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Segni di crisi per il mercato Usa dell’auto

04 novembre 2016

Con 1.372.320 unità vendute, a ottobre 2016 per il terzo mese consecutivo negli Stati Uniti sono calate le vendite di auto.

Segni di crisi per il mercato Usa dell’auto

TRIMESTRE GRIGIO - Dopo il grande recupero che ha risollevato il settore dalla paurosa crisi degli anni scorsi, il mercato statunitense dell’automobile mostra segni di una certa stanchezza. Dopo che ad agosto c’era stato un arretramento del 4% e a settembre dello 0,5%, anche ottobre ha chiuso con una perdita, per di più ancora più consistente rispetto ai due mesi precedenti: con 1.372.320 veicoli venduti (autovetture e “commerciali leggeri”) la contrazione rispetto all’ottobre 2015 è stata del 5,8%. A parziale attenuazione della tendenza negativa c’è il fatto che quest’anno i giorni lavorativi sono stati 26 contro i 28 del 2015, ma resta il campanello d’allarme per il settore.

IL PESO DELL’INCERTEZZA - Va comunque detto che gli analisti dimostrano ottimismo per il futuro, non considerando grave la perdite di questi ultimi tre mesi, frutto di un certo assestamento dopo un periodo di crescita sostenuta. Per quanto concerne le cause, gli osservatori danno notevole importanza all’incertezza che regna un po’ su ogni attività americana in conseguenza della fase elettorale che il paese sta vivendo, con una battaglia particolarmente aspra e dai risvolti preoccupanti. Comunque, il bilancio dei dieci mesi dell’anno si può considerare ancora stabile, registrando 14.479.364 unità vendute, in calo di appena lo 0,2% rispetto al 2015. 

SI SALVANO PICK-UP, VAN E SUV - A lamentare il più forte calo sono le autovetture, che con 526.482 unità vendute rappresentano il 14,8% in meno nei confronti dell’anno scorso. Il bilancio specifico da gennaio, a ottobre per le vetture è di 5.949.217 unità, che significa un calo dell’8,9%. Diversa è la tendenza per “light-duty truck” cioè per pick up, suv, crossover e van. Per questa categoria a ottobre le vendite sono state 845.858, in aumento dello 0,8%. In particolare sono cresciuti i pick up (+4,3% con 225.938 esemplari venduti) e i modelli crossover (+1,7% con 401.581 unità). Quanto alle suv sono state 146.089, in crescita del 2,6%.

SOLO LA GM CONTIENE IL CALO - L’andamento è abbastanza generalizzato ma non mancano le differenze tra casa e casa. Il gruppo leader di mercato General Motors, per esempio, nel mese di ottobre ha registrato un calo dell’1,7%, con 258.584 unità vendute, mentre ben più pesante è il calo lamentato dalla Ford e dal gruppo Fiat Chrysler: la prima con 187.692 unità vendute è arretrata dell’11,9%, e la FCA con 176.609 veicoli venduti ha perso il 10,3%.

PORSCHE IN CONTROTENDENZA - E negativo è il quadro anche dei costruttori stranieri. La Toyota, terza nella graduatoria statunitense delle vendite, ha venduto 186.295 unità, pari all’8,7% in meno rispetto al 2015. La Nissan è arretrata del 2,2% con 113.520 unità, mentre segna un miglioramento la Hyundai, con 62.505 veicoli venduti e un incremento del 4,2%. Diversificato è il bilancio ottobrino del gruppo Volkswagen: la marca Volkswagen ha registrato 24.779 vendite, in calo del 18,5%, mentre  a cui l’Audi ha raggiunto le 17.721 unità, pari allo 0,1% in più rispetto all’ottobre 2015, e ancora più brillante è stato il risultato della Porsche che con 4.506 unità vendute è cresciuta del 10,7%. 

MALE LA FIAT, BENE LA MASERATI - Quanto alle marche italiane il quadro è poco roseo per la Fiat (-24% con 2.622 unità) mentre è molto positivo per la Maserati che con 1.304 vendite è cresciuta dell’11,8%. La Ferrari ha invece perso il 22,7%, registrando 150 in ottobre vendite.



