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La Seat festeggia la Seiscientos

15 maggio 2017

Per il Salone di Barcellona, la casa spagnola ha restaurato un esemplare della utilitaria che negli Anni 50 e 60 fu prodotta sotto licenza Fiat.

La Seat festeggia la Seiscientos

COMPLEANNO SPAGNOLO - Giusto 60 anni fa, nel maggio del 1957, la Seat lanciò la sua Seiscientos, che poi non era altro che la Fiat 600, che la casa torinese aveva presentato nel 1955. Quando l’ente spagnolo delle partecipazioni statali (da cui dipendeva la Seat) decise di sostenere il settore dell’auto, promosse una intesa con la Fiat in base a cui quest’ultima concedeva alla Seat il consenso per la produzione su licenza della piccola ed economica utilitaria che stava guadagnando le simpatie di tanta gente, cui offriva la possibilità di diventare automobilisti.

DOPPIA VITA DI SUCCESSO - Come in Italia, anche in Spagna il modello ottenne grande successo, diventando il primo tassello importante della collaborazione tra le due case Seat e Fiat, proseguita poi fino al 1982. La Seat Seicientos divenne in breve il modello di riferimento nella Spagna della rinascita (ne furono vendute poco meno di 800 mila), avviando così il fenomeno della motorizzazione nel paese iberico. Così, pur rimanendo simbolo dell’italianità a motore, la Fiat 600 divenne anche un’icona spagnola, appunto con le insegne della Seat e con il nome di Seicientos. Non stupisca allora che nei gironi scorsi la Seat abbia voluto festeggiare i 60 anni della Seiscientos portandone una perfettamente restaurata al salone di Barcellona. 

VITA, OBLIO E RINASCITA - La Seat Seicientos in questione è un esemplare “cabriolet” (con capote telata su tutto il padiglione), uscita dalla fabbrica nel 1965 per andare a fare felice il suo proprietario. Dopo una dignitosa carriera, la vettura finì nel dimenticatoio avviandosi a diventare un ferrovecchio, se non fosse che un paio d’anni fa è stata ritrovata dopo 25 anni di abbandono. È nato allora il progetto di restaurarla per riproporla alla nostalgia dei più anziani e farla conoscere ai più giovani. Il lavoro è stato lungo e impegnativo. Le ore di lavoro sono necessarie sono state 1.500, i ricambi utilizzati invece ammontano a mille pezzi originali. Ma ancora più impegnativo è stato ritrovare i tanti (un migliaio anche in questo caso) pezzi che nel corso degli anni sono stati modificati. Uno sforzo che lascia intuire le difficoltà superate per arrivare al risultato.

UN LUNGO LAVORO - Per quanto riguarda il lavoro di recupero e restauro dell’esemplare esposto a Barcellona, si tratta di una versione “cabriolet”, cioè con il tettuccio in tela che si apriva per tutta l’ampiezza della copertura. Il motore è il 4 cilindri Fiat di 633 cc. Tra i pezzi originali, la Seat ha segnalato il volante e i caratteristici comandi sulla plancia. Realizzato ex novo è stato invece il tessuto dei rivestimenti: un pied di poule bianco e nero identico a quello dell’epoca. Infine la carrozzeria: una volta restaurata è stata riverniciata, impiegando 15 litri di vernice color grigio-azzurrino uguale a quella usata nel 1965.



