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Quanto siamo fedeli al marchio della nostra auto?

13 giugno 2018

Nel rapporto annuale 2018, Findomestic ha analizzato il comportamento degli automobilisti a proposito della fedeltà alla marca. Con risultati anche sorprendenti.

Quanto siamo fedeli al marchio della nostra auto?

NON SOLO PRESTITI - La Findomestic è una società finanziaria (del gruppo francese Paribas) che si è specializzata nel credito al consumo con forte presenza nel settore dell’automobile. Non si limita però a prestare i soldi per comprare l’auto, ma tiene sotto osservazione il mercato del settore. Frutto di questa sua attenzione è il rapporto che elabora annualmente. Quest’anno è arrivato alla dodicesima edizione ed è stato stilato dopo una ricerca demoscopica compiuta in 15 paesi di 4 continenti, intervistando oltre 10.600 automobilisti. Denominatore comune tra le persone contattate è stato l’aver acquistato un’auto negli ultimi cinque anni. 

FEDELI O NON FEDELI? - Oltre ai più consueti temi statistici con cui si analizza il mercato dell’auto, il rapporto Findomestic 2018 affronta il tema della fedeltà al marchio, cioè la propensione o meno a riacquistare un’auto della stessa marca di quella che si va a pensionare. I risultati sono interessanti principalmente perché mettono in evidenza una sostanziale contraddizione nei comportamenti concreti rispetto alle intenzioni teoriche. Mediamente si dichiara fedele al marchio il 78% degli intervistati. Molti sono i paesi in cui questa percentuale viene abbondantemente superata. Questi i mercati dove si rivela questa tendenza: Cina (addirittura 98% di propositi di “fedeltà”), Portogallo (90%), Polonia (83%), Messico (82%), Sudafrica (82%), Germania (81%). In Italia si è all’80%. In questo quadro emerge l’eccezione costituita dal Giappone, dove invece è solo il 58% che si dichiara intenzionato a scegliere un’auto della stessa marca di quella che posseggono. 

TUTTO CHIARO? - Insomma, sostanzialmente parrebbe che ci si trovi in una situazione in cui sotto questo aspetto i mercati sono “ingessati”. Ma tale realtà suona troppo irreale per essere vera. A maggior ragione se come avviene, è di segno ben diverso la risposta alla domanda se all’ultimo acquisto dell’auto sono stati “fedeli”. A tale quesito infatti soltanto il 34% ha risposto affermativamente. E parecchi sono i paesi che sono al di sotto di questo valore medio: Italia (26%), Polonia (25%), Spagna (23%), Portogallo (21%). Per quanto riguarda il colosso cinese, la tendenza è la stessa: a fronte del 98% di dichiarata fedeltà al marchio soltanto il 34% poi conferma di esserlo effettivamente stato acquistando auto attualmente posseduta. Gli automobilisti giapponesi sono invece campioni di coerenza (o di sincerità) dato che è del 50% la percentuale degli intervistati che ha detto di aver scelto nella gamma della marca che avevano già preferito con l’auto attuale.

OFFERTA TROPPO VASTA - Le motivazioni all’origine di questi comportamenti sono molteplici. Le ragioni per cui si è indotti a cambiare vanno dall’offerta sempre più ampia e articolata, nuovi restyling, innovazioni tecnologiche stimolanti, e così via. Sono questi i motivi principali di attrazione che porta il 26% degli intervistati a dichiarare di essere tentati a cambiare marca. In Italia tale percentuale è del 24%. C’è poi una quota di dimensioni analoghe che ammette che la tentazione è legata alla curiosità per il cambiamento: nell’intero sondaggio tale quota è del 23%, mentre in Italia si arriva al 33%. Interessante è il fatto che secondo il rapporto soltanto il 23% degli automobilisti è indotto all’idea della infedeltà di marchio esclusivamente per la convenienza economica (anche se poi è il 47% che afferma di essere pronto a essere “fedele” se la proposta economica è conveniente). E questo valore medio riscontrato nell’insieme del sondaggio è anche quello rilevato tra gli intervistati italiani. Motivo tentatore ben più forte (65% delle risposte) è l’abbondanza dell’offerta, che suscita una forte voglia di scoperta dei marchi non conosciuti. In Spagna la percentuale degli automobilisti che avvertono questa curiosità è del 78%; in Italia del 77%, in Messico e Turchia del 72%, in Brasile del 71%. 