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Ritratto di nicktwo
4 novembre 2016 - 10:51
mi sembra al quanto normale un momentaneo standbye pensando che in particolare il mercato berline sara' un po' fermo in attesa che parte a tutto fiato la commercializzazione della giulia 2.0 tbi 280cv... saluti
Ritratto di MAXTONE
4 novembre 2016 - 13:02
Leggevo la classifica delle berline di segmento D Premium negli USA a ottobre e la Giulia aveva 0 unità: E' possibile?
Ritratto di Fr4ncesco
4 novembre 2016 - 13:08
2
Si perchè se non erro le vendite iniziano da novembre.
Ritratto di Max_69_CNG
4 novembre 2016 - 13:15
Si perché verrà commercializzata negli usa a fine anno
Ritratto di nicktwo
4 novembre 2016 - 13:51
guarda non mi voglio esprimere sugli amici (e liberatori) americani... ma se dopo quello che ci stanno facendo vedere alle presidenziali non danno un input di positivita' dimostrando che riescono a recepire la notevole qualita' stradale e costruttiva della giulia (e di conseguenza di comprarne a wagonate) non ci fanno proprio la figura di quelli che dominerebbero il piante terra... saluti
Ritratto di nicktwo
4 novembre 2016 - 13:53
"pianeta" - dannàto t9
Ritratto di Ercole1994
4 novembre 2016 - 13:53
Possibilissimo, visto che le prime 100 unità della Giulia, sono sbarcate da poco negli USA.
Ritratto di nicktwo
4 novembre 2016 - 10:51
e comunque non ne farei un dramma... per chi ne mastica un po' si sa che tutti i mercati economici sono fondamentalmente soggetti a periodiche fluttuazioni... a me l'unica cosa che da veramente fastidio e' che spesso il mercato auto europeo viene nei commenti relegato a mercatuccio quando si parla di altri mercati tipo appunto quello u.sa. mentre se poi facciamo la somma dei vari germania + uk + francia + italia eccedera siamo probabilmente secondi solo alla cina... saluti
Ritratto di MAXTONE
4 novembre 2016 - 13:05
Ma poi comprano le auto in base alla moda e ai marchi. Mica gli europei guardano prima l'auto e poi il marchio no. Prima viene il marchio e poi l'auto. Ragion per cui i marchi Premium tedeschi stanno vendendo, soprattutto in questi ultimi tempi, vera monnezza spacciata per oro (spesso SUV, talvolta nelle segmento C).Dimmi tu uno come fa a considerare seriamente un mercato simile. Ma per carità di Dio0
Ritratto di MAXTONE
4 novembre 2016 - 13:08
Ah dimenticavo, anche tra le monovolume: Le generaliste sono più belle di certe sedicenti Premium che quando vai a vedere meccanica, linea e finiture tutto sono tranne che Premium.
Ritratto di Fr4ncesco
4 novembre 2016 - 13:17
2
A mio avviso il mercato più credibile è quello americano, perchè il più variegato, con meno pregiudizi e alla portata di tutti. Quello cinese invece fa grandi numeri ma è ignorante. Quello europeo potrebbe essere il più raffinato ma in realtà fa più affidamento al marchio che al prodotto che quindi può permettersi di risultare mediocre.
Ritratto di CiccioBe
4 novembre 2016 - 13:40
Quello più credibile quello americano? non credo Fr4, per il semplice fatto che negli stati uniti vanno fortissimo pick-up, qui categoria quasi sconosciuta (almeno come mezzo civile). Nessun mercato è più credibile di un altro, ognuno ha le sue differenze dovute ad n fattori. Al massimo direi che quello che ha un potenziale ancora inespresso da (o comunque ancora molto poco) è il mercato cinese ed indiano, dove la densità di auto per abitante è bassissima (ora non ricordo i numeri).
Ritratto di Fr4ncesco
4 novembre 2016 - 13:56
2
Se ci fai caso però qui è una categoria quasi sconosciuta per motivi legali, visto che si possono immatricolare solo come autocarro e i costi di acquisto e di gestione sono più elevati causa imposte statali. Negli USA invece le auto sono più accessibili, uno compra in base ai propri gusti ed esigenze mentre qui si è limitati un po' dai prezzi, un po' dalla burocrazia un po' dalla rivendibilità. Riguardo il mercato indiano e cinese possono fare ancora più numeri sì, ma bastano prodotti di qualità scadente visto il PIL e la scarsa cultura automobilistica. Poi certo c'è anche il fattore ambientale e certi mezzi sono più adatti ad altri in funzione della situazione urbanistica e geografica, per questo dobbiamo prendere spunto da modelli "universali".
Ritratto di MAXTONE
4 novembre 2016 - 14:05
Ma poi tu pensa un altra cosa: Le auto dalla migliore tenuta del valore negli USA dal 1990 secondo l'autorevole Kelley Blue Book (l'Eurotax Americano)? Lexus! ovviamente uno si fida a prenderne una usata. E invece quali sono le "fastest depreciation cars": Tra loro molti, troppi oserei dire, modelli tedeschi.
Ritratto di CiccioBe
4 novembre 2016 - 14:43
