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La Renault apre un maxi stabilimento in Marocco

10 febbraio 2012

La fabbrica inaugurata ieri a Tangeri ha una capacità di 400.000 vetture l’anno e si occuperà di realizzare la Dacia Lodgy. Intanto, in Francia infuriano le polemiche contro la politica di delocalizzazione della produzione attuata dal gruppo.

C’ERA PURE IL RE - Ieri è stato nientemeno che il re del Marocco, Muhammed VI, a “battezzare” il nuovo stabilimento della Renault a Tangeri (nella foto sotto). Una presenza, quella del sovrano, che dà l’idea dell’importanza attribuita dalla politica locale a una fabbrica per cui il gruppo francese ha investito un miliardo di euro e che dovrebbe dare lavoro a oltre 36.000 persone, tra dipendenti (si parla di 6000 assunzioni entro il 2015) e personale che verrà assorbito nell’indotto. L’impianto, che è in grado di produrre 400.000 vetture all’anno, si occuperà dei veicoli di fascia più bassa del marchio Dacia, come la futura monovolume low cost Lodgy.


Renault tangeri fabbrica marocco 4


BASSI COSTI DI PRODUZIONE
- E dire che, neanche un mese fa, il presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, aveva convocato l’amministratore delegato del gruppo Renault-Nissan, Carlos Ghosn, per fare pressioni affinché la casa, di cui l’Eliseo è azionista al 15%, abbandoni la politica di delocalizzazione della produzione intrapresa negli ultimi anni (la realizzazione della Clio, per esempio, sembra in partenza per la Turchia). È però difficile che le raccomandazioni ottengano l’effetto sperato. Basti pensare che lo stipendio mensile di un lavoratore marocchino si aggira sui 250 euro (200 in meno di un romeno) contro i quasi 2000 euro di un collega francese. Non stupisce pertanto che la produzione di automobili in Francia sia crollata: la Renault ne produceva oltre un milione nel 2004, adesso meno di 500mila. Come se non bastasse, il sovrano marocchino ha fatto a Ghosn una di quelle offerte che non si possono rifiutare: detassazione completa sulle attività della fabbrica per i prossimi cinque anni e infrastrutture nuove di zecca, tra cui un’autostrada e una linea ferroviaria ad alta velocità.


Renault tangeri fabbrica marocco 2


POLEMICHE IN PATRIA
- “L’apertura della nuova fabbrica non sarà fatta a danno della Francia; anzi, procurerà nuovo lavoro agli ingegneri e alle fabbriche francesi, oltre che ai fornitori”, aveva assicurato Ghosn. Pochi però ci credono. Da qui il polverone di polemiche sollevato in patria. Tanto più che, in Francia, infuria la campagna elettorale (le presidenziali si terranno il 22 aprile). I sindacati non la mandano a dire: “Tangeri è la fabbrica madre di tutti i mali”. Addirittura, l’ex ministro dell’Industria, il conservatore Christian Estrosi, ha accusato la casa di “dumping sociale” in Marocco. A ogni modo, gli occhi restano puntati sul piano d’investimenti da 5,7 miliardi che il gruppo ha promesso di attuare entro il 2011, il 40% dei quali, secondo quanto assicurato dal management, sarà speso in Francia.



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Ritratto di nello13
10 febbraio 2012 - 16:07
7
viene già fatta in Turchia...sulla mia del 2011 c'è scritto Bursa sui parafanghi...(interno cofano motore)
Ritratto di impala
11 febbraio 2012 - 06:27
Adesso la Renault produce meno dell 20% delle sue auto in Francia. Per fare un paragone, la Peugeot produce 37 % delle sue auto in Francia. (giornale " la tribune") Sicuramente per Ghosn e meglio fare lavorare dipendenti Marocchini con stipendi attorno i 200 euros
Ritratto di nello13
11 febbraio 2012 - 20:58
7
lo so... ma ci guadagnano! In molti fanno così,vedi Fiat 500& Panda Classic (Polonia),500L (Serbia),Freemont (U.S.A.) idem Ypsilon (Polonia) Thema e Voyager (U.S.A.)
