NEWS

Stellantis: è la PSA che acquista la FCA?

Pubblicato 25 novembre 2020

Dai documenti depositati presso le borse italiana, francese e americana si evince che, da punto di vista contabile, sarebbe il gruppo PSA ad acquisire la FCA.

Stellantis: è la PSA che acquista la FCA?

GRANDE È MEGLIO - L’unione dei due grandi gruppi automobilistici FCA e PSA, per formarne uno ancora più grande denominato Stellantis, si concretizzerà nei primi mesi del 2021. Le due aziende hanno sempre parlato di “fusione fra uguali”, ma il prospetto informativo (qui per saperne di più), pubblicato da pochi giorni, fa venire qualche dubbio. 

FUSIONE O ACQUISIZIONE? - Infatti, nel corposo documento che è stato presentato presso la Borsa italiana, francese e americana, si parla, almeno ai fini contabili, di acquisizione di FCA da parte PSA. La questione sembra più che altro formale, dato che gli International Financial Reporting Standards (IFRS) richiedono l'indicazione di un “acquirente e della società che viene acquisita”. A pagina 28 di questo documento, per esempio, si legge che “considerando tutti i fatti pertinenti e le circostanze, il management di FCA e PSA ha stabilito che PSA è l'acquirente a fini contabili”.

IL CDA - Nel prospetto si legge che l'accordo è una "fusione di uguali", cioè "una transazione nella quale gli azionisti sia di PSA sia di FCA possiederebbero una quota uguale nel gruppo risultante dalla fusione". Come è noto, l'operazione darà origine, secondo gli accordi, a un dividendo speciale distribuito agli azionisti FCA di 2,9 miliardi di euro (qui per saperne di più). Il consiglio di amministrazione di Stellantis sarà composto da 11 membri (qui per saperne di più), molti dei quali saranno indipendenti anche se non saranno esecutivi; il ceo Carlos Tavares ne farà parte. A FCA spetta il presidente John Elkann e l’amministratore senior indipendente Andrea Agnelli; un altro amministratore senior Indipendente sarà Robert Peugeot. PSA esprimerà 6 membri del CDA, compreso l’amministratore delegato, e FCA 5.

EXOR MAGGIORE AZIONISTA - Si tratta quindi di un vantaggio numerico che in qualche maniera si riflette sull’azionariato, ma è anche vero che Exor, la holding controllata dalla famiglia Agnelli, diventerà il maggior azionista di Stellantis con il 14,4%. Il secondo azionista è la famiglia Peugeot, con il 7,2%, seguita dallo Stato francese (6,2%) e dal gruppo Dongfeng (5,6%). Aggiungiamo il fatto che gli attuali membri del consiglio rimarranno in carica almeno quattro anni mentre Carlos Tavares avrà un mandato di cinque anni come ceo.



Aggiungi un commento
Ritratto di Elix69
26 novembre 2020 - 01:02
Non commento una notizia inesistente, si sapeva. Solo i "maglioni" pensavano e pensano il contrario tuttora. Mi ricordo pianali Giorgio che sarebbero volati su tutte le strade interstellari con il marchio del biscione, della maserati e poi ancora più su fino ad incontrare god.....ma andate afare in gulo goglioni.
Ritratto di Giuliopedrali
26 novembre 2020 - 08:57
Costriranno le Peugeot a Melfi per invadere il mercato italiano come hanno fatto le Compass Jeep, altro che cinesi...
Ritratto di manuel1975
26 novembre 2020 - 01:13
la fiat è venduta alla psa e forse diventerà come la dacia per renault
Ritratto di orlak
26 novembre 2020 - 08:24
Poverini però Fca (e a quanto pare pure Psa oramai), sono forse gli unici che avere più opzioni in primis tecniche (motori, pianali, ecc. dell'altro ora disponibili) ed eventualmente strategiche (nel peggiore dei casi ognuno potrebbe continuare come già faceva se poi ogni modifica è peggiorativa, no?), li condanna per forza a essere messi peggio di come non stessero prima, sembrerebbe.
Ritratto di Miti
26 novembre 2020 - 08:34
1
E la notizia è ... ?????
