Le misure contenute nella Legge di Bilancio 2019 (qui per saperne di più) hanno escluso dagli incentivi la categoria dei quadricicli pesanti L7e, che comprende le piccole elettriche dell’azienda cinese Zhidou (ZD) utilizzate per il servizio di condivisione Share’nGo, la società italo-cinese, con sedi a Livorno e a Milano, guidata da Emiliano Niccolai. Come per gli altri car sharing a flusso libero anche con Share’nGo l’utente, attraverso lo smartphone, può prenotare una vettura appartenente alla flotta gestita dall’azienda e, a al termine della corsa, può lasciarla dove vuole, all’interno dell’area operativa. Le ZD utilizzate da Share’nGo escluse dagli incentivi sono dei quadricicli pesanti a trazione anteriore, spinte da un motore elettrico in grado di raggiungere gli 80 km/h e con un’autonomia dichiarata di 120 km. Questi quadricicli possono essere guidati a partire dai 16 anni purché in possesso di patente B1. A causa delle misure contenute nell’ecobonus l’azienda ha ventilato l’ipotesi di lasciare l’Italia e di trasferire l’intera flotta all’estero. Per fare chiarezza sulla questione abbiamo intervistato il responsabile dell’azienda Emiliano Niccolai (foto qui sotto).
Share’nGo lascerà l'Italia? “In un momento come questo di crescita del nostro servizio pensavamo di essere messi al pari dei nostri competitor, ma se le cose rimarranno così l'utilizzo dei quadricicli pesanti (mezzo ideale per la condivisione) sarà sicuramente fortemente limitato imponendoci di modificare i nostri piani di sviluppo in Italia e questo non è un bene soprattutto per una vera rivoluzione della mobilità nelle nostre città. Se in futuro un nostro concorrente come Car2go rendesse elettrica la sua flotta di Smart avrebbe quegli incentivi che sono preclusi a Sharengo. Siamo favorevoli a tutti gli aiuti, ma non vogliamo essere discriminati. Ci sono incentivi anche per gli ibridi, mentre noi sembra che neppure esistiamo. Collaboriamo da anni con i Comuni e siamo gli unici fautori di una reale proposta elettrica ed ecosostenibile con auto semplici, sicure, che occupano poco suolo pubblico”.
Cosa succederà adesso? Il 2019 coinciderá effettivamente con il ritiro della flotta? “Per Sharengo il 2019 sarà un anno importante e anche se il vento soffia contro non siamo persone che si arrendono alla prima difficoltà. Sarà molto difficile, ma faremo di tutto per rimanere e per continuare a dare ai cittadini l’unico servizio di mobilità sostenibile interamente elettrico”.
Diamo un po’ di numeri per quel che riguarda da Share’ngo nel 2018? “Abbiamo oltre 200.000 iscritti ed una quota di mercato in continua crescita che in alcune città supera il 25%. Siamo attestati su oltre 4 milioni di minuti percorsi ogni mese dai nostri utenti. Le nostre auto percorrono ogni giorno circa 50.000 km nelle 4 città dove operiamo (Milano, Roma, Firenze, Modena) con il conseguente risparmio delle relative sostanze inquinanti che altrimenti sarebbero immesse nell' ambiente”.