NUOVA FASE - Nata come preparatore delle Volvo da gara e stradali, dal 2017 la Polestar è diventata un marchio indipendente (sempre controllato dalla Volvo) iniziando questo nuovo capitolo della sua storia con la coupé ibrida Polestar 1 e la berlina elettrica Polestar 2, vetture dal look ancora molto simile alle Volvo. Ora però il costruttore ha deciso che è giunto il momento di avere uno stile tutto suo. A mostrarne l’aspetto è il prototipo Polestar Precept, una berlina elettrica di grandi dimensioni che avrebbe dovuto esordire al Salone dell’auto di Ginevra e della quale sono state diffuse nuove immagini. Dalla Precept, come ha confermato il numero uno della Polestar, Thomas Ingenlath, sarà derivata una berlina rivale di Porsche Taycan e Tesla Model S.
PIÙ SPIGOLI - La carrozzeria della Polestar Precept ha poco in comune con quella delle 1 e 2, perché i tratti sono più scolpiti e grintosi: si notano il ribassamento nel cofano, che delinea due pronunciati rigonfiamenti laterali, e la scalfatura all’altezza del passaruota posteriore. I designer della casa svedese, diretti dall’austriaco Maximilian Missoni, hanno rimosso la mascherina (al suo posto c’è una fascia che cela i sensori per la guida assistita) e sdoppiato i sottili fari a led: a definirli è una sottile firma luminosa a forma di boomerang, che ricorda il motivo a forma di T (noto come Martello di Thor) delle precedenti Polestar. Le portiere si aprono ad armadio e facilitano l’accesso a bordo. D’effetto la parte posteriore della Polestar Precept, dove spicca l’enorme fanale orizzontale che domina l’alta coda. Il tetto, basso è curvilineo, è privo del classico lunotto. Nel complesso le forme sono quello di una berlina che sembra una coupé di dimensioni generose: il passo è di 310 cm, 15 in più rispetto alla Tesla Model S.
REGNA LA PULIZIA - Nell’abitacolo della Polestar Precept è portata all’estremo la ricerca di minimalismo e essenzialità: la si nota nel volante con una spessa razza orizzontale, ma anche nei sottili e sagomati sedili e nella plancia priva di comandi fisici. Tutti i sistemi si controllano attraverso lo schermo verticale di 15”, basato su una versione specifica di Android, oppure attraverso la voce o lo sguardo. È presente ad esempio un sistema che monitora gli occhi del guidatore e capisce se l’illuminazione degli schermi (compreso il cruscotto di 12,5”) è troppo sostenuta in base alle condizioni esterne, variandone l’intensità. Ai lati della plancia sono inseriti gli schermi che proiettato le immagini delle telecamere esterne, sorrette da supporti più sottili dei classici specchietti laterali. Il tessuto che riveste l’interno è ottenuto dalla plastica riciclata.