Ritratto di Giuliopedrali
26 novembre 2020 - 08:49
Fiat a quanto pare ha acquisito Chrysler e avrebbe dovuto fare sfraceli, mentre abbiamo il marchio Lancia dormiente, Alfa con 2 modelli di cui uno la Giulia è sata purtroppo un insuccesso cosmico e Fiat che fortunatamente vende grazie a 500 e Panda pensate prima dell'era Marchionne, Maserati bellissime berline che però allo stesso prezzo di Audi (A6 da 90.000 Euro) ex Zwickau NSU vendono 1/100, questi sono i risultati, però abbiamo adottato Jeep come italiana e la fabbrichiamo nel centro sud, adotteremo Peugeot come italiana e la venderemo al posto di Fiat, quest si può immaginare, il resto fantasie.
Ritratto di orlak
26 novembre 2020 - 10:09
Va veh, almeno Maserati continua a fare delle "Maserati" (laddove Audi in verità fa anche le utilitarie), e farle in Italia oltretutto. Ci sono storici marchi ad esempio inglesi che magari una volta se la giocavano con Maserati e ora ricarrozzano citycar cinesi (e che nonostante ciò vendono come intero marchio 1/5 di quanto la Panda faccia nella sola Italia), e magari qualcuno se li porta sul palmo della mano. Cioè, insomma...
Ritratto di Utente_1976
26 novembre 2020 - 09:25
Comunque questa “notizia” farà felici i Francesi, ovviamente, e pure gli americani, che preferiscono certamente una azienda francese ad una italiana (gli italiani negli USA sono tuttora visti purtroppo come nipoti di Lucky Luciano). Tra l’altro preferisco si vendano più Alfa Tonale e 500 in Francia che qualche Peugeot in più in Italia. Le Peugeot E Citroen comunque se le comprano in francesi, che sanno valorizzare la propria industria nazionale. Alla fine sia il mercato francese che a maggiore ragione quello americano (in realtà pure quello brasiliano) hanno un presente ed un futuro molto migliore del mercato italiano, che soffre della crisi del Paese, oberato dai debiti e dalla corruzione. Quindi meglio che ci sia questo pettegolezzo (IMHO privo di fondamento, ma possibilmente mi sbaglio) che PSA ha comprato FCA. Ne beneficeranno gli stabilimenti italiani e soprattutto gli operai italiani di FCA, insomma il Paese “che funziona”, non quello tutto chiacchiere e distintivo, che fanno un ottimo lavoro nonostante abbiano la popolazione che rema contro. Per quanto riguarda gli Agnelli comunque hanno la quota di controllo, quindi di queste chiacchiere giustamente se ne infischiano. Per loro potrebbe esse anche che RAM ha comprato Peugeot che ha comprato Lancia che ha comprato Chrysler. Alla fine loro hanno la quota di controllo, non la famiglia Peugeot o lo Stato Francese. Quindi bene così, questa operazione renderà FCA ancora meno dipendente dal mercato italiano, ormai sempre più irrilevante: ed è un bene per tutti, a partire dagli stabilimenti italiani di FCA.
Ritratto di Oxygenerator
26 novembre 2020 - 09:55
@ utente Un’arrampicata sugli specchi notevole, ne do atto. Ma tale rimane......
Ritratto di Utente_1976
26 novembre 2020 - 10:53
Non so, chiamalo come vuoi, anche Pietro o Pincopallo. Rimangono i fatti: che il mercato italiano per Fca sia poco rilevante, e in futuro ancora meno; che il mercato francese sia più forte e ricco di quello italiano e quello americano più forte e ricco di quello francese. Che gli Agnelli abbiano la quota di controllo di Stellantis. Questi sono fatti, tu puoi dare loro i nomi che vuoi e a me dei tuoi nomi francamente interessa meno di zero. La realtà non cambia cambiando il nome. Io poi credo che far passare Stellantis come francese invece che italiana a livello di immagine sia un vantaggio, e che questo possa facilitarne l‘accoglienza in Francia e USA: e credo che una buona accoglienza di questa fusione in Francia e Usa sia una occasione per gli stabilimenti italiani. Questi non sono fatti, ma opinioni. Vedremo se saranno giuste o errate.
Ritratto di Giuliopedrali
26 novembre 2020 - 17:49
Da tutto sto discorso non capisco, ma perchè questi vogliono vendere in USA, vogliono accapèparrarsi Jeep invece di battere Audi o VW o Toyota in Europa, allucinante o forse semplicemnete è più facile così.
