SERVONO SOLDI - Lo Stato non finanzia più l’Anas, e questa è costretta a chiedere il pedaggio agli automobilisti per proseguire la propria attività. È questo il succo del discorso di Pietro Ciucci, poche ore fa, nel corso della sua “lectio magistralis”, all’Accademia aeronautica di Pozzuoli (Napoli): “A seguito delle recenti disposizioni di legge, non ci saranno più trasferimenti da parte dello Stato a titolo di corrispettivo di servizi verso l’Anas”. Quindi, tutti i costi di gestione della rete, compresa la manutenzione ordinaria, saranno a carico dell’Anas stessa, che dovrà farvi fronte con risorse acquisite direttamente attraverso pedaggi stradali e autostradali, i quali “dovranno garantire all’Anas la completa autonomia finanziaria”. Invece, “alcune tratte autostradali, tra cui la Salerno-Reggio Calabria e il Grande raccordo anulare di Roma, sono destinate al riequilibrio del bilancio dello Stato e non sono risorse aggiuntive per l’Anas”.
IMMEDIATE REAZIONI - A proposito del pedaggio sul Gra, non s’è fatta attendere la risposta del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti: “Contro questo iniquo balzello siamo pronti a ripresentare un ricorso al Tar”, facendo riferimento a una precedente opposizione al Tribunale amministrativo regionale contro l’introduzione del pagamento. Sulla stessa linea il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, pronto ad appoggiare “qualunque iniziativa per far saltare la proposta”. Non si sbilancia invece il ministro Matteoli: “Sui pedaggi Anas stiamo approfondendo”.