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Il mercato europeo cala e si producono troppe auto

29 giugno 2012

L’industria europea dell’automobile è dimensionata per un mercato più grande di quello che si sta manifestando. Il problema è come riorganizzare e ristrutturare contenendo i costi sociali dell’operazione. Perché nel settore auto lavorano circa 12 milioni persone.

ANDAMENTO NEGATIVO - Nel 2011 in Europa sono state immatricolate 13.605.302 auto. Per quest’anno anche le previsioni ottimistiche non azzardano a immaginare più di 13 milioni. A maggio si è registrato un calo dell’8%, ed è stato l’ottavo calo mensile consecutivo. Tutto ciò mentre fino a pochissimi anni fa i consuntivi annuali erano oltre i 15 milioni. 

PIÙ DEL NECESSARIO - Le capacità complessive dell’industria automobilistica europea è di 20,6 milioni di veicoli e, dato che il suo principale sbocco commerciale è proprio l’Europa, dove i mercati ristagnano, ecco che la sovracapacità emerge in tutti i suoi aspetti negativi. Secondo il presidente del gruppo francese PSA Peugeot Citroën tale esuberanza di produzione si aggira sul 20%: due macchine su dieci prodotte sono destinate a restare invendute. Il direttore generale della Renault ha invece fatto la cifra di 3 milioni di auto di troppo.

ALTRA CAMPANA - A fronte dell’analisi che vede la sovracapacità produttiva come uno dei principali problemi, va ricordato che c’è anche chi non la condivide. È il responsabile vendite e marketing della Volkswagen, il quale ha dichiarato che la questione è un falso problema. Secondo lui il vero nocciolo della questione è la produttività degli impianti. Se si è produttivi le cose cambiano, secondo il manager tedesco. 
 

Skoda superb fabbrica kvasiny 4


ITALIA FRA GLI ULTIMI
- La situazione è stata “fotografata” dalla società di consulenza AlixPartners, che fornisce analisi e consulenze in tema di riorganizzazioni aziendali e industriali. Secondo la ricerca di AlixPartners, di cui ha riferito il periodico francese specializzato autoactu.com, l’insieme degli impianti produttivi tedeschi lavora all’85% delle sue possibilità. Lo stesso si può dire per quelli inglesi. In Spagna si scende al 70%, mentre in Francia si arriva al 60% e in Italia, si precipita al 54%. Più in generale, il 40% degli stabilimenti europei sono al di sotto della soglia di redditività, che ha bisogno di una utilizzazione degli impianti attorno al 75-80%.

L’UNIONE EUROPEA - L’Unione europea si è impegnata a lanciare un piano di sostegno per l’industria dell’auto. Il 6 di giugno il commissario Antonio Tajani, responsabile dell’Industria e dell’Imprenditoria, ne ha delineato le grandi direttrici indicando i principali problemi del settore: dipendenza dall’estero, aumento dei costi, costi conseguenti alle regolamentazioni, costi delle inevitabili sfide tecnologiche. Il piano di intervento sarà reso noto nei suoi dettagli l’autunno prossimo, ma comunque il commissario Tajani ha tenuto a far presente alle case automobilistiche che il problema delle sovracapacità produttive non può e non deve essere risolto dalle istanze comunitarie, ma dalle stesse aziende costruttrici.

IMPLICAZIONI SOCIALI - Snocciolati i dati relativi alle fabbriche, alle auto prodotte e alle auto vendute, non dovrebbe essere difficile individuare gli interventi da fare per ricondurre all’equilibrio il settore. Ma a rendere tutto maledettamente difficile ci sono le forti implicazioni sociali legate a tagli e ridimensionamenti.



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Ritratto di P206xs
29 giugno 2012 - 19:36
1
Ridicoli prima non ti fanno usare l'auto per inquinamento o aree C varie.......oppure ultima str.....ti fanno andare a 30 kmh e poi si meravigliano che non vendono più auto!!! tralasciando tutti i balzelli che ci metto sull'auto, sui carburanti, sulle assicurazioni ....ecc...
Ritratto di francesco alfista
29 giugno 2012 - 19:42
che si producono piu' auto di quanto se ne vendono....l unica dolorosa soluzione sono i tagli...e il produrre in paesi dove si vende vedi cina e brasile.....!!in italia oltre a tutto cio ci si mettono pure governo e sindacati e tasse varie....!!
