DAL 18 MAGGIO - Secondo quanto approvato da Consiglio dei ministri di oggi, dal 18 maggio al 2 giugno, gli spostamenti nella regione non sono più soggetti a limitazioni. Quindi sarà possibile recarsi nelle seconde case, sempre che siano all’interno della regione di residenza. A meno che specifiche aree del territorio regionale (soggette ad aggravamento della situazione epidemiologica) introducano misure più restrittive. Quindi, niente più autocertificazione e niente multa agli automobilisti che trasgredivano.
Sono vietati i trasferimenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui ci si trova: multa di 533,33 euro agli automobilisti che sgarrano. Unica eccezione: per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza; o per motivi di salute. Pertanto, si può rientrare presso il proprio domicilio. Il 18 maggio aprono tutte le attività commerciali.
Oltre ai congiunti si potranno incontrare anche gli amici. Non ci sono limitazioni sul numero delle persone che si possono vedere contemporaneamente, ma la conferma del divieto di assembramento impedisce che ci siano troppe persone e comunque quando ci si incontra al chiuso o all’aperto va mantenuta sempre la distanza. Rimangono vietate le feste e gli eventi pubblici.
Resta la solita regola: in auto, se non si è conviventi, si viaggia in due, col passeggero seduto sul divano. Se si è conviventi, in due o più, seduti ovunque.
DAL 3 GIUGNO - Secondo lo schema di decreto, dal 3 giugno si avrà la libertà di spostamento su tutto il territorio italiano. A meno che ci siano limiti in specifiche aree del territorio nazionale: e comunque, questi vincoli non valgono se ci sono comprovate ragioni di necessità. Le regioni potranno adottare misure più restrittive e protrarre la chiusura, in base ai dati epidemiologici. Forse partirà la sperimentazione dell'app di tracciamento Immuni.
Via libera (probabilmente) anche per gli spostamenti da e per l’estero, che potranno essere limitati solo con provvedimenti statali anche in relazione a specifici Stati e territori, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e degli obblighi internazionali. Saranno comunque consentiti gli spostamenti tra la Città del Vaticano o la Repubblica di San Marino e le regioni confinanti.