzina o diesel a quelle elettriche. La prospettiva di rimanere bloccati per strada con le batterie scariche, o di doversi muovere con grande attenzione suscita infatti un sostanziale rifiuto della novità, anche se la si apprezza e la si desidera.

PROPOSITI AMBIZIOSI - In questo quadro, secondo i calcoli fatti dall’ACEA, il parlamento europeo affronta l’argomento dandosi l’obiettivo di moltiplicare per 20 l’attuale numero di punti di ricarica nel giro di sette anni. A oggi infatti le colonnine in funzione sono (secondo lo studio dall’ACEA) circa 100.000, mentre per raggiungere gli obiettivi desiderati in tema di emissioni di CO2 bisognerebbe che per il 2025 ne fossero in funzione 2 milioni. Va ricordato che la a commissione europea ha proposto una riduzione della CO2 del 30%, mentre il parlamento europeo vuole andare oltre, sino a un taglio del 50%. Prospettive che in praticano scaricano sulla mobilità elettrica quasi tutto il peso di tale strategia.

NUMERI ENORMI - L’ACEA fonda la sua valutazione negativa sulle risultanze di uno studio effettuato dal commissario europeo al clima Manuel Canete: per arrivare a realizzare l’obiettivo della riduzione del 50% delle emissioni di CO2 occorrerebbe attivare almeno 700.000 colonnine ogni anno per sette anni. Ciò in termini generali. La cosa diventa ancora più particolare se si considera la situazione della diffusione delle colonnine nei diversi paesi.

GRANDE CONCENTRAMENTO - Secondo le statistiche elaborate dall’ACEA il 76% dei punti di ricarica è situato in soli quattro paesi, Olanda, Germania, Francia e Gran Bretagna, che complessivamente rappresentano il 27% della superficie dell’Unione Europea. Il restante 24% delle colonnine è distribuito in modo disomogeneo negli altri 24 paesi dell’UE. L’ACEA cita l’esempio della Romania che pur con una grande superficie conta soltanto 112 punti di ricarica, pari allo 0,1% del totale europeo.

QUADRO MOLTO DIVERSIFICATO - L’ACEA ha anche elaborato un istogramma che mette in evidenza il rapporto tra superficie del territorio dei vari paesi UE e la rispettiva percentuale dei punti di ricarica (sul totale europeo). Il quadro che ne esce è impressionante, e pone seri interrogativi sulla possibilità di realizzare obiettivi anche parecchio meno ambiziosi di quelli anticipati dal parlamento europeo. Oltre a ciò l’ACEA ha anche diffuso una tabella con i numeri dei punti di ricarica nei 28 paesi UE. Alcuni esempi: il paese più virtuoso in materia è l’Olanda che con un territorio che non arriva al 3% del totale UE, dispone di una rete di colonnine che rappresenta quasi il 30% del totale europeo: 32.875 su 116.842, pari al 28,4%. Dietro l’Olanda c’è la Germania, che conta 25.241 punti di ricarica, pari al 21,6% del totale UE. Per contro, sono 16 i paesi che registrano una percentuale sotto l’1%, e di questi 5 sono sotto lo 0,1%.

LA RICHIESTA ACEA - Di fronte a questa realtà l’ACEA ha avanzato la richiesta dell’introduzione di step intermedi più abbordabili, per evitare che gli obiettivi troppo ambiziosi finiscano con il far fallire totalmente la strategia di potenziamento delle vendite dei veicoli elettrici.