Ritratto di zero
29 novembre 2020 - 18:08
@Utente_1976 Non potevi esporre meglio lo stato dei fatti. Concordo in pieno.
Ritratto di Neofita
26 novembre 2020 - 10:55
Considerata la scarsissima capacità manageriale e industriale dell'attuale board di FCA, la notizia potrebbe anche non essere negativa. Ma da Torinese quale sono, dispiace vedere che fine ha fatto quel grande gruppo produttore di auto, che fino a metà anni '80 era un leader internazionale. L'ultimo periodo Fiat da ricordare è quello sotto la direzione di Ghidella, che aveva sfornato Panda, Punto, Tipo, Tempra e Croma. Da quegli anni in avanti, l'avvento di Romiti e tutti coloro che si sono succeduti hanno cercato (malamente) di trasformare Fiat in una società finanziaria e non più industriale, con avventure al di fuori del core business (editoria, assicurazioni, GDO) che hanno distratto capitali dagli investimenti core e hanno iniziato un lungo e lento declino, passato dalla mancata vendita a GM, all'acquisizioni (farlocca) di Chrysler e per ultimo alla cessione a PSA. L'unico filo conduttore degli ultimi 30 anni è stato quello di garantire ricchi introiti alla Famiglia e agli eredi, in ogni modo possibile, a discapito del mantenimento (e non dico crescita) della capacità industriale. Tutto questo ha comportato un'enorme perdita di posti di lavoro, di quote di mercato e di prodotti validi in listino.
Ritratto di osheridan
26 novembre 2020 - 11:36
Sono francese e vedo qui molte bugie, falsità, malafede riguardo al PSA, mi disgusta. Gli italiani fanno schifo quando leggo i loro messaggi riguardo alla Francia, alle aziende francesi. Non te lo dicono mai faccia a faccia oralmente ma quando sono anonimi nei forum di discussione mostrano i loro veri volti, i loro veri pensieri, quelli che osano dire solo ai loro cari ma non agli estranei. Si tratta di razzismo, xenofobia, molto semplicemente. non c'è bisogno di citare dei pseudos, quasi tutti quelli che scrivono qui sono esattamente così. Una vergogna ! Ora torno al tema del PSA che ACQUISTA FCA. 1) l'azionista di maggioranza Exor NV, società olandese e non italiana, detiene solo il 14%. Non è il 50%. Con il 14% non controlli niente, segui le decisioni dell'amministratore delegato, qui Tavares, che è il vero capo perché non ha azionisti forti nel suo gruppo. È come con Geely che detiene il 10% di Daimler AG e che è l'azionista di maggioranza, l'amministratore delegato di Daimler, Kallenius non è al soldo di Geely. Quindi non solo il 14% è una piccola partecipazione in una società, ma in più i francesi stessi possiedono il 13% (Stato francese + PSA) più la quota di Dongfeng, un partner cinese alleato con i francesi che ha il 5% o il 18% in totale. Ma soprattutto i francesi controllano 6 seggi su 11 nel consiglio di amministrazione e questo è ciò che conta. Non è il 14%, il 13% o il 5%, è quanti seggi hanno i rappresentanti di PSA rispetto a FCA e PSA ha 6 seggi mentre FCA ha solo 5 seggi. Saranno infatti i rappresentanti di PSA a decidere sulla politica industriale di Stellantis e non Exor. 2) Elkann ha il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione ma è una carica che non vale più di un membro del consiglio perché il presidente del consiglio ha un solo voto come gli altri membri. Il presidente del consiglio è colui che apre le deliberazioni del consiglio di amministrazione e firma i documenti. Il fatto che il presidente del consiglio sia un membro della società olandese EXOR è fatto proprio per ingannare la sensibilità degli italiani perché i francesi come i dirigenti di Exor sapevano che il controllo di Fca che controlla Fiat avrebbe fatto molto parlare e suscitare rabbia in italia se gli italiani venissero a sapere che il gruppo Fca che lui considera italiano è stato acquistato e controllato da PSA, un gruppo francese. Elkan ei membri di Exor hanno solo 5 voti su 11 e quindi rispetteranno le decisioni dei membri di PSA. Ad esempio, se dopo 2 anni, i membri di PSA vogliono trasferire la sede di Stelantis da Amsterdam a Parigi, i membri di Exor non potranno rifiutare. Il presidente Elkann dovrà approvare la decisione del consiglio. Quindi sì Exor la olandese ha una partecipazione uguale in PSA + Stato francese (13 o 14% è uguale) ma la gestione del gruppo Stellantis è francese sia operativa (Tavares, CEO di PSA diventa CEO di Stellantis) che legale (6 membri attribuiti a PSA nel consiglio di amministrazione). 