NEWS

Ok della UE agli aiuti alla PSA

31 luglio 2013

La Commissione Europea ha approvato il piano di salvataggio varato dal governo di Parigi per rilanciare il gruppo Peugeot Citroën.

Ok della UE agli aiuti alla PSA
SEGNI DI RIPRESA - Pare proprio che il gruppo PSA Peugeot-Citroën (in alto il quartier generale di Parigi) abbia ritrovato la rotta giusta. C’è ancora parecchia strada da fare prima di risanare i conti in rosso, ma i segnali positivi aumentano. Nel primo semestre di quest’anno, nonostante il persistere della morosità del mercato europeo, il bilancio dell’intero gruppo PSA ha registrato una perdita di 426 milioni, che sono sì tanti, ma rappresentano soltanto poco più della metà di quanto lamentato nel primo semestre 2012, quando il “buco” era stato di 818 milioni.
 
BUONE NOTIZIE DALL’EUROPA - In contemporanea con la diffusione dei confortanti dati relativi al primo semestre 2013, da Bruxelles è arrivata un’altra notizia, altrettanto buona e importante: la Commissione Europea ha autorizzato l’intervento dello Stato francese a sostegno della Banque PSA Finance e alle attività di ricerca tecnica del gruppo. Per quanto riguarda la Banque PSA Finance si tratta di una garanzia dello Stato per prestiti obbligazionari per 7 miliardi di euro che BPF potrà emettere per finanziare l’attività del gruppo PSA, ivi compreso il finanziamento delle reti dei concessionari. Per quanto concerne l’attività di ricerca, le istanze europee hanno dato il via libera al contributo di 85,9 milioni di euro  concesso dallo Stato francese a PSA per la ricerca e sviluppo in merito a un progetto per un innovativo sistema ibrido diesel-elettrico per auto piccole.
 
MA SENZA TURBARE IL MERCATO - In particolare, le autorità di Bruxelles hanno dato il loro ok ponendo alcune condizioni. Per ciò che riguarda la garanzia di 7 miliardi (a cui viene dato un valore di 486 milioni di euro), nel periodo di validità della garanzia (fino al 2016) il gruppo PSA non potrà procedere ad acquisizioni di valore superiori a 100 milioni per anno senza prima chiedere l’autorizzazione alla Commissione Europea. Altra condizione posta è che nel caso l’indebitamento del gruppo superi una determinata soglia (non resa pubblica) il gruppo sarà tenuto a prendere concrete misure immediate per ridurre il deficit. Infine, Banque PSA Finance non potrà praticare ai concessionari Peugeot e Citroën tassi d’interesse inferiori a quelli praticati sino a oggi. Infine, Peugeot e Citroën non potranno utilizzare i benefici del prestito (a interessi bassi) garantito dallo Stato per dar luogo a promozioni commerciali basate su  finanziamenti all’acquisto tali da far aumentare le vendite a danno dei concorrenti. 
 
PREVISTO UN “CONTROLLER” - Perché questo ultimo impegno venga rispettato, la Commissione Europea ha anche previsto un complesso sistema di monitoraggio delle vendite PSA con particolare attenzione a quelle effettuate con finanziamento di Banque PSA Finance. Per questo monitoraggio l’Unione Europea nominerà un esperto che terrà sotto osservazione l’attività di Peugeot e Citroën.  
 
IBRIDO DIESEL-ELETTRICO - Infine per quanto concerne l’aiuto di 89,5 milioni per il programma del sistema ibrido diesel-elettrico adatto alle vetture di piccola cilindrata, la Commissione ha dato il suo beneplacito a condizione che 24,5 milioni di euro che erano previsti come sovvenzione statale (dunque a fondo perduto) vengano trasformati in prestito da rimborsare in caso di successo del programma del nuovo sistema ibrido diesel-elettrico per vetture compatte.


