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Auto elettriche: ricarica facile, ma la rete deve crescere

Pubblicato 21 giugno 2021

Durante l’eRaid abbiamo fatto “rifornimento” senza particolari problemi dalla rete Fast di Enel X, ma per il futuro l’infrastruttura dovrà essere più capillare e veloce nella ricarica.

Auto elettriche: ricarica facile, ma la rete deve crescere

MEGLIO LA FAST - La quattro giorni in viaggio con le auto elettriche effettuata in occasione di eRaid 2021 ha consentito di verificare nella pratica la consistenza della rete di ricarica nazionale. Un’esperienza nel complesso positiva considerato che gli “inconvenienti” sono stati soltanto due, per altro modesti, su sei tentativi. Il primo è stata la rinuncia a un “rabbocco” davanti al Museo Ferrari di Maranello perché occupato da una vettura di un altro partecipante all’eRaid. Un “rifornimento”, per altro, non necessario per arrivare a destinazione. Nel secondo, in un centro commerciale a Siena, abbiamo trovato la colonnina Fast occupata da un privato, ma approfittato di una colonnina quick con potenza fino a 22 kW per iniziare a fare il “pieno”. Dopo 20 minuti (trascorsi in buona compagnia di altri viaggiatori elettrici) si è liberata la Fast consentendo di raggiungere l’80% della capacità delle batterie in un’ora. Ricordiamo, infatti, che le colonnine veloci a corrente continua (DC) con potenza da 50 kW, come quella utilizzata, forniscono le massime prestazioni fino all’80% della ricarica, superata la quale rallentano per non danneggiare le batterie. 

UN TOUR FORTUNATO - Detto degli “inconvenienti”, il viaggio è proseguito senza intoppi trovando sempre libere le colonnine Fast nella altre quattro occasioni che abbiamo avuto necessità di “rifornire” per completare il tour di oltre 1.000 km. In tutte le soste, sempre all’interno di centri commerciali, abbiamo trovato diversi servizi nelle prossimità permettendoci si sfruttare il tempo della ricarica per mangiare, bere una bevanda fresca o, nel caso del “rabbocco” di 15 minuti, per controllare i social e i messaggi dello smartphone. Le deviazioni dal percorso programmato sono state modeste, con al massimo un 25 km supplementari (da ripetere al ritorno) per raggiungere la colonnina selezionata. A guidarci è stata l’app JuicePass utilizzata come “guest” (ossia utenti non registrati) per la semplice ricerca delle “prese” più vicine, selezionabili secondo diversi parametri, come il tipo di connettori e la potenza di ricarica. Viceversa, per la raggiungere la colonnina abbiamo optato per il navigatore dell’auto, più comodo da seguire durante la guida. Nessun problema neppure per la ricarica con la tessera di Enel X in dotazione e per le operazioni di “rifornimento”, intuitive e con istruzioni precise a rimuovere eventuali dubbi. A qualche partecipante dell’eRaid è andata peggio, ma comunque è riuscito a risolvere la questione in tempi rapidi. Migliorabile è invece la segnalazione dei punti di ricarica all’interno dei parcheggi dei centri commerciali: individuare il punto esatto in una distesa di posteggi non è sempre facile, soprattutto quando sono nelle aree di sosta sotterranee. Di fatto, basterebbero delle semplici frecce per guidare gli automobilisti verso la colonnina.