3) 3) PSA è un gruppo molto grande in Europa. Il secondo gruppo automobilistico europeo dopo VAG. Quota di mercato del 16% per PSA, dietro VAG e il suo 23% ma molto più avanti di FCA e il suo 5%. PSA non vende solo in Francia come ho letto nei commenti, PSA non è FCA che vende quasi solo in Italia. PSA vende in Francia, Germania, Italia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Portogallo ecc. Con quote consistenti. Dire che PSA è un piccolo gruppo mentre PSA sta realizzando profitti maggiori di FCA, che PSA sta acquistando FCA, che PSA è colui che salverà FCA in Europa, ti fa davvero ridere. Fiat + Alfa + Jeep + Lancia + Maserati, è del 5% in Europa compreso il 70% delle vendite in Italia solo quando PSA (Peugeot, Citroen, Opel, Vauxhall e DS) è del 16% in Europa di cui il 60% vendite al di fuori della Francia. PSA sta realizzando profitti in Europa quando FCA non ha mai saputo come farcela. Il 98% dei profitti di FCA proviene dagli USA, il 2% (solo il 2% !!!!) dal resto del mondo, principalmente attività di FCA in LATAM (America Latina). FCA è ufficialmente una società olandese, ma ufficiosamente è veramente americana nella sua attività economica. Per questo il CEO è americano e che le decisioni vengono prese negli USA e non ad Amsterdam o Torino. L'amministratore delegato Manley non si muove spesso ad Amsterdam o Torino, controllava tutta la FCA dagli Stati Uniti. Gli italiani non esistevano nella direzione operativa del gruppo FCA, inoltre mi sembra che un italiano che credeva di diventare il successore di Marchionne poi abbia sbattuto la porta quando ha saputo di non essere stato scelto e che Manley, che all'epoca era il manager di Jeep, è diventato CEO di FCA. Al contrario di PSA, dove PSA è effettivamente una società francese, con sede in Francia e controllata da francesi sia nella sua gestione che nella sua partecipazione. Dongfeng era un investitore e partner cinese che non ha mai avuto alcun controllo sul gruppo francese. Nessun cinese ha assunto un posto importante in PSA. In FCA non c'è un italiano che abbia una posizione importante, oltre ad essere legalmente localizzato in Olanda, in Gran Bretagna ai fini fiscali e negli USA dal suo management perché da lì dirige Manley l'amministratore delegato. 4)4) Stellantis sarà una società olandese controllata dai francesi perché acquistata e gestita dal gruppo PSA. Exor NV, holding olandese, con una partecipazione del 50% svizzera (gli agnelli sono tutti o quasi morti, vivono solo i loro discendenti che da tanti anni vivono tutti o quasi in Svizzera ed è l'insieme di centinaia diversi soggetti che compongono la Giovanni Agnelli BV, holding olandese, che controlla il 53% di Exor NV, la società che controlla FCA NV). E la holding Giovanni Agnelli BV e Non c'è niente di italiano vicino o lontano in FCA. Elkann non si fa chiamare Agnelli e della famiglia Agnelli non c'è nessuno tranne il presidente della Juventus Torino che non ha quasi quote di Exor NV che deterrà solo il 14% di Stellantis. Niente a che vedere con la famiglia Peugeot che ha i suoi leader che ancora esistono e controlla ancora il gruppo essendo direttamente al timone, e non da una moltitudine di holding extraterritoriali come per John Elkann e gli svizzeri discendenti di Agnelli.
