LA RICERCA - L’emergenza sanitaria ha dato una spinta alla vendita online delle auto. L’impossibilità di recarsi fisicamente nei concessionari ha infatti costretto le case costruttrici a “digitalizzare” le modalità di acquisto e di comunicazione con i clienti. Conclusa la fase del lockdown, il trend della vendita delle auto online risulta essere comunque in crescita, tanto che secondo l’Automotive Customer Study di Quintegia, una ricerca che sarà presentata nel corso dell’Automotive Dealer Day, 4 italiani su 10 valutano positivamente queste modalità.
TENDENZA IN CRESCITA - Stando ai risultati della ricerca, condotta su un campione rappresentativo di oltre 3.400 rispondenti in tutta Italia, nel 2020 il 41% dei consumatori sono risultati interessati ad acquistare una vettura direttamente sul web, un dato in crescita rispetto al 34% dello scorso anno. La ricerca, inoltre, ha voluto interrogare una fascia di utenza “smart” di età compresa tra 18 e 54 anni; in questo caso il dato è risultato ancor più significativo, poiché l’80% ha dichiarato di essere pronto a comprare l’auto da remoto.
UTENTI SMART - Per quanto riguarda le piattaforme utilizzate per l’acquisto, secondo la ricerca sono i siti ufficiali delle case automobilistiche a confermarsi la scelta più sicura per il 78% degli intenzionati all’acquisto online, seguiti da quelli dei concessionari (50%) e dalle aziende che operano nell’e-commerce (15%), con Amazon che, singolarmente, ha una preferenza del 44% dei potenziali acquirenti e dell’85% del campione “smart” (solo 1 rispondente su 100 esclude completamente la possibilità di rivolgersi per l’auto al colosso dell’e-commerce).
ASPETTI NEGATIVI - Tra gli aspetti positivi portati dall’acquisto di una vettura online, c’è la comodità della gestione da casa (51%), la trasparenza dell’offerta (29%) e la convenienza economica (28%). Tra coloro che invece non hanno ancora valutato positivamente l’acquisto di un’auto da remoto ci sono diverse ragioni tra cui l’assenza di una persona esterna (in diminuzione dal 62% del 2019 al 53% di quest’anno), il bisogno di vedere l’auto (29%) e la paura di non riuscire a chiudere il contratto dal punto di vista amministrativo (19%).