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La Renault cambia stile

13 marzo 2011

Parola di Lauren Van den Acker, responsabile del design Renault, che abbiamo incontrato di recente: ci ha parlato del futuro della casa francese che sta cambiando “pelle”.

UN UOMO, UNA MISSIONE - Lauren Van den Acker (foto in alto) ha una missione: ripensare lo stile delle prossime Renault dopo un decennio caratterizzato da alti, ma soprattutto bassi per la casa francese, che sembrava essersi un po' persa per strada per quel che riguarda il design: “le prossime Renault devono sedurre ed essere seducenti” ci dice. Van den Acker è arrivato alla Renault nel 2009 dalla Mazda e, stranamente per un responsabile del design, fa riferimento direttamente a Patric Pélata, vice presidente della Renault e braccio destro del “supremo” Carlos Ghosn: un segno di come sia seria la faccenda dello stile in casa Renault.

 

renault_dezir.jpg
La Dezir è stata presentata al Salone di Parigi nell'ottobre 2010.


LE 6 FASI DELLA VITA
- Van den Acker ci tiene molto ad umanizzare lo stile perché  “mentre case come BMW o Audi, sono “auto centriche”, cioè mettono il prodotto al centro della loro attenzione, la Renault deve essere “umano centrica”, cioè mettere al centro l'uomo”. La strada tracciata prevede la creazione di sei prototipi in un arco di tempo che va dal 2010 al 2012 ognuno dei quali riflette una fase della vita: l'innamoramento, l'esplorazione, la famiglia, il lavoro, il gioco e la saggezza. Tre dei quali li abbiamo già visti. “La prima è stata la Dezir", prosegue Van den Acker, "che rappresenta l'innamoramento. Il suo scopo era quello di far nuovamente innamorare le persone della Renault, e per noi significava riaffermare la fierezza del marchio e che siamo tornati a disegnare auto con passione”.
 

Renault capture ginevra 2011 04
La Capture, esposta a Ginevra all'inizio del mese, è lo studio di una piccola crossover che la Renault potrebbe derivare dalla Nissan Juke.


UNA FORTE IDENTITÀ
- Gli abbiamo chiesto qual è stato il processo creativo che ha portato al risultato visto anche sui prototipi di Ginevra: “La Renault ha bisogno di un'identità forte, perché la gamma è così ampia e diversificata, si va dalla citycar al mezzo commerciale. Sulle nostre auto attuali il marchio Renault è “pigro”, cioè piccolo e inclinato sul muso; dunque molto poco invisibile. Io ho trovato il modo di trattare la losanga, portandola in una posizione verticale e l'ho messa orgogliosamente al centro del frontale. La sua forma si presta molto a questo scopo, a diventare un simbolo; sarebbe stato più difficile con l'ovale Ford o con l'H della Hyundai per esempio”. La domanda successiva sorge spontanea: con un'identità così marcata del frontale non si rischia che le Renault si somiglino un po' tutte, come avviene per esempio con le Audi? Su questo Van den Acker ha le idee chiare: “no perché diversamente dall'Audi, dove anche le tipologie di auto si somigliano, le Renault sono molto diverse tra loro a livello di carrozzeria. Questo, insieme a differenze in vari dettagli del frontale, come fari, prese d'aria, nervature, luci supplementari, che peraltro avete già visto sui tre prototipi che abbiamo presentato, eviteranno il pericolo”.
 

Renault r space ginevra 2011 11
La R-Space sperimenta uno stile che potremmo trovare sulle prossime monovolume della Renault.


PRECORRERE I TEMPI
- Quelle che abbiamo visto a Ginevra sono altre due fasi del ciclo della vita elaborato Van den Acker: la Capture è “l'esplorazione”, la R-Space “la famiglia”. Ancora una volta il designer olandese ci tiene a sottolineare che “con queste due auto si è cercato di trasmettere calore, emozione, cosa che è mancata nel recente in passato”. Poi sulle monovolume, un tipo di auto praticamente inventato dalla Renault e alla quale la casa francese deve molto del suo successo aggiunge: “Dalle prime Espace e Scénic c'è stato un cambiamento nella società. Da una forma in un certo senso patriarcale ad una più democratica nei ruoli; ora le famiglie sono più un insieme di individualità, i genitori non vogliono più essere più visti solo come “babysitter”. Ecco perché si è passati dalle monovolume alle sport utility: in questo noi dobbiamo precorrere i tempi e proporre veicoli adatti alle esigenze che verranno”. Infatti la R-Space è una monovolume molto mascolina, sportiva, con una finestratura più ridotta rispetto a quella “panoramica” della Espace.
 

Renault capture ginevra 2011 10Renault r space ginevra 2011 09
Da sinistra, la coda della Capture e della R-Space: secondo Lauren Van den Acker le Renault non avranno solo un frontale molto caratteristico, ma anche forme e volumi della carrozzeria più "seducenti".


LA PRIMA NEL 2012
- Van den Acker ci conferma che la prima auto di serie del nuovo corso sarà la Clio quarta serie nel 2012, un'auto fondamentale per i grandi numeri di vendita che è obbligata a fare: con lei non si può sbagliare. Ma prima ci aspettano altri tre prototipi per abituarci alla nuova “faccia” Renault. Nel frattempo la casa francese ha annunciato che entro il 2014 arriveranno altri due prodotti importanti, le nuove Espace e Laguna e sarà interessante vedere come verranno interpretate, non solo dal punto di vista del design.

