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Auto e salotti di casa, pronti allo scambio di ruoli

18 aprile 2018

Al Fuorisalone di Milano abbiamo incontrato Laurens van den Acker, responsabile dello stile del gruppo Renault. Con lui abbiamo parlato dei futuri cambiamenti nel ruolo (e nel design) dell’auto.

Auto e salotti di casa, pronti allo scambio di ruoli

RENAULT ALLA DESIGN WEEK - L'auto come salotto viaggiante non è un'idea originale. La sua interpretazione come oggetto d'arredo, da parcheggiare in casa e da vivere come uno degli ambienti dell'abitazione è, però, un concetto nuovo, il cui sviluppo è legato sia all'affermazione dell'alimentazione elettrica sia al progredire della tecnologia della guida autonoma. Questa impostazione comporta anche contaminazioni di materiali, oltre che di stile, fra realtà apparentemente distanti. Alla Design Week di Milano la Renault ha sottolineato queste prospettive inedite riproponendo, all'interno di un'installazione vagamente domestica, il suo concept Renault Symbioz. Il veicolo, presentato all'ultimo Salone di Francoforte è circondato da un divano ricoperto con gli stessi rivestimenti impiegati per i sedili. Al vernissage dello stand, visibile sino al 22 aprile a Palazzo Francesco Turati, in Corso Magenta 7, nell’ambito della rassegna 'A Masterly' dedicata al design olandese, era presente Laurens van den Acker (nella foto qui sopra), in Renault dal 2009 e oggi responsabile dello stile del gruppo francese. Con lui abbiamo parlato di forme, contaminazioni e tendenze future legate al mondo dell'auto.   

Laurens Van den Acker
''Non possiamo più pensare al design dell'auto come a qualcosa di isolato dall'ecosistema che ci circonda - ha iniziato Van den Acker - e Renault Symbioz ne è un esempio. Qui la mobilità si fonde con l'immobile, l'auto diventa un'estensione della casa, un elemento del suo arredo. Grazie ai motori elettrici che non inquinano può essere parcheggiata in salotto oppure in terrazza, utilizzata come stanza aggiuntiva per vedere un film o come sala d'ascolto. Può essere ricaricata con la corrente dell'impianto dell'abitazione, ma può anche fornire energia in caso di necessità''.

Quando potremmo vedere su strada applicazioni come quelle pensate per la Symbioz?
''Noi ci siamo fissati un orizzonte temporale al 2030, ma ritengo che questi concetti potranno concretizzarsi molto prima''.

Quanto le tendenze viste qui alla Design Week potrebbero influenzare lo stile delle vetture del futuro?
"La Fiera di Milano del Mobile e il Fuorisalone non sono mai state così interessanti per un designer dell’auto come lo sono oggi. La guida autonoma offre, in prospettiva, la trasformazione dei veicoli in salotti, estensioni della casa. Se pensiamo all'utilizzo che facciamo della pelle negli abitacoli, la prima risposta che possiamo dare è che deriva dall'influenza della guida attiva, evoluzione di quella dei cavalli e delle carrozze. Si tratta di collegamenti inconsci con selle e finimenti usati nei mezzi di trasporto di un tempo. Domani, invece, l'auto costituirà un elemento mobile della casa: tutto quello che influenza l'arredamento potrà, quindi, riflettersi nella sua progettazione. E allora, se penso alla macchina come a un vero salotto viaggiante, dove gli occupanti sono slegati dalle incombenze collegate alla guida, tutto quello che c'è da vedere qui a Milano potrebbe in futuro influenzare il mio modo di disegnare le vetture. Per questo ho un team di 15 persone, che gireranno per le strade della città e tra le corsie della fiera alla ricerca di novità e soluzioni interessanti".

Quali materiali e soluzioni vedremo passare dalle auto ai mobili e viceversa?
La progettazione delle auto è sempre stata influenzata dai materiali impiegati nelle altre forme di design industriale e nell'architettura, ma è vero anche il contrario. Se guardo alla Symbioz, ne sottolineo l'impiego di marmo per il tavolo, l’orizzontalità delle superfici, la trasparenza degli enormi vetri, utilizzati anche per il tetto per permettere ai passeggeri di osservare l'esterno, proprio come si trovassero in poltrona in un appartamento, davanti alla finestra. Se penso alla casa che abbiamo progettato insieme alla concept, oppure anche a questa installazione milanese, vedo soluzioni comuni, richiami di stile e di forme, tessuti utilizzati per i divani ripresi dalla vettura che non sfigurano affatto all'interno dell'abitazione. Questa è la perfetta simbiosi fra car design e architettura o fra car design e industrial design. Proprio questo è stato il senso di questo esperimento davvero interessante".

Nell'era di Internet e della realtà virtuale, per un designer quale senso ha visitare una manifestazione come quella meneghina?
"L'esperienza sensoriale è il valore aggiunto di una rassegna come questa. Nonostante Internet, nonostante questa concept sia stata vista nei principali Saloni dell’auto e le sue immagini abbiano fatto il giro del web, sono stato sorpreso dal notare che il 95% delle persone interessate al design che vengono qui non l'avevano mai vista prima, e rimangono stupiti dalle sue forme".

Quanto è ancora importante la matita e quanto la tecnologia 3D nel progettare un'auto?
"Per me la magia del design non è passare dalla matita alla progettazione virtuale, ma fondere questi due mondi. Amo disegnare e nel mio team c’è ancora chi inizia con schizzi su carta, ma al contempo c'è lo sviluppo tecnologico. L'industria dell'auto permette di utilizzare le soluzioni più sofisticate e costose al mondo per immaginare forme e concretizzare le proprie idee prima della loro effettiva realizzazione. Anche per questi motivi, penso non ci sia nessun altro prodotto da disegnare che offra le stesse emozioni di un'auto".



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Ritratto di Giuliopedrali
18 aprile 2018 - 15:06
Sto scambismo è un idea molto Renault e da Salone del mobile... Il prototipo Symbioz in ogni caso è ben disegnato.
Ritratto di elakos
18 aprile 2018 - 21:45
1
Posto il fatto che saranno personaggi come questo, amanti della "contaminazione" e con la mano moscia, ad uccidere il concetto di automobile come lo intendono i puristi, non accetto lezioni di stile da uno che indossa quelle scarpe.
Ritratto di Gianni.ark
18 aprile 2018 - 22:58
Il problema è l'abbinamento: camicia e pantaloni eleganti con quelle scarpe lì... si può essere anche stravaganti ma ci vuole coerenza...
Ritratto di Abacus
20 aprile 2018 - 12:04
Parole scriteriate. L'auto è un mezzo di trasporto, fino a che starà su ruote messe sotto, la roulotte o il camper a la casa a registrata al catasto urbano sono cose e stati d'animo diversi.