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PSA, obiettivo 2020: essere leader in Italia tra i gruppi stranieri

13 luglio 2016

Per il direttore generale del gruppo PSA in Italia, Massimo Roserba, l'obiettivo è di essere entro il 2020 i primi tra gli "esteri".

PSA, obiettivo 2020: essere leader in Italia tra i gruppi stranieri

PIANI AMBIZIOSI - In Italia, il gruppo PSA va forte e punta in alto: con 91.666 veicoli venduti nel primo semestre, la filiale tricolore del colosso francese ha chiuso la metà del 2016 al terzo posto, dietro alla galassia Volkswagen (133.357 unità) e alla Renault (98.862). Per la Peugeot Société Anonyme la crescita, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è stata del 14,94%, in un mercato aumentato del 19,15%. Nel dettaglio, sono state 54.000 le Peugeot consegnate, 35.000 le Citroën e 2.500 le DS, per una quota dell'8,83%, ed è stata superata la soglia delle 10.000 unità tra i veicoli commerciali (il 13% delle immatricolazioni). Un risultato positivo, in linea con l'andamento europeo (1 milione di auto in sei mesi, +7,4%). Come anticipato dal nuovo direttore generale di PSA Italia, Massimo Roserba (nella foto sopra), nel suo primo incontro con la stampa: "Oggi PSA è il terzo gruppo estero in Italia per quota di mercato, ma entro il 2020 vogliamo diventare il primo". 48 anni, nato a Pescara ma cresciuto a Vasto, laureato alla Bocconi di Milano, una carriera in crescendo dentro e fuori il gruppo FCA, Roserba nel commentare i dati di vendita ha svelato obiettivi ambiziosi. E, in merito alla recente evoluzione del gruppo, ha sottolineato: ''PSA in Europa si è rafforzata e con la strategia Back in the race ha recuperato profittabilità. Con il nuovo piano Push to pass, annunciato in aprile dal numero uno del gruppo, il presidente Carlos Tavares, entreremo in Nordamerica per fare risultati, non per un viaggio turistico. L'Italia? Siamo nel G5 d'Europa, e uno dei maggiori protagonisti in termini sia di volumi sia di redditività''

SUV E “GREEN” - Per raggiungere la leadership, sottolinea Roserba, "quattro anni sono pochi. È una bella sfida, fa quasi paura". Ma il progetto è supportato da un piano di novità che non ha precedenti nella storia del gruppo: "Abbiamo appena lanciato la DS3, i commerciali Citroën Expert e Jumpy e adesso arriveranno la nuova Citroën C3 e, per la Peugeot, la 3008. Come gruppo lancieremo altri 13 prodotti completamente nuovi nei prossimi tre anni, a partire dal 2017, oltre a model year, facelift e serie speciali. B-Suv e C-Suv li prevediamo come segmenti crescenti in Italia e... arriveranno interessanti novità. Ne avremo con i marchi Peugeot, Citroën e DS, anche se per i nuovi prodotti del nostro brand di lusso bisognerà aspettare il 2018. Le elettriche? Ne abbiamo già in gamma quattro, ma ne presenteremo altrettante completamente nuove. Poi, le ibride plug-in: ne arriveranno altre sette". Una bella offensiva: "Delle Peugeot piacciono sicuramente la guidabilità e la qualità, riconosciuta ormai da tempo” chiarisce il manager. “La Citroen è creatività pura e i modelli in arrivo lo confermeranno, distinguendola in maniera importante ma coerente al proprio DNA. Con il marchio DS cavalchiamo il lusso alla francese: crediamo che il cliente lo apprezzi ".


La Peugeot 3008.