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Ritratto di Fr4ncesco
15 maggio 2017 - 19:12
2
La Fiat potrebbe sostituire la Ypsilon con la 600. Gli stilemi del '57 si riproporrebbero bene in chiave moderna e si differenzierebbe dalla 500 la cui versione 5 porte sarebbe alquanto sgraziata. Così avrebbero anche un'utilitaria più chic in alternativa all'erede economica della Punto.
Ritratto di otttoz
16 maggio 2017 - 09:15
giusto!
Ritratto di Vincenzo1973
16 maggio 2017 - 13:39
concordo
Ritratto di Claus90
15 maggio 2017 - 19:48
Festeggiare la 600 credo debba farlo la fiat, comunque onore che venga ricordata quest'auto è stata importante , adesso aspettiamo la marbella
Ritratto di Ercole1994
15 maggio 2017 - 20:18
Mi dispiace dirlo, ma la Seat è sempre stata una marca "parassita", senza creatività propria. Almeno Skoda, che tutti snobbano, ha una storia tutta sua, ma Seat non ha mai avuto una sua identità precisa. Per carità, ha costruita belle auto come la Leon seconda serie, ma sinceramente non ci vedo nulla da festeggiare. E come se la Lada, festeggiasse i 50 anni della Zhiguli, altra auto da una nostra Fiat, non ne vedo il nesso scusatemi.
Ritratto di Fr4ncesco
15 maggio 2017 - 21:19
2
Vero, Skoda anteguerra era un marchio importante con modelli di prestigio, poi col comunismo è diventato un marchio povero e di quell'epoca ne porta anche l'influenza stilistica, infatti nonostante il salto di qualità sono evidenti i "gusti" diversi dai marchi dell'europa occidentale. Penso che se la Cecoslovacchia non fosse finita sotto l'influenza sovietica oggigiorno Skoda poteva essere tranquillamente come Renault, Opel ecc.
Ritratto di Ercole1994
15 maggio 2017 - 22:41
Skoda ormai può rivaleggiare tranquillamente con Renault e Opel. Vedi la Superb o la Kodiaq, che sono modelli ben fatti e con un'estetica non troppo scialba.
Ritratto di Fr4ncesco
15 maggio 2017 - 23:30
2
Imho, hanno stilemi troppo est europei e non sono molto proprorzionate (sbalzi eccessivi, tratti troppo decisi...).
Ritratto di Ercole1994
16 maggio 2017 - 17:25
Esteticamente ti do ragione, non fanno impazzire nemmeno a me. Sulla qualità degli interni, invece la vedo all'altezza, e la Kodiaq non delude su questo aspetto, visto che la visionai al primo porte aperte.
Ritratto di Fr4ncesco
16 maggio 2017 - 23:12
2
Qualitativamente sono anche tra le migliori.
Ritratto di nuvolari
15 maggio 2017 - 20:25
Pensate che ironia e che autogoal clamoroso. Seat ora gruppo VW che festeggia esponendo - un modello - che seppur datato - - e'stato l'emblema Fiat della motorizzazione dell'Italia e non solo.
Ritratto di francu
16 maggio 2017 - 09:19
sanno solo copiare dopo il maggiolino del dato decantato f. porsche che si rivelo una copiatura della La Tatra V570 poi ammessa con tanto di pagamento danni alla tatra di 4.000.000 di marchi nel 1948 poi lo schema con cambio esterno e semiassi con lunghezza diversa e motore trasversale progettata da Giacosa prima sulla autobianchi primula e poi sulla 128,il sistema biturbo usato sulla A1 preso pari pari dalla lancia S4 alla scadenza del brevetto ed usito di produzione per problemi continui ora la 600 ma qualcosa fatto dal gruppo vag sono in grado di farlo
Ritratto di NITRO75
16 maggio 2017 - 11:02
Ma.....non so cosa debbano festeggiare. La paternità del modello non è riconducibile a loro, quindi è come se impropriamente stessero facendo un tributo alla FIAT. Certo è che se non hai nulla nel tuo passato, non puoi pretendere di avere una storia automobilistica. Al di là delle belle parole del seppur validissimo DE MEO, Seat ora è tornata alla ribalta con modelli, pensatela come volete, altro non sono che delle ricarrozzature di prodotti VW debitamente adeguati per assecondare il marchio. Di positivo c'è che VW in Seat ha portato la sua proverbiale qualità e meticolosità costruttiva. Cosa che, mi spiace ammetterlo ma bisogna essere obiettivi, sempre è mancata alle gestioni precedenti, FIAT compresa. Basti pensare alla citata Marbella, sorella povera, della già "povera" Panda. Tutto detto.
Ritratto di lucios
16 maggio 2017 - 14:47
4
Questa è la differenza tra noi italiani e i tedeschi. Fosse stata una Golf espaniola, l'avrebbero computata sicuramente nel totale delle Golf vendute negli anni. Noi non sappiamo valorizzare la nostra storia. Allora se dovessimo contare anche quante ziguli (alias 124 sovietiche) sono state fatte............
Ritratto di silvano 103
16 maggio 2017 - 15:15
Seat finchè è stata di proprietà Fiat è stata costretta sempre a costruire brutte copie di vetture italiane di cui l'ultima è stata la Marbella che era la Panda con ancora le balestre al retrotreno quando queste in italia erano già state abolite da diversi anni, tanto di cappello alla VW che ha saputo rilanciare questo marchio praticamente da zero ai livelli attuali che sforna nuovi modelli in continuazione e sarei contento che la Seat sfilasse alla FCA un possibile bisness su una eventuale produzione di nuova 600. Fiat in questi anni, dopo aver chiuso in un cassetto marchi storici come Autobianchi ed Innocenti, ha ridotto Lancia alla canna del gas, prossima alla chiusura, mentre Alfa ha un numero di modelli ridicolo di fronte alle pontenzialità del marchio.
Ritratto di VEIIDS
16 maggio 2017 - 15:44
A parte le tue considerazioni molto discutibili, Seat non può produrre una 600 perché è di proprietà intellettuale di FCA.
Ritratto di Dirk
16 maggio 2017 - 22:50
Se non c'è il copyright sul nome chiunque lo può utilizzare. La proprietà 'intellettuale' non c'entra un bel nulla.
Ritratto di nicktwo
16 maggio 2017 - 16:23
sforna modelli in continuazione???? a fine anni 80 (periodo del passaggio) aveva a listino 5 modelli: marbella, ibiza, fura, malaga, ronda... oggi invece ha, rullo di tamburi ... ... ... ... ... .. ... ... 5 modelli (4 fino a giusto qualche mese fa).... bha... saluti
Ritratto di Dirk
16 maggio 2017 - 22:49
Concordo con quanto scritto da silvano 103. Non sarà un gran marchio e non lo vuole certo essere ma è stato risollevato mentre quando era italiano faceva modelli obsoleti solo perché qualcuno gli aveva dato le catene di montaggio ed avrebbe fatto una pessima fine. Chissà se servirà l'intervento di qualche altro costruttore per salvare Lancia. Ai posteri l'ardua risposta.
Ritratto di francu
17 maggio 2017 - 07:08
si ma la spagna prima del 80 era uno stato povero solo dopo l'entrata in comunita europea e con i soldi di questa si e' modernizzata,bravi loro ad essere riusciti mentre noi ci siamo mangiati mezza italia dal 80 ad oggi dico noi perche li abbiamo votati
Ritratto di caronte
25 giugno 2017 - 19:48
Una bella iniziativa mi dispiace solo che l'iniziativa non la abbia fatta la Fiat.
Ritratto di silvano 103
25 giugno 2017 - 23:40
Marchionne è in altre faccende affaccendato, se riuscisse a salvare il marchio Lancia senza chiuderlo in un cassetto come ha fatto per Autobianchi ed Innocenti, già sarebbe tanto...