VENDITE IN CALO - Lo scorso anno la Opel Astra ha visto un calo del 48% delle consegne in Europa (per un totale di 70.008 unità), in un settore del mercato, quello delle compatte, dominato dalla Volkswagen Golf con 283.651 unità immatricolate. Segno che ormai il modello è arrivato a fine carriera e viene superato dalle concorrenti più fresche. Cercherà di invertire questa tendenza la nuova generazione della Opel Astra, che dovrebbe arrivare in Italia entro la fine del 2021.
FAMILY FEELING - Osservando i muletti della nuova Opel Astra (qui sopra nella foto di CarScoops) impegnati nei test di rito, si riesce a intravedere che la nuova compatta della casa tedesca ricalcherà molti dei dettami stilistici introdotti nella recente Mokka. A partire della mascherina Vizor, che si sviluppa orizzontalmente e integra il logo della casa tedesca e i piccoli fari a led, così come i fanali posteriori a led. Non sono trapelate immagini relative agli interni, ma anche in questo caso è plausibile attendersi una plancia simile a quella della Mokka, con due schermi affiancati; uno per la strumentazione e un altro a sfioramento per il sistema multimediale, con i comandi fisici ridotti al minimo.
STESSI MOTORI DELLA 308 - Essendo ingegnerizzata sulla stessa piattaforma EMP2 della recente Peugeot 308 (entrambi i marchi fanno parte del gruppo Stellantis), la nuova Opel Astra condividerà con la francese tutta la meccanica, compresi i motori. Due le ibride plug-in con 180 o 225 CV in grado di percorrere fino a 60 km a “emissioni zero”. I benzina saranno il 3 cilindri 1.2 con 110 o 130 CV, mentre il diesel il 4 cilindri 1.5 con 130 CV. Alcuni rumor parlano anche di una versione OPC più potente equipaggiata con un powertrain ibrido plug-in da 300 CV.
PRODOTTA IN CASA - La nuova Opel Astra sarà prodotta nella fabbrica tedesca di Ruesselsheim, mentre l’attuale viene ostruita negli stabilimenti di Gliwice, in Polonia, e Ellesmere Port, in Inghilterra.