SEGNI DI RIPRESA - Pare proprio che il gruppo PSA Peugeot-Citroën (in alto il quartier generale di Parigi) abbia ritrovato la rotta giusta. C’è ancora parecchia strada da fare prima di risanare i conti in rosso, ma i segnali positivi aumentano. Nel primo semestre di quest’anno, nonostante il persistere della morosità del mercato europeo, il bilancio dell’intero gruppo PSA ha registrato una perdita di 426 milioni, che sono sì tanti, ma rappresentano soltanto poco più della metà di quanto lamentato nel primo semestre 2012, quando il “buco” era stato di 818 milioni.
BUONE NOTIZIE DALL’EUROPA - In contemporanea con la diffusione dei confortanti dati relativi al primo semestre 2013, da Bruxelles è arrivata un’altra notizia, altrettanto buona e importante: la Commissione Europea ha autorizzato l’intervento dello Stato francese a sostegno della Banque PSA Finance e alle attività di ricerca tecnica del gruppo. Per quanto riguarda la Banque PSA Finance si tratta di una garanzia dello Stato per prestiti obbligazionari per 7 miliardi di euro che BPF potrà emettere per finanziare l’attività del gruppo PSA, ivi compreso il finanziamento delle reti dei concessionari. Per quanto concerne l’attività di ricerca, le istanze europee hanno dato il via libera al contributo di 85,9 milioni di euro concesso dallo Stato francese a PSA per la ricerca e sviluppo in merito a un progetto per un innovativo sistema ibrido diesel-elettrico per auto piccole.
MA SENZA TURBARE IL MERCATO - In particolare, le autorità di Bruxelles hanno dato il loro ok ponendo alcune condizioni. Per ciò che riguarda la garanzia di 7 miliardi (a cui viene dato un valore di 486 milioni di euro), nel periodo di validità della garanzia (fino al 2016) il gruppo PSA non potrà procedere ad acquisizioni di valore superiori a 100 milioni per anno senza prima chiedere l’autorizzazione alla Commissione Europea. Altra condizione posta è che nel caso l’indebitamento del gruppo superi una determinata soglia (non resa pubblica) il gruppo sarà tenuto a prendere concrete misure immediate per ridurre il deficit. Infine, Banque PSA Finance non potrà praticare ai concessionari Peugeot e Citroën tassi d’interesse inferiori a quelli praticati sino a oggi. Infine, Peugeot e Citroën non potranno utilizzare i benefici del prestito (a interessi bassi) garantito dallo Stato per dar luogo a promozioni commerciali basate su finanziamenti all’acquisto tali da far aumentare le vendite a danno dei concorrenti.
PREVISTO UN “CONTROLLER” - Perché questo ultimo impegno venga rispettato, la Commissione Europea ha anche previsto un complesso sistema di monitoraggio delle vendite PSA con particolare attenzione a quelle effettuate con finanziamento di Banque PSA Finance. Per questo monitoraggio l’Unione Europea nominerà un esperto che terrà sotto osservazione l’attività di Peugeot e Citroën.
IBRIDO DIESEL-ELETTRICO - Infine per quanto concerne l’aiuto di 89,5 milioni per il programma del sistema ibrido diesel-elettrico adatto alle vetture di piccola cilindrata, la Commissione ha dato il suo beneplacito a condizione che 24,5 milioni di euro che erano previsti come sovvenzione statale (dunque a fondo perduto) vengano trasformati in prestito da rimborsare in caso di successo del programma del nuovo sistema ibrido diesel-elettrico per vetture compatte.