A OTTOBRE, DA 17.600 EURO - La nuova
Opel Astra verrà presentata ufficialmente al Salone di Francoforte, nella seconda metà di settembre, e arriverà nelle concessionarie italiane entro fine ottobre, con prezzi a partire da 17.600 euro. Della cinque porte tedesca c’erano già alcune foto e le informazioni di base, e noi di
alVolante avevamo anche potuto provare dei prototipi camuffati (
qui la news), ricavandone sensazioni molto positive in termini di guidabilità e comfort. E adesso è arrivato il momento di vedere da vicino la versione definitiva di questa nuova media.
MOLTO SCOLPITA - La nuova Opel Astra è più bassa di 3 centimetri e più corta di 5, e vedendola dal vivo l’effetto è amplificato: l’impressione è di una notevole compattezza. C’è una somiglianza di fondo con il modello oggi in listino, soprattutto nel cofano motore corto e piuttosto inclinato, nel tetto ad arco e nella forma delle luci. Ma qui le forme sono decisamente più scolpite, con nervature pronunciate che si alternano a superfici concave e convesse, accentuando l’impressione di un’auto snella, sportiva e decisamente ben “piantata” a terra. Il coefficiente di penetrazione aerodinamica (Cx) è inferiore a 0,30, un valore buono per una berlina di queste dimensioni.
HA PERSO PESO - Come ci spiega un ingegnere responsabile del progetto, la snellezza “visiva” è confermata dalla bilancia: il risparmio complessivo di peso varia, in base ai motori, fra i 120 e i 200 kg. La scocca, interamente nuova, perde 77 kg rispetto alla Opel Astra di oggi, grazie anche a un uso più esteso di acciai ad alta e altissima resistenza, o formati a caldo. Altri 50 kg sono stati risparmiati lavorando sulle ruote (ora con diametro massimo di 18” invece che di 19”), sui freni (anch’essi più piccoli, ma altrettanto efficienti dato che devono fermare un’auto più leggera) e sulle sospensioni, che mantengono lo schema del modello attuale. In particolare, davanti sono di tipo McPherson (molla e ammortizzatore coassiali) ma con telaio inferiore di supporto irrigidito, per garantire una maggiore precisione di guida. Quanto al ponte torcente posteriore, è stata variata la posizione degli attacchi e, come oggi, i modelli più potenti disporranno anche del parallelogramma di Watt: due aste trasversali limitano i piccoli spostamenti laterali del ponte, nocivi per l’aderenza delle ruote.
TUTTI I DIESEL SONO 1.6 - Tutti turbo e a iniezione diretta i motori previsti al debutto della Opel Astra; a benzina ci sono il tricilindrico 1.0 già visto nella Corsa (qui con 105 CV) e il suo “fratello maggiore”, un nuovissimo quattro cilindri 1.4 da 145 CV. Il 1.6 a gasolio si potrà invece avere con potenze comprese fra 95 e 136 cavalli. La Opel è riuscita a ottenere l’omologazione Euro 6 senza dover aggiungere un catalizzatore per ridurre gli ossidi di azoto (come succede per altri modelli); un vantaggio dal punto di vista della manutenzione, perché non occorre rabboccare il serbatoio dell’additivo AdBlue ogni 15-20-000 km. Quanto ai cambi, oltre a quelli manuali si potranno avere un robotizzato a cinque rapporti e un automatico “classico” a sei marce; niente doppia frizione. Ancora nulla di ufficiale per quanto riguarda le prestazioni, se non il dato di emissioni di CO2 relativo alla 1.0 con cambio manuale: appena 96 grammi al km, al quale corrisponde un consumo omologato di circa 23 km/litro: dati davvero ottimi per una media a benzina.
PLANCIA DI LUSSO - Una volta a bordo della Opel Astra, l’impressione è senz’altro positiva, soprattutto davanti: la plancia è elegante, molto ben fatta, con ampie zone lucide di colore nero (nei modelli più ricchi), inserti in simil-metallo satinato e plastiche gradevoli al tatto. I comandi del “clima” (bizona) e quelli della radio sono ben disposti e gradevolmente “precisi” da azionare, i sedili, comodi di per sé, possono avere anche la funzione di massaggio e di ventilazione e il cruscotto include quattro nitidi strumenti a lancetta e un ampio display a colori di ottima risoluzione; i tasti al volante ci sono parsi, oltre che realizzati con cura, facili da individuare. Discorso a parte merita il sistema multimediale con visualizzazione tramite il display centrale a sfioramento (di 7” o di 8”): può disporre del navigatore, ma può anche riprodurre (collegandosi tramite la presa Usb sotto il bracciolo centrale) le schermate di uno smartphone Apple o con sistema operativo Android. Inoltre, con la Astra debutta anche il dispositivo OnStar (di serie per gli allestimenti più lussuosi, e optional a circa 500 euro per gli altri): si tratta di un collegamento con un call center utile sia dal punto di vista della sicurezza (in caso di incidente, la chiamata ai soccorsi scatta automaticamente all’apertura degli airbag, oppure si può chiamare la centrale operativa premendo un tasto vicino allo specchietto interno) sia contro il furto (la posizione della vettura è mappata istante per istante). Inoltre, si possono richiedere informazioni su negozi, ristoranti, percorsi e, scaricando una app sul proprio smartphone, è possibile persino aprire l’auto se si sono dimenticate le chiavi all’interno. L’abbonamento a OnStar è gratuito per i primi dodici mesi dopo l’acquisto, e in seguito costerà circa 100 euro l’anno.
BAGAGLIAIO AMPIO - Quanto ai posti dietro, possiamo dire che l’accesso è agevolato dall’apertura più ampia di prima e che il divano ha un’imbottitura gradevolmente soffice in tutta la larghezza; ok anche lo spazio per la testa e per le ginocchia, mentre, con i sedili anteriori in posizione bassa, ci è sembrato che ne resti poco per infilarci sotto i piedi. La capacità del bagagliaio della Opel Astra non è stata ancora comunicata, ma il vano ci è parso discretamente ampio e ben rivestito; serviranno però, buone braccia per togliere gli oggetti pesanti, perché il fondo è molto più in basso della soglia di accesso.
OPTIONAL, I SUPER FARI - I livelli di allestimento non sono ancora stati decisi, ma dovrebbero essere tre. Di serie o optional, non mancheranno i più recenti sistemi elettronici per la sicurezza: la ripetizione dei cartelli stradali nel cruscotto, il sistema di mantenimento automatica nella corsia di marcia con avviso in caso di uscita involontaria, l’allarme in caso di scarsa distanza di sicurezza e la frenata automatica in caso di collisione imminente. Altrettanto importanti, e più scenografici, sono i fari a matrice di led IntelliLux; optional finora riservati a vetture di lusso, sono composti da otto elementi luminosi per lato, alcuni dei quali si spengono automaticamente quando si incrocia un altro veicolo, evitando di accecare l’altro guidatore. In pratica, è come viaggiare sempre con gli abbaglianti accesi, garantendo quindi una visibilità molto più profonda della norma, con la creazione di un cono d’ombra “mobile” per non disturbare gli altri conducenti.
LA WAGON A BREVE, LA TRE PORTE… MAI - Infine, un cenno alle versioni derivate della Opel Astra: molto probabilmente la wagon arriverà pochi mesi dopo la berlina, e le prime immagini dovrebbero essere diffuse già a settembre al salone di Francoforte. Difficilmente, invece, vedrà la luce la versione a tre porte: la richiesta non è sufficiente per coprire i costi di sviluppo.