IL PESO DELLA NUOVA MOBILITÀ - Risvolto particolare e nuovo dei comportamenti “infedeli” è quello legato alle nuove forme di mobilità. Noleggio, car sharing, car pooling eccetera sono infatti in grado di portare a far passare in secondo piano la scelta della marca. Con tali modalità di uso dell’auto a contare è la forma della disponibilità. Per tutto il campione del sondaggio, questo tipo di richiamo ha la capacità di indurre all’infedeltà” il 52% degli intervistati. Ciò mentre in Cina sono addirittura l’80% degli intervistati che si dichiara sensibile a queste forme di rapporto con l’auto. In Italia la quota rilevata è del 45%. Molto più scetticismo è messo in evidenza dalla Germania, dove tale percentuale non va oltre il 24%. Infine, il rapporto sottolinea come ragione forte nello spingere alla “infedeltà” sia la delusione per una marca o un modello. La percentuale di risposte che va in questo senso è dell’82%.

MERCATO IN CRESCITA - Fedeltà a parte, il rapporto prevede anche che quest’anno nel mondo si venderanno 96 milioni di vetture, valore che lascia immaginare come nel 2020 si arriverà a quota 100 milioni. Quanto all’Italia le risposte fanno prevedere un consuntivo 2018 capace di arrivare alla soglia dei 2 milioni di auto, traguardo che significherebbe un incremento dell’1,2% rispetto al 2017. 

ANALISI ITALIANA - Le varie realtà sono state poi sviscerate nelle varie sfaccettature dei mercati. Per quel che concerne l’Italia il sondaggio induce gli analisti della Findomestic a prevedere che il 33% degli acquisti riguarderà vetture “a km 0”. A propendere per l’auto nuova è il 26% del campione, mentre all’usato guarda il 14% degli intervistati. In aumento è la quota di coloro che sta valutando favorevolmente l’ipotesi di ricorrere ai contratti di leasing o noleggio a lungo termine: il rapporto dell’anno scorso fissava al 3% questa quota, mentre quest’anno arriva al 6%. 

I PROBLEMI AMBIENTALI - Quanto alle caratteristiche tecniche essenziali, nel nostro paese è del 26% la quota di automobilisti che si dichiara intenzionato ad acquistare un’auto ibrida. Soltanto il 19% pensa a una diesel e il 14% a un’auto con motore a benzina. Dati questi che se si realizzassero significherebbero una autentica rivoluzione del mercato. Tanto da far venire in mente l’interrogativo su dove potrebbero essere reperite tante auto ibride. Ancora più sorprendente è la risposta data dagli intervistati italiani a proposito di un possibile divieto di vendita per vetture a benzina e diesel: addirittura il 79% ha risposto affermativamente (quando il valore nell’interezza del sondaggio è del 60%). 



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Ritratto di FOXBLACK
13 giugno 2018 - 20:01
Da parte mia forte infedeltà ai marchi. ..solo una volta ho ripreso lo stesso marchio. ...
Ritratto di Rikolas
13 giugno 2018 - 20:37
Sempre stato fedele al gruppo Fiat, ho avuto di tutto: Alfaromeo, Lancia, Fiat, Autobianchi, Abarth ... Sempre trovato benissimo, motori robusti e auto realizzate bene, alla faccia di chi critica sempre il prodotto nostrano (per stupido preconcetto). Inoltre ho risparmiato parecchio approfittando sia dello sconto dipendenti, sia dei pezzi di ricambio, che spesso costano meno rispetto alla concorrenza, e senza dover aspettare per la reperibilità stessa. Lunga vita a questa azienda che da lavoro a tanti italiani (anche con l'indotto, non dimentichiamocelo mai!), se la Fiat non ci fosse questo paese sarebbe peggio del terzo mondo. Lascio ad altri "l'avventura" straniera, io son soddisfatto cosi.
