PIÙ OFFICINE MENO REVISIONI - A formare i 2,3 miliardi di euro spesi nel 2010 concorrono 805,7 milioni per il pagamento della tariffa di revisione (che è di 45 euro) e 1.509,8 milioni per la cosiddetta prerevisione, cioè per le operazioni di manutenzione e riparazione necessarie per porre i veicoli in grado di superare i controlli. Le revisioni eseguite dalle officine private autorizzate nel corso del 2010 sono state 12.453.199, con un calo del 4,4% rispetto all’anno precedente, calo dovuto a un minor numero di auto chiamate al controllo. È cresciuto invece il numero delle officine private autorizzate alla revisione, che sono passate da 6.267 del 2009 a 6.518 nel 2010. L’effetto combinato del calo del numero delle revisioni e dell’aumento del numero delle officine ha determinato una contrazione del giro d’affari annuo delle officine, che è sceso da 93.522 euro per officina del 2009 a 85.977 euro del 2010, cifre entrambe decisamente inadeguate, se si considera l’impegno di mezzi e di tecnici necessari per eseguire le revisioni per conto della Motorizzazione Civile.
CONTROLLI PIÙ EFFICACI - I dati citati derivano da elaborazioni su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti eseguite dall’Osservatorio Autopromotec, che è la struttura di ricerca della più specializzata manifestazione fieristica internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, la cui 24^ edizione biennale si terrà nel quartiere fieristico di Bologna dal 25 al 29 maggio 2011. Il sistema europeo delle revisioni, introdotto nel nostro Paese a partire dal gennaio 2000, si incentra sulla stretta collaborazione tra Ministero dei Trasporti, uffici della Motorizzazione civile ed officine private autorizzate alla revisione. L’efficienza del sistema - sottolinea l’Osservatorio Autopromotec – è particolarmente importante in quanto la revisione periodica (e quindi la corretta manutenzione) è un fattore imprescindibile per la sicurezza stradale, con notevoli benefici anche per l’ambiente. Un passo avanti per migliorare ulteriormente il sistema si farà con la progressiva introduzione anche nel nostro Paese del nuovo sistema MCTC Net 2, che potenziando il collegamento telematico tra i centri privati di revisione e gli uffici del dipartimento dei trasporti terrestri del Ministero dei Trasporti rende ancora più efficaci i controlli.
SANZIONI PIÙ SEVERE - Il nuovo Codice della Strada, varato nel luglio scorso, ha inasprito le sanzioni per le violazioni legate all’obbligo della revisione. Per la mancata revisione la multa è salita da 155 euro a 624 euro. In caso di recidiva la sanzione viene raddoppiata e vi è anche la sospensione dalla circolazione del veicolo fino all’effettuazione della revisione. Per chi, poi, circoli con un veicolo non revisionato sospeso dalla circolazione sono previste ulteriori sanzioni da 1.842 euro a 7.369 euro e qualora si incorra nuovamente in questa violazione vi è il fermo amministrativo del veicolo.