PROSPETTIVE AFRICANE - Il mercato automobilistico del nord Africa si sta facendo sempre più interessante, con le vendite che aumentano ogni anno. Per i costruttori è importante però avere una sede produttiva in uno dei Paesi appartenenti alla zona di libero scambio della regione (Zale: Zone arabe de libre echange) così da potersi proporre al riparo di dazi doganali. In questa ottica sono in corso da parecchio tempo i colloqui tra la Renault e il governo algerino per la realizzazione di uno stabilimento di produzione in Algeria. Già da qualche mese si dice che l’accordo è stato raggiunto su quasi tutti gli aspetti, ma c’è un argomento su cui non si trova l’intesa. Qualcosa di molto significativo a proposito delle varianti possibili sul modo di intendere la libera concorrenza.
BEATA SOLITUDINE - La Renault chiede infatti che l’Algeria si impegni a non consentire l’installazione di altre fabbriche di auto da parte di altri costruttori per un periodo di cinque anni a partire dall’avvio dell’attività dello stabilimento Renault. La clausola non è gradita dalle autorità algerine che hanno davanti altre proposte di nuovi impianti tra cui, a quanto pare, una della Volkswagen.
MERCATO IN CRESCITA - Il programma della Renault prevede un impianto capace di produrre 75 mila veicoli all’anno. Da aggiungere che la Renault l’anno scorso ha venduto in Algeria oltre 70 mila vetture e quest’anno dovrebbe arrivare a 100 mila. Il mercato algerino l’anno scorso ha importato oltre 400 mila veicoli, contro i 300 mila del 2010. Quanto alla Volkswagen già l’anno scorso aveva proposto al governo di Algeri la realizzazione di una fabbrica in grado di produrre 70 mila veicoli all’anno, ma la trattativa si è poi arenata. Di fronte a questa situazione di stallo dovuta alle pretese della Renault, il governo marocchino ha invitato la Volkswagen a prendere in considerazione l’ipotesi di impiantarsi in Marocco (dove peraltro è già presente anche la Renault, nella foto sopra la fabbrica).