Condivido tutto Fr4 ed aggiungo una cosa: quando mi riferivo ai mercati cinese ed indiano, mi interessavo più dell'aspetto quantitativo che "qualitativo". E' vero che le auto lì vendute sono scadenti (come assemblaggi ma soprattutto come sicurezza), ma diciamo che loro stanno vivendo i nostri anni '60-'70 di boom, quindi credo che dobbiamo solo aspettare...ne è la riprova, a mio avviso, il mercato brasiliano che, da un punto di vista di "qualità" delle auto è ai nostri anni '90 dove i sistemi di sicurezza stanno sempre più prendendo piede e dove il fattore "stelle crash test" viene preso in considerazione nel momento dell'acquisto di un auto nuova. MAXTONE mi spiace ma sei troppo di parte (in questo intervento come in altri articoli purtroppo): dici cose che alle volte condivido, ma troppo "estremizzate" lasciami dire....sei troppo pro-Toyota (per quanto ritenga che i prodotti Lexus, come anche Infinity a dirti la verità li trovo stupendi per design e tecnologia rispetto alle solite tedesche o europee in generale).
Ritratto di Fr4ncesco
4 novembre 2016 - 15:31
2
Si vero, sono mercati che devono maturare e attraverso le nuove generazioni, perchè quella che è passata dalla bici all'auto ha pretese ancora molto basse. L'India comunque è notevolmente indietro, personalmente non lo ritengo più un mercato a forte espansione come qualche anno fa infatti le auto pro capite sono ancora scarse oltre che vecchie o cheap e le infrastrutture ancora molto arretrate, infatti mi pare che le case non ci stiano più investendo molto.
Ritratto di CiccioBe
4 novembre 2016 - 16:18
In effetti hai ragione anche questa volta.....il mercato indiano si è un po' ridimensionato da un punto di vista di importanza, anche se, prima o poi, ritornerà alla ribalta secondo me.
Ritratto di MAXTONE
4 novembre 2016 - 13:59
Ha ragione Francesco, Pick up a parte il mercato americano e' quello più scevro da pregiudizi perlomeno nel contesto dei mercati evoluti. Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che Lexus venga premiato oltreoceano mentre qui ancora ti rispondono "la Lexus? Ma no per carità, se devo spendere tutti quei soldi compro una tedesca". Un approccio quanto mai ignorante e tipico degli europei. Incredibile pensare che in Russia e negli Emirati Arabi invece Lexus se la giochi allo stesso livello delle solite tre.
Ritratto di nicktwo
4 novembre 2016 - 13:52
ma che significa in concreto mercato vecchio e saturo? bho... saluti
Ritratto di Fr4ncesco
4 novembre 2016 - 11:11
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Dopo una continua crescita penso sia normale una fase di assestamento, dopotutto chi doveva cambiare macchina l'ha fatto in questi anni di boom e il parco auto è stato rinnovato. Certo fa sempre un po' dispiacere che i SUV vendano più delle berline, col timore che queste ne vengano rimpiazzate.
Ritratto di MAXTONE
4 novembre 2016 - 13:11
Non penso ciò possa mai accadere. Sembrano in crisi ma in realtà le berline non se la passano affatto male. Basta vedere la classifica delle auto più vendute al mondo. Nelle prime posizioni ci sono solo berline e anche quelle Premium continuano a vendere benissimo, meno rispetto a vent'anni fa ma devono per forza spartirsi la torta coi suv i quali comunque non arriveranno mai al punto di essere la sola tipologia di auto ad essere prodotta.
Ritratto di Fr4ncesco
4 novembre 2016 - 13:36
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Anche questo è vero visto che storicamente sono sempre sopravissute a mode passeggere, partendo dalle wagon arrivando ai SUV passando per le monovolume e nella fattispecie le sedan globalmente sono sopravvissute anche alle hatchback, quindi restano la tipologia di classica auto.
Ritratto di Fr4ncesco
4 novembre 2016 - 13:40
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Aggiungo che poi le varie mode al passaggio lasciano qualche strascico che possiamo definire vetture di nicchia, quindi in futuro potremmo ritrovarci con più berline che SUV, relegati giusto a qualche modello, come è successo con le coupe e cabrio ad esempio.
Ritratto di MAXTONE
4 novembre 2016 - 14:10
Guarda, basterebbe un rialzo dei prezzi della benzina negli USA per veder crollare letteralmente sul loro mercato le vendite dei SUV da un mese all'altro. Infatti non a caso il boom vero e proprio dei suv negli ultimi due tre anni e' partito in concomitanza col crollo dei prezzi del greggio ma quando la benzina salì alle stelle nel 2011 ci fu un trimestre nel quale la famiglia Prius vendette così tanto nei soli USA da diventare il nameplate più venduto al mondo. Inutile dire che ora, generazione nuova o no, sia inesorabilmente calata perché il suo posto e' stato preso dal RAV4.
Ritratto di nicktwo
4 novembre 2016 - 14:07
fra l'altro mi viene ghignosamente da ridere apurando che poco dopo il mio primo commento (che inviterei chi ancora non lo ha fatto a leggere) al presente articolo e' comparsa un po' ovunque la notizia che nientepodimeno del wallstretjornal inviterebbe, a conferma che il mercato us.a. e' un po' in stasi perche' attendeva la berlina che lo sblocchera', a comprare giulia... saluti
Ritratto di caronte
15 novembre 2016 - 08:50
Mi sembra alquanto normale che un mercato che cresce a ritmi sostenuti prima o poi si "riposi" facendo una pausa.