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Otto Regioni cambiano colore: occhio alle regole sugli spostamenti

Pubblicato 05 dicembre 2020

Dal 6 dicembre Campania, Valle d’Aosta e Toscana passano ad arancioni, Emilia-Romagna, Friuli, Marche, Puglia e Umbria passano a gialla. L’unica regione a rimanere in zona rossa è l’Abruzzo.

Otto Regioni cambiano colore: occhio alle regole sugli spostamenti

MIGLIORAMENTI - Il Covid-19 non ha ancora allentato la presa nel nostro Paese, come dimostra l’alto numero di vittime, ma la situazione sanitaria è migliorata rispetto ad inizio novembre, quand’è entrato in vigore il Decreto con le restrizioni per ridurre il contagio e la suddivisione delle Regioni in zone verdi, gialle, arancioni e rosse. E così, alla luce dei progressi compiuti, dal 6 dicembre otto Regioni e una provincia autonoma entreranno in zone con meno limitazioni.  

CHI CAMBIA COLORE - Campania, Toscana e Valle d’Aosta, più la provincia autonoma di Bolzano, passeranno dalla zona rossa a quella arancione, dunque i cittadini potranno spostarsi all’interno del Comune, ma sempre con l’autocertificazione, mentre Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria scenderanno in zona gialla, dopo essere state in quella arancione: i cittadini non avranno limitazioni agli spostamenti. 

PRESTO ALTRE ZONE GIALLE - Ulteriori variazioni sono attese per la settimana prossima, quando altre Regioni entreranno in zona gialla: la Lombardia dall’11 dicembre e il Piemonte dal 13, come hanno confermato i rispettivi Governatori. E così, i cittadini avranno maggiori libertà, ma potranno sfruttarle per pochi giorni, perché il 21 dicembre scatteranno le restrizioni introdotte con il Dpcm del 4 dicembre (vedi link qui sotto).

> LE REGOLE PER IL PERIODO DI NATALE 

Ricapitoliamo allora quali sono le differenze principali fra zone gialle, arancioni e rosse

ZONA GIALLA - È possibile spostarsi liberamente, anche se il Governo raccomanda di non farlo se non per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività̀ o usufruire di servizi non sospesi. Tuttavia, c’è il coprifuoco dalle ore 22.00 alle 5.00 del giorno successivo: in questa fascia oraria è vietato spostarsi, se non per comprovate esigenze. Inoltre, i mezzi pubblici devono avere la metà dei posti liberi, bar e ristoranti possono restare aperti fra le ore 05.00 e le 18.00 ed i centri commerciali sono chiusi nei weekend.   

ZONA ARANCIONE - Scattano forti restrizioni agli spostamenti: è consentito spostarsi, ma soltanto all’interno del proprio Comune, dalle ore 05.00 alle 22.00 e senza necessità di motivare lo spostamento (dunque non bisogna avere con sé l’autocertificazione). Dalle ore 22.00 alle 5.00 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Inoltre, sono vietati 24 ore su 24 gli spostamenti verso altri Comuni e altre Regioni, se non per comprovate esigenze. In più, i ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, con orario dalle 05.00 alle 22.00, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario. Sono aperti concessionari di auto e moto, officine, gommisti, ricambisti e autolavaggi.  

ZONA ROSSA - Le restrizioni agli spostamenti sono maggiori che nella zona arancione, dunque non è possibile entrare e uscire dalla Regione e anche dal Comune di residenza, se non per comprovate esigenze, ma si può fare rientro al domicilio, accompagnare un figlio a scuola (se la didattica avviene in presenza) e andare a ritirare cibo da asporto. Restano chiusi i centri estetici e le attività inerenti la persona, ma sono aperti i parrucchieri. Sospese anche le attività commerciali di vendita al dettaglio, con l’eccezione di quelle per la vendita di alimenti, medicinali tabacchi, giornali e carburanti. È consentita l’attività motoria in prossimità della propria abitazione, con obbligo di mascherina e distanza di almeno un metro dall’eventuale accompagnatore. Sono aperti concessionari di auto e moto, officine, gommisti e ricambisti e autolavaggi.



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Ritratto di Andre_a
5 dicembre 2020 - 14:00
Personalmente, da rossa ad arancione non mi cambia assolutamente niente
Ritratto di desmo3
5 dicembre 2020 - 15:15
6
penso che il 99% delle persone la pensi così e continua a fare le stesse cose di sempre
Ritratto di Andre_a
5 dicembre 2020 - 15:30
Non è tanto quello (anche se anch'io noto un rispetto delle regole molto inferiore a primavera), quanto il fatto che vivendo in un comune molto piccolo in cui a parte un bar e una chiesa non c'è praticamente niente, e non frequentando né l'uno né l'altra devo uscire dal comune per qualsiasi cosa. Per chi invece abita in una metropoli, la differenza tra rosso e arancione è notevole.
Ritratto di Mbutu
5 dicembre 2020 - 17:04
Come spostamenti in effetti non cambia nulla. Però nel comune vicino, dove devi giocofrza spostarti, adesso trovi tutti i negozi aperti.
Ritratto di DajeAo
5 dicembre 2020 - 14:59
Ao pare de sta a gioca a carte Uno, metto un +4 e cambio Colore in.. :)
Ritratto di Claus90
5 dicembre 2020 - 19:45
Spero che al piu presto svanisca tutto questo.
Ritratto di ste74
6 dicembre 2020 - 20:22
Se qualcuno lo vuole...
Ritratto di katayama
6 dicembre 2020 - 16:39
Se non si guarda il pattume mediatico, che è l'unico che sta fatturando a palla in 'sto periodo e che usa un linguaggio ridicolo, da boogie man per bambini ritardati, tutto svanisce all'istante. Sulle montagne dove vado, nessuno porta la mascherina e nessuno ti passeggia sugli attributi. Come in ogni resistenza, le montagne sono fondamentali. Basta scegliersi i posti e le persone giuste. Nelle città è un rincoglionimento totale. E finiranno tutti male, ma non certo per 'sta roba qua.
Ritratto di ste74
6 dicembre 2020 - 20:23
Basta spegnere la TV e si risolve la maggior parte dei problemi.
Ritratto di Andre_a
7 dicembre 2020 - 11:13
Se intendi sulle montagne a passeggiare, trattandosi di attività fisica, non credo che la mascherina sia obbligatoria. Per quanto riguarda le attività commerciali, invece, da noi la mascherina la mettono tutti e anche abbastanza bene.
Ritratto di katayama
7 dicembre 2020 - 12:48
Imho, scambiare i contagi d'un virus che ha un tasso di mortalità "normale" per malattie vere e proprie, introducendo l'espressione ossimorica "pazienti asintomatici", è la chiave del tutto. L'obbligo d'isolamento fa il resto. Da un lato la gente affolla impanicata gli ospedali (l'ho visto direttamente portando un famigliare al pronto soccorso per una banale frattura in un paese che era stato mediaticamente definito la "nuova Codogno"), ed oltre a quelli che naturalmente ne hanno realmente bisogno. Dall'altro lato medici e paramedici, naturalmente ancora, si prendono il virus, come si prende qualsiasi virus, e però in questo caso devono starsene a casa in quarantena. Da cui le ondate anomale di pressione sulle strutture sanitarie. È un circolo vizioso. I media, che hanno responsabilità enormi e che entrano nelle case come l'acqua potabile, terrorizzano la gente e fanno scelleratamente turbinare il gorgo verso gl'inferi sociali ed economici. Poi ad ognuno trarre le proprie conclusioni sul piano etico e morale.