FAVORIRE LA RICARICA A CASA - Se l’esperienza è stata positiva, probabilmente aiutati da una buona dose di fortuna, non significa che la situazione dell’infrastruttura di ricarica sia adeguata. I punti dolenti da risolvere sono sostanzialmente tre: fornire soluzioni per il “pieno” a chi non dispone di un box o parcheggio privato dove installare la wall box, incrementare la rete in considerazione del previsto aumento delle vendite dei modelli ricaricabili e incrementare la potenza di erogazione dei “distributori” per accorciare i tempi di “rifornimento”. La prima questione è probabilmente quella più rilevante per consentire una reale diffusione dei modelli a batterie visto che circa l’80% degli attuali utenti elettrici si collega alla presa di casa o dell’ufficio per soddisfare le proprie esigenze di spostamento quotidiano, anche perché è la più comoda (al mattino si ha l’auto con il “pieno”) e meno costosa (circa la metà della ricarica pubblica). Considerato che gli automobilisti senza posto auto in Italia sono molti, è doveroso prevedere soluzioni come quelle adottate all’estero, ossia la disponibilità di “prese” lungo le strade, ad esempio sfruttando la “corrente” dell’illuminazione pubblica, e la realizzazione di parcheggi di ricarica in prossimità dei quartieri o nei punti di interscambio con il trasporto pubblico per la ricarica diurna quando si va al lavoro. 

POTENZIARE LA RETE - La ricarica pubblica cresce, ma dovrà farlo ancora più in fretta. La vendita di vetture ricaricabili è in costante ascesa (nei primi 5 mesi del 2021 sono state 54.170 con un +860,6% rispetto al 2020 e rappresentano ormai il 7,6% delle immatricolazioni) ed è destinata a salire ulteriormente con l’aumento delle proposte e il calo dei prezzi d’acquisto (la parità di listino tra auto tradizionali ed elettriche è prevista nel 2025). Un boom che sta già mettendo in difficoltà i nuovi possessori di full electric e ibride plug-in per una rete poco capillare. Secondo uno specifico rapporto dell’associazione Motus-e i punti di ricarica in Italia sono passati da 10.647 a 19.324 dal settembre 2019 a dicembre 2020 segnando un +81%, percentuale di rilievo, ma dieci volte inferiore all’andamento delle immatricolazioni citate. I progetti di sviluppo ci sono e sono di rilievo. Enel X prevede l’installazione di circa 21.000 punti di ricarica pubblici entro il 2023 (oggi sono circa 13.000), BeCharge dichiara di volere arrivare a 30.000 “prese” entro il 2025 contro le attuali 4.500. Ambiziosi sono anche i piani degli altri operatori, come A2A, Edison, Duferco, Hera, Ionity e Neogy, ma rimane da vedere se saranno sufficienti per far fronte a un parco circolante in esplosione: al 2025 sono attese sulle strade oltre 700.000 elettriche e più di 200.000 plug-in (fonte BNEF) e rispettivamente 4,4 milioni e 915.000 nel 2030 (fonte Motus-e). Numeri, per altro, superati da altre stime come quelle del Politecnico di Milano che prevede nel suo scenario più favorevole 7 milioni di elettrificate al 2030. Una diffusione che richiederebbe, sempre al 2030, una rete pubblica compresa tra 98.000 e 130.000 punti di ricarica secondo gli scenari definiti da Motus-e. Da risolvere è anche la distribuzione delle colonnine sul territorio: oggi sono per il 57% circa nel Nord Italia, per il 23% circa nel Centro e solo per il 20% nel Sud e nelle isole (fonte Motus-e). 

RICARICHE ULTRA FAST - L’ultimo punto dolente riguarda la velocità di ricarica. Secondo il rapporto Motus-e solo il 4% (ossia circa 800) dell’attuale infrastruttura nazionale è costituita da colonnine DC Fast con potenza fino a 50 kW o Ultra Fast (oltre 50 kW), con queste ultime che sono pochissime e in prevalenza rappresentate dalle Supercharger di Tesla. Un numero troppo limitato per soddisfare le esigenze di chi desidera viaggiare o anche solo un rifornimento in tempi rapidi. Ricordiamo che con le Fast si può fare un “rabbocco” soddisfacente per avere una discreta autonomia (oltre 300 km) in un’ora, tempo che si riduce sensibilmente con le colonnina da 100-150 kW e, ancora di più, con quelle da 300-350 kW (meno di 20 minuti). “Distributori” che dovrebbero essere installati sulle principali arterie stradali e, in particolare, in autostrada dove oggi sono una rarità. Per altro, è difficile prevederne uno sviluppo rapido considerato che uno dei progetti in campo, il Free To X di Autostrade per l’Italia, prevede 100 stazioni con 4-6 colonnine Ultra Fast entro il 2027. Un’ultima nota: è necessario semplificare il pagamento introducendo la possibilità di saldare il costo della ricarica con bancomat, carta o contanti. 