Ritratto di Pinci
26 novembre 2020 - 13:48
Guardi, PSA fattura molto molto meno di FCA, in borsa vale due/tre miliardi di meno, non ha marchi premium, non vende in Usa, quasi niente in Sudamerica. L'anno scorso ha venduto un milione di auto in meno di FCA. Si, PSA è davvero poca roba. Così come la Francia il cui capitalismo è un capitalismo di Stato. Dietro ogni società francese di una certa caratura c'è lo stato. Non mi sembra poi che i Peugeot controllino alcunché in PSA in quanto hanno le stesse quote della Francia e dei cinesi. Strano che lei dica che il 14,4% di exor conterà poco in Stellantis e che poi affermi che i Peugeot controllano PSA con il 12%. Voi francesi dovete imparare un po'di umiltà, ma del resto fare finta di credere alla storiella che avete vinto due guerre mondiali. Detto tutto
Ritratto di Flynn
26 novembre 2020 - 21:17
Su osheridan non sia così tragico! Nessun italiano rinnega le vostre eccellenze. E’ solo che in campo automobilistico,bhe come dire ... delle vostre auto si può benissimo fare a meno.
Ritratto di giangio87
27 novembre 2020 - 09:48
Mon ami... Spero che tu non abbia una laurea ne in giurisprudenza e ne in economia, altrimenti dubiterei sulla qualità dell'ateneo dove ha preso il pezzo di carta. Il tutto è più semplice di ciò che scrivi e te lo riassumo. PSA vendeva solo in Europa e al massimo ex colonie francesi, FCA, vendeva solo in: America del Sud, Centro Nord America, Europa, Mercato nord africano, medio-oriente/Turchia e qualche sparuto numero in Australia ed est asiatico. Ordini di grandezza differenti. Ora perchè Alle 2 aziende conveniva fondersi? Semplicemente perché PSA non aveva numeri di vendita importanti in mercati strategici, tipo nord e sud america oltre ad un'assenza di marchi premium. A FCA conveniva per colmare un gap tecnologico. Ora perchè viene riportato che è stata PSA a comprare FCA? Per una semplice questione di regolamenti finanziari internazionali che non prevedono fusioni paritarie. Ma di fatto è una fusione parietica, Per quanto riguarda il pacchetto azionario è gestito da patti parasociali, in cui stato francese e partner cinese possono scendere di quota ma fanno i loro interessi, non quelli della famiglia PEUGEOT, anzi è quest'ultima quella che ben ricorda chi l'ha salvata dalla bancarotta. Oltre a ciò un CEO è espressione di tutti gli azionisti specialmente a quei livelli. Non pensare che chi ha il 7% possa imporre qualcosa e l'hai detto tu stesso nei confronti del partner cinese di Daimler. Stellantis N.V. è una società di diritto olandese e come tale è obbligata a patti tra azionisti che ne blindano il diritto di voto. L'azionista di maggioranza può andare sotto nelle scelte del CDA? Capita, ma il suo parere è sempre tenuto in considerazione.
Ritratto di zero
29 novembre 2020 - 18:21
Ma questo novello De Gaulle da dove salta fuori? Stia sereno... Io, ai francesi, quello che penso di loro (come popolo e come produttori di automobili) l'ho sempre detto in faccia, occhi negli occhi. Tra parentesi, parlando di automobili, la Francia io l'ho sempre identificata solo con la produzione delle macchinine Majorette. Quello del 6 contro 5 è l'argomento "forte" degli italiani odiatori delle auto italiane... Nulla di nuovo. Quando, tra qualche anno, sarà espresso un cda completamente nuovo e non semplicemente frutto della fusione di due società già esistenti, pure questa barzelletta cesserà di esistere.
Ritratto di Pinci
26 novembre 2020 - 13:38
È vero che contabilmente è PSA a comprare FCA, di contro però, dal punto di vista legge è FCA a comprare PSA in quanto la prima è società di diritto olandese e Stellantis sarà quotata ad Amsterdam. Sono entrambi passaggi formali. Quanto a Tavares era ovvio che fosse lui il CEO, non poteva certo essere Manley che pur facendo un lavoro ottimo non è un amministratore delegato ma è stato adattato a quel ruolo dalla prematura scomparsa di Marchionne. Il fatto che sia Tavares l'Ad cambia poco negli equilibri con la fusione sarà dipendente tanto di exor quanto dei suoi precedenti datori di lavoro. Sciocco pensare che continuerà a lavorare solo per la parte francese le cui quote in Stellantis saranno inferiori a quelle della sola Exor
Ritratto di Roby92
27 novembre 2020 - 00:40
Io ho letto alcune settimane fa che i nuovi modelli Fiat verranno costruiti con la piattaforma CMP della Peugeot, che scrivono una piattaforma adattabile ai motori benzina, diesel, ibridi ed elettrici. Questa fusione serve più a FCA che a PSA, in quanto Peugeot è già avanti nello sviluppo delle auto ibride ed elettriche, mentre Fiat ha iniziato solo quest'anno a produrre auto ibride come nel caso di Panda, 500 e Lancia Ypsilon. Se ci fosse stata la fusione FCA-Renault, Fiat avrebbe condiviso le proprie risorse anche con Nissan e Mitsubishi, ma con i giapponesi che si sono opposti insieme allo Stato francese, FCA ha dovuto giocoforza trattare con Peugeot per la fusione, ed ora si vedrà la situazione come andrà avanti.
