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Se ci fossero 1 milione di auto a batteria in Italia, la rete elettrica sarebbe in grado di soddisfare la domanda?

Pubblicato 25 giugno 2020

Secondo uno studio dell’RSE la risposta è sì: vediamo perché.

Se ci fossero 1 milione di auto a batteria in Italia, la rete elettrica sarebbe in grado di soddisfare la domanda?

UNA DOMANDA SPONTANEA - Sono in tanti a farsi questa domanda: ma con la progressiva diffusione delle auto elettriche la nostra rete elettrica nazionale sarebbe in grado di soddisfare la domanda? Rispondere con un secco sì sembrerebbe fin troppo facile eppure è quello che emerge dai dati raccolti dall’RSE (Ricerca sul Sistema Energetico) all’interno del libro “E... muoviti! Mobilità elettrica a sistema”. 

10 MILIONI NEL 2030 - L’ente di ricerca ha infatti realizzato un’ipotesi di scenario che, considerando la progressiva diffusione di auto elettriche e ibride ricaricabili, prevede che dopo una crescita iniziale, nel 2030 potremmo avere in Italia circa 10 milioni di veicoli ricaricabili da rete, corrispondenti approssimativamente a un quarto del parco auto circolante complessivo. Lo studio ha così analizzato quali potrebbero essere le ripercussioni sul sistema elettrico nazionale a fronte di questo scenario, con particolare riferimento alle necessità di potenziamento delle centrali di generazione elettrica o delle reti di trasmissione e distribuzione. 

LE STIME - Partendo dai dati di consumo specifico delle auto elettriche attuali (incrementati di un 10% per tener conto del maggior consumo che si ha nei cicli reali di guida) e dai dati di percorrenza media, è stato possibile determinare i consumi annui del parco auto a batterie considerato al 2030, pari a circa 17,5 TWh, che diventano 18,7 TWh includendo le perdite di rete. Questo valore, che rappresenta la richiesta in più di energia elettrica che il sistema energetico nazionale dovrà fornire, è in realtà piuttosto basso (corrispondente al 5%) se confrontato con il totale della domanda energetica nazionale, superiore a 350 TWh/anno.

DUE PROFILI - Chiaramente però, al fine di valutare l’impatto effettivo sulla rete di ricarica è necessario analizzare i picchi, quindi lo studio dell’RSE ha ripartito la domanda di energia elettrica annua determinata (18,7 TWh) a livello orario, definendo il profilo di ricarica medio del parco. La ripartizione della ricarica dei veicoli è stata effettuata con ipotesi in merito al numero di auto elettriche che potranno disporre di un posto auto privato (utilizzabile per “fare il pieno” di  notte) e di quante dovranno invece far ricorso alle colonnine pubbliche, impiegate nelle ore diurne. Infine, con lo scopo di realizzare una proiezione il più rispondente possibile alla realtà, sono stati ipotizzati due profili di ricarica, uno “semplice” che prevede una ricarica a piena potenza durante le ore notturne, e uno “smart”, dove invece viene utilizzata una potenza minore spalmata su un numero maggiore di ore.

È GESTIBILE - In entrambi i casi, i risultati dei modelli di simulazione della RSE hanno evidenziato che l’impatto della mobilità a batteria sul sistema elettrico nazionale sia facilmente gestibile con leggere variazioni della produzione di energia da parte delle centrali esistenti. Indubbiamente, l’adozione di un profilo “smart”, consentirebbe di ridurre il picco di potenza serale.



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Ritratto di allatast
25 giugno 2020 - 11:30
i blackout nazionali chi li ha mai visti se serve piu' energia si importa piu' energia .sono i blackout di quartiere che vanno capiti come stanno le cose quando gia' ora in estate i climatizzatori o un semplice mercatino serale con quattro bancarelle possono far scattare il tutto
Ritratto di xtom
25 giugno 2020 - 11:31
Contrariamente a quello che si pensa in Italia c’è una sovracapacità produttiva di energia elettrica, importiamo un po’ di elettricità dall’estero perché ci viene quasi regalata. Ma soprattutto per chi ha lo spazio il vero affare è installare pannelli solari con detrazione 110%, per fare praticamente gratis il pieno all’auto elettrica.
Ritratto di Spock66
25 giugno 2020 - 11:44
Non è così semplice..informati .. https://www.ediltecnico.it/78320/superbonus-110-i-3-macro-interventi-agevolati/
Ritratto di Andre_a
25 giugno 2020 - 15:54
Secondo la mia personale esperienza i pannelli solari sono un vero affare anche con l’incentivo al 50%. E ancora non ho un’auto elettrica.
Ritratto di Er sentenza
25 giugno 2020 - 13:31
Lol. 2 cose dette...2 castronate
Ritratto di xtom
25 giugno 2020 - 21:35
E sarebbero? Per tua informazione lavoro nel settore, gli impianti termoelettrici presenti in Italia non sono utilizzati al 100%, perché la precedenza viene sempre data alla produzione da fonti rinnovabili. Lo sapete che esiste la Borsa Elettrica e che l’energia prodotta e rivenduta segue delle leggi di mercato, per cui in certe fasce orarie ci conviene importare energia elettrica a basso costo ed esportare in altre fasce orarie energia elettrica ad un costo maggiore?
