TUTTO DA DECIDERE - La puntata di Report, il programma d'inchiesta in onda su Rai 3, dal titolo “AutoAllenza” ha cercato di fare il punto sull'operato di Marchionne e sui piani futuri della Fiat. Tra gli argomenti più “caldi” c'era quello relativo allo spostamento della sede legale in america per la futura società che nascerà dalla fusione di Fiat e Chrysler: "Io ho semplicemente detto, per chiarezza, che la scelta di dove sarà la sede legale dopo che la Chrysler andrà in borsa è una decisione da prendersi sulla base della governance, non è un problema di oggi" ha risposto Marchionne. Riguardo alla proprietà del "colosso" che nascerà dalla fusione, alla domanda: "La famiglia Agnelli resta in Fiat", il manager italiano ha risposto: "Questa è una domanda da fare alla famiglia Agnelli".
ALFA E FERRARI - Durante la puntata Sergio Marchionne ha ribadito che la Ferrari non è in vendita, “non per il momento”. Per quanto riguarda l'Alfa Romeo, un “chiodo fisso” di Ferdinand Piëch, super boss del gruppo Volkswagen, alla domanda della giornalista Marchionne ha detto: sono stati “di una chiarezza brutale” riferendosi alle intenzioni dei tedeschi. Un argomento sul quale, però, Jochem Haeizmann, un membro del consiglio di amministratore della Volkswagen, interpellato da Report, si è trincerato dietro a ripetuti “no, no comment”.
GIUGIARO, UNA PERDITA - La trasmissione di Milena Gabanelli ha toccato anche il tema dell'acquisizione della Italdesign di Giugiaro. “Ho fatto molto per la Fiat, più che per la Volkswagen, però arriva Marchionne e si dimentica della mia azienda”, ha dichiarato Giorgietto Giugiaro. Che alla domanda sul perché abbia scelto la Volkswagen risponde: “ma scusi, io in quattro, cinque anni da quando è arrivato Marchionne ho fatto un restyling del frontale di una vettura. E come ricerca di prodotto proprio niente”.
AIUTI PUBBLICI - La reazione di Marchionne si fa più animata quando la giornalista Giovanna Boursier, parla di aiuti pubblici alla Fiat: “ È scoppiato un disastro finanziario che ha messo tutti in ginocchio. La Fiat è sopravissuta a quell’evento da sola, senza l’aiuto di nessuno, non ha chiesto al governo, è andata a finanziarsi da sola. Gliela vogliamo riconoscere un po’ di bravura? Invece di stare a picchiare la Fiat dalla mattina alla sera, gli volete riconoscere un po’ di abilità?” ha dichiarato il top manager. Interessante anche il passaggio nel quale Marchionne precisa che la Fiat intende sviluppare i nuovi modelli, necessari per invertire la contrazione delle vendite in Europa, e già previsti dal piano industriale 2010-2014, non attraverso nuovo indebitamento, ma attraverso i profitti realizzati vendendo le vetture.