Ritratto di TurboCobra11
29 giugno 2012 - 21:30
Basta che essi siano produttivi, e in Germania lo sono, perchè esportano e prododucono molto, raggiungendo il massimo o quasi di produttività degli stabilimenti e rendendoli competitivi sul piano della redditività. Basta saperci fare, e francesi e italiani ancor di più non sono stati capaci o non hanno voluto esserlo. E Marchionne lo fa apposta per andarsene perchè fa prima, essere ignobile quant è, invece di utilizzare gli stabilimenti nostrani in primis, come fa Vw in Germania, che produce all'estero ma non a scapito degli stabilimenti nazionali. Sono le case che devono fare le cose, non godere quando andava bene e ora che le cose non vanno per il meglio levare le tende, anche loro hanno responsabilità sociale, chi ha preso soldi dallo stato per decenni ancor di più, e chi ha capito ha capito. ...Saluti
Ritratto di trautman
29 giugno 2012 - 22:45
L'Italia non è la Germania e gli stabilimenti Fiat sono sempre stati inefficenti e regno dei sindacati rossi, che se ne fregano della produttivita' e pensano solo a fare guerra ai padroni. Durante la partita dell'Italia hanno fatto sciopero nello stabiliimento della Sevel, non credo che in Germania sia successa la stessa cosa nei loro stabilimenti.
Ritratto di TurboCobra11
30 giugno 2012 - 16:08
Per lo sciopero Sevel, a parte la scarsa adesione, ma è stato criticato da Landini e Airaudo, è stata una decisione sbagliata della direzione provinciale, criticata da tutti Fiom compresa. Detta come l'hai detta tu sembra una cosa organizzata dalla Fiom nazionale, mentre dalla Fiom nazionale sono arrivate critiche, dicendo che si è solo fatto un favore alla Fiat e che lo sciopero dalla fiom nazionale era stato proclamato in altre giornate. Percui Ciò da te detto è quantomeno impreciso, espresso in modo da sparare contro Fiom in generale. Per il clima ostile, Fiat è molto peggio, perchè se fosse come dici tu la Fiom non dovrebbe fare nessun accordo, invece solo alla Fiat e poco altro non fa accordi, percui il dubbio su chi vuole far fuori l'altro mi viene, o no? Poi pensala come vuoi, ma almeno le informazioni date dovrebbero essere corrette. Infatti erano già stati organizzati dei permessi per vedere la partita in accordo con la Fiat, percui, lo sciopero non era necessario, ma è solo stato un grave sbaglio della direzione provinciale, non un complotto di quella nazionale, mi pare ci sia una lieve differenza. ...Saluti
Ritratto di Montreal70
2 luglio 2012 - 16:13
Turbocobra, oltre a ciò che giustamente afferma Yeu, aggiungo che la Germania non è fatta da Vw. A quelle percentuali contribuiscono anche Bmw e Mercedes, che hanno un'indice di produzione nazionale ben più elevato della Volkswagen. Inoltre, anche la Spagna è in deficit, eppure li ci produce quasi esclusivamente Vw. La differenza è che in Germania, si producono prevalentemente auto di un certo valore, che per loro stessa natura non risentono di crisi o esportazioni ostacolate. Negli altri paesi invece, la situazione è ben diversa. Non limitiamoci a riproporre gli stessi concetti espressi dai soliti con il proprio tornaconto politico, la cosa è ben più complessa di così.
Ritratto di TurboCobra11
2 luglio 2012 - 17:16
Certo è un indice medio tedesco, ma non si sta parlando di percentuali di produzione in patria vs estero, ma di produttività di stabilimenti in un determinato stato senza distinzioni di marchio. Si diceva Vw perchè ero partito dal pensiero del dirigente Vw, che parlava dei loro siti produttivi, che con una percentuale di produttività in Germania del 85% lascia comprendere che sono tutti produttivi, perchè per avere una media così alta, nessun marchio o stabilimento scende sotto produttività, contando poi che in Germania c'è Opel che per quanto ne stia recuperando è un pò la pecora nera della produttività, anche se con intenzioni di recupero della stessa con riorganizzazioni produttive che permettano di far lavorare a più alto regime gli stabilimenti, come la concentrazione dell'astra in 2 invece che 3 stabilimenti, lasciando spazio a Russelsheim per un nuovo veicolo/produzione, la produzione di Adam ad Eisenach che ora produce solo la Corsa, ecc. Però il discorso non è l'indice di produzione nazionale ma la produttività degli stabilimenti il loro rendimento. Il discorso che in Spagna produce Vw e sono sotto livello di produttività, non è errato, aggiungo solo che a Figuerelas o qualcosa del genere viene prodotta la Meriva, ma il punto è un altro: In casa 85% e all'estero quando va male 70% in Italia quindi Fiat Group sta al 54% in casa! Sulle produzioni di auto di un certo valore con maggior margine di guadagno è vero, anche se non è solo così, ma anche qui il punto è un'altro. Fiat non puù produrre auto di un certo valore in Italia?! Il tutto ruota attorno a un parola, che dopo porta ad altre vicende, ma tutto nasce li: Volontà, intesa come di produrre e restare in Italia. ...Ciao!