Ritratto di robertok06
26 giugno 2020 - 20:17
Ha ragione lui hai detto castronate... e meno male che sei del settore! Italia primo paese importatore d'Europa, l'hanno scorso sui 40 TWh. Le fasce orarie di import sono tutto il giorno, quasi 24h/24 tutti i giorni dell'anno. Basta dare un'occhiata ai rapporti mensili di terna: https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/pubblicazioni/rapporto-mesile 2019 38,163 TWh di saldo con l'estero. Ma per favore...
Ritratto di Francesco Pinzi
25 giugno 2020 - 11:37
Un pò superficiale come analisi, la cosa è assai più complessa. L'utenza non fa carico esclusivamente sulla fonte di energia, ma una buona parte del problema è nel trasporto fino alla "presa di casa". Sono proprio gli ultimi metri di linea, le ultime cabine di distribuzione. Non sono certo state sviluppate per i carichi di oggi, e sappiamo bene che saltano già con qualche condizionatore in più. Vanno adeguate le linee di trasporto dalle cabine di distribuzione cittadine.
Ritratto di Mbutu
25 giugno 2020 - 12:18
Francesco, mi permetto. In realtà l'analisi è molto più approfondita di quanto venga raccontato in questo articolo. Ed ha preso in considerazione oltre che la produzione anche il problema dei carichi "locali". Ovviamente l'analisi non ha preso in considerazione la singola cambina di una specifica città; oltre che essere poco interessante sarebbe stato impossibile. Quindi il quartiere più sfortunato o il paesello più dimenticato potrebbero avere problemi. Ma questo fa da contraltare a situazioni diametralmente opposte. Diciamo che a livello generale hanno comunque visto che implementando le cosiddette smartgrid prima di arrivare alla necessità di interventi drastici ci sarebbe ancora molto spazio. In realtà la cosa tragicamente triste è che questi dati sono già stati pubblicati da un po' di anni. E quindi anche queste indicazioni non sono una novità. Eppure siamo rimasti immobili. Ci lamentiamo che "non c'è l'infrastruttura" quando è anni che sappiamo cosa dovremmo fare per svilupparla.
Ritratto di Mbutu
25 giugno 2020 - 12:03
Ma quindi non moriremo tutti? Ogni volta che esce uno studio, una ricerca o qualcosa di scientifico certi personaggi accumulano brutte figure. Chissà cosa si prova.
Ritratto di Lo Stregone
25 giugno 2020 - 12:13
La teoria è una cosa, la pratica un'altra.
Ritratto di Giamark
25 giugno 2020 - 13:45
4,5 sono di nominale. Il picco lo fa da 3,5 massimo. E se una tesla non basta, metterne due spendi 20.000. Per produrre tanto devi avere un impianto potente. ma mi sembra di ricordare che il massimo per uso domestico sia 6 o 8 kw. Per metterne di più serve qualcosa che che non ricordo, me lo aveva spiegato tempo fa l'installatore.
Ritratto di Mark R
25 giugno 2020 - 14:04
Il picco di potenza dipende da tanti fattori... Sporcizia, temperatura ambiente, irradianza, temperatura celle, coefficiente di deriva termica delle celle etc... Chiaramente se metti dei policristallini o mono di qualità scadente il coefficiente di deriva termica sarà alto con conseguente picco di potenza basso a temperature di NOCT o superiore.
Ritratto di robertok06
26 giugno 2020 - 20:29
Per metterne di più ti serve prima di tutto lo spazio. A 250-300 Wp/m2 ti servono almeno 20 m2 per un impianto da 6, che se lo vuoi usare anche per casa tua oltre che alla vettura elettrica non basta di sicuro. 20-30 m2 orientati bene, senza camini o altro che fa ombra, con inclinazione ottimale... nelle citta' italiane meno della metà dei tetti vanno bene (misure fatte con tecniche lidar da satellite).
Ritratto di Doraemon
25 giugno 2020 - 12:28
Chissà in caso di blackout elettrico, già d'estate con i condizionatori accesi soffre la rete.. vedasi blackout di qualche anno fa, quando fece caldissimo. Non mi fido assolutamente di tutti questi numerologi, tecnici, ecc.. che sparano solo numeri a caso, a mio avviso. Poi sarà anche vero su carta, ma la realtà è ben diversa.
Ritratto di Doraemon
25 giugno 2020 - 12:32
In aggiunta sono sicuro che se l'elettrico crescesse nei numeri, sparirebbe ogni convenienza economica sulla ricarica, diverrebbe il nuovo petrolio, e via di accise, tasse ecc. Sicuro al 100%.
Ritratto di Santhiago
25 giugno 2020 - 13:22
Doraemon, questo è certo
Ritratto di Er sentenza
25 giugno 2020 - 13:41
Guarda che la convenienza, gia' oggi, e' molto minore di quel che vogliono fare credere. X la ricarica veloce, Enel stima 50cent al KW. Con 1 kW ci fai 6/7 km nei dati dichiarati dalle case.....
Ritratto di Santhiago
25 giugno 2020 - 13:09
Ma si parla di 1 MILIONE (come da titolo), oppure 10 MILIONI (Come da ipotesi 2030)?