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Ritratto di RubenC
21 giugno 2021 - 15:19
2
Articolo oggettivo e sostanzialmente corretto, secondo me. Sono soprattutto d'accordo sull'importanza del primo "punto dolente" citato.
Ritratto di Mbutu
21 giugno 2021 - 15:30
E' già diverso tempo che viene segnalato che l'infrastruttura di ricarica delle colonnine fast ed ultra fast cresce ad un ritmo inferiore rispetto alle altre. Ed è fondamentale lungo le principali arterie.
Ritratto di Al Volant
21 giugno 2021 - 16:33
Praticamente una situazione disastrosa. Per questo non è molto intelligente acquistare adesso una elettrica ( salvo davvero casi particolari), la scelta più saggia è la plug in. Purtroppo con listini alti ( che convergeranno verso l'alto ovviamente) e costi di gestione dovuti al carburante per il transito solo a benzina dettato dai limiti di infrastruttura , tutti a carico delle persone. Siate realisti , vogliamo andare a vedere i piani per la fibra ottica ( ho un articolo del 2001 e relativo studio del politecnico....)
Ritratto di RubenC
21 giugno 2021 - 17:05
2
Non mi sembra una situazione disastrosa. Quello che dice l'articolo è più o meno questo: si riesce a viaggiare bene senza grandi problemi (e questo è quanto conta di più per l'utente), ma dobbiamo tener presente che dobbiamo continuare a implementare e migliorare le infrastrutture in una prospettiva di un prossimo futuro in cui le auto elettriche saranno in quantità molto superiori a quelle di oggi. Ma questo non vuol dire che se guidi, che ne so, una ID.3, hai chissà quali esagerati problemi a spostarti, anche su lunghe tratte...
Ritratto di Al Volant
21 giugno 2021 - 17:27
forse hai letto un altro articolo.. quello che dice l'articolo è che è stata la rete di ricarica a condizionare il viaggio ( spazio e tempo)..Tra l'altro in condizioni tutt'altro che "Normali" ( più persone a bordo, bambini, diffusione auto, 4 giorni per fare 1000 km etc)... Attenzione, non era un test di adattamento dell'automobilista ( probabilmente il tester ha tratto conclusioni "Positive" perchè in fondo si è divertito ed era tutto pagato..)
Ritratto di Mbutu
21 giugno 2021 - 17:58
Ma ancora con questa storia dei 4 giorni? Ma credete che i 4 giorni ci siano voluti per le ricariche? Cerchiamo di essere seri una volta ogni tanto.
Ritratto di RubenC
21 giugno 2021 - 18:03
2
La rete di ricarica non ha condizionato di certo i tempi...
Ritratto di Giulk
22 giugno 2021 - 09:12
" Nel secondo, in un centro commerciale a Siena, abbiamo trovato la colonnina Fast occupata da un privato, ma approfittato di una colonnina quick con potenza fino a 22 kW per iniziare a fare il “pieno”. Dopo 20 minuti (trascorsi in buona compagnia di altri viaggiatori elettrici) si è liberata la Fast consentendo di raggiungere l’80% della capacità delle batterie in un’ora" Se traduco bene l'articolo, leggo un'ora e venti minuti persi per fare il pieno, se a te non sembra disastrosa come cosa non so cosa lo possa essere
Ritratto di RubenC
22 giugno 2021 - 09:36
2
Bastava andare a un'altra colonnina e non avrebbero perso tutto questo tempo.