Ritratto di Montreal70
2 luglio 2012 - 17:28
Beh, mi sembra che il best seller Fiat adesso venga prodotto in patria. A parte Opel, nessuno produce in Germania auto di basso livello (economico). La Golf variant in Messico, così come la Polo in Spagna, il trio up! in slovacchia, tanto per fare alcuni esempi. Da noi invece, viene tutto prodotto in Italia, ad eccezione di pochi modelli, come Panda classic, 500, ypsilon, 16, qubo e doblò. Si critica Fiat, ma i suoi stabilimenti esteri non hanno questi problemi. Quindi, ci si deve decidere. O la si vuole in Italia e si accetta la sua inefficienza, o la si lascia libera e si portano in patria i suoi frutti.
Ritratto di TurboCobra11
2 luglio 2012 - 17:43
A parte che la Panda è arrivata in italia, con uscita di Y(polacca) e Multipla, teshis, idea, croma, 159 gt, brera spider con la 147 sostituita dalla Giulietta, per riassumere gli ultimi anni, cosa che è andata contro corrente a ciò che conviene come detto da noi, ovvero produrre auto con valore aggiunto. La polo sarà spagnola, ma un conto è spagna un conto serbia, ma non voglio soffermarmi su ciò, ma lo dico per rispondere alla produttività degli stabilimennti esteri di fiat, ovvero con polacchi a 400€ mese e serbi a 280-300€ mese, con almeno in serbia niente tasse e altri benefit, possono anche dormire un qualche ora e rimangono produttivi, perchè sono a costi 0 contro l'europa occidentale. Percui la frase"O la si vuole in Italia e si accetta la sua inefficienza, o la si lascia libera e si portano in patria i suoi frutti." non la condivido su più punti. Infatti lei deve restare in Italia con produzioni Anche in Italia, infatti se la Panda la fanno a pomigliano in guadagno, perchè non fare in italia 500 nelle declinazioni varie copresa la L e XL, visto il loro maggior ricavo dovuto al livello più elevato di prodotto e quindi prezzo?! Come la Giulia perchè non in Italia ecc. Il loro palese intento è produrre auto di bassa fascia in italia, per dire poi che non ci guadagnano, perchè non fare Thema e 169 a Mirafiori in futuro, scommetti che guadagni se cominci a fare auto di valore, oltre a citycar economiche?! La seconda parte non l'ho proprio capita, infatti se la lasci andare, di frutti non ne prendi, anche se non cambia molto, gli operai Fiat sono pagati in maggioranza dallo stato con la Cassa integrazione. ...Ciao!
Ritratto di Montreal70
2 luglio 2012 - 17:59
Non proprio. La cassa integrazione è pagata dagli operaio o dall'azienda, a seconda dei punti di vista, con trattenute sugli stipendi. I frutti li prendiamo perchè è qui che vengono pagate le tasse. Insomma, parliamo di oltre un miliardo l'anno, senza considerare l'indotto. Se Fiat volesse davvero fuggire, l'avrebbe già fatto, credimi. Io non intendo difenderla, però cerco di essere obiettivo. Dal 2004 ad oggi, l'azienda è stata stravolta. Dal bilico al raddoppio delle quote mondiali. Per renderla perfettamente competitiva, ci vogliono almeno altri 10 anni. La situazione di partenza era disastrosa. Sicuramente Marchionne può fare di meglio, ma abbiamo ancora in Italia, o in piedi, un colosso dell'automotive mondiale. Non disprezziamo ciò che abbiamo. Aspettiamo la fine dei ristrutturamenti aziendali per giudicare. Sulle auto di fascia alta comunque, ricordati che: 1)l'euro è molto più forte del dollara, per cui è molto più economico produrre in America. 2) Il mercato migliore per le grosse auto, è quello nordamericano, per cui è corretto volerle produrre lì. Aldilà delle logiche imprenditoriali, anche io vorrei una produzione tutta italiana, ma non dimentichiamo che più nazionalista di Fiat ci sono solo Bmw e Mercedes. Vw, produce in molte più nazioni, così come anche americani e francesi.