Ritratto di Santhiago
25 giugno 2020 - 13:21
Ah, eccolo spiegato meglio il milione di auto elettriche in più è da considerarsi all'anno, per cui da qui al 2030 arriverebbe ai 10 milioni. L'incremento di fabbisogno energetico pari al +5% dell'attuale, è "ALL' ANNO". Ora è più chiaro. Non ha senso considerare la variazione annua, ma piuttosto chiedersi due cose: potranno le infrastrutture supportare questo (ipotetico) +50% di energia elettrica, se le auto elettriche fossero una su quattro? (.. Quindi, se si passasse totalmente all'elettrico, il fabbisogno di energia si triplicherebbe addirittura....) - Questo si risponderà a queato enorme incremento di richiesta di energia elettrica? Perché il dubbio che la parte del leone la faranno le centrali a fonti tradizionali, e non rinnovabili, è più che un dubbio.....
Ritratto di Mbutu
25 giugno 2020 - 14:05
Il +5% è al 2030, non all'anno per 10 anni.
Ritratto di Santhiago
25 giugno 2020 - 15:21
Invece si, è annuo
Ritratto di Mbutu
25 giugno 2020 - 15:53
Cosa facciamo, io ti dico "invece no" ed andiamo avanti all'infinito? Oppure mi citi il passaggio dove si dice che il 5% è all'anno fino al 50%? Perchè se al 2030 il fabbisogno delle ipotetiche 10 milioni di auto elettrificate è di 18,7 TWh mentre la domanda nazionale è 350 il conto è piuttosto facile.
Ritratto di robertok06
26 giugno 2020 - 20:56
La domanda non e' mai arrivata a 350. 310-320 si, ma 350 non credo proprio, forse prima della crisi 2008-2009, ma da allora no. In anni recenti abbiamo anche importato più di 44 TWh/anno. Comunque 15 TWh, sono 15 miliardi di kWh, diviso 0,2 kWh/km fanno 75 miliardi di km*vettura. Divi per i 10 milioni di vetture citate e fanno 7500 km/vettura di media.
Ritratto di Mark R
26 giugno 2020 - 21:07
Se non ho interpretato male l'articolo.. La domanda di 350TWh/anno fa riferimento al 2030 conteggiando anche la stima di consumo delle elettriche. Un consumo medio di 200Wh/km tende ad essere alto, personalmente prenderei sui 175-180Wh/km come valore medio (ci sono auto che ad oggi consumano anche 130Wh/km dai test, che ricordo sono relativi).. Sicuramente con il progresso tecnologico si riuscirà ad abbassare il consumo e soprattutto le perdite dovute dalla batteria.
Ritratto di Er sentenza
25 giugno 2020 - 13:39
Già la stima di 10 milioni di elettriche/ibride plug-in toglie ogni credibilita' a questa pseudo ricerca. Dove li vedono i potenziali acquirenti di auto cosi' esose in Italia? Qui si vende la Panda Easy da 9.000 euro, non la Peugeot 208 elettrica da 35k. Per non parlare del 10% di incremento dei consumi nell'uso reale....il resto mancia...
Ritratto di Mbutu
25 giugno 2020 - 14:30
In realtà è l'articolo che riporta male. L'analisi non fa una stima del mercato, fa un assunto del tipo "e se ci fossero?". Sarebbe bello che prima di bollare qualcosa come "pseudo ricerca" ci si prendesse la briga di leggerla. Ed, al limite, portare dati a confutazione. Ma immagino che così sia più facile.
Ritratto di Roomy79
25 giugno 2020 - 22:50
1
E una stima auspicabile, ma difficilmente realizzabile. Dove ha molto senso l'elettrico (grossi centri urbani) solo una minoranza si può permettere un box o un posto auto adeguato con colonnina privata. Al contrario chi vive fuori in case più spaziose (il mio caso) con possibilità di box o spazi privati ha meno interesse a spendere di più per un'elettrica perché non ha problemi di blocchi del traffico, parcheggi Ztl e vuole muoversi per molti km senza ansia da ricarica. Bisogni e offerta si incontrano male.
Ritratto di Fdet_
25 giugno 2020 - 13:45
Articolo interessantissimo. Interessante sapere come la rete nazionale riesca a sopperire ad una richiesta in aumento importante, ma con una buona politica di incentivi rivolti ad installazioni domestiche per fonti rinnovabili, ci svincoleremmo ancora di più dal pericolo di raggiungimento di picco massimo. Quegli attuali mi sembrano troppo vincolanti e troppo mirati, soprattutto immagino per il "rimborso" del 110%. Con incentivi che coprano anche il 60, 70% si riuscirebbe ad estendere sicuramente il numero di beneficiari dando il via ad una svolta realmente importante
Ritratto di Andre_a
25 giugno 2020 - 15:49
Puoi sfruttare l’incentivo alla ristrutturazione, che copre il 50% delle spese. Io ho fatto così l’anno scorso.
Ritratto di Fdet_
26 giugno 2020 - 07:36
Molto interessante, grazie!!!
Ritratto di Sirimiza
25 giugno 2020 - 14:03
bisognerà riconsiderare il ritorno al nucleare. Fate voi, per me di petrolio ce n'è in abbondanza ancora per i prossimi secoli!!
Ritratto di Oxygenerator
25 giugno 2020 - 14:12
Caspita, onestamente non pensavo ci fosse già una simile capacità di sfruttamento. Un milione di batterie in ricarica, sono tantissime.