Ritratto di Giuliopedrali
13 giugno 2018 - 21:00
Appunto hai ragione, ma allora perché stanno distruggendo tutto e dall'interno.
Ritratto di riotwinturbo
13 giugno 2018 - 22:50
Ora si spiega l'enorme ignoranza automobilistica di rikolas con critiche a casaccio senza nessuna logica. Semplicemente non ha mai avuto un auto seria, quindi non può sapere cosa si prova a guidare una VERA auto...
Ritratto di Blueyes
14 giugno 2018 - 10:16
1
Rikolas concordo su tutto, ma a proposito dello sconto dipendenti...non trovi che acquistando la stessa auto a KM0 come chiunque si risparmi molto? Diciamoci la verità, i dipendenti FCA hanno una scontistica ridicola.
Ritratto di Alfa69
13 giugno 2018 - 21:12
1
Dal 1993/01 posseggo la 155. Fedele, non so se mi posso definire tale, aggiungerei contento di averla comperata, mantenuta, posseduta e guidata, 196.000 Km, 16 km al litro (clima e radio accesi) in pianura per affrontare i trenta km, adesso giornalieri... In famiglia sempre gruppo FIAT (FIAT, Lancia). Quando mi decisi a comperare la nuova Opel Meriva a mia moglie (in stato interessante), dopo un anno e 10.000 km percorsi, un bravo ragazzo con più alcool che sangue nelle vene, provvide a distruggerla volandoci di sopra. Ok, la marca non è colpevole di nulla, ma la sostituta (Lancia Musa gold) ha lo stesso motore ma prestazioni superiori, consumi inferiori e comfort superiore, in meno ha l'ampiezza ed in parte la comodità, ma adesso che il bambino è cresciuto è perfetta; così come si è dimostrata anche nei lunghi viaggi. Concordo su tutto con Rikolas.
Ritratto di riotwinturbo
13 giugno 2018 - 22:54
Lancia Musa…. Per elogiare le qualità e la fedeltà del gruppo… Sembra uno scherzo…. A questo punto le persone che hanno una RS6 come auto famigliare dovrebbero andare in pellegrinaggio a Ingolstadt una volta al mese per venerare quel gioiellino… Lancia Musa… Ancora non ci credo…..
Ritratto di studio75
14 giugno 2018 - 09:10
5
@rio vabbè, non è che si possono confrontare auto da 100k e auto da 15k, ti piace vincere facile :)
Ritratto di Alfa69
14 giugno 2018 - 12:13
1
Come sa chiunque, la fedeltà è dovuta alla mancanza di problemi, o risoluzione "immediata" o alle migliori condizioni degli stessi! Il discorso Lancia Musa è stato da me inserito perché come ho scritto il regalo era una Opel Meriva 1.3 Diesel, la Lancia era fuori produzione! Grazie a quel bravo ragazzo la Opel per prima e tutte le concessionarie della Provincia Messina, non ci hanno offerto nulla al prezzo datoci dall'Assicurazione (perdita di 5.500,00€!) tranne la FIAT la Lancia Musa, che come ho spiegato e per l'utilizzo fatto si è rilevata migliore della Opel, non lo sarebbe stata se ad esempio fosse arrivato un'altro figlio, discorso molto complesso per qualcuno, evidentemente...