Ritratto di TurboCobra11
2 luglio 2012 - 18:23
Io giudico in base ai fatti. Io non voglio attaccare Fiat a prescindere, ma è il suo comportamento, la sua strategia. Tu dici che se ne sarebbe già andata, ma cosa sta facendo, la produzione in Italia è crollata, per spostarsi ad est e usa, cina ecc, se completando la fusione ovvero 2-3 anni al massimo, la sede la trasferiscono in usa, detroit, addio anche alle tasse sul reddito di impresa e cosa resterà, nulla, visto il progressivo svuotamento della produzione, non sarà così, magari, che vuoi che dica, ma i fatti portano in direzione opposta al bene dell'italia. Per la produzione nazionale non dico che debba fare come bmw e mercedes che comunque producono anche fuori dalla germania, vorrei solo che restasse italiana in italia, e chi gli stabiliementi in italia lavorino a pieno regime, con regole non di sfruttamento, come fa Vw, produca pure all'estero, ma non si azzarda a farlo a discapito della patria. Per le auto, la 169 è come la classe E, la thema attuale è più una segmento F, sono macchine più americane, ma la Giulia, una futura D Lancia, giusto per fare un esempio, hanno il mercato in europa, ma crescendo di segmento si va più verso gli usa come vendita, ma anche con un maggiore guadagno al pezzo. Basterebbe che ciò che si vende in Europa, dal segmento C al D E sia prodotto in Italia, lasciando all'est auto più piccole come la Panda, dove c'è meno guadagno sul pezzo e sono necessari grandi quantità o costi più bassi. Spero di aver risposto a tutto, perchè a questo punto non c'è più il rispondi sul commento da rispondere e ciò crea alcune difficolta che si possono tradurre in saltare alcuni pezzi per le risposte, nel caso mi scuso.. ...Ciao!
Ritratto di Montreal70
2 luglio 2012 - 18:37
Ma figurati! E' un vero problema per i commenti lunghi, io infatti di solito duplico la scheda. Che dire? Mi trovi concorde, le nostre speranze combaciano perfettamente. Comunque, il vero problema resta il governo. Se ne venisse uno serio, e gli italiani se ne rendessero conto, tra 10-15 anni Fiat avrebbe tutti gli interessi nel produrre in Italia, così come tante altre aziende straniere. Il problema è rendere competitiva la nazione, il resto vien da se'. La Germania ha fatto tanti sacrifici (e anche qualche intrallazzo) per arrivare fin qui, noi italiani dobbiamo capire che senza impegno e sforzi comuni, non andiamo da nessuna parte. Dobbiamo rimboccarci le maniche per il bene comune, smettendo di essere così diffidenti verso chi abita e fa impresa nel nostro strano paese. Nessuno verrà a salvarci, abbiamo solo noi stessi.
Ritratto di TurboCobra11
2 luglio 2012 - 18:45
Anch'io duplico la scheda, ma è sempre confusionario e magari qualcosa salta, saltando di qua e di la. Speriamo in un governo serio, non un governo di B, burattini e baldr, abbiamo capito. Però se invece di fare qualche sparata ogni tanto da fiat si volesse incontrare il governo e i sindacati per cominciare a delineare punti da discutere e modificare, sarebbe meglio. Su i sacrifici, penso che dalla parte operai e in generale di basso reddito se ne sono già fatti, tutti senza una visione futura, comunque speriamo si possa migliorare questo paese, infatti, io voglio l'italia migliore, non andare all'estero a trovare il meglio, e tutti insieme dal brennero a lampedusa, non come dicono gli svitati di verde vestiti. ...Ciao a presto!
Ritratto di Montreal70
2 luglio 2012 - 19:13
Il problema sono le alternative politiche. Ho avuto modo di conoscere diversi esponenti del 5 stelle. Sembrano molto vogliosi di cambiare le cose, ma non hanno quasi mai le capacità di governo. Inoltre, quasi sicuramente si faranno trascinare dalla corruzione. Sui sacrifici, intendo appunto le classi agiate. Inoltre, potremmo comprare vestiti italiani, evitare di fare la spesa al Lidl, comprare elettrodomestici italiani e perchè no, passare da un concessionario di auto italiane per un preventivo, prima di comprarne una tedesca o coreana. A volte si spende di più, a volte si ottiene un prodotto inferiore. Però, si da la possibilità alle aziende di migliorarsi, di ricevere le risorse per stare sul mercato e creare ricchezza. So che ognuno cerca di spendere i propri soldi guadagnati con fatica nel migliore dei modi, ma tutti noi possiamo fare la nostra parte. Un piccolo esempio: da qualche anno i centri commerciali, hanno delle baguette buonissime. Uno pensa che il pane, essendo deperibile, sia fatto in loco. Eppure, è surgelato. Importato da un'azienda italiana dai paesi dell'est e poi rivenduto alle più grandi catene, persino al Lidl. Lì viene cotto e venduto. Ora, comprandolo nei panifici locali, aiutiamo le PMI che sorreggono il paese e gli agricoltori nostrani. Un piccolo gesto quotidiano che restituirrebbe all'Italia quel Pil perso. Ciao Turbocobra.