Ritratto di roe
25 giugno 2020 - 14:37
1
Ho sul tetto un fotovoltaico da 4.2 kw. E verso nella rete ENEL tanti KW. Il fatto è che ti pagano praticamente zero, nonostante le promesse iniziali. Invece che incentivare disincentivano. Ti arrivanot ante di quelle fatture per " SPESE AMMINISTRATIVE" non precisate e non preventivate, che ti tolgono tutto. Manca serietà nel ns Paese.
Ritratto di Elix69
25 giugno 2020 - 15:18
Io con tre contatori da 3kw e 12 pannelli installati con gli incentivi del 2012 sono a circa €2k di rimborsi l'anno al netto delle bollette e senza considerare gli sgravi fiscali. Non mi sembra male.
Ritratto di Santhiago
25 giugno 2020 - 15:20
Quanto hai speso?
Ritratto di Mark R
25 giugno 2020 - 15:53
@Elix69: Gli incentivi odierni non pagano così tanto ogni kWh prodotto... Tu usufruisci del 4° Conto Energia dove almeno ti pagano 17-18 cent al kWh; ora non funziona più così
Ritratto di Elix69
25 giugno 2020 - 16:42
Si sapevo che erano un po cambiate le normative sugli incentivi. La differenza tra allora ed ora non la so. Cmq all'epoca mi sembrava conveniente e quello che mi era stato promesso si è poi avverato.
Ritratto di Elix69
25 giugno 2020 - 15:31
22k
Ritratto di Santhiago
25 giugno 2020 - 15:47
Eh, quindi non questo affare...
Ritratto di Mark R
25 giugno 2020 - 15:54
Ora il costo mediamente si attesta attorno ai 1500€/kWp installato con monitoraggio.. Poi c'è lo scambio sul posto e la detrazione al 50%.
Ritratto di Elix69
25 giugno 2020 - 16:49
Dopo 8 anni tra "soldi" sul conto corrente e sgravi fiscali trasformati anch'essi in denaro mancano ancora pochi euro per rientrare dall'investimento. Tra un'annetto circa sarà guadagno. Come diceva il signore, che credo sia del settore, quegli incentivi non ci sono più. Credo li tolsero nel 2015. Ovviamente quando il popolo ci guadagna qualcosa bisogna tagliare.....
Ritratto di Mark R
25 giugno 2020 - 17:10
Ora, dati i costi odierni e gli incentivi presenti (50%), il tempo di ammortamento può essere inferiore... In certi casi già 5-6 anni; dunque, alla fine, chi investe nel fotovoltaico ci guadagna lo stesso.. forse anche di più dato che il prezzo €/kWp si è abbassato e i pannelli a lungo termine sono più prestanti, oltre ad avere un impianto più efficiente (vedi impianti con ottimizzatori e inverter con efficienze oltre il 97-98%)
Ritratto di Giamark
25 giugno 2020 - 23:27
Vero. Il mio installato nel 2011 aveva i pannelli da 230 volt. Adesso arrivano a 400. Però prendo 0,40 a kw. sono rientrato della mia spesa in 7 anni
Ritratto di robertok06
27 giugno 2020 - 09:02
IL conto energia si e' chiuso a luglio 2013. Questo vuol dire che fino al 2033 gli italiani pagheranno incentivi a quelli che hanno installato I pannelli. In questo momento, e fino al 2031 almeno, costeranno circa 6 miliardi di Euro/anno, per generare circa 22-23 TWh/anno, cioe' ad un costo per la collettivita' di ~25 centesimi di Euro. Il valore di mercato del kWh elettrico adesso in Italia e' circa 5 cEuro, quindi 5x piu' caro. Un affare per quelli che hanno installato grossi impianti a terra al sud, se qualcuno di voi e' volato di recente verso un aereoporto della Puglia e ha guardato fuori dal finestrino sa di cosa parlo… o anche le immagini su google earth... km2 di impianti a perdita d'occhio.
Ritratto di Elix69
25 giugno 2020 - 15:33
22k e pannelli tedeschi. Non cinesi.
Ritratto di Mark R
25 giugno 2020 - 15:57
Guarda la differenza di garanzia tra quelli tedeschi e "cinesi" e poi dimmi... Ci sono pochi marchi che danno la garanzia sul prodotto per 25 anni e solo 2 brand (non tedeschi) danno la garanzia di produzione del 92% dopo 25 anni. Giusto per informazione, la maggior parte dei pannelli vengono prodotti proprio in Cina.
Ritratto di Elix69
25 giugno 2020 - 16:45
Vero, ma parlo del 2012 ed allora c'era un tipo di pannello tedesco che sembrava ancora superiore ai pur ottimi prodotti cinesi. Cmq la sostanza è che sono molto soddisfatto!!!
Ritratto di robertok06
27 giugno 2020 - 09:06
Oggigiorno il 70% dei pannelli del pianeta e' prodotto in Asia, e quasi tutti in Cina. Utilizzano al 65% elettricita' da carbone, in cina, anzi in certe citta' industrializzate hanno solo centrali a carbone per mandare avanti l'industria. Dato che i pannelli moderni utilizzano da 1 a 2 anni della loro produzione elettrica per essere generati, si capisce subito che il FV prodotto in Cina sia tutto meno che "senza emissioni". I pannelli installati in Italia sono affetti spesso da perdita di prestazioni anticipate, al punto che su molti siti "specializzati" parlano di revamping, cioe' di cambio dei pannelli stessi. Ovviamente quelli gia' incentivati sono esclusi, perche' non credo che possano essere cambiati ed i loro incentivi mantenuti.