Ritratto di grande_punto
14 giugno 2018 - 14:40
3
Anch'io ho avuto tante auto Fiat, ma quest'anno, dovendo cambiare tutte e due le mie auto, son dovuto passare ad un'altra marca... Mi serviva un'utilitaria ibrida a 5 porte (che poi è diventata la Yaris) e un'altra utilitaria sempre 5 porte però a benzina (diventata la Fiesta 1.0 Ecoboost)... Come ho scritto nell'altro commento, quando Fiat tornerà a fare auto al passo con i tempi allora tornerò anch'io a riacquistarne.
Ritratto di Fr4ncesco
14 giugno 2018 - 16:39
2
Ciao Grande Punto, come mai due utilitarie con alimentazione diversa e di marca diversa? Così, per curiosità.
Ritratto di grande_punto
14 giugno 2018 - 17:21
3
Ciao Fr4ncesco, quando ho preso la Yaris cercavo un'utilitaria dai bassi consumi (ma non diesel perché l'auto va a fare pochi km annui e avrei continui problemi al FAP), spaziosa, che fosse molto affidabile e con cambio automatico, essendo utilizzata solamente nel traffico cittadino. Quando ho preso la Fiesta invece volevo un'utilitaria bella esteticamente, con un motore benzina con non meno di 90 cv e la Ford mi ha fatto la proposta migliore. Saluti
Ritratto di UnAltroFiattaro
13 giugno 2018 - 23:21
In famiglia abbiamo sempre avuto auto del gruppo FIAT (ora FCA) o auto giapponesi. Devo dire che ci siamo sempre trovati bene con entrambi e a parte un paio di casi, le FCA sono state egualmente affidabili; anzi aggiungo che a parità di categoria le Italiane erano meglio rifinite. Al momento ho una Mazda 6 Wagon, ma se avessero fatto la Giulia con questa carrozzeria, ora guiderei quest'ultima, poiché i SUV non mi fanno impazzire...
Ritratto di stefbule
14 giugno 2018 - 04:50
12
Penso che uno rimane fedele se non ha rotture di zebedei sia a livello di guasti (in garanzia e non) e di assistenza con officine che magari tendono a far pagare lavori che dovrebbero essere gratis perché in garanzia, oppure che lavorano male. In poche parole se si è coccolati il cliente rimane. Poi ci può stare il cambiamento se la marca non sforna novità o non rimane al passo coi tempi.
Ritratto di mike53
14 giugno 2018 - 11:15
D'accordo. Infatti il sottoscritto è rimasto fedele ad un marchio (Citroen) per ben 30 anni, dalla 2 Cv fino alla C4 Picasso, ma da quando la casa francese si è "normalizzata" a livello comfort, ho virato su Hyundai (Tucson) che è davvero ottima. Ora Citroen si sta riconvertendo alla sua quintessenza e cioè il comfort assoluto e quindi non è detto che possa riconsiderarla in un prossimo futuro. Saluti.
Ritratto di stefbule
15 giugno 2018 - 03:32
12
Mike53 anche io dalla 2cv alla bx. Gli ammortizzatori di entrambe erano impareggiabili. Poi ci ho lavorato alla Citroen, quindi sapevo cosa compravo.
Ritratto di mike53
15 giugno 2018 - 15:17
@stefbule, la mia ultima "vera" Citroen è stata la Xantia break, con le mitiche sfere che ti trasportavano su un tappeto volante....ora sembra che stiano tornando opportunamente modificate e il comfort dovrebbe avvicinarsi moltissimo alle idropneumatiche. Sono impaziente di...provarle! saluti.
Ritratto di stefbule
15 giugno 2018 - 22:12
12
@mike53 e già, le sfere... Bei ricordi. Sono curioso anch'io per quanto riguarda i nuovi ammortizzatori, speriamo siano validi e non facciano rimpiangere "i vecchi". Purtroppo per me la Citroen in questo periodo non ha modelli che mi attirano (tranne la C5 sw) che non fanno più. Ma si sa, ogni marca passa i suoi periodi "no". Per il momento sto con i cugini Peugeot. Ciao
Ritratto di mike53
16 giugno 2018 - 09:16
A proposito di Peugeot, il livello di comfort è buono? Perché anch'io un pensierino l'ho fatto riguardo alla 3008 poi ho "virato" su Hyundai che comunque è un marchio molto valido ma non troppo...confortevole!