Ritratto di Roomy79
26 novembre 2020 - 17:42
1
Chissà che fonti esclusive per darci questa notizia sensazionale. Non l'avrei mai detto.
Ritratto di stefbule
26 novembre 2020 - 18:31
12
Per una forma burocratica non penso ci sia da scandalizzarsi. Il cda cmq è in maggioranza psa quindi è ovvio che la parte del "leone" ovviamente la fanno loro (in tutti i sensi).
Ritratto di giangio87
27 novembre 2020 - 09:49
La parte del Leone la fa l'AD che ha piena fiducia di tutti gli azionisti.
Ritratto di Alex1111
26 novembre 2020 - 20:48
1
Ovvio. Marchionne ha lavorato duramente per cosa?
Ritratto di Flynn
26 novembre 2020 - 22:23
Mi domando chi possa illudere che un CEO lavori per la gloria nazionale.
Ritratto di FRANCESCO31
27 novembre 2020 - 13:09
un altro pezzo di industria italiana distrutta; e il governo nn osa fiatare mezza parola
Ritratto di FRANCESCO31
27 novembre 2020 - 13:15
la Fiat va nazionalizzata
Ritratto di Oxygenerator
28 novembre 2020 - 13:56
@ Francesco31. La prego no. Basta. La Fiat è stata molto più che nazionalizzata. È stata supportata, aiutata, sorretta, agevolata, in ogni modo e forma possibile. L’Italia ha fatto tutto ciò che era in suo potere per aiutarla nei suoi 100 e passa anni di storia, lei è gli operai e i macchinari etc etc. Adesso basta. Sono dell’idea che un’azienda, se non riesce a stare sul mercato, debba fallire. Vale ad esempio, per come la penso io, anche per Alitalia etc etc . Basta sorreggere aziende incapaci. Grazie.
Ritratto di MAUROXX
27 novembre 2020 - 14:31
che differenza fa? i capitali vanno dove vogliono.
Ritratto di Giuliopedrali
27 novembre 2020 - 16:52
Faranno delle Fiat su base Peugeot tutto là, intanto sui mercati seri non se le filerà nessuno ste francesi e ste italiane come al solito, in Cina stanno andando molto giù anche i coreani, europei solo triade e ovviamente VW, italiani e francesi praticamente scomparsi, poi non bastava la Palio per soddisfare i cinesi...
Ritratto di MAUROXX
27 novembre 2020 - 17:12
francamente me ne infischio (cit. Rhet Butler - via col vento)
Ritratto di Zucchini
28 novembre 2020 - 08:51
Non cambia nulla continueranno a fare auto scadenti come i coreani... Forse così sopravvivono.. Comunque la qualità sarà sempre scadente...
Ritratto di Rendi
29 novembre 2020 - 06:56
Non so in quanti miei interventi su questo argomento ho continuato a dire che i francesi non fanno mai le cose le cose alla pari ma vogliono controllare e comandare e quindi era impossibile che ci fosse un consiglio di amministrazione paritetico. Infatti i componenti erano 11 ossia 5 fca + 5 psa + Carlos Tavares, amministratore delegato del gruppo che è anche a capo della psa
Ritratto di Flynn
29 novembre 2020 - 18:40
Certo che se inglobassero Renault per me sarebbe perfetto. Tutti i marchi che non comprerei mai riuniti in un gruppo. Fantastico.
Ritratto di risolutore2003@gmail.com
30 novembre 2020 - 10:16
1
se è uguale e le cose non cambiano, dato che è un mero fatto di contabilità che ci sia un acquirente, perchè non si è fatto il contrario, che fca acquistasse psa? Tanto non cambia niente ed fca è più grande??