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La Renault vuole produrre in Algeria, ma soltanto se è da sola

26 settembre 2012

Il governo di Algeri e la Renault stanno discutendo di un nuovo stabilimento nel Paese nordafricano, ma la trattativa è bloccata dalla pretesa del costruttore di avere la certezza che per cinque anni nessuna altra casa automobilistica si impianterà in Algeria.

PROSPETTIVE AFRICANE - Il mercato automobilistico del nord Africa si sta facendo sempre più interessante, con le vendite che aumentano ogni anno. Per i costruttori è importante però avere una sede produttiva in uno dei Paesi appartenenti alla zona di libero scambio della regione (Zale: Zone arabe de libre echange) così da potersi proporre al riparo di dazi doganali. In questa ottica sono in corso da parecchio tempo i colloqui tra la Renault e il governo algerino per la realizzazione di uno stabilimento di produzione in Algeria. Già da qualche mese si dice che l’accordo è stato raggiunto su quasi tutti gli aspetti, ma c’è un argomento su cui non si trova l’intesa. Qualcosa di molto significativo a proposito delle varianti possibili sul modo di intendere la libera concorrenza.

BEATA SOLITUDINE - La Renault chiede infatti che l’Algeria si impegni a non consentire l’installazione di altre fabbriche di auto da parte di altri costruttori per un periodo di cinque anni a partire dall’avvio dell’attività dello stabilimento Renault. La clausola non è gradita dalle autorità algerine che hanno davanti altre proposte di nuovi impianti tra cui, a quanto pare, una della Volkswagen. 

MERCATO IN CRESCITA - Il programma della Renault prevede un impianto capace di produrre 75 mila veicoli all’anno. Da aggiungere che la Renault l’anno scorso ha venduto in Algeria oltre 70 mila vetture e quest’anno dovrebbe arrivare a 100 mila. Il mercato algerino l’anno scorso ha importato oltre 400 mila veicoli, contro i 300 mila del 2010. Quanto alla Volkswagen già l’anno scorso aveva proposto al governo di Algeri la realizzazione di una fabbrica in grado di produrre 70 mila veicoli all’anno, ma la trattativa si è poi arenata. Di fronte a questa situazione di stallo dovuta alle pretese della Renault, il governo marocchino ha invitato la Volkswagen a prendere in considerazione l’ipotesi di impiantarsi in Marocco (dove peraltro è già presente anche la Renault, nella foto sopra la fabbrica). 



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Ritratto di mustang54
26 settembre 2012 - 12:38
2
legittima una richiesta del genere, ma capisco la strategia di Renault...
Ritratto di Merigo
26 settembre 2012 - 13:01
1
Non che gli algerini mi siano molto simpatici, perché sgozzavano chiunque capitasse in Algeria fino a non molto tempo fa, ma i francesi chi si credono di essere? Mi risulta che l'Algeria si sia guadagnata l'indipendenza proprio dalla Francia giusto 50 anni fa, e adesso pongono condizioni da conquistatori? Voglio pensare che sia il WTO a vietare una simile imposizione e che bacchetti Renault per averci provato, e che magari l'UE minacci l'embargo per le auto prodotte in Algeria per manifesta violazione della concorrenza.
Ritratto di ostiano
10 dicembre 2013 - 19:27
il tuo ragionamento è giusto
Ritratto di Jinzo
26 settembre 2012 - 14:02
prima marocco adesso algeria... renault apre fabbriche all'estero per nn costa nulla l'operaio(dai 120 ai 300 euro al mese)...e in francia??? sicuramente poi manderà in malora i francesi o venderà le sue fabbriche e personale
Ritratto di impala
26 settembre 2012 - 15:52
Peugeot produce ancora 41% delle sue automobile in Francia... Renault soltanto il 21 % !
Ritratto di andreapr86
26 settembre 2012 - 22:11
questa non mi sembra una cosa molto normale contando che poi le auto te le fanno pagare a peso d'oro. Mi può star bene che le produci in paesi dove il lavoro costa meno ma l'auto di conseguenza deve costare meno.
Ritratto di LucaPozzo
27 settembre 2012 - 14:01
E infatti PSA oggi deve vendersi i mobili per pagare i fornitori
Ritratto di Claus90
26 settembre 2012 - 14:19
La pretesa da parte della renault è da mafiosi, approfittando della loro povertà.
Ritratto di LucaPozzo
27 settembre 2012 - 14:03
Mah, sai, chiedere è lecito. Rispondere è cortesia
Ritratto di tomkranick
26 settembre 2012 - 15:53
Una proposta che non potete rifiutare!