Ritratto di Giulk
22 giugno 2021 - 09:41
A te sembra normale dover girare per cercare un posto dove caricare? ammesso pure che con la tecnologia moderna tramite le app riesci a vedere e/o trovare colonnine libere, queste potrebbero non essere sul tuo percorso, quindi a me sinceramente sembra sempre che bisogna piegarsi alla tecnologia e non viceversa
Ritratto di RubenC
22 giugno 2021 - 09:44
2
A Siena c'è almeno un'altra stazione fast. Se avessi visto che la prima era occupata (dall'app di Enel X), sarei andato all'altra, che è sullo stesso percorso.
Ritratto di RubenC
22 giugno 2021 - 11:51
2
Anzi, ora che ho controllato ho visto che di fast a Siena ce ne sono tre...
Ritratto di Nondicobugie
22 giugno 2021 - 15:15
appunto. 3, ti sembra una situazione sostenibile?
Ritratto di RubenC
22 giugno 2021 - 15:22
2
Sì, è una cosa sostenibile con l'attuale parco circolante elettrico. Scommetto che la maggior parte di queste stazioni è spesso completamente vuota.
Ritratto di Nondicobugie
22 giugno 2021 - 15:14
no Ruben, siccome io sono di Siena e ci abito, te lo spiego che significa.... significa che dovevi trovare una delle altre 10 colonnine che ci sono a Siena... dieci colonnine, non cento pompe di benzina/diesel. Io spero nella migrazione all'elettrico, ma oggi non siamo pronti.
Ritratto di Giulk
22 giugno 2021 - 15:17
Il punto è che i distributori di carburante oltre ad essere più numerosi permettono tempi di rifornimento più rapidi, in 3/5 minuti hai fatto il pieno e via
Ritratto di Andre_a
22 giugno 2021 - 21:51
@Giulk: vero, ma considera che oggi la stragrande maggioranza delle auto è termica, e anche che con un'elettrica la ricarica tipica è quella fatta a casa: in molti abbiamo una presa della corrente in garage, mentre una p0mpa di benzina credo non ce l'abbia nessuno (o quasi)
Ritratto di Volpe bianca
21 giugno 2021 - 16:48
Il sistema elettrico italiano riuscirà a soddisfare queste crescente domanda di energia? Ci sono già black-out in concomitanza di picchi di calore e conseguente uso h24 o quasi di climatizzatori...
Ritratto di RubenC
21 giugno 2021 - 17:00
2
Guarda che le auto elettriche vengono caricate a una potenza molto bassa, anche inferiore a quella richiesta da un climatizzatore, e soprattutto vengono in gran parte caricate di notte, e cioè nei momenti in cui la richiesta di energia è più bassa, perché tutte le attività produttive sono ferme.
Ritratto di RubenC
21 giugno 2021 - 17:01
2
Non a caso l'energia costa meno proprio nelle fasce orarie in cui verrebbero ricaricate buona parte delle auto elettriche...
Ritratto di Volpe bianca
21 giugno 2021 - 17:58
@RubenC stavo guardando un altro articolo (Accenture) che parlava proprio del sistema elettrico italiano e "della profonda trasformazione e ammodernamento che dovrà affrontare, altrimenti si andrà incontro a persistenti black-out". Tra i vari aspetti mette in luce anche il numero crescente di auto elettriche che si avrà entro il 2030 e la conseguente richiesta sempre maggiore di energia. Non è che da la "colpa" solo alle auto elettriche chiaramente, ma le indica come coresponsabili insieme ad altri fattori.
