Il gruppo Stellantis, nel corso dell'evento EV Day 2021 (nell'immagine qui sopra il ceo Carlos Tavares), ha presentato la sua ambiziosa strategia relativa alla mobilità elettrica, che abbraccia l’intera catena del valore. Un piano ambizioso che prevede un investimento di 30 miliardi di euro, entro il 2025, nell’elettrificazione e nel software. Parte di questa somma sarà ricavata dalle economie di scala che coinvolgeranno i 14 marchi del gruppo generando sinergie per oltre 5 miliardi. Stellantis punta a raggiungere margini di profitto sostenibili già entro il 2026. Sempre entro lo stesso anno il costruttore ha l’obiettivo di rendere il costo totale degli EV equivalente a quello dei veicoli con motore a combustione.
Per raggiungere questi ambiziosi traguardi il gruppo automobilistico si prefigge di diventare leader in Europa nel mercato nei veicoli a basse emissioni (LEV), raggiungendo, entro il 2030, una quota di oltre il 70%, e negli Stati Uniti del 40%. Un ruolo da protagonista la reciteranno i veicoli commerciali elettrici, fondamentali nella transizione energetica, dove Stellantis è leader in Europa e in crescita negli Stati Uniti, che progressivamente andranno a sostituire quelli termici, specie nelle consegne all’interno delle città.
Per far fronte alla crescita della quota di mercato delle elettriche e alla conseguente necessità dell’approvvigionamento di batterie, Stellantis comunica che il fabbisogno di accumulatori e componenti per EV sarà soddisfatto grazie a un totale di cinque “gigafactory” in Europa e in Nord America, a cui si aggiungeranno altri contratti di fornitura e partnership a supporto della domanda totale. Con questa strategia il gruppo prevede di assicurarsi oltre 130 gigawattora (GWh) di capacità entro il 2025 e oltre 260 GWh entro il 2030. Una delle nuove fabbriche di batterie sorgerà nel sito ex FCA di Termoli, nel Molise, attualmente destinato a motori e trasmissioni.
Negli anni Stellatis punta a migliorare quelle che sono le sue competenze tecniche e di produzione, che permetteranno di abbassare i costi di produzione. L’obiettivo è quello di ridurre il costo dei pacchi batteria di oltre il 40%, in un lasso di tempo che va dal 2020 al 2024, incrementandolo di un altro 20% entro il 2030.
Nella presentazione della sua strategia il costruttore ha precisato che verrà riposta particolare cura in tutto il ciclo di vita delle batterie, a partire dalla scelta dei fornitori. Deve essere visto in tal senso la firma del Memorandum d’Intesa (MOU) con due partner attivi nell'estrazione di litio geotermico dalle brine in Nord America e in Europa, così da assicurarsi un approvvigionamento sostenibile di litio.
La strategia elettrica di Stellantis punta a differenziare fortemente tutti e 14 i brand, rispettando il loro DNA. Tutti i modelli elettrici dei vari brand saranno ingegnerizzati su quattro nuove piattaforme, progettate per essere altamente flessibili (è possibile variare la lunghezza e la larghezza del mezzo), e condividere componenti, andando così a creare le opportune sinergie. Le quattro piattaforme si differenziano a seconda delle dimensioni del mezzo: STLA Small, per vetture con un’autonomia fino a 500 km, STLA Medium, per modelli con un’autonomia fino a 700 km, STLA Large, per modelli con un’autonomia fino a 800 km, e STLA Frame, con un’autonomia fino a 800 km.
A spingere i modelli ingegnerizzati su queste quattro piattaforme saranno una famiglia di tre diversi moduli di azionamento elettrico che, in un unico involucro, uniscono motore, cambio e inverter. La loro particolarità è quella di essere, oltre che compatti, anche flessibili, così da poter essere configurati per la trazione anteriore, posteriore e integrale (4xe).
Ad alimentare i motori elettrici ci saranno i pacchi batterie agli ioni di litio, che avranno una differente configurazione a seconda della tipologia di veicolo (varieranno il numero di moduli), andando dalle configurazioni più piccole per le city car fino ai pacchi ad alta densità energetica destinati ai veicoli commerciali e alle vetture ad alte prestazioni. Entro il 2024 è previsto l’impiego di due tipologie di batterie con una chimica differente: un’opzione ad alta densità energetica e un’alternativa priva di nichel e cobalto. Nel 2026 sarà introdotta la prima tecnologia competitiva per le batterie allo stato solido. Su quest’ultimo e su altri aspetti legati alle batterie e ai motori elettrici Stellantis sfrutterà anche le joint venture già siglate e quelle che verranno siglate in futuro.
Infine, il costruttore ha parlato anche di software, che è fondamentale nell’auto elettrica, assicurando per i modelli aggiornamenti via OTA, in grado di migliorare nel tempo le caratteristiche del veicolo.