Ritratto di Giuliopedrali
25 giugno 2020 - 15:33
Mi sembra che anche guardando sotto casa mia la maggior parte delle auto stiano ferme mesi, cioè si ci sono milioni di auto in Italia, 30 milioni? Ma alla fine contemporaneamente quante ne circolano...
Ritratto di Santhiago
25 giugno 2020 - 15:45
Cosa volevi dire con questo?
Ritratto di Giuliopedrali
28 giugno 2020 - 08:59
Da guardare più a quante auto circolano contemporaneamente che al parco circolante, dove poi per anni e anni resteranno ancora milioni di termiche in ogni caso.
Ritratto di otttoz
25 giugno 2020 - 15:36
fotovoltaico a manetta...
Ritratto di Santhiago
25 giugno 2020 - 15:45
Risposta sbagliata
Ritratto di Mark R
25 giugno 2020 - 15:51
Ah si? Argomenta...
Ritratto di robertok06
27 giugno 2020 - 09:25
Posso farlo io? Il FV a manetta non serve a nulla. Basta andare sul sito seguente https://re.jrc.ec.europa.eu/pvg_tools/en/tools.html scegli sulla mappa il luogo dove vuoi calcolare la produzione FV... scegli Potenza, inclinazione, etc... sul menu a destra, e visualizza i dati. Vedrai che se abiti al nord la produzione invernale (4 mesi, Nov a Feb) e' circa 1/3 di quella dei 3-4 mesi piu' soleggiati. Non puoi "metter via", stoccare, l'elettricita' in surplus dell'estate per l'inverno, ti ci vorrebbe una batteria enorme a costi astronomici. Non e' un caso, rapporto del GSE sul FV per il 2018, che solo il 30-40% dell'elettricita' prodotta in Italia e' autoconsumata, il resto si puo' solo inviare sulla rete. Tale elettricita' non utilizzabile sul posto diventa velocemente inutilizzabile anche dalla rete, perche' quando la "penetrazione" del FV aumenta troppo (la sua percentuale di produzione annuale) non si sa cosa farne della sua sovraproduzione. In Italia adesso la penetrazione e' di circa l'8%... immaginiamo per un momento di voler andare al 50% (come fantasticano su certi siti "verdi")… vorrebbe dire moltiplicare per piu' di 6 la Potenza installata attuale, che e' di circa 21 GW. Con 120 GWp ci sarebbero dei picchi fra 11:30 e 14:30 d'estate di ~80 e forse piu' GW di Potenza, mentre il paese in quei periodi estivi spesso necessita di 50 o anche meno… e c'e' una parte, tipo l'idro a acqua corrente, che non si puo' tagliare… quindi avremmo eccessi di decine di GW da Potenza che non potremmo neanche esportare, perche' i paesi vicini saranno con tutta probabilita' nelle nostre stesse condizioni (alte pressioni estive estese su mezzo continente). Per non parlare del fatto che NON possiamo proprio esportare decine di GW perche' non ci sono linee di trasmissione a alta tensione sufficienti, e per crearle ci vogliono anni e anni, tanti soldi, espropri di terreni, cause legali contrarie da NIMBY, etc... Idem se uno vuole installare tanto eolico, e peggio ancora se vuole installare tanto eolico E tanto FV... allora diventa ingestibile ancora prima. Lo stoccaggio con batterie e' fuori questione. Ai costi attuali stoccare 10 ore di consumo medio italiano, sono 350 GWh circa, vorrebbe dire piu' di 50 miliardi di Euro a 150 Euro/kWh. Per non parlare del fatto che 350 GWh sono 10 anni di produzione della Gigafactory di Tesla in Nevada... Il solo modo per stoccare l'elettricita' in eccesso sarebbe il P2G, power to gas, cioe' trasformarla in idrogeno via elettrolisi. Si puo' fare sulla carta, ma nel trasformare l'elettricita' verde in eccesso in H2 e poi l'H2 bruciato in centrali termoelettriche di Nuovo in elettricita' ci si perde il 60% almeno… quindi bisogna moltiplicare per 2,5 se non piu' la quantita' di elettricita' in eccesso di partenza per ottenere una quantita' finale necessaria… cioe' 1 MWh utilizzabile necessita di 2,5 MWh in eccesso. Ti lascio immaginare i costi di tutto questo ambaradan: pannelli dappertutto, turbine dappertutto, tralicci alta tensione dappertutto, costi astronomici…. anche con il costo del Wp FV a zero i costi di tutto il resto che ho citato qui sopra sarebbero incredibilmente alti. Questo giusto per sottolineare che quando leggi "la rivoluzione energetica verde fara' costare l'elettricita' meno di adesso" ti raccontano un balla colossale. Non a caso la Germania (113 GW di eolico e FV) e la Danimarca, 49% della sua elettricita' da eolico, hanno i kWh piu' cari di tutti in Europa... DE a 34 cEuro, DK a 32. Scusatemi delle prolissita, e alla prossima. :-)
Ritratto di Mark R
27 giugno 2020 - 15:09