DA MARCHIONNE A TAVARES - La carriera del nuovo direttore generale di PSA Italia, in sella dal 22 febbraio 2016, è cominciata dalla finanza, nel campo delle fusioni-acquisizioni d'azienda. Il manager abruzzese ha avuto anche esperienze nel credito al consumo. Dopo un primo passaggio alla Fiat è diventato direttore commerciale di Epta, primo gruppo italiano per la refrigerazione commerciale per la grande distribuzione. Richiamato dal gruppo di Torino nel 2009, ha vissuto per tre anni in Cina, a Shanghai, dove ha ricoperto i ruoli di responsabile del marchio Fiat e di direttore marketing prodotto di Fiat-Chrysler Group per i Paesi dell'area Asia-Pacifico. Da settembre 2015 era responsabile dello sviluppo commerciale dell’Alfa Romeo per Europa, Africa e Medio Oriente, prima di accettare la nuova sfida al vertice di PSA Italia. "La prima impressione in questo nuovo ruolo? Le aspettative che avevo sono state confermate, l'azienda è ambiziosa, vanta una gamma importantissima di nuovi prodotti e Tavares l'ha rigirata in pochissimo tempo: quello che ho trovato in PSA è un'organizzazione incredibile, con processi estremamente ben strutturati". Il confronto con Marchionne? "Entrambi hanno influenzato i manager di primo livello e, a cascata, tutta l'organizzazione aziendale: sono due personaggi ambiziosi, molto determinati, due duri diversi caratterialmente".

PRIVATI E AZIENDE - Sulle differenze e sulle prospettive dei canali di vendita in Italia, Roserba offre una visione interpretativa interessante: "Quello rivolto ai privati è importante, perché offre i migliori risultati in termini di profittabilità e perché è in grado di far cambiare la percezione del cliente rispetto al marchio in termini di immagine. Il canale B2B (Business to Business, il commercio tra azienda e azienda) è fondamentale, perché oggi i maggiori acquirenti di vetture sono le aziende attraverso le flotte. Noi vi saremo sempre più presenti e dal 2017 avremo più vetture che potranno interessare le flotte". Le differenze tra i due canali di vendita, però, per il direttore generale di PSA Italia sono destinate nel tempo ad assottigliarsi: "In futuro vedremo variare le modalità di acquisto delle automobili: con il passaggio dalla proprietà all'utilizzo probabilmente si verificherà una commistione dei due canali. L'utilizzatore finale sarà quello che è oggi il privato ma, forse, l'acquirente sarà il cliente B2B. Dovremo essere presenti, quindi, su entrambi i canali, da una parte per capire le esigenze della clientela, e dall'altra per proporre  la giusta tecnica di vendita". C'è, poi, il discorso legato all'affermazione dell'auto condivisa: " Siamo pionieri e teniamo aperte varie soluzioni. In Sicilia, a Palermo, abbiamo già oltre 50 auto elettriche in car sharing, vogliamo andare avanti con questo piano con altre vetture nell'isola e in differenti aree turistiche". 


La Citroën C3.

MARCHI, RETE E SPORT - Dopo le presentazioni di rito e il discorso generale arriva il momento del "botta e risposta" durante il quale Roserba chiarisce, in poche parole, quella che è la sua visione dell'azienda e le strategie che seguirà per farla diventare leader in Italia: "Abbiamo tre brand ben distinti su cui dobbiamo continuare a lavorare per distinguerli ulteriormente e catturare i bisogni diversi sul mercato. Dobbiamo migliorare ed evolvere sia come PSA Italia sia come rete, per avere il passo potenzialmente da numeri 1. È un percorso che deve essere assolutamente strutturato e organizzato: significa avere le competenze, lo sviluppo, la velocità giusta per fare le cose giuste al momento giusto". Oggi la struttura di vendita conta su 240 punti a livello nazionale, il 75% dei quali con monomandato: "Lavoreremo sulla rete per un cambio di passo: il push to pass lo faranno anche i concessionari con performance più alte rispetto al passato". L'attività sportiva continuerà a giocare un ruolo importante per raggiungere i nuovi obiettivi di vendita, sia a livello internazionale sia nazionale: "Abbiamo una divisione netta coerente con i brand. Con la Citroën il campionato WTCC. La Peugeot si dedica alle imprese straordinarie come la Dakar. Il mondo DS è quello dell'elettrico: siamo in Formula E. Per noi le corse sono importanti per la ricerca e lo sviluppo, per poter trasferire il know-how delle competizioni nelle vetture di produzione". E, in particolare, sulle attività italiane: "La Peugeot con Andreucci punta al decimo titolo nazionale rally".



