BUCO DA 350 MILIONI DI EURO - La Russia si appresta a dire addio a un pezzo di storia: la Zil, storico costruttore di limousine, si appresta a chiudere i battenti per fallimento. Ad affossare la Zil ci sarebbe un “buco” di 14 miliardi di rubli, l'equivalente di circa 350 milioni di euro, dovuti anche da una gestione non particolarmente oculata: come riporta il Giornale.it, Konstantin Laptev, direttore della Zil, è stato rimosso dall'incarico dato che percepiva uno stipendio annuale di 250 milioni di rubli (oltre sei milioni di euro), sufficiente a pagare gli stipendi arretrati degli operai.
OGGI PREFERISCONO LE TEDESCHE - La Zil è stata fondata nel 1916 ed è diventata famosa per le grandi berline destinate ai dirigenti del Pcus, il partito comunista dell'ex Unione Sovietica, usate da Stalin a Breznev. L'ultimo ordine ricevuto dalla Zil per una berlina presidenziale risale al 1999 durante il mandato di Boris Eltsin: in seguito il costruttore si è convertito alla produzione di camion e mezzi militari per il governo russo. Un business che non si è rivelato troppo redditizio per la Zil, “abbandonata” anche dall'attuale presidente Dmitri Medvedev e dal premier Vladimir Putin, che viaggiano a bordo di Mercedes classe S, mentre i funzionari del Cremlino e del governo hanno in dotazione le BMW Serie 7.
AUTO PRESIDENZIALE - L'ultima limousine prodotta dalla Zil è la 41047 (nelle foto), il cui progetto risale al 1985. Lunga 633 cm, larga 209 cm, questa vettura pesa 3,6 tonnellate ed è in grado di accogliere sette passeggeri. Dotata di un 7.7 V8 da 315 CV abbinato a un cambio automatico a tre rapporti e alla trazione posteriore, secondo la Zil, può raggiungere una velocità massima di 190 km/h.