Ritratto di impala
12 febbraio 2012 - 08:02
Si ma tanti fanno comé té, prendono sempre esempio sulla Fiat, é dicono ché non é giusto cosi. Ma la verita é ché tutti i gruppi automobili fanno cosi, é la Renault é un bell' esempio... anché se mi dispiace. Almeno Fiat a fatto ritornare la produzione della Panda in Italia, anché i Francesi, questo, l'hanno notato. Per ritornare alla notizia di Alvolante, si deve dire che le Dacia non sono mai state prodotte in Francia, ma in Romania. Se la Renault a scelto il Marocco é proprio per produrre, almeno al inizio, le Dacia mentenendo il basso costo di produzione, anche con stipendi bassi per noi Europei, per avere prezzi agressivi per il suo marchio lowcost.
Ritratto di nello13
12 febbraio 2012 - 14:23
7
un esempio ohh!!! Ne ho 3 Fiat di certo non son contrario..era perchè era l'unica marca che mi ricordo dove produce i suoi modelli al di fuori dell'Italia...e tra l'altro avevo dimenticato Qubo e Doblò in Turchia!
Ritratto di nello13
12 febbraio 2012 - 14:26
7
la Dacia è Romena è normale le facciano li! E comunque se portassero la produzione Dacia in Francia dovrebbero venderle ad almeno 2000 euro in più! Comunque lo so bene che ci sono molti altri marchi che producono all'estero!!! P.s. Fiat avrà anche riportato la Panda a Pomigliano ma ha chiuso Termini e portato la Ypsilon in Polonia e tra poco le catene di montaggio (mi pare a Mirafiori) di Idea e Musa verranno tolte a favore della sostituta 500L prodotta a Kragujevac in Serbia!
Ritratto di mustang54
10 febbraio 2012 - 16:19
2
che non c'entra niente. Ancora oggi, il Re del Marocco può scegliere una donna e portarsela a letto, senza che quest'ultima possa negare??
Ritratto di P206xs
10 febbraio 2012 - 16:39
1
Ma tu hai mai visto una donna negarla ad un re......?? o ad un riccone in genere?? ;-))
Ritratto di mustang54
11 febbraio 2012 - 14:20
2
proprio dargliela per ordine del re, anche se la donna è sposata ecc.
Ritratto di Gino2010
13 febbraio 2012 - 12:29
mica Berlusconi...O__o
Ritratto di IloveDR
10 febbraio 2012 - 16:20
3
...perchè queste scelte delle case automobilistiche europee? Però nei paesi "occidentali" non possiamo fare tutti gli ingegneri, restiamo disoccupati e, alla lunga, a chi le vendono queste auto? Ai nordafricani? Mah! Qui so tutti pazzi!
Ritratto di yeu
10 febbraio 2012 - 17:13
Caro pesano quello che dici è vero ma ricordati che tu tifi per la cina.Fai una cosa leggi il mio commento che è un pò più giù del tuo e mi piacerebbe, in virtù di cosa sta succedendo,sapere cosa ne pensi.
Ritratto di P206xs
10 febbraio 2012 - 16:46
1
sovrano marocchino che ha capito tutto......per incentivare renault ha detassato la fabbrica per 5 anni e gli farà delle infrastrutture!! e invece noi che facciamo continuamo a super tassarci, ad impedire di realizzare infrastrutture, a mettere i bastoni fra le ruote con leggi insulse e super articolate!! ci credo che poi chi può investire non lo fa qui da noi!! Ma scappa!!
Ritratto di yeu
10 febbraio 2012 - 17:15
Questa notizia non è nemmeno completa.La polemica si è sviluppata per la monovolume 7 posti dacia che Gosn ha annunciato un prezzo di 12000euro.La francese megane scenic costa più di 20000euro ed è costruita in patria.Gosn ha risposto che in francia un'operaio prende 2000euro lordi più le tasse. In marocco,invece,240euro tutto compreso e fanno più ore.Morale della favola o quì si cambia o ci distruggeremo.Allora non critichiamo marchionne quando si lamenta dell'italia che comunque è vero che ha lasciato termini imerese ma ha portato la panda a pomigliano,ha salvato lo stabilimento di grugliasco(ex bertone) e sta investendo per rilanciare quello di mirafiori.Perchè dico questo?Per il semplice motivo che ho detto prima che la notizia è incompleta nel senso che sarkozì ha chiesto spiegazioni a renault e nel privato è stato detto:ma cosa credono che siamo sprovveduti come quelli della fiat che insiste nel volere rimanere in Italia?Che se proprio vogliono ci prendano altri esempi ma proprio gli italiani no.Che se non era per chrysler sarebbero già cotti.Quindi trovo solo una conclusione o ci facciamo tutti un'esame di coscienza e blocchiamo con dei dazi tutto quello che non viene prodotto dove esiste la moneta euro(romania,polonia,inghilterra,danimarca per quanto riguarda la zona euro, più il resto del mondo)o arriveremo alla fame più nera.