Aggiungi un commento
Ritratto di mustang54
31 luglio 2013 - 19:45
2
siete in debito e investite ancora nei mondiali Rally, Wtcc ecc???? E poi continuate ancora a produrre modelli obsoleti, come C8 e 807??Mah...
Ritratto di mecner
1 agosto 2013 - 11:19
E poi dicono che contro la UE l'ad Mr. Marchionne non ha ragione. Da vendere.....................
Ritratto di Silvio Dante
31 luglio 2013 - 19:53
...ai magnaranocchie (e nipotini di adolf) tutto è permesso.
Ritratto di napolmen
31 luglio 2013 - 21:07
ai nipotini di hitle se' fatto anche peggio....nel 98' e soprattutto nel 2003 quando una pioggia di euri a tutti i marchi DE (eccetto audi) soprattutto BMW che si dovette riparate ad una situazione disastrosa (ex collaborazione fallimentare cn land e rover guarda caso chiuse ma bmw no)......e la UE tollera "la legge volkswage" e il suo comportamento in UE!! piu' di cosi'....
Ritratto di Porsche
1 agosto 2013 - 08:50
non esiste nessuna azienda auto che non abbia mai avuti problemi, il punto è se gli aiuti o no hanno effetto, ed ottengono risultati. Bmw e Vw sono oggi dei formidabili macina soldi, portano contributi alle casse dei governi continentali e creano occupazione. Sulla legge Vw i tedeschi fanno bene a difenderla a denti stretti, e bruxelles si attacchi !!!
Ritratto di yeu
31 luglio 2013 - 20:01
Fosse stata un'azienda italiana, la comunità europea l'avrebbe fatta fallire. Tutto sommato, il buon Sergio, ci ha visto giusto e questa crisi l'ha valutata correttamente.
Ritratto di Fr4ncesco
31 luglio 2013 - 20:24
2
Le garanzie che GM voleva per procedere all'acquisizione? Direi che è l'unica possibilità di salvataggio per PSA, perche questi aiuti a parere mio equivalgono ad una bombola d'ossigeno per una persona malata, e quando l'aria sarà finita e non sarà in grado di respirare autonomamente saranno guai suoi.
Ritratto di napolmen
31 luglio 2013 - 21:04
licenziamento per quasi 8000 persone....investimenti oltre europa (sta' per chiudere quello londinese psa)....7 MILIARDI DA RESTITUIRE A TSSI AGEVOLATI (holland docet).....possibile perdita d'identita' francese (GM preme)....nn so' a voi PREFERISCO MARCHIONNE E CO!!!!
Ritratto di wiliams
31 luglio 2013 - 21:29
E non stiamo parlando della FIAT..........
Ritratto di roby-
31 luglio 2013 - 21:30
2
taac ed eccolo arrivato l'aiuto di stato ,prima renault ed adesso psa complimentoni, a questo punto, signori,l'unico aggettivo da dare a Marchionne è solo uno. FENOMENO, non ne ha sbagliata una che sia una senza aiuti di stato malgrado Landini e company e il silenzio assordante dei nostri modesti politici
Ritratto di maparu
31 luglio 2013 - 23:51
Resto basito dal popolo italiano o per lo meno da una parte di esso. Quando qualcuno ha successo si cerca di abbatterlo senza pietà ! chiamala invidia o semplicemente vedere del marcio per forza. Anzichè demolire bancarottieri ed evasori si cerca di demolire l'unica multinazionale manufatturiera/metalmeccanica che progetta e commercializza auto da 100 anni. Parlo di Fiat Group che non ha sicuramente bisogno dell'avvocato difensore. Indotto, dipendenti e fatturato anche se minore in Italia ed Europa rispetto ai paesi emergenti e al nord america, continuano ad essere una risorsa fondamentale per la nostra Italia. Tutto questo per sottolineare che Francia e Germania con il loro nazionalismo quando sono intervenuti per salvare le proprie aziende automobilistiche lo hanno fatto senza se e senza ma con o senza il benestare della nostra Europa. Guardiamo un po' meno male le nostre aziende, fuori c'è chi fa peggio. Grazie
Ritratto di Porsche
1 agosto 2013 - 08:58
la domanda VERA su cui interrogarsi è la seguente: I soldi di STATO possono servire a rimettere in piedi l'azienda ? Il gioco è tutto quà. Se negli altri paesi comunitari questo è stato fatto, oggi raccolgono i risultati di decenni di sacrifici. Come non ricordare la riforma del lavoro in germania nei primi anni 2000, più ore di lavoro e meno retribuzione (addirittura un'ora era regalata dagli operai all'azienda). Queste riforme sono state fatte da un governo di sinistra. Allo stesso tempo la confindustria tedesca si impegnava a reinvestire in patria. Purtroppo quà manca la COESIONE, le GARANZIE degli investimenti, un sistema burocratico che è farraginoso ed inconcludente. I sindacati sono 3 ognuno dice cose diverse, litigano di continuo. Poi ciliegina deve intervenire la procura per far reintegrare degli operai. Questo aumenta le scintille fra vertici aziendali ed operai. In Vw gli operai siedono nel consiglio di supervisione. Se si volesse VERAMENTE perchè non si trova MAI un accordo su nulla ? Qualcuno me lo spieghi
Ritratto di maparu
1 agosto 2013 - 18:19
......discorso pacato e coerente. Purtroppo non c'è coesione in Italia su tante questioni e per fortuna regge ancora quella sociale altrimenti sarebbero dolori.
Ritratto di crazyfrog
1 agosto 2013 - 03:31
bravve bruxelles! adese posiamo venderre ancorre tante bele machine a li italies, espagnols, etc..! merci anche a sergio puir les tecnologies che ci a regalatto fiat.. sopratuto per aver blocatte la production du seg. b, c et d dans le marchè generaliste europenne comme punto, brave ou croma.. Vive Bruxelles! (et la suisse aussi..) et viva serge..
Ritratto di Erdadda
1 agosto 2013 - 12:38
1
no perchè marchiionne sbaglia a non fare nuovi modelli, la fiat è aiutata dall'italia. Bravi. pensate cosi.