Ritratto di TurboCobra11
3 luglio 2012 - 09:44
In generale solo d'accordo, il movimento 5 stelle non lo voterò mai, sono i meno seri, e i meno democratici, perchè se non concordi in tutto ti cacciano e non ti vogliono, non hai il tuo pensiero ma sei il servo di quel soggetto di Grillo e della'altro che sta nell'ombra di cui non mi viene in mente il nome, anzi, mi pare si chiami Casaleggio, se non sbaglio, buono uno così che scrive lui tutti i pensieri e le linee del movimento e tutte le pecore, grillo in primis che fanno beeeeh e gli vanno dietro diffondendo le prediche del messia. Per me sono dei buffoni, spero che non prendano il 20% e oltre come allo stato attuale, ma conoscendo gli italiani, capaci di votare per 17 anni un buffone, non mi meraviglio che un'altro buffone prenda il 20%. Per i prodotti italiani sono d'accordo, ma il problema è che certi prodotto, vestiti ecc costano, e in momenti di crisi, sinceramente anche prima(sono parsimonioso) si cerca di valutare qualità prezzo e risparmiare, per esempio io approfitto sempre dei saldi per fare gli acquisti di cui necessito, tu hai ragione sull'acquistare italiano ma nell'atto pratico viene difficile acquistare prodotti più cari, però cerco sempre magari di prendere prodotti italiani quando possibile, magari aspetto e cerco di trovarli senza grandi differenze di prezzo. Io ho una Meriva come saprai, all'epoca valutammo anche una Idea (versione Black?) e anche una Ford, non ricordo quale forse una Fusion ma non ne sono sicuro o una Fiesta, boh forse un giro così, non ricordo, ma la scelta era una idea o una meriva, percui valutammo l'idea, ma alla fine per la linea e non ricordo come prezzo acquistammo la Meriva, nonostante l'idea avesse il 1.2 all'epoca, ma se non ricordo male la dotazione era scarsa. Non so essere più preciso perchè tempo ne è passato, ero relativamente piccolo, e molte cose sono cambiate, non sono molti anni ma è come ne fossero passati 15-20, ma lasciamo perdere. ...Ciao!
Ritratto di yeu
1 luglio 2012 - 16:32
Non è proprio così. La germania è più competitiva perchè la proprie aziende hanno dei benefit impensabili per tutti gli altri paesi. Inoltre quando hanno dei prestiti gli vengono applicati dei tassi d'interesse ridicoli con i soldi della bundesbank. Nel resto d' Europa i tassi sono decisi dalla Bce(che è sempre gestita dalla Bundesbank) però i tassi sono arrivati anche al 4.7% per le banche europee e queste dovevano poi rivendere moneta ai popoli Europei. La crisi è stata generata dalla germania fortificando le sue aziende e distruggendo quelle degli altri paesi. Ci sono aziende che pagano più di interessi che di stipendi. L'Alfa Romeo non l'hanno comprata perchè la Fiat gli aveva chiesto di prendersi un sito produttivo Italiano, volevano solo il marchio. In Italia il gruppo Vag fra auto e mezzi commerciali vende più di 300000 veicoli, beh uno stabilimento da 250000 auto l'anno dovrebbe farlo o no? Sinceramente della globalizzazione senza regole sono stufo. L'Italia ha un mercato che a regime normale supera 2.300.000 immatricolazioni e di conseguenza almeno il 60% deve essere italiano di produzione. Guarda la Skoda che produce in un paese che immatricola 100000 vetture ma ne produce oltre un milione. Alla faccia della globalizzazione e dei tedeschi. Bmw, dopo Cina, Usa e Germania, ha come quarto mercato mondiale proprio l'Italia e non ha mai commissionato un'auto a Pininfarina per commissionarle a Magna con la conseguente che lo stabilimento è chiuso e 1500 lavoratori in cassa(a spese nostre). Non vantiamo chi ha degli scheletri nell'armadio e non screditiamo chi ha la sfortuna di avere dei siti produttivi in Italia, perchè quest'ultimi sono in seria difficoltà per le tasse, per l'inadeguatezza delle regole lavorative(in Germania si indice uno sciopero si aspetta che venga leggittimato e dopo 80 giorni si può procedere a metterlo in atto) e per alcuni atteggiamenti impropri dei sindacati. Fai un pò te.