Ritratto di stefbule
17 giugno 2018 - 06:23
12
Bè le francesi di norma sono macchine "morbide". Anche se ho una seconda auto Nissan e devo dire che il retro è rigido per i miei gusti. Forse a son di avere avuto auto della famiglia psa mi sono "tarato" al loro livello. Anche io ero andato per acquistare una Hyundai, ma complice il prezzo un pò fuori dai miei canoni del momento e il venditore che non era un'aquila non l'ho presa. Peugeot mi fa comunque sconti maggiori. Hyundai comincia a tirarsela un pò. Bye
Ritratto di Mattia Bertero
14 giugno 2018 - 08:18
3
FEDELTÀ. Io non sono mai stato fedele ad un marchio. Ho avuto una Toyota Yaris von cui mi sono trovato molto bene, poi ho avuto una Volkswagen Polo che mi ha parzialmente deluso ed ora ho da poco una Kia Stonic. Personalmente guardo più i singoli progetti di tutti i marchi rispetto ai progetti di un singolo marchio per decidere la mia prossima macchina.
Ritratto di Giuliopedrali
14 giugno 2018 - 08:34
Devo dire che se l'Alfa avesse costruito ancora motori boxer... Se no va bene qualsiasi marca, tutti si butteranno sulla Cina fra poco, la novità conterà tantissimo, anzi un must.
Ritratto di Spock66
14 giugno 2018 - 09:22
Personalmente per me conta più l'assistenza del modello. Infatti adoro la mia Jeep Wrangler ma non tornerò mai più vista la totale inadeguatezza dell'assistenza FCA.. sei lasciato a te stesso e devi solo sperare di non avere guai. Discorso diverso per le mie numerose Ford, assistenza ineccepibile con appuntamenti immediati, sempre auto sostitutiva e competenza e gentilezza..
Ritratto di UnAltroFiattaro
14 giugno 2018 - 22:57
Purtroppo la competenza dell'assistenza dipende molto dall'officina dove di servi più che dal costruttore... Prima della Mazda 6 avevo una Delta e la mia officina "FCA" era decisamente migliore di quella Mazda... Anche perché adesso a Roma in pratica ce n'è solo una e quindi non puoi cambiare, mentre di FCA ne trovi a iosa...
Ritratto di Dr.Torque
14 giugno 2018 - 09:30
Personalmente guardo molto più le caratteristiche del modello che non il marchio a cui appartiene infatti ho un alto tasso di infedeltà. Parlando di marchi ho invece delle preclusioni nel senso che molto probabilmente non mi metterò mai al volante di auto di certi marchi.
Ritratto di Mbutu
14 giugno 2018 - 10:12
In famiglia, negli anni, abbiamo avuto tante fiat. Ma dopo la 156 solo vomito e raccapriccio. Provato citroen e peugeot ma avute per troppo poco tempo (rubate entrambe con pochi mesi di vita) per poterle giudicare. Di Kia e Toyota assolutamente soddisfatto, a meno di sconvolgimenti credo che non tornerò indietro. Le tedesche le ho avute solo a noleggio quindi non le posso giudicare direttamente.
Ritratto di ziobell0
14 giugno 2018 - 10:45
in famiglia abbiamo avuto solo Alfa, nessun problema meccanico; io, da quando ho fatto la patente ho vissuto nel pieno periodo di declino del marchio quindi non ho mai più comperato Alfa (nemmeno fiat) e mi sono sempre affidato ai JAPPO. A livello di fedeltà al marchio dipende molto dalle esigenze particolari del momento...magari oggi subaru propone solo motori a benzina troppo cari da mantenere oppure toyota ha linee che non mi piacciono...quindi passerei senza problemi a mazda oppure alle coreane kia/hyundai
Ritratto di Giuliopedrali
14 giugno 2018 - 13:10
Visto?! Oggi nel tempo tanti anche tra quelli che scrivono i commenti nel sito, sono passati da auto europee a auto giapponesi, e ora alle coreane, vedrete quali saranno le prossime...