Ritratto di lucios
26 settembre 2012 - 15:55
4
......presuntuosi sti francesi!
Ritratto di Yellowt
26 settembre 2012 - 16:04
Bah, ogni azienda chiede quello che vuole e i governi decidono ( a suon di mazzette ). Se hanno altre proposte dubito che accetteranno. In più mi fido poco della stabilità politica di quei paesi. Rischioso...
Ritratto di ilovenaples89
26 settembre 2012 - 16:25
so i' che ca**
Ritratto di Jinzo
26 settembre 2012 - 17:13
in africa dove un operaio prende 30€ al mese...mi alleo con qualke marchio cinese e mi faccio una fabbrca li.... anche per i cinesi sarebbe buono come affare...l'operaio cinese prende 5 volte di piu di quello africano....bene ho trovato il modo per uscire dalla crisi....
Ritratto di Mauo
26 settembre 2012 - 17:29
1
Chissà come mai non vengono in Italia? Mah! E poi qualcuno sostiene che Marchionne non sappia fare il suo lavoro! Bah!
Ritratto di andreapr86
26 settembre 2012 - 22:13
se va avanti cosi fra un pò anche noi diventeremo uno di quei paesi dove l'operaio prende poco e niente, peccato che poi di tasse costi un esagerazione
Ritratto di Renault90
26 settembre 2012 - 18:01
il motivo di questa richiesta da parte di renault.
Ritratto di Mauo
26 settembre 2012 - 18:29
1
Perchè vuole preservare per almeno 5 anni il vantaggio competitivo dei costi bassi rispetto ad altri costruttori e acquisire una grossa fetta del mercato automobilistico locale.
Ritratto di Tecnofolle88
27 settembre 2012 - 13:32
Evidentemente in 5 anni ammortizzano l'investimento del nuovo stabilimento ma solo se sono in regime di monopolio produttivo...Chiamali fessi
Ritratto di Cinque porte
26 settembre 2012 - 22:33
Investire nei paesi islamici si puó rivelare molto rischioso, fra popolo inconsapevole dirottato dai potenti, esponenti arabi che si incazz.no per qualsiasi belinata, terroristi ecc. non é mica na barzeletta, inoltre sto governo algerino non mi sembra nemmeno di sta stabilitá importante, basteranno due o tre proteste e quella cosa che la NATO si ostina a chiamare repubblica (delle banane) cadrá come un castello di carte...
Ritratto di Chevaux-HP
26 settembre 2012 - 22:42
Qui in Italia, non arriva nessuno a produrre, perchè non vogliono concorrenti in casa, quindi perchè meravigliarsi se RENAULT fa lo stesso!
Ritratto di Montreal70
27 settembre 2012 - 01:01
Sicuramente, si sa che l'Italia sarebbe uno dei posti migliori in cui investire. Infatti, nei settori esterni all'automotive, le multinazionali si fiondano nel nostro paese, e le aziende nostrane non delocalizzano per nulla. Hai proprio ragione, c'è chi non vuole concorrenza in Italia.
Ritratto di Cinque porte
27 settembre 2012 - 07:42
E perché scusa?
Ritratto di Montreal70
27 settembre 2012 - 10:22
Mai sentito parlare di sarcasmo?
Ritratto di Cinque porte
27 settembre 2012 - 18:08
In tal caso ritiro tutto...
Ritratto di Chevaux-HP
27 settembre 2012 - 19:22
Hai ragione tu. Il contingentamento delle auto giapponesi chi lo ha voluto? La mancata vendita alla Ford della A.R. chi ha avvantaggiato? E di recente, il mancato servizio di auto elettriche a Torino, perchè non è stato fatto? Se sai risponderti, hai capito tutto.
Ritratto di Montreal70
27 settembre 2012 - 21:44
Per quanto riguarda i giapponesi, magari questo articolo può esserti utile: "http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/costruttori-stranieri-in-italia/" Per quanto riguarda Alfa, Fiat l'ha pagata con tutti i debiti che ciò comportava, quindi è stata venduta ad un equo prezzo. Se l'avesse comprata Ford, siamo sicuri che oggi esisterebbe ancora? Infine, sulle auto elettriche, sinceramente non ho capito di che parli, sii più esplicito.