Ritratto di IloveDR
10 febbraio 2012 - 18:01
3
...io ritengo che a lui dell'Italia interessi poco o niente...è vero che ha riportato la produzione della Panda da noi, ma new y, 500L(ex Idea) sono prodotte all'estero. Termini Imerese abbandonato, Mirafiori credo che farà la stessa fine (vedremo). Io non tifo per la Cina, ma per DR (che per ora importa auto dalla Cina, ma forse in futuro potrebbe creare reali posti di lavoro in Sicilia) (cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno che di pessimismo c'è ne tanto in giro). La delocalizzazione non so se è un bene per le aziende automobilistiche europee (è il mio dubbio nel post precedente); per il nostro bel Salento è stato un disastro. Dalle mie parti negli anni 80 - 90 si erano sviluppate molte piccole aziende per la produzione di abbigliamento scarpe. Non è rimasto niente. La politica come sempre assente. Per quanto riguarda i dazi doganali; eh, bella domanda!
Ritratto di LinUs62
10 febbraio 2012 - 18:39
...caro cinesino...se a marchionne dell'Italia non avesse fregato nulla...non avrebbe neanche accettato di venir in Fiat, non si sarebbe preso questa bella rogna...se ne sarebbe rimasto in Canada...non credi? prima di chiuder Termini...ha comprato la ex-Bertone...che era sulla via del fallimento...con i suoi oltre 1000 dipendenti in CIG senza futuro...ed ha rilevato il 50% della VM di cento... Mi stupisco che un assiduo frequentatore di questo sito tu non sappia che tra un'annetto e mezzo Mirafiori riaprirà costruendo 2 CUV nuovi, uno JEEP ed uno Fiat.... Dazi...ricordatevi che i dazi si posson ritorcere anche contro di noi...perchè noi esportiamo anche fuori dall'UE... ;)
Ritratto di yeu
10 febbraio 2012 - 20:57
Non sei solo tu a vedere che le aziende sono sparite anche nel mio paese c'era una produzione di calzini molto forte facendoci diventare i primi produttori in europa ma per causa della cina ormai non è rimasto più niente.Arrivavano i calzini già confezionati a 15 centesimi al paio quando con quei soldi in italia non si compra nemmeno il filato per un solo calzino figuriamoci per il paio(Ti parlo del 2004).Ma però quì la situazione urge di provvedimenti seri il primo su tutti non deve mai più l'euro essere supervalutato altrimenti non saremo mai competitivi col cambio.Se poi dobbiamo dirla tutta c'è una normativa europea che dice che la concorrenza è giusta ma deve essere leale,quindi nel caso della dacia non lo è, pertanto o la si blocca o gli si applicano dei forti dazi per portarla ai livelli della concorrenza(Preciso che molte aziende si lamentano perchè questa normativa non viene mai applicata).Se gosn come scusante ha dichiarato che lo stipendio in marocco è di 240euro(non 250 come riporta l'articolo)non può pretendere di vendere da noi perchè così facendo sia lui,sia gli altri ci portano in una condizione di sfavore e prima o poi arriveremo alla necessità di dimezzare gli stipendi e poi voglio vedere chi compra più niente (Dacia compresa).I fessi siamo anche noi che con il miraggio dello sconto ci freghiamo da soli e in più perdiamo lavoro e ricchezza.