Ritratto di Sampei8
14 giugno 2018 - 14:06
1
Al momento del cambio acquisto l'auto che più mi piace e convince indipendentemente dal marchio.
Ritratto di grande_punto
14 giugno 2018 - 14:36
3
Io ho la patente dal 2004, e dall'ora ho sempre preso Fiat (Panda I, Grande Punto, Punto II e Punto 2012). A fine marzo però cercavo un'auto ibrida, e quindi son passato a Toyota (Yaris Hybrid). A maggio invece, dovendo cambiare la Grande Punto, volevo rimanere tra le auto italiane, ma purtroppo la Punto è ormai vecchia e il 1.2 non va manco a calci, la MiTo è solo a 3 porte e la Ypsilon è orribile... Così son passato a Ford, con la nuova Fiesta 1.0 Ecoboost. Quando il marchio a cui sono stato legato per 14 anni tornerà a fare auto al passo con i tempi, allora posso pensare di riacquistarne.
Ritratto di diegoscotto
14 giugno 2018 - 16:59
effettivamente è cosi ...la punto non regge il confronto con altri marchi nella categoria e anche il diesel è il vecchio 1.3 gli altri hanno sviluppato i motori diesel
Ritratto di Turbodiesel
14 giugno 2018 - 14:46
2
io da 11 anni sono fedele a ford... con questo marchio mi sono trovato magnificamente e non penso che tornerò indietro... ho avuto una fiesta 5° serie 1.4 tdci presa nuova dal 2007 al 2017... 125000 km di tranquillità... poi a dicembre l'ho passata a mio padre per comprarmi la nuova fiesta 1.5 tdci 85 cv titanium... 12500 km percorsi, perfetta.
Ritratto di dci82
14 giugno 2018 - 14:52
1
Io ho la patente dal 2000. La mia prima auto è stata una Peugeot 206. Nel 2011 volevo restare in Peugeot, ma purtroppo la 207 l'ho sempre detestata e quindi ho cambiato marca e ho preso una Renault Clio. Con quest'ultima mi sono trovato magnificamente, e la ricomprerei altre 100 volte. Però la Clio IV non mi convince al 100%, soprattutto per la scarsa qualità, e quindi aspetterò la prossima Clio per vedere un miglioramento e per ricomprarne un'altra… Quindi, nel complesso, è raro che io stia sempre nella stessa marca.
Ritratto di ELAN
14 giugno 2018 - 15:55
1
Dopo la vecchia Ibiza del 94 mi piaceva la A3 nel 2007... ma uscì Civic 8 che mi rapì. Ebbene diventai hondista sperando di arrivare alla decima. Senonchè dovetti cambiare, rimanendo a piedi x incidente, nel peggiore periodo possibile x Honda: c'era la nona clone non convincente della mia e per giunta col 1.6 diesel o col "vecchio" 1.8 aspirato. Ecco che presi Mazda 3 (questa sì col 2.2) due anni fa. Dopo uscì Civic X che tuttavia non mi ha mai convinto al 100% ma poco sotto. Sarà dura uscire da Mazda, chissà, dipenderà dall'affidabilità. Per ora è perfetta.
Ritratto di Fr4ncesco
14 giugno 2018 - 16:53
2
Avuto sempre FCA e Ford, ho guidato per lavoro e sfizio anche altri marchi ma sono per il non cambiare mai la via vecchia per la nuova, quindi sono orientato sempre sulle proposte di queste due case. Ciò non toglie che se dovessero toppare un modello non passerei ad altro che abbia un feeling di guida a cui sono abituato. La concorrenza valida non manca e ho valutato all'acquisto anche Peugeot, Renault, Toyota, Chevrolet...