Quel sito lo conosco già da tempo e proprio lì vado a fare una simulazione di massima (poi esempio per casa mia posso mettere i dati di orizzonte per avere una simulazione più accurata)... Non mi dici nulla di nuovo in merito. Poi la tua analisi fa riferimento alla situazione odierna con un parco veicolante elettrico di piccola entità, alle tecnologie odierne le quali fino a qualche anno fa puntavano ancora sulle non rinnovabili (parlando dell'Italia) e questo chiaramente non induce ad investire su tecnologie "green" ma a migliorare quelle esistenti. Per la questione autoconsumo mi pare evidente che ad oggi la maggior parte delle utenze domestiche riportano un consumo maggiore nelle fasce F2-F3 dunque durante quelle ore dove un FV ormai non produce più a parte i festivi le cui ore sono in F3. In questo caso bisognerebbe cambiare le abitudini utilizzando le partenze programmate o chi è a casa sfruttare al meglio le ore diurne. Per stoccare l'energia in eccesso una possibilità, che conoscevo già e che valutavo per la mia abitazione, è quella dell'idrogeno ma date le tecnologie odierne non è conveniente... Ma comunque l'efficienza globale, in ambito domestico, può essere migliorata sfruttando il calore generato dalla fuel cell per riscaldare l'ACS e/o per il sistema di riscaldamento; chiaramente se viene utilizzata solo per la pura produzione di energia elettrica l'efficienza globale dovuta dalle conversioni è bassa. Per stoccare l'energia non vi è solo quella soluzione.. Si possono creare ulteriori invasi artificiali ove possibile oppure studiare sistemi di stoccaggio sfruttando l'energia potenziale. Oppure a "fine" vita batteria dell'auto elettrica, queste si possono riutilizzare anche se la capacità è scesa all'80%.. Prendendo quei 10 milioni di veicoli assunti dall'articolo e assumendo 100kWh di batteria per ogni mezzo.. Avremmo circa 0,8TWh di stoccaggio derivante dalla sostituzione delle batterie delle auto, direi non poco. Poi se ci mettiamo che più si andrà avanti più sarà facile avere in casa un sistema di accumulo.. L'energia stoccata in totale non è poca anche se non sarà sufficiente per il consumo invernale. Per la questione costi tutto dipende da chi e quanto vuole guadagnare.. Per ora i costi dell'energia "green" sono più alti, ma ciò non mi stupisce.. Come in ogni cosa prima bisogna ammortizzare i costi di R&D e sottostare a certi vincoli contrattuali specie con chi ha in mano le fonti non rinnovabili; rientrati della spesa di R&D i prezzi si abbasseranno, ma le tasse rimangono tali anzi aumenteranno non appena si vedranno una maggior richiesta. Una cosa è certa i costi di gestione di una centrale termoelettrica sono nettamente più alti di un campo FV e/o eolico. Per me è una questione di gestione... Il paese si sviluppa su latitudini diverse e presenta zone climatiche diverse ciò comporta a consumi più o meno considerevoli per il riscaldamento/raffrescamento, consumi delle auto; poi la ripartizione dei consumi domestici etc etc. Tutto ciò va gestito e con l'adozione di fonti rinnovabili la gestione diverrà ancora più importante e rilevante. PS: per la questione costi kWh dei paesi.. In Germania hai 3kW impegnati monofase? Io da quel che so no; sarebbe corretto valutare il costo della sola componente energia.
Ritratto di Celoantonio
25 giugno 2020 - 16:09
Ty
Ritratto di Mark R
25 giugno 2020 - 16:28
Questa stima conferma quanto dico da tempo... Se in ogni abitazione tramite certi accorgimenti si riducesse il consumo di un 25-30%, questa verrebbe impiegata per la trazione elettrica. Supponendo che la domanda di energia elettrica nazionale cali di un 10-15% (grazie alla riduzione dei consumi domestici) significa che si riuscirebbe a sopperire totalmente alla richiesta di energia per le auto elettriche. Poi favorendo l'installazione del fotovoltaico, eolico, geotermico ove è possibile ci sarebbe l'energia anche per le PdC e i piani ad induzione.. Senza contare che si importerebbe praticamente niente di metano (ora siamo attorno all'80%) e anche di energia elettrica; in più l'energia elettrica sarebbe per la maggior parte prodotta da fonti rinnovabili. Ma quel che vedo è che nella maggior parte dei casi non si bada ai consumi e poi lo Stato ci mette del suo. Quel che mi auguro è che ognuno di noi faccia del suo per ridurre i consumi e spero che questo Ecobonus 110% sia veramente quel che dicono così da riqualificare energeticamente diversi edifici e di conseguenza richiedendo meno energia per il riscaldamento e raffrescamento etc etc.
Ritratto di Al Volant
25 giugno 2020 - 16:28
Non è uno studio scientifico per prima cosa..Secondo è del 2013.. Terzo parte con dei pressuposti che sono a dir poco utopistici..Città intelligenti ( gente che condivide auto, sistemi interconnessi,)auto più piccole ed ottimizzate per l'elettrico ( e i SUV ?? )... ipotizza 3 % auto elettriche nel 2020... Il problema è che già i dati di partenza sono sballati, quindi il modello che utilizzano è sicuramente fallato, ma soprattutto NON considera l'aumento di temperatura, che inevitabilmente ha impatto sulla domanda generale.. I dati storici sono troppo pochi per poter fare un modello accettabile, ( non sono sufficienti per il clima per il quale abbiamo 200 anni di dati, figuriamoci per il consumo medio che sono scarsi 50 anni e con uno scenario in continua mutuazione)...Giusto per dire: parlano di città intelligenti, ma si dimenticano dello smart working, evidentemente nel 2013 non ci pensava nessuno.. Ma è evidente che nel 2013 bastava un condizionatore per un ufficio con 10 persone, nel 2030 saranno 10 condizionatori per ogni lavoratore che sta a casa..
