PRIME SINERGIE - La fusione fra FCA e PSA sarà completata solo nel primo trimestre del 2021, quando nascerà il gruppo Stellantis (qui per saperne di più), ma i due costruttori sono già al lavoro per definire i piani futuri. Fra i primi nodi da sciogliere c’è l’utilizzo dei pianali, che sono la base costruttiva dell’auto e anche i componenti più costosi da realizzare. Quelli di prossima generazione saranno concepiti in modo congiunto, ma in questa fase di transizione FCA e PSA devono utilizzare quelli che hanno già in casa, nell’ottica di aumentare le sinergie e quindi contenere i costi.
STOP ALLO SVILUPPO - È per questo che la FCA ha interrotto lo sviluppo del pianale riservato alle sue future vetture più piccole, quelle note in gergo come segmento B, compresa l’attesa suv di piccole dimensioni dell’Alfa Romeo prevista nel 2022 (qui per saperne di più). L'informazione è contenuta in un documento inviato dal gruppo italo-americano ai suoi fornitori e visionato dal Corriere della Sera, che ha riportato la notizia. Le future utilitarie a marchio Fiat, Alfa Romeo, Jeep e Lancia saranno dunque basate sul pianale CMP del partner francese (nelle foto), che oltre ad essere già pronto è anche assai versatile, perché consente l’adozione di motori benzina, diesel ed elettrici. Attualmente è utilizzato per le utilitarie Opel Corsa e Peugeot 208, oltre alle crossover DS3 Crossback e Peugeot 2008.
PRODOTTE IN POLONIA - L'impiego di una sola piattaforma per le piccole e le compatte del gruppo Stellantis consentirà di ottenere grandi vantaggi anche a livello industriale, ma potrebbe tradursi in ritardi, rispetto a quanto inizialmente previsto, per l'arrivo sul mercato dei futuri modelli dei marchi FCA. Questi modelli saranno costruiti nell'impianto polacco di Tychy, dove oggi vegono realizzate le Fiat 500 e Lancia Ypsilon, che ha una capacità produttiva di 400.000 unità l'anno.