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Ritratto di Claus90
13 luglio 2016 - 15:50
Con queste auto brutte più che Leader vanno verso il fallimento
Ritratto di ct46
13 luglio 2016 - 17:50
Le faccio i complimenti per il commento,ben argomentato e pieno di spunti interessanti.resto sempre colpito da tanta saggezza..Fosse per me le darei il "premio" commento dell'anno!
Ritratto di impala
13 luglio 2016 - 17:53
guarda che si trovi un auto piu brutta della C1, C4 0 2008 fammi sapere
Ritratto di Moreno1999
13 luglio 2016 - 20:16
4
la nuova C3!
Ritratto di Moreno1999
13 luglio 2016 - 20:16
4
E la nuova 3008
Ritratto di fiattaro
14 luglio 2016 - 14:17
Le più brutte del gruppo sono sicuramente le citroen.
Ritratto di carmelo.sc
13 luglio 2016 - 16:15
La vedo dura...3008 a parte (che trovo molto originale e gradevole), il resto della gamma non spicca certo per il design. Tra c4 cactus, nuova c3 (come si può disegnare in questo modo un modello così importante?), 208 che sa già di vecchio, 308 con una linea gradevole ma molto banale....insomma auguri.......
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
13 luglio 2016 - 16:19
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Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
13 luglio 2016 - 16:44
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Anonimo (non verificato)
13 luglio 2016 - 17:12
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Ritratto di AlexTurbo90
14 luglio 2016 - 02:16
@ FX88 No scusami, hai detto che ti piace la nuova C3, che riprende quasi in tutto lo stile della C4 Cactus, ma quest'ultima dici che è brutta? Non lo sto chiedendo con vena polemica eh, è solo che mi sembra un po' un controsenso ciò che hai affermato :)
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
14 luglio 2016 - 08:44
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Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
14 luglio 2016 - 09:33
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Ritratto di all'avanguardia della truffa2
17 luglio 2016 - 20:08
la cactus non è bella, ma simpatica
Ritratto di Utente_1976
13 luglio 2016 - 18:05
C’è quasi una relazione di proporzionalità inversa tra numero di proclami e successo di vendite + profittabilità. Prendete VW, da quando sono nella palta hanno cominciato a fare un proclama ogni 7 giorni. Oppure prendete Renault-Nissan e PSA: i primi stanno spakkando davvero il derett_àn_o ai passeri (massimo rispetto per Ghosn e per la dirigenza Renault-Nissan – non stanno sbagliando una mossa), sono sempre profittevoli, e non parlano quasi mai. I secondi parlano, parlano (ricordo recentemente anche i proclami di un futuro sbarco in Nordamerica) e parlano, ma poi perdono quote di mercato in Europa dal 2011, quest’anno pure in Cina un disastro, in America Latina contano come il due di picche, il tutto nonostante abbiano preso negli ultimi 6 anni credo circa 3 miliardi in prestito stra-agevolato (nel 2010, credo), più due annetti fa un aumento di capitale miliardario (non ricordo quanti – chiedo venia) finanziato da cinesi e Mamma Stato (soldi con i quali sono venuti a fare dumping in Italia, per cercare di far fuori i cugini transalpini, alias FCA, con scarsissimo successo). Poi c’è chi dice che faccio tifo da bar. No, mi piace semplicemente mettere le cose in chiaro, senza il tipico complesso di inferiorità ita_li_ota verso qualsiasi cosa abbia la bandiera franco-tedesca.
Ritratto di ct46
13 luglio 2016 - 18:11
Il gruppo Psa dovra' migliorare il canale di vendita tra azienda e azienda..canale molto importante ai giorni d'oggi. Tanto x fare un esempio la Peugeot 208 in Francia ma anche in tanti altri paesi vende piu' della Renault Clio come privati,ma perde terreno nel settore aziende.da quel che leggo ci stanno lavorando,quindi essendo gia'molto apprezzata Psa in Italia,in un futuro potrebbero avvicinarsi anche a marchi come Volkswagen.
Ritratto di Utente_1976
13 luglio 2016 - 18:13