Ritratto di Volpe bianca
21 giugno 2021 - 17:59
*...coRResponsabili
Ritratto di RubenC
21 giugno 2021 - 18:09
2
Beh, certo che la rete deve essere ammodernata e sicuramente lo sarà, ma le auto elettriche portano un cambiamento gestibile, anche perché molto graduale. Se anche adesso il 50% delle auto vendute fosse elettrico o plug-in, ci vorrebbero anni prima che ci possano essere problemi di domanda di energia significativi e imputabili alle auto. Insomma, anche in questo scenario "estremo" ci sarebbe tutto il tempo per adattare la rete e gestire bene le cose.
Ritratto di RubenC
21 giugno 2021 - 18:16
2
Fra l'altro, Volpe, ti riporto una curiosità che c'entra proprio con la creazione di una rete smart. Ho visto che in questi ultimi mesi Enel X ha costruito le prime stazioni di ricarica V2G disponibili al pubblico, ma mi sembra che debbano ancora attivarle. Stazioni di questo tipo potrebbero essere utili in futuro per la gestione dei picchi di domanda, e quindi aiutare a risolvere i possibili problemi di cui parlavamo...
Ritratto di Volpe bianca
21 giugno 2021 - 18:23
@RubenC allora qualcosa si muove insomma....certo che se i rimedi già ci sono, si è a buon punto. L'articolo è un po' negativo in generale, non solo per le auto elettriche, e quindi cercavo dei chiarimenti a proposito...
Ritratto di Mbutu
21 giugno 2021 - 17:57
Sulla domanda di energia si parla di un aumento percentale assolutamente gestibile (stiamo parlando di un aumento del 25-30% se TUTTE le auto fossero elettriche). Sul discorso dei picchi serve una rete smart e sopratutto mantenuta in condizioni idonee. Che se prendiamo i black out di questi giorni a Milano, ad esempio, il problema è tutto di manutenzione altro che picchi.
Ritratto di Volpe bianca
21 giugno 2021 - 18:07
@Mbutu rispondendo a @RubenC ho in parte risposto anche a te. È un articolo che cita le auto elettriche come solo in parte responsabili di probabili criticità al sistema elettrico nel caso in cui quest'ultimo non venisse ammodernato. Non punta il dito contro le elettriche ma evidenzia la necessità di un miglioramento del sistema elettrico italiano.
Ritratto di Mbutu
21 giugno 2021 - 18:29
Volpe, ma nessuno dice che la rete non vada migliorata. Il fatto è che semplicemente non va fatto tutto domani. E questa cosa sembra non voler entrare in testa. Il tempo per migliorare in concomitanza con l'aumento dei veicoli elettrici c'è tutto. Ovviamente bisogna farlo. La mia risposta poi era anche sulla parte della domanda di energia ed anche in questo caso volevo sosttolineare come quando si parla sembra che servirà il doppio od il triplo della corrente. Invece i numeri sono molto diversi.
Ritratto di Volpe bianca
21 giugno 2021 - 18:39
@Mbutu sì è vero, il tono dell'articolo che ho citato è forse un po' troppo "ansioso". In effetti l'aumento delle auto elettriche sarà chiaramente graduale e il maggior consumo di energia elettrica che si avrà in futuro non sarà da attribuire in primis a loro.
Ritratto di Adso da Melk
21 giugno 2021 - 17:42
Tratti autostradali da incubo: Cessalto San Stino di Livenza Portogruaro Latisana: sei sette kilometri di incolonnamento in condizioni normali più un incidente fra mezzi pesanti a giorni alterni se non quotidianamente e temperatura esterna di 35 gradi..cosa devo dire ad un bambino di 2 anni seduto dietro: "scusa devo spegnere il climatizzatore altrimenti a casa non ci arriviamo ?" ..mi viene in mente il film con Magda e Furio: "scusa Magda ma se mi accendi il clima mi riduci considerevolmente l autonomia residua.."
Ritratto di RubenC
21 giugno 2021 - 18:18
2
Se sei in coda, stai consumando pochissimo (anche se hai il clima acceso). Quindi a meno che tu non sia entrato nell'ingorgo con la batteria al 3%, non vedo grandi problemi.