Ritratto di Mbutu
25 giugno 2020 - 17:00
Trattandosi di un'analisi di scenario futuro ovviamente fa delle assunzioni. Di buono c'è che le non nasconde ma anzi le esplicita chiaramente, per offrire trasparenza e chiarezza. Perchè lo scopo è dare un'idea degli ordini di grandezza di cui si parla. L'importante non è che sia il 5% piuttosto che il 3 od il 7. Quello che conta è chiarire che non sarebbe il 50%. E quindi che produzione e rete necessitano di accorgimenti e correttivi ma non di stravolgimenti bibilici come vuol far credere qualcuno. E' chiaro poi che certe considerazioni vadano corrette, mica hanno la sfera di cristallo. Tu fai l'esempio dei condizionatori per i lavoratori che stanno a casa, va bene. Ma il punto è anche che stanno a casa. Quindi diminuiscono altri consumi (primi fra tutti proprio quelli dovuti agli spostamenti per andare al lavoro).
Ritratto di Al Volant
26 giugno 2020 - 16:28
Non è quello il punto, ho solo fatto un esempio di come le cose siano imprevedibili, ma non perchè non abbiano poteri di chiaroveggenza, ma perchè i dati storici ( pilastro della statistica e dei modelli probabilistici) sono pochi e soprattutto non sono omogenei. Il punto è che data l'alta variabilità, le conclusioni sono per forza di cose altamente variabili.. Il risultato da loro ottenuto, è pertanto +- 100% . Non si può impostare una politica con questo scarto. Purtroppo siamo ancora in campo ideologico.
Ritratto di Mbutu
26 giugno 2020 - 18:00
Allora siamo a posto così. Del resto magari il prossimo virus spazzerà via metà della popolazione e non avremo più il problema dell'inquinamento. Tanto è imprevedibile.
Ritratto di napolmen4
25 giugno 2020 - 19:36
troppo complesso l'argomento!! basta incentivare gli accumulatori come ho in casa problema risolto
Ritratto di v8sound
25 giugno 2020 - 21:13
Sarebbe interessante capire come hanno determinato le perdite, perché in realtà altro che 7%... saremo almeno al 20%, più realisticamente il 30%. Riguardo i picchi di potenza non sono principalmente le centrali il problema, piuttosto la distribuzione terminale in bassa tensione! Quello è il vero limite, soprattutto negli ambiti residenziali.
Ritratto di MS85
26 giugno 2020 - 08:58
"Oste, com'è il vino?". Comunque dai, nessun problema, si tratta di chiedere di andare in ufficio di notte in modo da poter andare a ricaricare l'auto fuori dagli orari di picco, non facciamola tanto lunga.
Ritratto di AlphAtomix
26 giugno 2020 - 09:43
Boh, a Milano zona Niguarda, i primi giorni di grande caldo salta spesso la luce per qualche decina di secondo a causa di tutti i condizionatori in funzione. Poi si vede che lo capiscono e danno più potenza. (salta a tutto il quartiere non solo al mio palazzo)
Ritratto di franco 006
26 giugno 2020 - 10:47
dato i continui blackout che succedono in varie parti d italia x la rete obsoleta che c e e poi devono essere cambiati tutti i cavi di alimentazione con notevole inquinamento sia elettrico che acustico quindi non ne vedo la convenienza dato ce le ricariche ad oggi e in futuro avranno un costo moto alto
Ritratto di GeorgeNN
26 giugno 2020 - 11:04
Eheh è lì che viene il bello!! La risposta è semmai NO perchè oggi come oggi, in ogni estate, con il picco dell' uso dei climatizzatori per combattere l'afa, le centrali fanno fatica a coprire il fabbisogno. Tanto per non parlare di piccoli blackout in zone a seconda delle fasce. L' RSE è come l' Arpa che fanno studi non corrispondenti al vero. Purtroppo molti non capiranno perchè non sanno fare ragionamenti logici complessi.
Ritratto di Mbutu
26 giugno 2020 - 15:17
Immagino che potrai comprovare la tua affermazione. Perché i "falsari" di Arpa ed rse pubblicano le loro ricerche specificando, ad esempio, metodologia e bibliografia. In questo modo si sottopongono alla revisione di altri esperti del settore. Tu? Mostraci le fondamenta dei tuoi "ragionamenti complessi".
Ritratto di GeorgeNN
27 giugno 2020 - 10:15
Basta vedere i sistematici black-out in estate per far fronte alla eccessiva richiesta di climatizzatori in estate. Che te lo dico a fare...
Ritratto di Mbutu
27 giugno 2020 - 10:26
Quindi no, non puoi comprovare la tua affermazione. Quanta pazienza ci vuole...
