A CACCIA DI SCONTI FISCALI - No, non è un modello Anni 80 in edizione modernizzata, ma si tratta di un'auto inedita. La nuova generazione della
Suzuki Alto, che in Giappone è una mini-car diversa da quelle arrivate in Europa nel passato, punta su uno stile decisamente ispirato al passato. Si tratta di una cosiddetta
kei car (o, in giapponese, keijidōsha) cioè un veicolo leggero che, per la legislazione nipponica, costituisce una categoria che beneficia di un trattamento agevolato da parte del fisco. Perché un modello sia considerato (e fiscalmente trattato) come una kei car occorre che la sua lunghezza sia al massimo di 340 cm, mentre la larghezza non può essere più di 148 cm. Quanto al motore, oltre al limite di cilindrata di 660 cc c’è anche quello di potenza che non può eccedere i 64 CV.
SUPER LEGGERA - La nuova Alto della Suzuki è realizzata su una nuova piattaforma che le consente di avere un peso molto contenuto: 610 kg. Vale a dire ben 290 kg in meno rispetto alla Smart Forfour, che ha dimensioni paragonabili (350 cm). Il passo della "Suzukina" è di 246 cm, mente l’abitacolo arriva a essere lungo 203 cm. Il motore della nuova Alto è a 3 cilindri, appunto di 660 cc; quanto al cambio si parla di due opzioni: un robotizzato a 5 marce o un automatico CVT.
AGEVOLAZIONI RIDOTTE - Difficile che vedremo questa nuova
Suzuki Alto varcare i confini del mercato locale, infatti la casa di Hamamatsu ha nella
Suzuki Celerio la sua citycar d'esportazione. Nella terra del Sol Levante, però, si parla di questo tema e il governo del primo ministro Abe ha ridotto le agevolazioni per le key car. Il senso di questa iniziativa è che, secondo Abe, l’industria automobilistica locale deve produrre meno auto destinate solo mercato interno, mentre devono accrescere le loro proposte capaci di fare breccia sui mercati esteri.