Ritratto di deutsch
22 giugno 2021 - 07:28
4
Molti degli utenti che scrivono hanno vissuto la loro infanzia senza aria condizionata e sono tutti sopravvissuti
Ritratto di katayama
21 giugno 2021 - 17:50
Pagamento libero con CC? Uh... ma non sia mai! Il "divertimento" sarà tutto lì, e per un bel po' (finché qualcuno non interverrà, tardivamente, ma che adesso è complice). Dal vangelo secondo Arbore: "c'è chi c'ha... ma c'è pure chi non c'ha", e sempre memori del versetto "chi sta sopra e chi sotta". Son lezioni di vita, e ai tempi c'era "di mezzo" anche il grande De Crescenzo. Sono logiche e dinamiche di secoli, di millenni. Quando si tratta di sfruttamento mercantile, non s'inventa niente di nuovo.
Ritratto di katayama
21 giugno 2021 - 19:34
Bah, in realtà sembra che la situazione sia meno grave di quanto pensassi. Il "roaming" c'è e alcune società accettano CC/PayPal liberamente. Dovrebbe valere per tutte.
Ritratto di Cancello92
21 giugno 2021 - 18:10
Si ce ne vorrebbero di più, tipo 100 volte di più, nel mio quartiere vivranno centinaia di persone e c'è 1 colonnina fra l'altro a circa 300 metri da casa mia, chi non ha il garages come fa?
Ritratto di Andre_a
21 giugno 2021 - 20:46
@Cancello92: si, ma nel tuo quartiere c'è una colonnina e quante auto elettriche? Certo, la rete va aumentata, ma rispetto al parco circolante non mi sembra male
Ritratto di Trattoretto
21 giugno 2021 - 18:38
Purtroppo, tolti i supercharger riservati a Tesla, le colonnine (funzionanti) sono ancora rare. Siamo ancora all'inizio dell'inizio.
Ritratto di Paolo Giulio
21 giugno 2021 - 18:54
" La vendita di vetture ricaricabili è in costante ascesa (nei primi 5 mesi del 2021 sono state 54.170 con un +860,6% rispetto al 2020 e rappresentano ormai il 7,6% delle immatricolazioni)" ... AAAALLLTTTTTTT... di ELETTRICHE (pure) mi pare che se ne siano vendute un 10mila... se poi ci sommi le "plug-in" e le mild, allora ok... ma anche la RS6 è conteggiata mild-hibryd (quindi "elettrica"), per capirsi... Il problema saranno SEMPRE e COMUNQUE le infrastrutture che, con le tecnologie attuali (sia di ricarica che di accumulatori), non saranno MAI adeguate ad una migrazione totale. Speriamo che FINALMENTE una delle "solite" invenzioni a cadenza semestrale dell'università di "vattelapesca" che "rivoluzionerà il mondo delle batterie" (epic cit.), arrivi DAVVERO sul mercato... altrimenti meglio rivolgersi altrove (idrogeno su tutti, che poi è sempre "elettrico").
Ritratto di RubenC
21 giugno 2021 - 19:13
2
Non è che se scrivi "mai" e "davvero" in maiuscolo il tuo commento diventata più valido e corretto....
Ritratto di Mbutu
21 giugno 2021 - 20:33
"Ricaricabili", mi sembra scritto abbastanza chiaro. Che cosa non è comprensibile del termine "ricaricabili"? Cosa genera confusione e fa pensare che possano essere ricomprese anche le mild?