Ritratto di Jimgoose
26 giugno 2020 - 22:58
Come sempre quando si parla di elettrico sulla carta è tutto meraviglioso,poi quando le elettriche saranno non 1 milione ma 2 o 5 vedremo..aggiornare le linee di quartiere,come dice qualcuno,vedremo quanto costerà e chi pagherà..e quale sarà la reale quota energetica rinnovabile nel sistema,impomatate i sederi x tempo automobilisti 2.0
Ritratto di lucios
27 giugno 2020 - 23:19
4
Mah! Secondo me non è tanto un problema di quantità di energia da consumare ma in quanto tempo ricaricarla e dove ricaricarla. Sono queste due domande a cui bisogna dare una risposta. Insomma, le future fonti di ricarica dovranno in tutto e per tutto avere i tempi e i luoghi delle attuali stazioni di carburanti, altrimenti hai voglia a menarla con incentivi, imposizioni dall'alto o caccia alle streghe verso altri carburanti (leggi diesel). Tra 10 anni si spera in batterie più efficienti e soprattutto basate su materie prime non così scarse in natura come quelle che si usano oggi.
Ritratto di Jimgoose
28 giugno 2020 - 14:51
Ok,facciamo i conti della serva:l'auto almeno 40.000,il fv.a patto di avere il tetto giusto e di proprietà,20.000,la batteria di accumulo 10.000,un tot di corrente che devi pagare comunque x che il fv.non è comunque sufficiente 365gg anno,oneri di manutenzione impianti. A conti fatti con 25.000 ti compri una bella golf km0 full optional e non demolisci mezza casa,risparmi 45.000 euro coi quali fai il pieno alla golf x tutta la vita che ti resta e te ne avanzano anche x le mance alle cubiste...però nel cranio di qualcuno è conveniente l'elettrico,70.000 contro 25.000 e un sacco di panzane in meno
Ritratto di Mark R
28 giugno 2020 - 19:47
Son proprio conti della serva, anzi neanche.. E per sottolineare che non sono neanche conti della serva ti dico solo che un impianti FV da 6kWp (il massimo per il monofase) costa circa 9.000€ compreso di iva, montato, monitoraggio per 25 anni, spese burocratiche GSE ENEA etc... Se poi vuoi l'accumulo esempio la Tesla PowerWall 2 da 13,5kWh la puoi trovare anche a 7-7.500€ montata compresa iva, dunque totale di circa 16.000€.. E questo senza contare la detrazione al 50% dove in 10 anni recuperi metà spesa (anche quella dell'accumulo), quindi spesa reale dopo 10 anni circa 8.000€; poi per quel poco che danno c'è lo SPP (scambio sul posto). La manutenzione del FV non costa una follia (esempio la pulizia ogni 2-3 anni anche 4, e non mi dilungo in altro nello specifico)...In più non devi "demolire mezza casa"... PS: i prezzi di un'elettrica sono destinati ad abbassarsi e comunque ci sono gli incentivi e sconti dal concessionario.
Ritratto di Jimgoose
28 giugno 2020 - 22:23
Cifre riportate da sapientoni come te nei post precedenti,comunque troppi soldi,x girare in auto nel 2020 e x i prossimi 10 15anni non c'è storia,l'elettrico costa troppo e obbliga a rivoluzionare la vita delle persone,senza contare che i bonus e gli incentivi magari ti ritorneranno pure negli anni,ma devi cacciare la grana subito e x farlo bisogna averla o indebitarsi,tu puoi?libero di spendere e spandere,ma gran parte degli italiani campa con 1500euro mensili e i giocattoli elettrici sono l'ultimo desiderio.P.S. i prezzi delle elettriche non si sono ancora abbassati e incentivi e sconti son tutti da verificare
Ritratto di Mark R
28 giugno 2020 - 22:39
Chi fa il sapientone sei tu sparando cifre senza cognizione di causa. Troppi soldi.. Per te forse, ma data la longevità del FV e dati alla mano capiresti che sono soldi ben investiti. L'elettrico nell'immediato, qua in Italia, è improponibile... Mi pare ovvio e ciò lo avevo scritto già in altri commenti su altri articoli. Sul fattore indebitarsi conosco moltissime persone (che sono sempre quelle che guadagno mediamente 1500€ e hanno anche una piccola 14a) che pur di avere una tedesca chiedono un prestito... Stessa cosa, dunque di cosa parliamo? Le elettriche da quanto sono sul mercato e quanta scelta si ha? Prova a pensarci e datti le risposte. Nel comune limitrofe al mio, tempo fa, una Model 3 base la si portava a casa a circa 27.000€... Quindi incentivi verificati
Ritratto di lucaruddhi
28 giugno 2020 - 22:57
Le auto in italia sono 50 milioni, se si pensasse di sostituire del tutto i mezzi benzina/diesel sarebbe il delirio.
Ritratto di Churby
30 giugno 2020 - 15:24
Redazione, ma come si fa a pubblicare un articolo su uno studio uscito nel 2013 senza scriverlo chiaramente nel testo? Siamo nel 2020, sette anni dopo! E poi, nel titolo scrivete "1 milione", mentre lo studio parla di "10 milioni", una cosa ben diversa! Questo il link alla pubblicazione originale: http://www.selidori.com/tech/00000-04999/724-MtMJB.pdf
Ritratto di Sirimiza
30 giugno 2020 - 21:21
Quando le auto saranno tutte elettriche l’industria dimostrera’ che la priduzione e smaltimento delle batterie distruggera’ il pianeta e tutti dovranno cambiare auto con suelle alimentatevad acqua calda. Solita farsa pilotata dai grandi gruppi di potere che governano l’economia mondiale