Ritratto di Chevaux-HP
27 settembre 2012 - 22:05
Risposta: Italiani Uno (ovviamente escluderei Lamborghini, anche se oggi appartiene ad AUDI), stranieri Zero. L'articolo del tuo link, contiene anche dei miei commenti, ma non ti dico quali. Se l'avesse comprata Ford, se il cielo fosse più blu, se Montezemolo aveva ragione a dire che sarebbe stato meglio che fosse andata alla FORD, se i debiti che erano Statali fossero andati veramente alla FIAT, ... Tagliamo corto, più esplicito di così cosa vuoi? Vuoi l'ABI e il CABI del conto "sacisa"? Se a te arriva un bonifico mensile, per fare l'avvocato difensore del costruttore nostrano, spiegami come si fa, e spiegami come fa uno come te a portare questi soldi all'estero! Se io provo a portare qualcosa all'estero, commetto reato di esportazione di valuta, se invece sono residente in Svizzera e mi arriva un bonifico milionario, fila tutto liscio. Comunque la Renault, almeno ha fissato un limite di tempo (5 anni), qui invece da oltre un secolo...
Ritratto di Montreal70
27 settembre 2012 - 22:20
Bene, allora magari abbiamo avuto modo di interloquire in passato. Appunto, si parla di se, ma Alfa a Fiat è una certezza (esiste ancora), mentre quello che voi sostenete da tempo è solo una supposizione. Voi dite che sarebbe dovuta andare altrove, ma su quali basi, sentiamo? Se sostieni che produrre in Italia sia prerogativa di Fiat per sua stessa scelta, penso che tu viva all'estero. A me non arriva nessun bonifico (a me per difendere un'azienda che manda avanti l'economia del paese, a voi che non fate altro che screditarla non so), penso sia dovuto alla mia capacità di ragionare in autonomia, senza che mi siano inculcati dogmi sindacalisti (e pensa te che voto a sinistra addirittura) o che sia lobotomizzato dal Tg3. Per finire, "uno come te", lo vai a dire ai tuoi compagni di merende, visto che io che non ti conosco, non faccio altrettanto stereotipandoti come sindacalista-arraffone sulla sola base delle tue opinioni palesemente anti-imprenditoria.
Ritratto di Chevaux-HP
27 settembre 2012 - 22:44
BAh adesso ti arrabbi per un se, se leggi attentamente non ho scritto che a te..., ma c'è scritto se... La realtà è documentata, i se sono ipotesi. E fino ad oggi chiunque abbia tentato di insediarsi qui in Italia, è stato rispedito al mittente. Proprio l'Azienda di stato negli anni '80 fece un accordo di collaborazione con la NISSAN, quando fu privatizzata, l'accordo fu stracciato subito e i JAP dopo si insediarono in GB, infine lo stabilimento venne riconvertito producendo motori. Sul resto del discorso, cioè dove vivo etc.. non sei mica un compagno di merende! Che vuoi sapere? Chi voto o se sono il tuo vicino di casa? Se non sai rispondere perché cerchi di spostare il discorso, su rancori che io dovrei avere nei confronti di chi??? Dell'Italia??? Della FIAT??? Del TG3??? Del cielo azzuro??? Ma mi spieghi che significa per te "tue opinioni palesemente anti-imprenditoria"??? Cioè stai dicendo cosa??? Ti ho solo riportato, quello che è successo negli ultimi 30 anni, se non lo ricordi è ovvio, non c'eri.
Ritratto di Montreal70
27 settembre 2012 - 22:58
Effettivamente sono nato subito dopo l'acquisizione di Alfa, ma la situazione economica del paese la conosco bene. Sicuramente la famiglia Agnelli ha un peso politico tale da renderla quasi un'istituzione, capace quindi di orientare lo sviluppo di un paese, ma credere che se in Italia nessun'altro produce auto sia perchè è l'azienda torinese a deciderlo, mi sembra quanto meno esagerato. Gli ostacoli politici, burocratici ed infrastrutturali bastano e avanzano per far desistere il più audace degli imprenditori. L'accordo con Nissan fu stracciato? Stiamo forse dimenticando che fu proprio quello ad affondare un'azienda che era si molto inefficiente, ma altrettanto capace di immettere sul mercato prodotti piuttosto ambiti dagli acquirenti. L'Arna fu un totale fallimento, è questo il motivo per il quale fu terminata l'alleanza. Non c'è nulla di ovvio, non hai riportato verità assolute ed inconfutabili, ma le stesse affermazioni portate avanti da tempi immemori dai sindacati per continuare la loro crociata, che riguarda piuttosto che la difesa dei lavoratori, l'arroccamento di un sistema medioevale, volto a mantenere quella che è a tutti gli effetti una casta parallela a quella politica. Se si vuole trovare la verità, penso sia d'obbligo sorvolare su ciò che afferma chi nel discredito del primo gruppo industriale italiano, trova la sua linfa vitale. Se non avessero un mulino a vento da combattere, come farebbero a convincere i lavoratori della loro utilità?