Ritratto di TurboCobra11
2 luglio 2012 - 16:56
A parte che si stava parlando di produttività stabilimenti e loro competitività. Ma comunque allargando il discorso, il principio è che forse in Germania, si è arrivati a questo punto discutendo fra le parti, non dicendo, o fate come mi pare a me o me ne vado, oppure a suon di riforme una più schifosa dell'altra e che non servono a nulla. Percui le regole lavorative, si possono modificare, si devono anzi, ma non imponendo contratti a modo proprio senza discuterne i termini, con condizioni peggiori degli altri paesi. La tassazione è alta in Italia, ma in Germania non è poi così differente, il problema dell'Italia è l'utilizzo delle risorse, errato quantomeno, che non fa avere i servizi della Germania, dalle strade più in generale le infrastrutture, la giustizia ecc, ma come cuneo fiscale siamo a livelli simili. Percui quello che dico io non è che Fiat non deve pretendere nulla, io ODIO QUANDO SENTO DIRE O FATE COME VOGLIAMO NOI O CE NE ANDIAMO, cosa che mi fa venire una rabbia enorme, perchè tu Fiat hai degli obblighi verso uno stato che ti ha regalato stabilimenti marchi e soldi in decenni, percui hai ragione che devi competere, ma devi dialogare, se la tua intenzione è di restare nel paese italia, per poter fare quelle riforme quelle modernizzazione che sono necessarie, ma gli atteggiamenti di Fiat con marchionne e Elkann è che se riuscissero ad andare via sarebbero felici, ancor di più di poter restare in italia, anche se gli dicessero di poter schiavizzare la gente, perchè è lampante il loro desiderio di levare le tende, più forte della competitività in italia. Per la bertone, dovrà produrre li la bmw o Vw o mercedes che sia, dovrà produrre in primis il gruppo Fiat con alfa lancia fiat maserati ecc. Io non elogio i tedeschi, per carità, ma gli do atto alla loro produttività, come li critico in molti altri atteggiamenti, come il rigore della Merkel giusto per dire il più importante negli ultimi tempi, rigore che sta soffocando l'Europa, cosa che poi non fa bene nemmeno a loro perchè poi a chi esportano, data la grossa quota di esportazioni tedesche in europa. Dire che io elogio i tedeschi e scredito la Fiat è quantomeno errato, perchè si pone la cosa come un atteggiamento demagogo, mentre il mio era un discorso incentrato su un argomento, una vicenda, dove i tedeschi sono, EVIDENTEMENTE, più bravi, anzi direi, volenterosi nel far crescere la propria patria, cosa che come dimostrano i fatti e atteggiamenti, non è ciò che intende fare il signor Marchionne, tutto li. Sulla storia dell'alfa che la Vw voleva solo il marchio sono cose dette da Marchionne, perchè benchè la cosa sia un po diversa, quando hanno acquistato Lambo e Ducati perchè hanno preso tutto. Come detto sono situazioni diverse, ma non troppo. Per i tassi di interessi con favoritismi vari, sarei curioso di vedere articoli notizie su ciò, vorrei approfondire, perchè è un tema attualmente sconosciuto che vorrei conoscere. Mi sai indicare qualche link. Grazie. ....Ciao!
Ritratto di romeo64
29 giugno 2012 - 22:20
....Qualche auto italiana in più come fanno i tedeschi, ecco che la nostra industria andrebbe meglio. Poi Se sindacati e operai facessero la loro parte. chissà magari avremmo u a efficienza un Po più.... Tedesca!!! Ricordiamoci noi italiani che solo amando ciò che facciamo possiamo dare il meglio di noi E su questo non siamo secondi a nessuno.
Ritratto di stefbule
30 giugno 2012 - 02:18
12
Ho aspettato una peugeot 5008 la bellezza di due mesi e mezzo, e sarebbero troppo produttivi..ma chi vogliono prendere in giro? Non si vergognano a tirar fuori ste baggianate? Diciamo la verità, che non vedono l'ora di lasciare qualcun'altro senza lavoro....
Ritratto di Yellowt
30 giugno 2012 - 11:04
certo, perchè i cattivoni dell'auto non vedono l'ora di lasciare a casa la gente che compra le loro auto. Ma per piacere, un po di realismo...
Ritratto di stefbule
30 giugno 2012 - 14:41
12
gli operai, non chi compra le macchine...
