NIENTE ACCORDI - Un comunicato stampa del CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti) che raggruppa i rappresentanti delle associazioni di difesa dei
consumatori Unione Nazionale Consumatori, Codacons, Movimento Consumatori e Cittadinanza Attiva ha reso noto il fallimento di un tentativo di
accordo tra le stesse organizzazioni e la
Volkskwagen Italia (
nella foto la sede di Verona) a proposito di possibili indennizzi stragiudiziali preventivi ai clienti italiani del gruppo tedesco che hanno acquistato vetture diesel dotate del software illegittimo (
qui per saperne di più). Il CNCU aveva chiesto alla Volkswagen Italia un primo incontro per discutere della vicenda. Tale incontro si era svolto a gennaio. Successivamente era stato fissato un secondo confronto, programmato per oggi, 29 aprile, ma questo nuovo meeting è stato annullato per disaccordi sulle modalità con cui si sarebbe dovuto svolgere.
QUESTIONI DI RISERVATEZZA - Secondo quanto scrive il CNCU in un comunicato, la questione è sorta con le richieste avanzate dalla Volkswagen Italia soprattutto sulla riservatezza da mantenere a proposito di quanto sarebbe stato detto nei colloqui. La Volkswagen Group Italia ha infatti scritto alle associazioni dei consumatori una lettera per chiedere un impegno a non divulgare i contenuti delle discussioni e a non “utilizzare quanto esposto, presentato e comunque appreso in quella sede”. Tutto questo per un periodo di tre anni, “indipendentemente dall’eventuale cessazione per qualsiasi ragione del dialogo con VWGI”.
TROPPO VINCOLANTE - Secondo quanto afferma il CNCU, la lettera della Volkswagen Group Italia chiedeva alle associazioni di accettare condizioni che in pratica avrebbero costituito il divieto di utilizzare le informazioni anche “in relazione ad azioni giudiziali o per comunicazioni in qualunque modo espresse ad Autorità di regolamentazione o della concorrenza nazionali, estere o sovranazionali o aventi a qualunque titolo competenza per i profili connessi alla tematica delle c.d. presunte alterazioni dei dati sulle emissioni inquinanti”. Secondo il CNCU, tra le condizioni poste dalla Volkswagen Italia c’era anche l’impegno vincolante delle associazioni a informare la Volkswagen dell’eventuale richiesta di informazioni avanza alle associazioni dalle pubbliche autorità. Questo “in modo tale da consentire alla Volkswagen Group Italia di adottare appropriate misure cauzionali”.
LIBERTÀ D’AZIONE - Le associazioni dei consumatori Unione Nazionale Consumatori, Codacons, Movimento Consumatori e Cittadinanza Attiva hanno quindi rifiutato di partecipare all’incontro riservandosi di conseguenza le più ampie azioni giudiziarie, avanti tutte le sedi più opportune.