Ritratto di jiboom
10 febbraio 2012 - 17:30
infatti hai ragione su Marchionne. Lui almeno per l'italia ha fatto qualcosa ! //certo che non sara mai al riparo delle critiche, ma per il momento, sin dal 2005 quando prese le redini del gruppo, ha compiuto un lavoro davvero ottimo. E riuscito a risanare i conti, a riorgannizzare il gruppo, e quindi ormai, il gruppo FIAT presenta dei conti nel "verde". // Certo, sono ben consapevole che tutto non è rosa, che alla fiat/alfa/lancia ci mancano un sacco di modelli, ma bisogna davvero averre la giusta pazienza, perche secondo me il gruppo FIAT con la partecipazione di Chrysler sara in grado di competere. /// per quanto riguarda la Renault, gia hanno sfruttato i rumeni per questi catorci di DACIA, e adesso ci ricascano cogli algerini ? Pagliacci che non siete altri !
Ritratto di pujentil
10 febbraio 2012 - 17:50
io sono stato in marocco e in algeria e ho visto tantissime auto francesi specie renault e peugeot, poche tedesche e italiane, ma tante tante clio megane, la renault vende molto da quelle parti
Ritratto di wiliams
10 febbraio 2012 - 18:35
Così adesso non direte più che è solo la FIAT che va a produrre all estero......adesso il governo francese cosa dovrebbe fare per non far emigrare la produzione RENAULT all estero????Dare incentivi????Soldi?????Alla FIAT di soldi in passato ne sono stati dati parecchi vero????Ma adesso non si può più fare,perchè come tanti di voi sostengono, FIAT si deve arrangiare,basta darle soldi,infatti FIAT non vuole ne incentivi(di recente li ha chiesti FORD ITALIA)ne soldi...........ma poi non lamentatevi se la 500L la vanno fare in SERBIA!!!!!!!!!
Ritratto di Flick09
10 febbraio 2012 - 18:46
..li paga uno 240 euri contro i nostri 2000 euro.. il re gli ha regalato un'autostrada da noi sono 50 anni che non si riesce a finire la sa/rc. li ha fatto l'alta velocità qui si prendono a manganellate per evitarla che si faccia.. quello è un'industriale con la legge del profitto..non sta a fare beneficenza..
Ritratto di giuseppexx
10 febbraio 2012 - 18:51
Il commento è stato rimosso perché l'utente è stato disattivato per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di Fr4ncesco
11 febbraio 2012 - 17:23
2
Verrà prodotta in Cina per il mercato Cinese..
Ritratto di giuseppexx
10 febbraio 2012 - 18:56
Il commento è stato rimosso perché l'utente è stato disattivato per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di Cinque porte
10 febbraio 2012 - 19:57
Il re del Marocco?
Ritratto di pippoc73
11 febbraio 2012 - 12:57
3
questi sono gli effetti della globalizzazione e del libero mercato! Spiegatemi, x quale legge economca, un'azienda privata deve produrre dove tutto costa di più! Ormai nn si torna più indietro. Saluti.
Ritratto di Renault90
11 febbraio 2012 - 15:11
Bhe mica scemi quelli della renault e ovvio che vadano a produrre dove costa meno, anche se mi dispiace per la francia, ma secondo voi come fanno a proporre una dacia a 10.000€ cosruita in francia dove un operaio costa quasi 2.000€ al mese ??? ovvio che la producano dove un operaio ne costa 200 mensili per proporla a 10.000-11.000€.
Ritratto di Gabry73
11 febbraio 2012 - 21:44
1
AAAHH ma allora non e' solo la Fiat che per produrre va all'estero!!! Ciao a tutti gli amici di alVolante.it
Ritratto di jiboom
12 febbraio 2012 - 03:53
... per quanto riguarda il costo del impiegato francese notificato su questo articolo. // Io che sono francese appunto, posso assicurarvi che il stipendio di 2000€ è moooolto esagerato. Infatti si aggira piùtosto sui 1300-1400 in media. // Quelli che guadagnano 2000 sono technici superiori che fanno delle operazioni che richiedono una managevolezza speciale. /// Ma per gli operai in linea di fabbrica, ovviamente dipende anche dalla difficolta del posto. uno fa 1600, uno 1200... ci sono anche a volte a 1000€... e anche sotto ! /// Quindi insomma non meravigliatevi troppo in fretta. se i stipendi fossero cosi alti, io stesso ci andrei anche per pulire i cessi ! ;)
Ritratto di DaveK1982
12 febbraio 2012 - 11:00
7
comincia a diventare preoccupante, non solo nel settore auto ma in tutti i settori. Se tutte le aziende andranno a produrre all'estero, la disoccupazione dilagherà. E questo non conviene neanche alle aziende stesse, perchè se non lavoriamo non abbiamo neanche i soldi per comprare i loro prodotti. Ma a questo penseranno solo quando sarà troppo tardi. Da un certo punto di vista la vedo come sarkozy, comprare italiano (solo ciò che è prodotto in italia) fa solo bene alla nostra economia, boicottare le produzioni estere dei marchi italiani potrebbe convincere le aziende a tornare nel nostro paese. In sostanza comprate panda e non 500! Ovviamente nei limiti delle proprie esigenze, se non ci sono auto italiane adatte è giusto rivolgersi a marchi esteri (per dire i tassisti fanno benissimo a comprare le varie prius e insight, visto che di ibrido in italia non c'è una mazza).