Ritratto di Yellowt
30 giugno 2012 - 15:59
Perchè gli operai non comprano auto? E le loro famiglie? Oppure solo i borghesi cattivoni vanno in giro in auto? E tutti con le A6, mica con le punto... -_- L'idea che imprenditori e manager non vadano l'ora di licenziare è una caratteristica Italica che oltre ad essere falsa è anche retrograda. Guarda caso negli USA, dove licenziare è relativamente facile, le assunzioni si fanno alla velocità della luce, spesso anche di quelli stessi dipendenti che erano stati licenziate un paio di mesi prima.
Ritratto di stefbule
30 giugno 2012 - 18:36
12
un'operaio costa molto meno mantenerlo, mica come in Italia che uno stipendio va allo stato e uno all'operaio, e per di più te lo sposi, visto che licenziare e quasi impossibile...quindi ogni scusa può essere buona pur di mettere in mobilità. Questa è la realtà italica.
Ritratto di niko91
30 giugno 2012 - 11:41
di marchionne e i suoi simili e tutto andrà a posto, idem per la politica!
Ritratto di gilrabbit
30 giugno 2012 - 11:56
Se Fiat ancora sta in piedi e se diverrà un marchio mondiale lo si deve a Marchionne. Quando parla del folklore nei nostri stabilimenti e istituzioni ha più che ragione. Ci sono paesi disposti a mettere i tappeti rossi per l'arrivo dei Marchionne mentre da noi gli unici rossi sono quei quattri guitti che ancora non hanno capito che in questo paese finche ci sarà questo sindacato e questi giudici con questa legge sul lavoro non si produrrà più nulla. Se i tedeschi ancora stanno in piedi è perchè mantengono una produttività alta con prodotti accetabili. Da noi i prodotti ci sarebbero o ci potrebbero essere ma costatroppo produrli.
Ritratto di Carlo959
30 giugno 2012 - 12:20
...a proposito del fatto che il primo punto da considerare è (oggi come ieri o domani) il grado di "efficienza" produttiva degli stabilimenti. in Germania (e Giappone) sia ha un certo concetto legato a tempi di pianificazione, sviluppo e implementazione dei prodotti dell'industria manifatturiera che dà un quadro un po' diverso rispetto a quello nostrano. Aggiungiamo l'irrilevanza (sovente dannosa) della ns. classe politica, la tendenza non di rado "speculativa" (e/o arraffona) di parte del ceto imprenditoriale, l'esacerbazione esasperante della conflittualità sindacale - agita senza mescolare e ottieni un guazzabuglio indicibile: casa nostra.
Ritratto di lucasante
2 luglio 2012 - 09:47
i tedeschi??? si comprano le clio le polo e le fiesta al posto della gpunto si compra la golf e l'astra al posto della bravo si compra la passat al posto della 159 e poi ci si lamenta che fiat non vende.. bohh
Ritratto di Porsche
2 luglio 2012 - 12:16
E pensare che due anni fa c'era qualcuno che sosteneva che il gruppo francese vendeva più auto di Vw. Il problema è che se il gruppo francese oggi riuscisse a produrre quante auto la loro clientela compera si sgonfierebbe come un palloncino e si scoprirebbe che anche Fiat vende di più. Zitti però, non si può dire......
Ritratto di follypharma
2 luglio 2012 - 12:36
2
dicono di avere un eccesso di produttivita', pero' poi dicono che sono poco redditizi perche' hanno stabilimenti che lavorano sotto il regime dell'80%, ... non vi pare contraddittorio ?? Se gli stabilimenti attuali che gia' producono il 20% di troppo producessero ancora piu' auto per arrivare ll'80 % di produttivita' le auto in sovrannumero sarebbero ancora di piu' ... Quindi sostanzialmente, la vw e le varie altre marche dicono solamente la stessa cosa : MENO stabilimenti PIU' altamente utilizzati... Il fatto che i tedeschi siano gia' oltre l'80 % vuol dire che evidentemente hanno un minor numero di stabilimenti in europa e li usano meglio ... Quindi, chiediamoci, PER QUALE MOTIVO LE ALTRE MARCHE HANNO APERTO TROPPI SITI PRODUTTIVI ? ? ? ? ? (in primis la fiat che in italia ne ha parecchi per esempio ???) mah...
Ritratto di Porsche
2 luglio 2012 - 12:47
non si tratta solamente di produzione, ma di DOMANDA. Purtroppo i francesi in primis, non hanno clienti. Semplice. Producono auto (da una vita aggiungo io) senza che nessuno l'abbia ordinata. I tedeschi ragionano sotto un'altra visione delle cose, più pragmatica, lungimirante e solida. Il problema francese come lo è stato per anni anche di Fiat che con marchionne sta provando a staccare la spina a questo meccanismo scemo per dire di poco, è che prima o poi fanno il botto. Adesso stanno arrivando ad un punto di non ritorno per cui GM se li acquisirà. Cosa che è un'altra follia perchè GM sta peggio di loro. Questa è industria finanziaria che non porta da nessuna parte ma è appoggiata dai governi incapaci e sicuramente poco lungimiranti. Per questo motivo il cancelliere Merkel voleva togliere Opel dalle grinfie di GM, per non falla soccombere. Non c' è riuscita (purtroppo).