LE COLONNINE DI RICARICA NELL'UE

PAESE

N. PUNTI RICARICA

% SU TOTALE UE

AUSTRIA

3.706

3,17%

BELGIO

1.765

1,51%

BULGARIA

94

0,08%

CROAZIA

436

0,37%

CIPRO

36

0,03%

REP. CECA

684

0,59%

DANIMARCA

2.582

2,21%

ESTONIA

384

0,33%

FINLANDIA

947

0,81%

FRANCIA

16.311

13,96%

GERMANIA

25.241

21,60%

GRAN BRETAGNA

14.256

12,20%

GRECIA

38

0,03%

IRLANDA

1.009

0,86%

ITALIA

2.741

2,35%

LITUANIA

102

0,09%

LUSSEMBURGO

337

0,29%

MALTA

97

0,08%

OLANDA

32.875

28,14%

POLONIA

552

0,47%

PORTOGALLO

1.542

1,32%

ROMANIA

114

0,10%

SLOVACCHIA

443

0,38%

SLOVENIA

495

0,42%

SPAGNA

4.974

4,26%

SVEZIA

4.733

4,05%

UNGHERIA

272

0,23%

TOTALE UE

116.842

100%



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Ritratto di Rikolas
9 luglio 2018 - 16:43
2.000.000 di punti ricarica? E quanta energia elettrica servirebbe per alimentare tutta questa roba? E quanta CO2 si produrrebbe per realizzare tutte queste infrastrutture? Elettrico = utopia radical-chic, è solo una bufala, un modo nuovo per far soldi e far arricchire ancora di più le multinazionali. Piantiamola con queste auto elettriche, sono ridicole! E' TUTTA UNA PRESA PER I FONDELLI!!
Ritratto di Onofrio Brillo
9 luglio 2018 - 17:17
Sai invece quanta energia elettrica sprecata e quanta CO2 prodotta inutilmente è servita per alimentare il dispositivo dal quale sai solo scrivere scemenze senza senso?
Ritratto di valchiusa1327
9 luglio 2018 - 19:02
Onofrio brillo..dovremmo cominciare a risparmiare energia sulle tue di stronzate...
Ritratto di anarchico2
10 luglio 2018 - 08:23
E' il futuro e tu sei rimasto alle auto dei Flintstones.
Ritratto di str
9 luglio 2018 - 16:44
Si continua a sognare l'energia elettrica fornita dallo Spirito Santo, mentre la Germania distrugge un Paese per ricavare carbono!!!
Ritratto di Onofrio Brillo
9 luglio 2018 - 17:24
L'energia elettrica che alimenta casa tua (compreso il dispositivo che stai utilizzando per scrivere) invece lo fornisce lo spirito santo?
Ritratto di neuro
10 luglio 2018 - 06:07
pure la spagna è davanti all'Italia! per non parlare della francia...
Ritratto di str
9 luglio 2018 - 16:45
Qui si continua a pensare che l'elettricità sia figlia dello Spirito Santo, mentre in Germani a gennaio si è raso al suolo un Paese per ricavare carbone che probabilmente finirà in auto elettriche!!!!!!!!!!
Ritratto di Onofrio Brillo
9 luglio 2018 - 17:24
L'energia elettrica che alimenta casa tua (compreso il dispositivo che stai utilizzando per scrivere) invece lo fornisce lo spirito santo?
Ritratto di str
9 luglio 2018 - 18:22
In scienza è l'Entropia che misura l'impatto della persona, né Tu né io. Credere che l'energia elettrica risolva il problema auto, l'inquinamento, permetta la circolazione dei Suv sempre più grande è illusione o demenza.
Ritratto di GeorgeN
9 luglio 2018 - 16:57
una futile moda che durerà pochissimo.....
Ritratto di Onofrio Brillo
9 luglio 2018 - 17:22
Lo dicevano anche per i treni elettrici...
Ritratto di GeorgeN
10 luglio 2018 - 09:27
ma i treni sono un altra cosa perchè hanno un percorso fisso e legato ai fili di corrente per farla muovere.... le auto invece?? non hanno un percorso fisso e grande rischio di esaurimento batteria durante il viaggio.... 2 cose completamente diverse che non ci avevi pensato... immagina poi l'interminabile fila di auto sulle autostrade per andare al distributore per i 15-20 minuti di ricarica veloce elettricità... e sei rimasto come un cetri olo
Ritratto di neuro
10 luglio 2018 - 06:08
di questo passo, l'Italia sarà la nuova grecia.
Ritratto di Agl75
9 luglio 2018 - 17:26
il miglior commento su questo obiettivo quello espresso da fantozzi sulla corazzata potemkin
Ritratto di Giuliopedrali
9 luglio 2018 - 17:47
Be l'Unione europea non è certo organizzata. Sa creare solo leggi velleitarie che ci tolgono ogni libertà, comunque ho letto stamattina un articolo sulla Cina, era meglio non leggere neanche...
Ritratto di Agl75
10 luglio 2018 - 10:11
Trovo giusto impegnarsi a ridurre l’inquinamento prodotto dalle auto. Ritengo insensato darsi obiettivi troppo sfidanti, quasi senza rendersi conto quando si superi la soglia del ridicolo. La UE è molto organizzata, direi troppo. @giulio: di quali libertà sta parlando? La questione è molto articolata, una battuta non è sufficiente a liquidarla. Un esempio positivo è l’Olanda che dimostra che occorre impegnarsi. I punti di ricarica sono un dato importante ma manca lo stesso dato riportato al numero di abitanti e vedremmo molte differenze assotigliarsi. Fa comunque ridere leggere Bulgaria 94 o Grecia 38. Il futuro è l’elettrico, personalmente non mi piace guidare auto elettriche ma tant’è.