Ritratto di diegoscotto
14 giugno 2018 - 16:54
dopo decenni in FIAT sono passato a PEUGEOT con grande soddisfazione... Difficilmente ritornerò in FIAT La FIAT deve ringraziare i pessimi venditori del FIAT CENTER di Napoli che mi hanno fatto cambiare marchio.
Ritratto di PARRELLA GIOVANNI
14 giugno 2018 - 19:09
Mio padre comprava fiat negli anni 60. Io mai acquistato FCA perchè a mio avviso, tranne le recenti Giulia e Stelvio, non ci siamo con la linea e neanche con i benzina (a me interessano i segmenti B e C - non è possibile che addirittura una Dacia Sandero la si possa avere con un motore turbo benzina più performante e con un rapporto prestazioni/consumi da far impallidire il 1.400 della "sportiva" Alfa Romeo MITO!). Infine, FCA si è arricchita negli ultimi 50 anni grazie a noi "italiani brava gente" perchè ha privatizzato gli utili a vantaggio di una sola famiglia, ormai "discretamente benestante" , mentre ha sempre collettivizzato ie perdite (quando le cose non andavano bene la cassa integrazione l"abbiamo pagata tutti noi poveri fessi -pardon bravi italiani - mentre oggi, fiutando per tempo i mutati scenari socio-economici, son migrati all"estero). Esempio altissimo di gratitudine verso un intero Popolo al quale doveva tanto.
Ritratto di UnAltroFiattaro
14 giugno 2018 - 23:09
Beh negli anni la cassa integrazione non è mai stata solo una prerogativa FIAT... Senza contare che probabilmente se fossimo stati più nazionalisti nella scelta di certi prodotti, non sarebbe stata necessaria la cassa integrazione appunto... Se il paese va male e compri estero fai solo peggio, perché così facendo sei tu che la incentivi!
Ritratto di PARRELLA GIOVANNI
15 giugno 2018 - 20:29
Hai ragione quando affermi che se tutti comprassero italiano magari le cose potrebbero andare meglio, ma non pensi che se FCA avesse "questa certezza" potrebbe essere invogliata a rallentare ulterioremente in tema di innovazione? Ad esempio, nel settore dell'elettronica di consumo, non moltissimi anni addietro le italiane Mivar, Autovox, Voxon, Geloso ecc. erano gli acquisti preferiti degli italiani.....poi , probabilmente proprio a causa della certezza di questa "domanda fedele", rallenta a dismisura la ricerca di innovazione e, quando entrano in scena competitors quali Samsung, Apple, Toshiba, LG, Sony ecc.ecc. è finito tutto (quando le differenze tra i prodotti tendono ad essere superiori ad una certa soglia, anche i "fedelissimi" tendono a cambiare casacca). Certo, il settore auto è molto diverso da quello dell'ettronica di consumo, ma certe dinamiche potrebbero prima o poi divenire comunque prericolose anche nel settore auto (FCA è troppo indietro su motorizzazioni benzina, ibrido, e sino a poco tempo fá persino sui sistemi multimediali - ed i prossimi motori benzina pubblicizzati come "innovativi ed all'avanguardia" per i segmenti A-B e forse C, sono stati presentati dalla migliore concorrenza addirittura 6 anni fá). Comunque, non è detto che un giorno non possa decidere di acquistare FCA se il gap dovesse annullarsi.
Ritratto di stefbule
16 giugno 2018 - 03:50
12
Giovanni scusa ma hai scritto un controsenso. Dici che se Fiat vendesse di più perderebbe lo spirito innovativo, ma l'ha già perso vendendo poco ed è circondata da concorrenza su tutti i fronti. Di innovativo in Fiat vedo ben poco, anzi spesso va a traino degli altri. A parte Stelvio e Giulia sono anni che si è fossilizzata. O no?
