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Pininfarina: accordo da 70 milioni con l’iraniana IKCO

10 maggio 2017

La torinese Pininfarina incaricata dalla IKCO progettare e ingegnerizzare una una base meccanica dalla quale derivare 4 modelli.

Pininfarina: accordo da 70 milioni con l’iraniana IKCO

TRE ANNI - La Pininfarina e la casa automobilistica iraniana Iran Khodro (abbreviato in IKCO) hanno raggiunto un accordo per la costruzione di una piattaforma modulare che l’azienda torinese dovrà sviluppare "chiavi in mano" per conto della IKCO, prima società del Paese per numero di auto vendute e già in accordi con la Peugeot per la realizzazione di auto in Iran. Il contratto ha un valore di circa 70 milioni di euro, durerà 36 mesi e includerà numerosi servizi: nell’accordo rientrano lo studio ingegneristico della piattaforma, la validazione virtuale e fisica in vista della produzione e lo stile, ambito dove la società torinese (rilevata nel 2015 dall’indiana Mahindra) potrà far valere la sua enorme esperienza.

NUOVI ORIZZONTI - La IKCO utilizzerà la base meccanica della Pininfarina per realizzare quattro modelli, che potrebbero sostituire quelli attualmente in vendita. La vettura più rappresentativa della casa iraniana è la Samand (nelle foto), berlina a quattro porte lunga 450 cm venduta a un prezzo contenuto. La IKCO vende in Iran anche la quattro porte Runna (429 cm) e la quattro porte Dena, lunga 6 cm in più della Samand ma più recente e meglio rifinita: una è in vendita dai primi Anni 2000, l’altra dal 2011. Grazie a questo accordo la Pininfarina riesce a diversificare le fonti di guadagno, dopo aver stretto una collaborazione quasi analoga con la Hybrid Kinetic Group, di Hong Kong, in vista della produzione di alcune vetture di lusso.



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Ritratto di Ercole1994
10 maggio 2017 - 16:02
Mi fa rabbia pensare che eccellenze come Pininfarina, Bertone e Italdesign, siano fallite o in mano a gruppi stranieri. Cioè, stiamo parlando delle stesse aziende che il mondo ci invidiava per quanto riguarda il design e ingegnerizzazione. Mi dispiace dirlo, ma ormai l'Italia ha perso delle punte di diamante che ancora potevano dare moltissimo. ..
Ritratto di CiccioBe
10 maggio 2017 - 16:20
scusami ma che cambia se la proprietà è di qualche società non italiana? l'importante che i posti di lavoro si preservino e se ne creino di nuovi in Italia! no?
Ritratto di C200
10 maggio 2017 - 16:27
Anche a me non piace questo finire in mani straniere. Però alcune aziende ne traggono solo vantaggio (mi viene da pensare alla ducati che da quando è passata in mano ad audi ha aumentato le vendite e il numero di dipendenti degli stabilimenti italiani). Altre aziende invece passando in mani straniere hanno avuto ripercussioni negative in termini di lavoro (penso per esempio a pernigotti, venduta ai turchi, che ha delocalizzato parte della produzione lì in turchia). Tornando in tema la pininfarina ha avuto molti periodi grigi (basta cercare mobilità/licenziamenti pininfarina su internet) e adesso grazie alla vendita a mahindra riesce a prendere commesse da 70 milioni di euro (cifra a mio parere enorme) che non faranno altro che dare tantissimo lavoro in Italia in termini di ricerca e sviluppo.
Ritratto di C200
10 maggio 2017 - 16:28
Aggiungo inoltre: dato che lancia non verrà rilanciata sarei d'accordo a venderla a cinesi/indiani a patto che la produzione rimanga (o meglio ritorni) in Italia.
Ritratto di ilFabiano74
10 maggio 2017 - 17:08
Dopo il dieselgate non per quanto ancora Ducati possa rimanere in mani Volkswagen...
Ritratto di aerovinci
10 maggio 2017 - 17:58
bertone è sempre in mani italiane, e poi molte ditte inglesi (per esempio) lavorano meglio ora che sono in mani straniere rispetto a quando erano in mani italiane come la jaguar o la rolls royce
Ritratto di Ercole1994
10 maggio 2017 - 19:59
Mi sa che avete ragione. Purtroppo al giorno d'oggi, bisogna accettare questa spietata globalizzazione, che porta molti marchi eccellenti, in mano a gruppi che fino a qualche anni fa, conoscevamo a malapena. Ormai "l'essenza" completamente italiana di questi marchi, è praticamente sparita, ma se gli accordi milionari, portano posti di lavoro e profitti, allora ben venga.
Ritratto di elakos
10 maggio 2017 - 23:57
1
Vado ogni anno in Iran per lavoro, ci sono salito su questa macchina ed indubbiamente avrebbe bisogno di una svecchiata. E' molto usata come taxi, comoda ma siamo a livelli di una fiat Tempra come qualità, forse anche qualcosa sotto. Sono curioso di vedere i frutti di questa strana collaborazione.
Ritratto di Claus90
11 maggio 2017 - 10:13
Linea da terzo mondo,meno male che Pininfarina si prenderà cura e darà un enorme contributo alla casa iraniana.
Ritratto di lucios
11 maggio 2017 - 18:56
4
Mi fa piacere! Però, che si de fa' pe' campa'!?!?!?! Dalle Ferrari alle auto semisconosciute!
Ritratto di caronte
25 giugno 2017 - 14:00
Se solo sarebbe arrivato prima forse la cessione alla mahindra si sarebbe potuta evitare.