BENTORNATA TARGHETTA - C’è una targhetta sul montante posteriore della 208 che rende chiara l’intenzione da parte della Peugeot. Quella sigla GTi è esattamente dove si trovava sulla 205 GTi, vera e propria icona tra le “piccole” sportive che ha lasciato il segno in un’intera generazione di appassionati. La caratterizzazione della nuova Peugeot 208 GTi, vista a Parigi dal vivo per la prima volta, prosegue con i classici e collaudati tocchi sportivi che ritroviamo su vetture del genere: mascherina anteriore specifica, spoiler anteriore e posteriore, minigonne laterali, cerchi maggiorati ed estrattore posteriore che incorpora un terminale di scarico sdoppiato dalla forma trapezoidale. All’interno, sedili specifici in pelle e tessuto, inserti in plastica rossa per plancia, portiere e strumentazione, pedaliera e poggiapiedi in alluminio ci ricordano che sotto il cofano ci sono 200 CV.
STESSA RICETTA - Anche la Renault, dal canto suo, ha una progenitrice di successo alla quale far riferimento: la Clio Williams del 1993, senza dimenticare la “pazza” Clio 3.0 V6 a motore centrale e trazione posteriore. Dettagli nostalgici stavolta non ce ne sono, ma il look “corsaiolo” non le manca affatto. Il frontale della Renault Clio RS è caratterizzato da un’ampia presa d’aria “tagliata” a metà da una “lama” color argento e arricchita da fari diurni a led, mentre al posteriore ci sono uno spoiler, un diffusore che incornicia il doppio scarico sdoppiato, cerchi da 17 (in opzione i “18”) e le immancabili minigonne laterali. Dentro l’abitacolo, ci si accomoda su sedili avvolgenti in pelle e, come sulla 208 GTi, è il rosso a dominare l’ambiente: in questo colore sono le cuciture, le cinture e gli inserti su cambio, volante e portiere. Completano il quadro, pedaliera in alluminio, volante e strumentazione specifici.
SOLO A DOPPIA FRIZIONE - Per entrambe le vetture le rispettive case sembra si siano messe d'accordo per quanto riguarda la scelta del motore. Sia la Peugeot che la Renault hanno optato per dei 1.6 turbo da 200 CV. Una novità più grossa per la Renault RS, che ha abbandonato il 2.0 aspirato della precedente versione della Clio RS. Il propulsore Renault è il nuovo 1.6 T Renault Sport 200 a iniezione diretta, con fasatura variabile e recupero di energia in frenata. Sviluppa una coppia costante di 240 Nm tra 1750 e 5600 giri, mentre la potenza massima arriva a 6000 giri (contro i 7200 della precedente). È accoppiato al cambio automatico doppia frizione a sei marce denominato EDC (Efficient Dual Clutch), tarabile in tre modalità: “Normal”, “Sport” e “Race” che modificano anche la mappatura del motore, la sensibilità dello sterzo e del pedale dell’acceleratore. Nella modalità più sportiva, il tempo di cambiata dichiarato è di soli 150 millisecondi. Non ci sono ancora dati ufficiali sulle prestazioni. Due i telai disponibili: “Sport” e “Cup”, quest’ultimo più rigido del 15%, abbassa ulteriormente la vettura di 5 mm.
BELLA LEGGERA - Passando alla Peugeot, la 208 GTi è dotata del 1.6 turbo a quattro cilindri che eroga 200 CV e 275 Nm abbinato ad un cambio manuale a 6 rapporti. Di tutto rispetto le prestazioni dichiarate: 0-100 km/h in meno di 7 secondi mentre un chilomentro con partenza da fermi è coperto in 27 secondi. Secondo la Peugeot le riprese sono allo stesso livello: la 208 GTi passa da 80 a 120 km/h in meno di 7 secondi in quinta marcia. Per frenare tanta esuberanza i dischi anteriori della GTi sono da 302 mm. Queste prestazioni sono frutto anche dei guadagni realizzati sulla massa della vettura. Leggera, con un peso di soli 1160 kg, la 208 GTi emette 145g di CO2 al km.