Ritratto di Andre_a
21 giugno 2021 - 20:48
Ricaricabili = elettriche + plug-in
Ritratto di Gasolone xv
21 giugno 2021 - 22:19
Di quelle 10.000 il 90% saranno andate alle varie società di, autonoleggio a lungo termine che le stanno proponendo a partite IVA e privati, io ne conosco un paio , uno con la 500-e, l'altro id3, confermano piacere di guida, ma sono già stufi dei problemi di, ricarica (colonnine che non vanno, occupate o non raggiungibili) e finito i 6 -12 mesi del canone sono già più che convinti di darle dentro e ciao. Un motivo ci sarà
Ritratto di RubenC
22 giugno 2021 - 00:28
2
Gasolone xv, i dati statistici invece dimostrano il contrario. E cioè che tornare da un'elettrica a una termica è cosa difficile e rara. Come tutte le statistiche, è una questione di percentuale sui grandi numeri, quindi poco conta se tu hai due, tre o quattro amici che rappresentano l'eccezione. Fra l'altro, come chiunque può verificare sul sito dell'UNRAE, la tua prima affermazione è completamente falsa. Anzi, la percentuale di elettriche pure a maggio è leggermente più alta se escludiamo le immatricolazioni delle società di noleggio.
Ritratto di Oxygenerator
22 giugno 2021 - 08:02
@ Gasolone xv. Ma una partita iva o un privato che prende l’autonoleggio, elettrico, e non ha a disposizione una ricarica a casa o al lavoro, è uno che non c’è con la testa. Ma ovvio che se ci lavoro, la prendo elettrica se sul lavoro posso ricaricarla, se no perde di senso no ??
Ritratto di Mbutu
22 giugno 2021 - 09:13
Ma ancora stiamo a discuterne? È ovvio che questa sia gente che non sa di cosa parla. Fa affermazioni a caso tanto per polemizzare. E l'amico del cugggino che si trova male, e le mild, ed i 10000 pezzi (in realtà sono il doppio ma vabbè). Di una noia deprimente.
Ritratto di gt3mc12
21 giugno 2021 - 18:57
Forse bisognerebbe prendere i numeri nei punti nodali del traffico commerciale e turistico bollini gialli rossi neri nel precovid e cercare di capire cosa è meglio per venirne fuori senza morire di smog o di fame. Serve Politica lungimirante
Ritratto di italico
21 giugno 2021 - 20:32
1
eh no eh!! ..no..no ....chiamo il mio analista....fatto eccomi piu confusi di prima....cioè io per ricaricare l'auto mi attacco allae colonnine dei super mercato intanto vado a farmi un panino o mangiare altro? ...noooooo ...ci ho messo un' anno per buttare giu 30 kg e mo per colpa di una cavolo di tesla devo ingrassare ? ..una tragedia...vedo che hanno posto il problema di come effetti ricaricare le auto ....e li ci sono grossi problemi. Un consiglio via buttata li ...ogni posto auto che c'è abbia un sistema bluetooth arrivi con la macchina ti ci metti sopra e lei si ricarica senza cavi e altri ammennicoli il problema si porrà per chi parcheggia in doppia fila ma li non ci posso fare niente, un po come adesso con i cellulari che si ricaricano con le auto via bluetooth. Dopotutto l'auto sempre un cellulare un po piu grosso con le ruote è. Ah mi raccomando cinture allacciate fari accesi e casco in alluminio in testa.....salutiiiiii
Ritratto di Gasolone xv
21 giugno 2021 - 22:21
Hai dimenticato la mascherina indossata fino al naso anche da soli.
Ritratto di italico
21 giugno 2021 - 23:17
1
certo ...ffp2 .....consiglio ...haha
Ritratto di nsx
22 giugno 2021 - 11:11
Colonnine ultra fast a 350 kw. Tempo di ricarica a 350 kw per una batteria da 100 18 minuti (se tutto va bene e lo dubito).Ma una utenza domestica in Italia è di 3 kw quindi devo avere una linea che potrebbe alimentare al massimo della potenza 116 abitazioni. Ma di che cosa stimo parlando. Con due auto alimento 233 abitazioni con 3 auto 350 abitazioni e via dicendo.
Ritratto di italico
22 giugno 2021 - 16:56
1
discorso fila .....poi mi devono spiegare dove la prendiamo la corrente o con che cosa ....ah si le energie rinnovabili cioè 4 pale due panelli solari ...e avremmo risolto ?..ma per cortesia...