Ritratto di Gino2010
13 febbraio 2012 - 12:43
se pure la disoccupazione da noi dilaga ed il mercato si contrae per le aziende che hanno delocalizzato non è assolutamente un problema.Perchè esportano in altri mercati dove l'economia non solo cresce ma sono paesi anche molto popolosi come cina,india o brasile.Sai qual'è la madre di tutti i mali?Consiglio di sicurezza dell'ONU.Cosa c'entra?Ora ti spiego.In quel consiglio ci sono 5 membri permanenti,due dei quali sono cina e russia,dove molte imprese stanno investendo.Quindi se si mettono i dazi ai prodotti di aziende italiane,francesi ecc che investono in questi paesi,loro te la fanno pagare.Se cina e russia sono garantiti allora india e brasile ed altri ne approfittano.Perchè?Come giustifichi i dazi?violazione dei diritti umani,dell'ambiente,delle norme brevettuali per esempio.Tassiamo i prodotti che vengono da paesi che non rispetta i diritti umani e che se ne fr.egano dell'ambiente.Ma allora dovremmo sanzionare chi investe in cina e la cina stessa.E la cina sai che fa?Non solo espropria le aziende che ci sono già con i capitali italiani ecc,non solo mette i dazi sui tuoi prodotti ma arriva a boicottare qualsiasi azione internazionale come in iran o libia o siria ecc.Ti mette nei guai.Solo se gli USA si convincono a riformare il consiglio di sicurezza allora si può fare una politica del genere:nessun investimento presso chi tratta i lavoratori come schiavi e riduce l'ambiente ad una pattumiera.Ma il punto è che poi devono cedere pure loro la poltrona.
Ritratto di Joeilpilota
12 febbraio 2012 - 20:39
Per due anni ho passato le vacanze in Tunisia e nel Magreb e Vi dico che, se non fossero scoppiati di recente quei tumulti politici, avrei pensato di trascorrere lì gli anni da pensionato.... In Tunisia - come il Marocco - la vita costa pochissimo e sono in costruzione importanti infrastrutture. In Tunisia vi è già una fabbrica della IVECO ed una della ISUZU. Il lavoro nella catena di montaggio si insegna e si impara e tutti i collaudatori, capi reparto e maestranze addette al controllo sono francesi o di origine francese. Nulla di speciale, dunque. Vantaggi poi sotto il profilo fiscale e della "ottica del capitale" che fa lievitare in maniera impressionante gli utili delle Case. Esattamente come ha fatto la Fiat in Polonia, Russia, Brasile, in Serbia e, se vogliamo, negli Stati Uniti. Non meravigliamoci più di nulla, anche perchè il fenomeno è vecchio: non vorrei sbagliarmi ma alla fine degli anni 70 la BOSCH aprì uno stibilimento per la costruzioni di utensili nella Cina Nazionalista (Taiwan) proprio per ridurre (fin da allora) i costi della manodopera.
Ritratto di Mambo9
13 febbraio 2012 - 01:37
Finchè noi in Europa non ci facciamo problemi a comprare macchine prodotte altrove (Cina, India, ecc) giustamente le aziende andranno a produrre lì dove costa meno. E' il comportamento del consumatore a dettare ciò che fa un'azienda... quindi per le auto è colpa nostra!
Ritratto di luxray
14 febbraio 2012 - 22:24
MAROCCO! Ma neanche la Fiat si presta a uno schifo del genere, nn sono razzista e non disprezzo i marocchini, ma per favore, gia' la turchia,ci voleva proprio il Marocco. Q uesto vuol dire che noi europei non abbiamo speranze