Ritratto di Chevaux-HP
27 settembre 2012 - 23:53
Capitolo NISSAN: ovviamente hai pensato solo ed esclusivamente all'ARNA. Non ebbe successo, è vero, forse perchè per adattare la meccanica, fu necessario rifare gran parte della scocca ant. Arrivò in ritardo e la linea non aiutò di certo. Ma sbagli pensando che fu colpa sua, i modelli a listino erano vecchi è vero, ma solo telaisticamente, le carrozzerie erano state aggiornate, piuttosto fu la sovrapposizione dei modelli nei rispettivi segmenti, e sopratutto, fu la predilizione della maggior parte degli italiani, per le auto dei marchi FIAT, invece di aiutare da buoni cittadini l'Azienda di Stato. Tradotto tra una Ritmo o una Delta e una 33, si comprava la Ritmo e la Delta (e dopo una valanga di Tipo), tra una Regata o una Prisma e una 75, si comprava la Regata e la Prisma, tra una Croma o una Thema e una 90 (dopo la 164) si comprava la Croma o la Thema. Avevano le FIAT di allora qualcosa in più delle A.R.??? Se dici la ruggine o l'impianto elettrico, ti dico che erano praticamente nella stessa barca tutte e due. Il motivo del termine dell'alleanza, invece è, che era quasi pronta l'ARNA II (a 3 volumi), che avrebbe fatto perdere clienti alla DUNA. Persino la 164 non fu commercializzata subito, perchè pensavano che le vendite della Croma e della Thema sarebbero calate. Anche tra Innocenti e Daihatsu si parlò di un accordo per la produzione della Charade e della vendita ai JAP, e anche qui niente di fatto. Non saranno verità assolute e inconfutabili ma la storia è questa, non si spiega altrimenti come mai in Francia ci sono 2 costruttori, in Germania 3 o se vuoi 5, e qui tutti assorbiti da 1, non è che mi sbaglio? Già c'è dr, o c'era?. E lascia perdere sindacati, e tutto il resto a cui ti aggrappi. A proposito di TG3, io non lo guardo ma tu credo che guardi chi l'ha visto. E non guardo neanche TG4 e TG5.
Ritratto di Montreal70
28 settembre 2012 - 01:00
Guarda, noto che almeno non sei il solito ignorante, ma finchè avrai questi modi arroganti di porti non è che sia particolarmente invogliato a dibattere con te. Parli dell'Arna come se Nissan fosse allora quello che è oggi, quando in paragone non era diversa dalla Hyundai di 10 anni fa. Se inizi ad argomentare senza fastidiosi sprazzi di superbia e disprezzo magari possiamo continuare a discuterne, in caso contrario termino qui, visto che tra noi non c'è la necessaria confidenza per poter usare certi toni.
Ritratto di Gino2010
27 settembre 2012 - 15:31
ed è il ruolo del governo francese.E' possibile che Renault abbia fatto tutto da sola?oppure il governo francese la sta supportando?E se sì come penso che tipo di accordo c'è tra francia ed algeria?Probabilmente c'è il gas di mezzo.Questo spiegherebbe anche perchè la trattativa si è arenata con VW in algeria ma non in marocco.Perchè il governo francese si è messo in mezzo.Forse questo accordo è ancora più vantaggioso di quanto pensiamo.Del tipo:la francia potrebbe avere forniture di gas a prezzo (ancor ) più scontato di quello attuale.In cambio degli investimenti renault.E perchè la francia che produce il 75% dell'energia con il nucleare si preoccupa di avere più gas?forse perchè i servizi segreti hanno avvisato che è in arrivo un forte rialzo del prezzo del gas?sta per scoppiare qualche casino da qualche parte?Secondo me questa è la punta dell'iceberg di un qualcosa ancora più grande.
Ritratto di Tecnofolle88
27 settembre 2012 - 15:50
Che poi tanto oscuro non è dal momento che il 15,01% di Renault è in mano all'Eliseo.Non so se dietro ci sia il gas o qualcos altro ma è chiaro che non si tratta di un accordo esclusivamente industriale.
Ritratto di ostiano
10 dicembre 2013 - 19:20
Purtroppo l'Italia non è riuscita a gestire la propria attività con l'Algeria a proposito dell'auto FATIA7