Ritratto di RubenC
22 giugno 2021 - 18:20
2
Ma cosa stai dicendo, nsx? A casa le auto si caricano fra 1kW e al massimo 6 kW, mica a 350!!! Fra l'altro non servirebbe a nulla poter caricare così veloce a casa!
Ritratto di RubenC
22 giugno 2021 - 18:23
2
La ricarica ad alte potenze è una cosa che si fa di rado con un'auto elettrica. Quando non si sta facendo un viaggio, si carica semplicemente a casa o al lavoro; anche chi non può farlo lì, caricherà comunque di solito ai caricatori pubblici in AC da 11-22 kW.
Ritratto di nsx
23 giugno 2021 - 10:00
Con un 1 kw di potenza una batteria da 100 impieghi 4 giorni e mezzo. Col caricatore da 11 - 22 da 9 ore a 5. Nell'attesa puoi anche andare a dormire in un agriturismo.
Ritratto di RubenC
23 giugno 2021 - 10:03
2
11 kW a casa sono già esagerati. Basta riuscire a ricaricare 40-60 kWh in una notte e questo basta e avanza.
Ritratto di Almeron771
22 giugno 2021 - 19:32
Infra...che? De che? Ma dove..in Italia ahahahhhh
Ritratto di Vincenzo Mastrangeli
23 giugno 2021 - 08:04
Le ricariche, sta nascendo un nuovo modo di “vivere” l’auto, non so quanto e se reggerà, nella ricarica si fanno nuove conoscenze, si va bere un aperitivo, si consultano mail, si fuma una sigaretta ma per un mondo che va sempre più di corsa questo sistema porta al rallentamento, alla “perdita di tempo” reggerà? E se si vendessero davvero le vetture elettriche? Non si troverebbero più colonnine disponibili, allora non basterebbe non solo un caffè ma nemmeno un pranzo al ristorante per ricaricare, magari ci vorrebbe una notte in albergo, se la coperta è buona...
Ritratto di gt3mc12
23 giugno 2021 - 12:53
Si possono fare alcune considerazioni dal basso contenuto scientifico e pensare di fare una ricarica completa della batteria dello smartphone e poi utilizzarlo intensamente per molte ore, pensare di fare la stessa cosa con un PC portatile dalle prestazioni elevate da utilizzare scollegati dalla rete, pensare di utilizzare una macchina elettrica per brevi spostamenti urbani con temperature tra 15 e 20 gradi, pensare di utilizzare una macchina elettrica per il proprio lavoro senza avere la possibilità di programmare il momento in cui partire e la lunghezza del viaggio da affrontare e le condizioni climatiche che ci saranno, pensare di affrontare con la macchina elettrica una lunga trasferta estiva con temperature di 40 gradi assieme a milioni di persone nelle stesse condizioni
Ritratto di marco_75
24 giugno 2021 - 00:27
1
Personalmente trovo che l'enfasi che viene data, da costruttori e stampa, ai veicoli elettrici sia la momento assolutamente forzata e giustificata solamente dall'idea di introdurre un nuovo tipo di auto che possa attrarre la clientela e incentivare le vendite. L'auto elettrica, così come viene proposta oggi, è poco sostenibile dal punto di vista ambientale, a causa della produzione/smaltimento delle batterie, ma anche del fatto che la maggior parte dell'elettricità prodotta deriva da combustibili fossili. Per finire, anche dal punto di vista dell'utente finale il fatto stesso di doversi porre il problema, con sufficiente anticipo, di quando e dove ricaricare lo trovo un passo indietro rispetto a quanto avviene oggi giorno con le auto a motorizzazione endotermica dove un benzinaio lo trovo praticamente sempre e dove perdo massimo 10 minuti. Sicuramente l'elettrico sarà il futuro, ma proponiamolo con i giusti tempi e modi.