Ritratto di andrea10
2 luglio 2012 - 12:52
E cosa si aspettavano?Che si abbia un rapporto auto/persona 1/1?Sia a livello ambientale è assurdo pensarlo,sia a livello economico .. di questo passo un padre di famiglia dovrebbe comprare un'auto ogni 2-3 anni,come fa?senza pensare che la permuta si deve rivendere a qualcuno.In più tra assicurazioni (qui a Messina un 1.2 in prima classe con legge bersani e 26 anni di età paga più di 900€),a 18 anni prima assicurazione quasi 4000 ... benzina alle stelle bolli,costi di gestione improponibili .. come si fa? Semplice,ridurre la produzione ma offrendo modelli più leggeri,senza fronzoli ed economici .. e abbassando l'rca e quant altro
Ritratto di Gino2010
2 luglio 2012 - 16:01
e riguardasse le locomotive a vapore,tutti,leggendolo oggi,avremmo pensato:per forza!E' una tecnologia vecchia.Arriverà prima il diesel,poi la locomotiva elettrica e poi ancora l'alta velocità.La verità è che l'auto è una tecnologia vecchia.Sopravvive per una questione di immagine,perchè è ormai un fenomeno di costume,di stile,un qualcosa che contraddistingue chi lo possiede.I marchi tedeschi vanno bene perchè riescono a vendere nei paesi emergenti dove avere l'auto è ancora un fenomeno recente e suscita le stesse emozioni della famiglia piccolo borghese che negli anni '60 comprava la 500 firmando un pacco di cambiali,e perchè nei mercati più tradizionali ormai l'auto è come un vestito da sera,non serve solo per muoversi, e loro l'hanno capito per primi,e quindi riescono per lo meno a conservare le loro quote di mercato.La soluzione?Diversificare.Meno auto con benzina e gasolio e più ibride o elettriche.Termini imerese?Non poteva produrre la multipla ibrida?E perchè chiudere irisbus ad avellino?Non c'è necessità di autobus ecologici?
Ritratto di TurboCobra11
2 luglio 2012 - 16:13
con la maggior parte di ciò che hai detto. ...Ciao!
Ritratto di Gino2010
2 luglio 2012 - 16:08
al limite uno stabilimento di auto può anche produrre robot,parti di veivoli,locomotive per la TAV ecc,come fu in tempo di guerra quando le industrie automobilistiche smisero di produrre auto per produrre carri armati e poi a guerra finita ancora auto.Anche se il core business rimangono sempre gli autoveicoli.
Ritratto di Porsche
2 luglio 2012 - 16:13
c'è un particolare che dimentichi, la competitività. A questo punto, con la saturazione del mercato proprio come dicevi tu, se non sei competitivo e non fai margini, sei fuori. E' quello che sta accadendo ai più deboli.
Ritratto di Gino2010
2 luglio 2012 - 16:22
L'innovazione è prima di tutto tecnologica,poi organizzativa,mentre l'ad fiat vede le cose al contrario.Ma questo perchè ha una formazione principalmente economica.Non salverà la fiat marchionne.Ne allontanerà il declino grazie a mosse strategiche azzeccate.Ma il gap tecnologico con le aziende che in futuro domineranno,in primis tedesche e giapponesi,si allarga.
Ritratto di Gino2010
2 luglio 2012 - 16:17
e non di un ingegnere,e da mercante cerca l'utile sempre e comunque ed a qualsiasi costo.Per carità in questo non lo batte nessuno.Ma vision per il futuro?0+0.Sviluppo di auto ibride?Elettriche?Ricerca e sviluppo per sistemi di guida automatici?Macchè.La novità è l'auto che al massimo può usare GPL e benzina,ed il cambio automatico.E quel poco di innovazione che c'è,come il sistema AWD sul Freemont,potrebbe essere un retaggio della gestione pre-marchionne,in termini non tanto di progetti quanto di dirigenti.Le novità della gestione marchionne si chiamano chrysler ricarrozzate lancia,guerra con la fiom,fuga negli usa.
Ritratto di Porsche
2 luglio 2012 - 16:19
Utili ? Magari !!! Al 2011 il bilancio è in rosso.