Aggiungo: il fatto che mi piace mettere le cose in chiaro, non significa che ci riesca sempre. A volte prendo delle cantonate, come tutti peraltro. Per esempio, qui c'era una schiera di gente che per 6-7- anni ha profetizzato quasi quotidianamente un imminente fallimento di Fiat. Evidentemente si sbagliavano. Infatti ultimamente li si sente molto meno.
Ritratto di fiattaro
14 luglio 2016 - 14:21
Per fortuna sei rimasto tu.
Ritratto di luperk
13 luglio 2016 - 23:05
per città con sempre più auto che cadono a pezzi e con le macche nella vernice del tetto e cofano per le città più calde (due dei fiori all'occhiello caratteristici dei capolavori francesi). Gli auguro davvero di fallire, insieme a quel catorcio di renault
Ritratto di luperk
13 luglio 2016 - 23:05
macchie* Per*
Ritratto di riccardolfini
14 luglio 2016 - 00:57
Se Renault continua su questa strada ruberà sempre più clienti agli altri marchi generalisti. Attualmente solo Renault (con una piccola percentuale di Dacia) vende più di citroen, ds e Peugeot messe insieme. Credo che citroen avrà un mercato sempre più di nicchia per via del nuovo tipo di approccio con l'auto iniziato da c4 cactus (che io amo) che o piace molto o non piace per nulla. Peugeot dovrebbe prendere una carta e giocarsela al meglio (come sta facendo Renault con la carta del design) ...a mio parere ora Peugeot é molto buona su molti piani ma non spicca in nessuno di questi
Ritratto di ct46
14 luglio 2016 - 02:21
Perdonami non x difendere uno o l'altro marchio ma penso tu ti riferisca all'Italia dicendo che Renault sola vende piu' di Peugeot 'Citroen e Ds..perche' in Europa Psa e' il secondo gruppo dopo Vag come vendite..poi in questo periodo noto molte lodi e fanfare per Renault(ottime auto x carita'),vendite +50/70% ma nessuno ha considerato che Renault ha rinnovato tutta la gamma in un sol colpo..lanciando nuova Megane, kadjar,Talisman,nuova Scenic,nuova Espace,quindi per i prossimi 6/7 non avranno piu cartucce da giocarsi..le altre case come Peugeot Citroen Fiat etc invece avranno molto da lanciare e poi ne parleremo.La mia e'una considerazione senza polemica.saluti
Ritratto di ct46
14 luglio 2016 - 02:22
6/7 anni
Ritratto di riccardolfini
14 luglio 2016 - 10:44
Certo io mi riferivo all'Italia... Per quanto riguarda il resto bisogna aspettare e vedere come vanno le cose. Se gli altri modelli Renault venderanno come Clio (che nonostante abbia già qualche anno vende ancora molto) allora c'è buona probabilità che rimanga tra i marchi leader altrimenti non si sa... Comunque ribadisco che a mio parere Citroën sta prendendo la strada giusta costruendo modelli degni di entrare nella storia del marchio alla pari di ds e 2cv. Peugeot non mi convince molto nonostante siano ottime auto ad un passo dal Premium
Ritratto di fiattaro
14 luglio 2016 - 14:26
Per me citroen sta costruendo solo macchine brutte, tra le francesi è la peggiore.
Ritratto di riccardolfini
14 luglio 2016 - 14:42
Molte tra le Citroen passate alla storia nella loro epoca venivano considerate brutte e invece ora ce le troviamo nei libri di storia del design... Le Citroen sono cosi e devono essere cosi, o le ami o le odi...se iniziassero a fare auto di impronta sportiva (tipo Renault e Mazda) non sarebbero più delle vere Citroen
Ritratto di marcoveneto
14 luglio 2016 - 09:05
La vedo dura insidiare Renault e Vw... poi vedremo le novità in arrivo, ma scrivere che hanno appena lanciato la nuova DS3 quando invece è solo un restyling mi fa storcere il naso..piuttosto quando una nuova C5 e Peugeot 508? i cugini Renault con la Talisman hanno offerto un buon prodotto, molto più moderno del'anziano progetto PSA...
Ritratto di gbvalli
20 settembre 2017 - 09:49
1
Impossibile essere leader in Italia con i micro-volantini che nascondono gli strumenti ! A noi italiani, in generale, piace la guida e piacciono le auto con qualche richiamo alla sportività e all'aspetto meccanico-agonistico della macchina. I cruscotti e i volantini Peugeot, come pure i mosaici di colori per le carrozzerie delle ultime Citroen, richiamano invece video-giochi e concept di auto per studentini neopatentati. Peccato perché per altri versi sono auto solide, eleganti, ben rifinite e di design esterno piacevole.