Ritratto di Lo Stregone
10 luglio 2018 - 15:35
Non è detto che sia brutto guidare auto elettriche: ho sentito opinioni di soggetti che ne dicono un gran bene. Poi, per carità, se non piacerà a tutti questo è un'altro dire.
Ritratto di neuro
9 luglio 2018 - 20:05
anche la spagna ha piu colonnine dell'Italia...
Ritratto di IloveDR
9 luglio 2018 - 20:13
3
questo articolo è la dimostrazione che in paese dove ci si vanta di avere una "Grande Casa Automobilistica" poi nella realtà l'Italia è fra gli ultimi Paesi Europei per colonnine di ricarica elettrica, perché quella "casa Automobilistica" non da alcuno stimolo allo sviluppo dell'elettrico, anzi presenta ogni anno nuove versioni speciali di una macchinetta nata nel 2007...ecco perché in molti su questi siti automobilistici criticano chi negli ultimi anni è divenuta una "palla al piede" di tutto il Sistema industriale italiano...Amen
Ritratto di anarchico2
10 luglio 2018 - 08:24
Verissimo.
Ritratto di Rikolas
10 luglio 2018 - 09:10
Vai a vivere in Germania...cosa fai ancora qui in mezzo ai tuoi compaesani? Continui a sputare nel piatto dove mangi, ma intanto non ti muovi di un millimetro, probabilemnte l'Italia non è poi questo brutto paese che dipingi ogni volta. La porta è sempre aperta, ricordatelo...
Ritratto di IloveDR
10 luglio 2018 - 11:08
3
come?!? io cerco di salvarti dall'oblio, e tu, me ne mandi via...sei ingrato Rik...e poi ti puzzano le ascelle, prima lavati e poi applicaci il deodorante...ma tutto ti devo dire, e quando maturi!!!
Ritratto di Mbutu
9 luglio 2018 - 20:20
I nostri soliti governanti lungimiranti: magari credono che le colonnine spuntino dal terreno dopo la pioggia. Ed intanto per la loro miopia si continua a rallentare un passaggio fondamentale.
Ritratto di otttoz
9 luglio 2018 - 20:49
sarebbe sufficiente mettere fotovoltaico in tutti i centri commerciali e relativi parcheggi all'aperto ed in tutte le stazioni di rifornimento carburante dotandole di colonnine di ricarica, aumentare i listini dei mezzi a idrocarburi,abbassare quelli dei mezzi elettrici...
Ritratto di Rikolas
10 luglio 2018 - 09:15
Non possiamo tappezzare tutto il territorio di pannelli solari, avanti! Oltre ai costi enormi da sostenere per il montaggio e la manutenzione stessa, è un assurdità! Basta con questa elettrico-mania, pensiamo a investire in cose ben più serie come ospedali, scuole, centri di ricerca e a rendere le nostre starde sicure e percorribili. Le utopie elettriche lasciamole ai radical-chic e ai vari Elon Musk di turno, che hanno tutto l'interesse a fare soldi con queste trovate pseudo-tecnolgiche.
Ritratto di Lo Stregone
10 luglio 2018 - 15:37
Attenzione: c'è una sostanziale differenza di energia tra pannelli solari e pannelli fotovoltaici. I secondi hanno una resa migliore dei primi e funzionano anche senza il sole diretto.
Ritratto di Gordo88
9 luglio 2018 - 23:44
1
Sono convinto che la vera rivoluzione delle elettriche avverrà con l avvento della prox generazione di batterie allo stato solido, questa è solo una fase di transizione.. e comunque quello é il futuro perché anche se ricavata dai combustibili fossili le elettriche hanno un impatto molto inferiore sulla co2 ecc rispetto ai combustibili fossili con l ulteriore vantaggio di rendere libere le città dallo smog( almeno quello derivato dai mezzi)
Ritratto di lucios
10 luglio 2018 - 00:34
4
La strada è ancora lunga quindi con la mia diesel per i prossimi 10 anni credo stia ancora bene.
Ritratto di Gianga77
10 luglio 2018 - 09:45
Una curiosità ma questa energia elettrica da dove la prenderemo? L’Italia ne importa la maggior parte dall’estero, ma se anche i paesi che ci vendono questa energia ne avranno necessità per alimentare i loro veicoli elettrici mi chiedo proprio come si farà!!! Energia nucleare no, centrali a carbone no. Altra quesione a questo punto sarà il costo dell’energia dove sicuramente ci sarà una speculazione pazzesca.
Ritratto di Rikolas
10 luglio 2018 - 10:26
Ma infatti è tutta una bolla colossale, una moda che si sgonifierà presto non appena la gente si accorgerà dei costi insostenibili. Solo gli ingenui possono credere che l'elettrico sarà il futuro, ci sarà pure un motivo se dopo più di 100 anni di sviluppo questo genere di veicolo non ha ancora preso piede. La tecnolgia elettrica è antiquata e sconveniente per ovvie ragioni, ma la gente di tecnico non capisce nulla, ci si lascia trasportare da notizie fantascientifiche senza avere un minimo di nozioni tecniche di base. Sarebbe ora di finirla con sta storia...