Ritratto di PARRELLA GIOVANNI
16 giugno 2018 - 10:02
A parte il discorso sull'innovazione, nel post precedente non ho fatto cenno alle strategie. Io penso, ma ovviamente è solo il mio punto di vista, che un costruttore non possa abbandonare il segmento B e "mortificare" la propria immagine nel segmento C (per caritá la Tipo non è malvagia ma se la si confronta con le "vere" segmento C della concorrenza ne esce parecchio malconcia in tema di motorizzazioni, qualitá interni, immagine percepita ecc - di fatto è una segmento B più spaziosa e basta). Infine, tutti i costruttori hanno in listino una segmento B, mentre FCA l'ha praticamente eliminato! Da italiano mi auguro che questa strategia controcorrente non la penalizzi ulteriormente.
Ritratto di Fr4ncesco
16 giugno 2018 - 11:02
2
Concordo, successe lo stesso negli anni '80 in USA, quando le case americane davano per scontato che gli americani comprassero i loro prodotti per patriottismo, invece passarono ai marchi giapponesi più innovativi e affidabili in quell'epoca. Dopo anni alle case americane non è servito migliorare i propri prodotti delle fasce basse per recuperare i clienti e le giapponesi dominano il settore. Già Giulia e Stelvio per quanto eccellenti non vendono come 156 e 166, perché è stata una fascia trascurata da anni.
Ritratto di Giuliopedrali
14 giugno 2018 - 19:53
Oggi ho una VW Kraft durch freude wagen, però sono tra i tanti che fin che esistevano i boxer Alfa (cioè Porsche)...
Ritratto di Alfa1967
15 giugno 2018 - 10:56
Dal 1996 fedele all'industria italiana. 1 bravo td100 2 147 3 159 1 Giulia Tutte auto che hanno percorso molti km senza problemi
Ritratto di trytheblack
15 giugno 2018 - 11:25
10
Secondo me c'è anche da dire che fino ad una ventina di anni fa non erano presenti sul mercato italiano tutte le marche odierne...... i nostri padri acquistavano Fiat, Lancia ed Alfa, i più "abbienti" si potevano permettere BMW e Mercedes (Audi in quel periodo non era quella di oggi....). Se prima non davi tipo il 50% di anticipo nessuna casa ti faceva le rate.... adesso finanzi pure una Aventador se vuoi!!!! Personalmente sono cresciuto dentro auto del gruppo Fiat, dalla 128 coupè di papà alla mia prima auto che è stata una Fiat uno 45 passando per Ritmo e Regata (i più anziani se le ricorderanno, ah ah ah). Ai giorni nostri la scelta è decisamente decuplicata rispetto a prima, ci possiamo informare su internet, ci sono milioni di forum, c'è la globalizzazione, il mercato libero......
Ritratto di fastidio
15 giugno 2018 - 13:57
7
Auto principale Bmw, auto da divertimento Bmw, moto Bmw..sono fedelissimo!
Ritratto di MauroD
15 giugno 2018 - 14:40
1
In famiglia non abbiamo mai avuto fedeltà nei marchi... acquistiamo solo auto che ci piacciono, non stiamo a guardare il marchio...
Ritratto di toad
15 giugno 2018 - 15:09
2
Non sono mai stato fedele ad un marchio in particolare, ho la patente dal 97 ed ho avuto Fiat (Grande Punto e Panda III), Kia (Rio IV), Peugeot (307 e 208), Renault (Clio II e Clio III) e Ford (Fiesta V)...
Ritratto di Giuliopedrali
15 giugno 2018 - 16:24
Io ho avuto Alfasud, Alfa33 e Alfa33 Imola iniezione che in più non consumava niente, se esistessero ancora i boxer...
Ritratto di PARRELLA GIOVANNI
16 giugno 2018 - 10:46
Anch'io guidavo negli anni 80 l'Alfasud di mio padre con il suo boxer, ed era una spanna oltre la concorrenza dell'epoca per motore stabitá e tenuta.
Ritratto di Hondista99
16 giugno 2018 - 16:55
In famiglia abbiamo avuto 4 auto come vettura principale, tutte e 4 Honda.