TORNA IL CONTROLLORE - Il mese di settembre, quello che per tradizione segna il ritorno al lavoro e a scuola, è ormai sempre più vicino, e diventa importante non farsi trovare impreparati se si vuole evitare che questo momento possa segnare una nuova impennata di casi Covid come accaduto un anno fa. Il rispetto delle norme di sicurezza con cui ormai da tempo conviviamo resta infatti fondamentale, nonostante il numero di persone che si sono vaccinate sia alto. Tutti, infatti, saranno chiamati a indossare la mascherina e a rispettare il distanziamento soprattutto nei luoghi che possono essere più affollati quali possono essere i mezzi pubblici, utilizzati da studenti e lavoratori con cadenza quotidiana. Il governo ha così deciso di intervenire attivamente con la reintroduzione di una figura importante come quella del controllore che sarà presente sugli autobus.
DEVE VERIFICARE - Il Ministro ha inviato al CTS (Comitato Tecnico Scientifico) le nuove linee guida per il trasporto che saranno valide a partire dal mese di settembre. Secondo quanto stabilito sui mezzi pubblici e a terra dovrà essere presente un controllore, che avrà il compito non solo di verificare che ogni passeggero sia dotato di biglietto, ma anche la corretta applicazione delle misure anti-Covid, dalla capienza all′80% al distanziamento, fino al corretto utilizzo della mascherina. Ricordiamo che, diversamente che per treni e aerei, dal 1° settembre 2021 per l’utilizzo degli autobus cittadini non è previsto il Green Pass (qui per saperne di più).
LO CONFERMA IL MINISTRO - A confermarlo è stato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini: “Ci incontreremo giovedì con i presidenti delle Regioni - ha detto in un’intervista a Rainews24 - per fare le nostre osservazioni. Il tema del controllo è cruciale. Il Governo ha messo in campo risorse senza precedenti. Per il secondo semestre dell’anno ci sono oltre 600 milioni di euro per i servizi aggiuntivi che le Regioni devono mettere in campo sulla base dei tavoli prefettizi cioè i luoghi dove provincia per provincia viene fatta la pianificazione e 800 milioni per compensare i maggiori costi e le perdite legati alla pandemia da Covid”.
DECISIONE DA PRENDERE - Almeno per ora non è invece stata presa una decisione in merito all’estensione del Green Pass obbligatorio per le categorie di lavoratori a contatto con il pubblico, tra cui rientrano appunto gli autisti dei bus. “La discussione è in corso - ha detto ancora Bianchi -. Gli operatori che sono a contatto con il pubblico dovrebbero essere i primi a essere ancora più protetti”. Nei luoghi affollati viene inoltre raccomandato l’utilizzo della mascherina FFP2.