Ritratto di Gordo88
10 luglio 2018 - 10:47
1
E sentiamo quale sarebbe il carburante del futuro secondo te? Perché ovvio che i derivati dai combustibili fossili non lo possono certo essere
Ritratto di marchini
10 luglio 2018 - 15:43
Carissimo Rikolas, Visto che mi sembri così preparato sul futuro dell'automobile e sull'energia basso costo e sicuramente poco inquinante. Stiamo attendendo di leggere dalle tue parole alcuni spunti per capire meglio il fututo. Da Tecnico con esperienza trentennale, mi sa che si dovrà trovare un alternativa ai soli motori a scoppio 4 tempi o Ciclo Atkinson o Diesel. Probabilmente il futuro sarà una Power Unit...
Ritratto di Lo Stregone
10 luglio 2018 - 15:40
A mio parere penso che per produrre questa enorme quantità di energia elettrica per un po' di tempo si userà ancora il petrolio. Ma non è detto che esistano già dei prodotti in grado di generare tutto ciò che serve (anche se per ora coperti da segreto industriale). Staremo a vedere....
Ritratto di tramsi
10 luglio 2018 - 13:42
Che l'energia elettrica rappresenti il futuro della mobilità lo si legge sempre di più ovunque e le stesse case si stanno preparando al cambio di rotta. Ovviamente, non d'emblée, ma per gradi, prima riducendo sempre più il consumo dei propulsori endotermici +/- coadiuvati dall'unità elettrica. In tal senso, la BMW i8, già da anni, prefigura la sportiva del futuro: motore entotermico piccolo e con minimo attrito (1.5 a 3 cilindri) + unità elettrica, riuscendo a ottenere comunque prestazioni fuori catalogo (4,2" per lo 0-100 km/h rilevati da Quattroruote) a fronte di un consumo irrisorio. Vien da sé che il ruolo della politica è FONDAMENTALE per creare le infrastrutture idonee e non può sfuggire il dato che la Germania, a fronte di una popolazione maggiore del 35% rispetto a quella italiana, ha il 920% di punti di ricarica in più. Non si può certo dire che sia così perché non ha una tradizione motoristica a combustibile fossile. Anche Francia e Regno Unito, popolosi quanto l'Italia, hanno ben altre infrastutture (anche e certamente non soltanto!!!) in tal senso. Non credo serva alcun altro commento se non di dantesca memoria.
Ritratto di GeorgeN
10 luglio 2018 - 17:35
che povero illu so.....
Ritratto di tramsi
10 luglio 2018 - 20:08
Se ti riferisci a me, non ti rispondo nemmeno, ominicchio dalla verità in tasca.
Ritratto di Lo Stregone
10 luglio 2018 - 16:17
Sicuramente adesso sembra una cosa un po' strana, ma non è detto che sia così difficile raggiungere questi obbiettivi: del resto la maggioranza delle case automobilistiche parlano di cambio listino con almeno la metà dei modelli da proporre a partire dal 2020 - 2021 in modalità ibrida oppure elettrico; poi ho letto una specie di profezia nella quale si dice che proprio nel 2021 si scoprirà un sistema efficiente di produzione di energia elettrica a basso costo ed alta resa. Sembra una coincidenza di date ma potrebbe essere anche che non sia un'elemento buttato a caso. Magari questa profezia è una storia buttata lì per stupire, ma potrebbe anche essere vera. Del resto non manca molto al 2021 e cosa abbiamo noi da perdere? Basta aspettare e vedere gli sviluppi; sicuramente quando tutti cominceranno a proporre soluzioni per la trazione elettrica, si svilupperanno nuove idee e qualcuno troverà delle soluzioni più semplici per migliorare il prodotto, come sempre è accaduto in tutti i campi.
Ritratto di sebaseba
4 gennaio 2019 - 20:03
Credo sia necessario molto più tempo di quello che si pensi in quanto l'attuale situazione dal punto di vista infrastrutturale è molto lontana da poter assicurare un servizio capillare all'utenza media. L'utente medio, il più diffuso, abita in centri urbani molto congestionati, in condominio, parcheggia l'auto fuori, ogni palazzo dovrebbe avere intorno tante colonnine per quanto sono le auto. Il fabbisogno di energia elettrica per tante colonnine è enorme, la rete attuale di distribuzione non sarebbe adeguata quindi tutta da rifare.Le attuali centrali non sarebbero sufficienti. A mio avviso è necessario mezzo secolo e un bel po di soldi per finanziare tutto ciò. Per me l'elettrico è il futuro ma non certo mio che ho più di mezzo secolo d'età.