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Ritratto di 19miki90
13 marzo 2011 - 20:58
4
Con un muso del genere? mah..
Ritratto di Alessandro
13 marzo 2011 - 21:08
Questi sono prototipi,il modello della nuova linea stilistica che si avvicina più alla Realtà è la Zoe............Auto davvero bellissima.......
Ritratto di Fede97
13 marzo 2011 - 22:00
io sono d'accordissimo sul nuovo stile renault, ma che ovviamente non esageri con le occhiaie come nel teaser della nuova twingo ;)
Ritratto di Mister Grr
13 marzo 2011 - 22:01
si riferisce alle altre case, tranquilli.
Ritratto di Al86
13 marzo 2011 - 22:32
i prototipi di queste pagine non sono affatto male, ma se i modelli di serie saranno come la ricostruzione della Twingo dell'altro articolo, sarà seduzione solo per chi è sprovvisto del senso della vista
Ritratto di Giacomo
13 marzo 2011 - 22:55
Voglio davvero crederci.. in famiglia abbiamo una Clio del 2008, della quale però non siamo soddisfatti, sia per la linea che per tanti altri motivi... La linea che viene proposta, e se davvero sarà cosi, sarei il primo a ricomprare Renault... I miei migliori auguri per un periodo migliore... non solo a Renault, ma a chi se lo merita, qualunque casa sia...
Ritratto di Niko46
14 marzo 2011 - 02:45
3
la Renault è totalmente esclusa dal mio immaginario di auto. Questo bravo signore critica tanto l'Audi e la BMW però vorrei ricordargli che queste due non invecchiano dopo un paio di anni... se si vede una serie 3 del 2001 non si pensa che sia vecchia o datata... stesso discorso per l'Audi... saranno anche tutte uguali, ma sono anche tutte belle (le berline)... vorrà pur dire qualcosa? se la VW è tornata allo sviluppo orizzontale per i fari... in voga fino ai primi del 2000 ci sarà dietro qualcosa o no? Innovare va bene, ma le boiate come saranno le nuove Renault no... questo è offendere il buon gusto della gente... e poi reputo peggiore categorizzare le auto in un'assurda quanto demenziale visione "umano centrica", ciò significa porre dei limiti d'esercizio ad auto che, tendenzialmente non li dovrebbero avere... così proprio non ci siamo... non dico che comprerei, nel 2011, auto col design degli anni '90... però per me quella è la via migliore e più bella del design dell'auto, con volumi definiti, con classi definite (berline che sono berline, wagon che sono wagon e non suv...), auto agili nella linea e non pionze come le tante citycar (che poi una citycar di 4 metri... non so, fate voi...) che circolano per strada e con i fari che stanno sul muso, non sul cofano o sui montanti del tetto... questo è un aspetto del design attuale che odio con tutto me stesso, ed è uno dei motivi che mi spinge a non cambiare assolutamente la mia bellissima e adorata Punto Sporting MK2, l'ultima essenza di una classe di auto che non c'è più e che ha lasciato un vuoto incolmabile dalle attuali auto... Detto ciò, spero vivamente che alla Renault di rinvengano prima di commercializzare la nuova Clio, altrimenti non si parlerà di flop, ma di disastro economico...
Ritratto di sagittario32
14 marzo 2011 - 06:53
Buondì! Secondo me il nuovo corso della renault non credo avrà tanto successo, x questo ho votato non mi piace, poi ognuno ha i suoi gusti!
Ritratto di mustang54
14 marzo 2011 - 11:40
2
...in passato senza accorgersene, negli anni '80 e '90 ci fu il boom dei modelli "Supercinque e Clio" senza dimenticare le mitiche R4 e R5. Poi dal 2002, avvento dell'elettronica, anche i più "Renaultisti" rimasero perplessi dalla nuova scia della casa francese.
Ritratto di armyfolly
14 marzo 2011 - 12:20
...
Ritratto di Claus90
14 marzo 2011 - 13:53
La dezir è molto molto bella anche la captur a me piaccono queste linee innovative solo che più anni passano e più le automobili ingrassano.
Ritratto di audi94
14 marzo 2011 - 14:40
1
bhe... se ste cose dovrebbero sedurre, le ferrari ti portano in uno stato di eccitazione irreversibile...
Ritratto di Claus90
14 marzo 2011 - 19:15
è vero se osservo una ferrari vado in coma sarei capace di acquistare tutti i modelli della gamma ferrari nel giro di qualche ora peccato che non sono miliardario.
Ritratto di maverick1980
14 marzo 2011 - 17:06
Da felice possessore di Scenic , mi ritengo soddisfatto della nuova strada intrapresa da Renault. Non penso proprio che appiccicheranno un frontale ad un auto tanto per far qualcosa , per cui non penso che la Twingo , la Koleos e la stessa Scenic subiranno un simile collage. Il nuovo corso Renault verrà espresso a mano a mano che verranno progettati modelli completamnete nuovi in cui il nuovo frontale sarà ben integrato.
Ritratto di Rossi Tommaso
14 marzo 2011 - 19:23
ma io trovo esagerato sto muso.è enorme e poi nn me lo vedo sulle piccole della casa francese.Ho visto 1 ricostruzione della scenic co sto muso e nn vi dico.ORRENDA!!!!!!!!!!!!!!!!
Ritratto di risso65
14 marzo 2011 - 19:41
Stratosferica... magari la facessero così!!!!
Ritratto di Alex 91
15 marzo 2011 - 16:05
Trovo orrendi questi prototipi, se verranno reallizzati così, sarà un bene per le altre case automobilistiche: avranno un rivale in meno... Come si permette questo designer così "talentuoso" di criticare marchi affermati come BMW e Audi (che peraltro si è riconfermato maggior venditore di auto di classe medio-alta nel nostro paese e non solo)? E non prendetemi per un tedescofilo, ritengo che molti modellli anche italiani ( Alfa in primis) non possano essere nemmeno compareti con questi bidoni...